Archivio per 17 giugno 2020

Buon mercoledì sera in poesia “Ripenso il tuo sorriso” Montale – arte R. de Madrazo – canzone “Non ti dimentico”   1 comment

 

 

Raimundo de Madrazo

 

 

 

 
 

 
Se l’amore fosse nella carne,
lo brucerei con ferro rovente e sarei in pace.
Ma è nell’anima… inaccessibile.
Khalil Gibran
 

 
 
Raimundo de Madrazo – Album dei ricordi

 

 


RIPENSO IL TUO SORRISO…

– Eugenio Montale –

 

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida

scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,

esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;

e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.

 

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,

se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,

vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua

e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

 

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie

sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,

e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia

schietto come la cima di una giovane palma…

 

 

 

Raimundo de Madrazo – Coppia in maschera 

 

 

 

 

 

by Tony Kospan

  
 
 



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POESIE E CULTURA VARIA?






Raimundo de Madrazo – Flirt


 
 

Con questo suo simpatico racconto Bruno Ferrero ci narra la… creazione della pecora   Leave a comment

 
 
 

Un racconto bello,
ma anche saggio e sublime
di Bruno Ferrero…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA DOLCE LEGGENDA
DELLA CREAZIONE DELLA… PECORA…
Bruno Ferrero

 

 

 
 
 
 
 
 
Appena creata, la pecora scoprì di essere il più debole degli animali.

Viveva con il continuo batticuore di essere attaccata dagli altri animali, tutti più forti e aggressivi.
 
Non sapeva proprio come fare a difendersi.

T
ornò dal Creatore e gli raccontò le sue sofferenze..


“Vuoi qualcosa per difenderti?”, le chiese amabilmente il Signore.
 
“Sì”.
 
“Che ne dici di un paio di acuminate zanne?”..

La pecora scosse il capo: “Come farei a brucare l’erba più tenera? .
.
Inoltre mi verrebbe un’aria da attaccabrighe”.
.

“Vuoi dei poderosi artigli?”.

.


“Ah no! Mi verrebbe voglia di usarli a sproposito”.

.


“Potresti iniettare veleno con la saliva”, continuò paziente il Signore.

.


“Non se ne parla neanche. Sarei odiata e scacciata da tutti come un serpente”.

.


“Due robuste corna, che ne dici?“..


“Ah no! E chi mi accarezzerebbe più?”.
 
 
 
 
 



 

 


“Ma per difenderti ti serve qualcosa per far del male a chi ti attacca…”..

“Far del male a qualcuno? No, non posso proprio. Piuttosto resto come sono”.
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 


Siamo, in un certo senso, come piccoli animali senza nemmeno una pelliccia o denti aguzzi per difenderci.


Ciò che ci protegge non è la cattiveria ma l’umanità:
la capacità di amare gli altri e di accettare l’amore che gli altri vogliono offrirci..



Non è la nostra durezza a darci il tepore la notte, ma la tenerezza, che fa desiderare agli altri di scaldarci.

 
 
La vera forza dell’uomo è la sua tenerezza.
 
 
 

 

 

 

 

dal web – impagin. t.k.

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN




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LA PAGINA DELLA POESIA E DELLA CULTURA VARIA

CON LEGGEREZZA

 









Ricorda corpo – Con questi inconsueti versi d’amore il poeta greco K. Kavafis esplora le vibrazioni e le emozioni fisiche.   Leave a comment


 
 
 
 .
.
Questa poesia non può non suscitare sorpresa
in quanto ribalta del tutto la visione classica dell’amore.
 
 
Essa non parla d’amore…nel modo consueto ma del
c o r p o… 
dei ricordi del… corpo
come soggetto del pensiero e del rimpianto del poeta.
 
 
Ma essa, forse proprio per questa particolarità,
occupa un posto di rilievo, a mio parere,
nella piccola libera antologia di poesie sublimi.

 
 
 
 
Carlo Cignani – Venere e Adone – 1711
 
 
 
 
I ricordi del corpo
non vanno solo alle passioni vissute
ma anche a quelle che,
per un pelo o per un accidente,
si persero per via
ma che hanno comunque lasciato delle tracce
nel… corpo.

L’autore è un poeta che fu sì abbastanza noto in vita
ma che oggi viene considerato
uno dei più grandi della Grecia moderna.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

RICORDA CORPO…
Konstantinos Kavafis
 
 
Corpo, ricorda, e non solo quanto fosti amato,

non soltanto i letti in cui giacesti,

ma anche quei desideri che per te

brillavano chiari negli occhi,

e tremavano nella voce – e qualche

casuale ostacolo li rese vani.

Ora che tutto ormai appartiene al passato,

sembra quasi che a quei desideri

tu ti sia concesso – come brillavano,

ricorda, negli occhi che ti guardavano:

come tremavano nella voce, per te,

ricorda, corpo.










Il corpo quindi riconquista, grazie al poeta,
l’importanza e la dignità
che la cultura classica ad esso dava….
 
 
Importanza che per secoli è stata nascosta
 ed ampiamente e  volutamente trascurata…
dalla cultura  e dal pensiero occidentale.
 
 
 
 
 
 
 
 
TONY KOSPAN


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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB








CURIOSITA’ DA PANDEMIA – STORIE DIVERTENTI DI AUTOCERTIFICAZIONI E NON SOLO   1 comment



CURIOSITA’ DA… PANDEMIE

Certo la pandemia è stata, ed è ancora, qualcosa che ha causato lutti e dolori
ed ancora ne sta creando, anche se pare in misura minore,
ma, anche in questi difficili momenti, sono accadute cose molto sorprendenti.






AUTOCERTIFICAZIONI ALLA FRANCESE


Ci siamo lamentati (sorridendo e prendendole in giro), più o meno giustamente delle mitiche “Autocertificazioni all’Italiana” ma diamo ora un’occhiata a 2 storie. davvero originali, che ci giungono dai cugini d’Oltralpe.




1° – LADRI CON… AUTOCERTIFICAZIONE!








Il 24 aprile del 2020 tre ladri si sono introdotti in un’azienda agricola della Gironda per rubare l’incasso ma vi hanno trovato solo 40 €.
Ma uno di loro ha perso lì la “Dichiarazione di spostamento in deroga” questo il nome delle autocertificazioni in Francia (per una volta la nostra parola è più semplice e concisa).








La polizia ha quindi facilmente rintracciato uno degli autori del furto ma anche i suoi complici.
Saranno  ora processati e giudicati dal Tribunale di Bordeaux ma intanto hanno già dovuto pagare 135 € di multa perché il furto non era una ragione valida per uscire di casa.





2° – L’ARTISTA DELLE AUTOCERTIFICAZIONI









La polizia a Rennes ha visto per la strada una specie di automa tutto ricoperto da circa 150 autocertificazioni. 
Era l’artista belga Maxime Matthys, che ha sue opere (molto particolari), in varie mostre francesi che stava in tal modo attuando una performance artistica “Uscite coperti“, imitando così il mitico Bibliotecario di Arcimboldo.








Alla contestazione fattagli dagli agenti egli ha semplicemente preso una delle 150 autocertificazioni.
Allora non potendogli contestare alcuna violazione lo hanno comunque invitato a rientrare a casa per non creare assembramenti di curiosi.





DISTANZIAMENTO SOCIALE – UN TUFFO NEL PASSATO








NEW YORK 1936 – IL BACIO AI BAMBINI


Il distanziamento sociale, con i conseguenti divieti di baci e abbracci, non è una novità.
Simpatico appare il manifesto affisso nel 1936 a New York (per combattere la diffusione della tubercolosi) in cui un bambino chiedeva di evitargli i baci perché purtroppo (traduzione libera) “anche quel tipo affetto può essere infetto”.


Tony Kospan








Stravinskij con la grande musica di Firebird (L’uccello di fuoco) ed i sognanti dipinti di Chagall – Arte e classica   Leave a comment

 
 
 
 
 Chagall
 

Stavolta l’accostamento tra musica classica e arte
è tra un grande pittore ed un grande musicista 
della stessa epoca ed entrambi russi-

 
 
 

Chagall (7.7.1887 – 28.3.1985)
 
 
 
e

 
 
Stravinskij (17.6.1882 – 6.4.1971)

 

 
 

Chagall

 
 

Ma non solo!
 
La musica ed il dipinto
(ma furono diversi gli studi ed i dipinti di Chagall per l’opera musicale)
hanno addirittura lo stesso titolo:
 
 
“Uccello di Fuoco”
 
 
 

 
 
 
 
 
Chagall

 

 
 
 
Sì… 
ascolteremo dunque un bel brano dell’opera di Stravinskij
collegato ad un dipinto di Chagall,
forse il più famoso,
e creato dall’artista 
proprio per illustrare l’opera del musicista…
 
 
 
Clicca sul dipinto qui giù…

 
 
 

Firebird (L’uccello di fuoco) – Chagall

 
 
 
 
Buona visione e buon ascolto… se vi fa piacere.


 
 
Ciao da Tony Kospan









Chagall



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