
Raimundo de Madrazo

Se l’amore fosse nella carne,
lo brucerei con ferro rovente e sarei in pace.
Ma è nell’anima… inaccessibile.
Khalil Gibran
Raimundo de Madrazo – Album dei ricordi
RIPENSO IL TUO SORRISO…
– Eugenio Montale –
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma…

Raimundo de Madrazo – Coppia in maschera



by Tony Kospan
POESIE E CULTURA VARIA?


Raimundo de Madrazo – Flirt
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Un racconto bello,
ma anche saggio e sublime
di Bruno Ferrero…
LA DOLCE LEGGENDA
DELLA CREAZIONE DELLA… PECORA…
Bruno Ferrero
Appena creata, la pecora scoprì di essere il più debole degli animali.
Viveva con il continuo batticuore di essere attaccata dagli altri animali, tutti più forti e aggressivi.
Non sapeva proprio come fare a difendersi.
Tornò dal Creatore e gli raccontò le sue sofferenze..
“Vuoi qualcosa per difenderti?”, le chiese amabilmente il Signore.
“Sì”.
“Che ne dici di un paio di acuminate zanne?”..
La pecora scosse il capo: “Come farei a brucare l’erba più tenera? .
.
Inoltre mi verrebbe un’aria da attaccabrighe”.
.
“Vuoi dei poderosi artigli?”.
.
“Ah no! Mi verrebbe voglia di usarli a sproposito”.
.
“Potresti iniettare veleno con la saliva”, continuò paziente il Signore.
.
“Non se ne parla neanche. Sarei odiata e scacciata da tutti come un serpente”.
.
“Due robuste corna, che ne dici?“..
“Ah no! E chi mi accarezzerebbe più?”.

“Ma per difenderti ti serve qualcosa per far del male a chi ti attacca…”..
“Far del male a qualcuno? No, non posso proprio. Piuttosto resto come sono”.
Siamo, in un certo senso, come piccoli animali senza nemmeno una pelliccia o denti aguzzi per difenderci.
Ciò che ci protegge non è la cattiveria ma l’umanità:
la capacità di amare gli altri e di accettare l’amore che gli altri vogliono offrirci..
Non è la nostra durezza a darci il tepore la notte, ma la tenerezza, che fa desiderare agli altri di scaldarci.
La vera forza dell’uomo è la sua tenerezza.

dal web – impagin. t.k.
CIAO DA TONY KOSPAN

LA PAGINA DELLA POESIA E DELLA CULTURA VARIA
CON LEGGEREZZA
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CURIOSITA’ DA… PANDEMIE
Certo la pandemia è stata, ed è ancora, qualcosa che ha causato lutti e dolori
ed ancora ne sta creando, anche se pare in misura minore,
ma, anche in questi difficili momenti, sono accadute cose molto sorprendenti.
AUTOCERTIFICAZIONI ALLA FRANCESE
Ci siamo lamentati (sorridendo e prendendole in giro), più o meno giustamente delle mitiche “Autocertificazioni all’Italiana” ma diamo ora un’occhiata a 2 storie. davvero originali, che ci giungono dai cugini d’Oltralpe.
1° – LADRI CON… AUTOCERTIFICAZIONE!
Il 24 aprile del 2020 tre ladri si sono introdotti in un’azienda agricola della Gironda per rubare l’incasso ma vi hanno trovato solo 40 €.
Ma uno di loro ha perso lì la “Dichiarazione di spostamento in deroga” questo il nome delle autocertificazioni in Francia (per una volta la nostra parola è più semplice e concisa).
La polizia ha quindi facilmente rintracciato uno degli autori del furto ma anche i suoi complici.
Saranno ora processati e giudicati dal Tribunale di Bordeaux ma intanto hanno già dovuto pagare 135 € di multa perché il furto non era una ragione valida per uscire di casa.
2° – L’ARTISTA DELLE AUTOCERTIFICAZIONI
La polizia a Rennes ha visto per la strada una specie di automa tutto ricoperto da circa 150 autocertificazioni.
Era l’artista belga Maxime Matthys, che ha sue opere (molto particolari), in varie mostre francesi che stava in tal modo attuando una performance artistica “Uscite coperti“, imitando così il mitico Bibliotecario di Arcimboldo.
Alla contestazione fattagli dagli agenti egli ha semplicemente preso una delle 150 autocertificazioni.
Allora non potendogli contestare alcuna violazione lo hanno comunque invitato a rientrare a casa per non creare assembramenti di curiosi.
DISTANZIAMENTO SOCIALE – UN TUFFO NEL PASSATO
NEW YORK 1936 – IL BACIO AI BAMBINI
Il distanziamento sociale, con i conseguenti divieti di baci e abbracci, non è una novità.
Simpatico appare il manifesto affisso nel 1936 a New York (per combattere la diffusione della tubercolosi) in cui un bambino chiedeva di evitargli i baci perché purtroppo (traduzione libera) “anche quel tipo affetto può essere infetto”.
Tony Kospan
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Chagall
Stavolta l’accostamento tra musica classica e arte…
è tra un grande pittore ed un grande musicista
della stessa epoca ed entrambi russi-
Chagall (7.7.1887 – 28.3.1985)
e
Stravinskij (17.6.1882 – 6.4.1971)
Ma non solo!
La musica ed il dipinto
(ma furono diversi gli studi ed i dipinti di Chagall per l’opera musicale)
hanno addirittura lo stesso titolo:
“Uccello di Fuoco”
Sì…
ascolteremo dunque un bel brano dell’opera di Stravinskij
collegato ad un dipinto di Chagall,
forse il più famoso,
e creato dall’artista
proprio per illustrare l’opera del musicista…
Clicca sul dipinto qui giù…
Firebird (L’uccello di fuoco) – Chagall
Buona visione e buon ascolto… se vi fa piacere.
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