Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene. Virginia Woolf
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Raffaello
ORA CHE SEI VENUTA
Camillo Sbarbaro
Ora che sei venuta, che con passo di danza sei entrata nella mia vita quasi folata in una stanza chiusa a festeggiarti, bene tanto atteso, le parole mi mancano e la voce e tacerti vicino già mi basta. Il pigolio così che assorda il bosco al nascere dell'alba, ammutolisce, quando sull'orizzonte balza il sole. Ma te la mia inquietudine cercava quando ragazzo nella notte d'estate mi facevo alla finestra come soffocato: che non sapevo, m'affannava il cuore. E tutte tue son le parole che, come l'acqua all'orlo che trabocca, alla bocca venivano da sole, l'ore deserte, quando s'avanzavan puerilmente le mie labbra d 'uomo da sè, per desiderio di baciare…
Crescendo diventa una bella ragazza contenta dei suoi genitori, l’avvocato Roberto Pozzi e la contessa Lina Cavagna Sangiuliani, e vive in un ambiente familiare (in senso ampio) molto colto ed elegante.
E’ però il liceo che segnerà la sua vita.
Qui inizia ad avere delle belle amicizie ed inizia a scrivere poesie.
Ma soprattutto resta affascinata dal professore di latino e greco.
Non dalla sua bellezza però… bensì dalla sua profonda cultura e dalla sua grande passione per l’insegnamento.
E’ il 1927.
Antonia scopre, nonostante la severità e gli occhi tristi del docente, d’aver in comune con lui tantissime affinità e tanti ideali… ma soprattutto l’amore per la poesia, la cultura, l’arte etc..
Scoppia l’amore…
Il padre cerca però in ogni modo di contrastarlo.
Nel 1933 Antonia si arrende al volere della famiglia… ma scrive di farlo “non secondo il cuore, ma secondo il bene”.
In realtà questo amore non finirà mai d’albergare nel suo cuore anche se cerca di vivere altri amori e di dedicarsi ad altri interessi.
Nel 1935 si laurea con lode con una tesi sulla formazione letteraria di Flaubert.
In questi anni vive come qualsiasi giovane alto-borghese di quei tempi frequentando molto anche la montagna con passeggiate e scalate.
Questo le dà molte emozioni che trasferisce poi nelle poesie.
Fa però anche una crociera nel mediterraneo visitando quei luoghi d’antica civiltà di cui le parlava il “suo” professore… nonché un viaggio in Austria e Germania per approfondire la lingua tedesca che tanto amava.
Una foto scattata da Antonia
Un altro suo grande interesse è, in quegli anni, la fotografia… (i suoi scatti appaiono vere e proprie poesie figurate) e l’impegno sociale verso i poveri.
Nel 1937 Antonia inizia ad insegnare presso l’Istituto Tecnico Schiapparelli.
Tuttavia nonostante tutte queste sue numerose attività non viene mai meno in lei una grave inquietitudine… che il 3 dicembre del ’38 la porta ad un tragico gesto.
Probabilmente i forti contrasti col padre, oltre all’amore negato, hanno avuto un’enorme importanza nella genesi delle sue gravi difficoltà psicologiche.
Addirittura risulta che il padre, dopo la sua morte, arrivò a censurare e modificare alcune sue poesie… e questo la dice lunga sulla tremenda pressione psicologica subita da Antonia.
LA SUA POETICA
Il manoscritto di una delle sue più note poesie
Non sono poche le sue poesie… ben 300… soprattutto se consideriamo la prematura scomparsa.
Qualcuno ha voluto limitarne la bellezza e la profondità definendole “diaristiche”.
Non sono poi da sottacere diversi aspetti innovativi e coraggiosi della sua poetica nè la sua capacità, pur essendo giovanissima, d’affrontar con coraggio i difficili temi della vita.
ALCUNE TRA LE SUE PIU’ BELLE POESIE
PREGHIERA ALLA POESIA
Oh, tu bene mi pesi
l’anima, poesia:
tu sai se io manco e mi perdo,
tu che allora ti neghi
e taci.
Poesia, mi confesso con te
che sei la mia voce profonda:
tu lo sai,
tu lo sai che ho tradito,
ho camminato sul prato d’oro
che fu mio cuore,
ho rotto l’erba,
rovinata la terra –
poesia – quella terra
dove tu mi dicesti il più dolce
di tutti i tuoi canti,
dove un mattino per la prima volta
vidi volar nel sereno l’allodola
e con gli occhi cercai di salire –
Poesia, poesia che rimani
il mio profondo rimorso,
oh aiutami tu a ritrovare
il mio alto paese abbandonato –
Poesia che ti doni soltanto
a chi con occhi di pianto
si cerca –
oh rifammi tu degna di te,
poesia che mi guardi.
CONFIDARE
Ho tanta fede in te. Mi sembra
che saprei aspettare la tua voce
in silenzio, per secoli
di oscurità.
Tu sai tutti i segreti,
come il sole:
potresti far fiorire
i gerani e la zàgara selvaggia
sul fondo delle cave
di pietra, delle prigioni
leggendarie.
Ho tanta fede in te. Son quieta
come l’arabo avvolto
nel barracano bianco,
che ascolta Dio maturargli
l’orzo intorno alla casa.
PUDORE
Se qualcuna delle mie parole
ti piace e tu me lo dici
sia pur solo con gli occhi
io mi spalanco
in un riso beato
ma tremo
come una mamma piccola giovane
che perfino arrossisce
se un passante le dice
che il suo bambino è bello.
BELLEZZA
Ti do me stessa
le mie notti insonni,
i lunghi sorsi
di cielo e stelle – bevuti
sulle montagne,
la brezza dei mari percorsi
verso albe remote.
Ti do me stessa,
il sole vergine dei miei mattini
su favolose rive
tra superstiti colonne
e ulivi e spighe.
Ti do me stessa,
i meriggi
sul ciglio delle cascate,
i tramonti
ai piedi delle statue, sulle colline,
fra tronchi di cipressi animati
di nidi –
E tu accogli la mia meraviglia
di creatura,
il mio tremito di stelo
vivo nel cerchio
degli orizzonti,
piegato al vento
limpido – della bellezza:
e tu lascia ch’io guardi questi occhi
che Dio ti ha dati,
così densi di cielo
profondi come secoli di luce
inabissati al di là
delle vette.
Grazie Antonia per le bellissime poesie
e scusaci per tutto il dolore che il perbenismo formale
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi
POESIA ANTICA
La mitica poesia di Catullo
MILLE BACI
Statua di Amore e Psiche
– Copia di originale greco del II sec. a. C.-
DAMMI MILLE BACI
– Catullo –
Dammi mille baci, poi cento
poi altri mille, poi ancora cento
poi altri mille, poi cento ancora.
Quindi, quando saremo stanchi di contarli,
continueremo a baciarci senza pensarci,
per non spaventarci e perché nessuno,
nessuno dei tanti che ci invidiano,
possa farci del male sapendo che si può,
coi baci, essere tanto felici.
Oggi, 6 luglio,
si celebra il World Kiss Day,
ovvero la Giornata Mondiale del Bacio.
Bacio tra madre e figlia
Per bacio s’intende quello che si verifica
in ogni tipologia di rapporto affettivo
da quello tra amanti
a quello tra amici e familiari
La festa, nata in Gran Bretagna nel 1990,
si è presto diffusa in tutto il mondo
con l’obiettivo di ricordare
quanto sia importante
un gesto così intimo e così dolce
come il bacio
La cosa mi appare davvero bella e simpatica…
e quindi non potevo non dedicar a questa ricorrenza
un piccolo post…
Josephine Wall
Innanzitutto mi auguro anch’io
che ci siano più baci
e meno guerre… meno liti…
e meno gesti d’odio
in una società però sempre più divisa
ed “arrabbiata” su tutto… e contro tutti.
Questo simpatico dipinto qui giù,
uno dei tanti baci presenti nella storia dell’arte,
collegato ad una bella canzone
(Kiss me)
vuol essere il mio modesto modo
di festeggiare con leggerezza questa giornata.
Norman Rockwell – Bacio
Ad essi aggiungo
la scena finale del famoso film…
Nuovo Cinema Paradiso…
con tante famose scene
di grandi baci… cinematografici.
Nato nel castello di Miromesnil (Normandia) il 5 agosto 1850
in una famiglia della piccola nobiltà francese dovette assistere
alle liti prima ed alla separazione poi dei genitori.
Visse la sua adolescenza in modo libero attratto dagli ambienti naturali
della bella regione francese e frequentando senza problemi
persone delle più diverse categorie sociali.
Guy de Maupassant (Tourville sur Arques 5.8.1850 – Parigi 6.7.1893)
Se dalla madre (donna coltissima), presso la quale visse da ragazzo,
ereditò l’amore per l’arte… quello per la letteratura lo ereditò da Gustave Flaubert
amico di famiglia che, insieme ad altri, lo introdusse alla lettura
di opere di autori contemporanei come Victor Hugo, Balzac, Baudelaire etc.
Arruolatosi nel 1870 nell’esercitò partecipò alla guerra Franco-Tedesca
combattendo valorosamente ma vivendo
sia la delusione
per lo scarso spirito di corpo e la disorganizzazione dell’esercito
che l’entusiasmo
per l’eroica resistenza delle popolazioni civili
di cui parlò in seguito in diversi racconti.
Finita la guerra andò a vivere a Parigi dove potè lavorare da impiegato
in importanti Ministeri ma ben presto sentì la nostalgia
dei paesaggi marini e agresti dell’amata Normandia.
Dal 1880 in poi, aiutato da Flaubert, si dedicò solo all’attività letteraria
ed iniziò anche a frequentare i circoli culturali parigini
che si erano formati attorno al vero mito d’allora… Emile Zola.
Guy de Maupassant in barca con amiche
Nello stesso anno pubblicò la sua prima novella… “Palla di sego”
che ebbe subito un grande successo
ma visse anche la perdita dell’amico-tutore Flaubert.
Anche le successive sue opere letterarie ebbero grande successo
e con esse giunse il benessere economico… grazie al quale poté
vivere come desiderava e cioè viaggiando ed amando belle donne.
Con amici nel 1988
Si recò in Italia… in Corsica… in Africa e spesso era in crociera…
Nel 1889 venne scosso dall’internamento del fratello in un ospedale psichiatrico,
ed allora aumentò ancora di più la frequenza dei suoi viaggi.
Nel 1891 però si ammalò di una grave malattia venerea
che gli procurò dolori, allucinazioni e crisi epilettiche.
Nel 1892 tentò il suicidio.
Nel 1893 la sua salute si aggravò sempre di più
ed il 6 luglio morì a soli 43 anni
avendo accanto la moglie
unica donna forse davvero importante per lui
e da cui aveva avuto 3 figli.
La commemorazione funebre fu ad opera di Emile Zola.
STILE E TEMATICA
E’ considerato uno dei padri del racconto moderno.
I suoi romanzi ed i suoi racconti, intrisi di pessimismo,
sono una continua denuncia della stupidità, dell’affarismo
e della crudeltà della società borghese
e manifestano vicinanza alle sue vittime
i deboli, i derelitti, le prostitute
Egli in questo è influenzato non solo da Flaubert e Zola
ma anche dalla filosofia di Schopenhauer.
Il suo stile è secco… conciso… intenso…
ma è bravissimo nella costruzione degli intrecci delle sue storie
ed è geniale nella fantasia con cui riesce ad illuminare i suoi temi.
Ha scritto 6 romanzi, di cui il più famoso è Bel-ami,