Archivio per 26 Maggio 2020

Buon martedì sera in poesia “La giostra” R. Perin – arte Poynter – canzone “Daniel” Elton John   1 comment

 
 

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Sir Edward John Poynter – Danza ionica





 




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L’amore non ha sesso, né età, né religione, né paese
né distanza, né tantomeno razza o colore…
è universale e poliglotta, si trova ovunque
e parla la lingua del cuore.
Jean-Paul Malfatti

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Sir Edward John Poynter – Ore serene

 

 

LA GIOSTRA

Roberto Perin
 
 
 
Passi lenti
in un parco incantato.
 
Giostra di sentimenti,
cavallucci
di onde innamorate.
 
Graffiti scolpiti
con sorrisi intensi,
neri tunnel
illuminati di emozioni.
 
Giostra di sentimenti,
in un parco incantato,
tra risate di mamme,
sorrisi di bimbi,
in mani strette di nonni,
occhi di mamma
su culle gioiose.
 
Sulla giostra,
occhi incantati,
abbracciati da innamorati.
 
La giostra dei sentimenti.
 
 
 
 

Sir Edward John Poynter – La lettura

 

 

           roserose        

 
 
 
 

  

 


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Sir Edward John Poynter



 

 

“4,33” di John Cage… ecco il più incredibile brano musicale di sempre! il silenzio irrompe nella musica!   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 

Un artista ricordato soprattutto per un brano musicale
assolutamente “sui generis“.

 

 


 
(Los Angeles 5.9.1912 – New York 12.8.1992)
 
 
 
 

John Cage è stato un grande musicista statunitense ma anche
uno dei grandi protagonisti della ricerca musicale del secolo scorso.

 
 
 
 
 
 
 
 

Come accennavo su, non vi parlerò di una sua composizione classica,
ma di un brano che sconvolse il mondo musicale…
4,33

E’ il suo brano più famoso… ma anche il più discusso.

Esso rappresenta anche il più lungo silenzio
nella storia della musica.


 
 
 
 
 
 
 
 

Il brano fu eseguito da (si fa per dire) tutti gli strumenti musicali
il 29 agosto 1952 a New York alla Meverick Concert Hall.

 
 
 
 
 
 
 
 

Il numero fa riferimento ai minuti ed ai secondi di… silenzio.

 
 
Si compone di 3 movimenti il primo di 30 secondi,
il secondo di 2 minuti e 23 secondi,
ed il terzo di 1 minuto e 40 secondi per un totale di 4 minuti e 33 secondi
che è poi anche il titolo all’opera.

 
 
 
 
 
 
 
 

E’ un inno al silenzio che fa parte della tematica del nulla che Cage,
rappresentante delle avanguardie artistiche del secolo scorso, amava.
 
 
Il brano, che vuole richiamarci all’ascolto dei suoni della quotidianità e della vita,
costituisce la sintesi della sua idea di musica
ed era considerato dall’autore la sua opera più importante.

 
 
 
 
 
 
 
 

In questo video possiamo ascoltare lo stesso musicista
spiegarci il senso profondo e quasi filosofico di quel brano di silenzio.

Il video è in inglese ma è sottotitolato in italiano.

 
 
 
 

 
 
 
 
Tony Kospan
 
 
 
 
 

Copyright Tony Kospan – Vietata la copia integrale omettendo autore del post e nome del blog.

    

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Elogio della lentezza – Un’interessante riflessione e.. la famosa canzone di Bennato (Il gatto e la volpe)   Leave a comment

 

 


L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA









Ho letto questo articolo e m’è piaciuto in quanto fotografa,
a mio parere, il nostro modo convulso di vivere
e ci dà qualche dritta per riassaporare…
la bellezza del fare e del gustare le cose con calma…
 
 
Infatti corriamo… corriamo…. tutto il giorno
per poi però domandarci… a fine giornata
“Ma in fondo cosa ho fatto di importante?
Ho vissuto una giornata davvero piena?”
 
 
Ma ora leggiamolo…








“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
Edoardo Bennato, Il Gatto e la Volpe



L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA


Giovanni Annunziata




 
 
 





Il tempo sembra davvero non bastare mai.
Per quanti sforzi facciamo, siamo sempre in ritardo con quella scadenza, con quel progetto, con quel lavoro…
Siamo perennemente in ritardo con i nostri appuntamenti, eppure corriamo, corriamo sempre più veloci, da una parte all’altra.
 
 

Corriamo in auto, e già col clacson se qualcuno davanti a noi procede lentamente: abbiamo fretta noi!! Corriamo a piedi, che fastidio le persone che si attardano a chiacchierare o ad osservare le vetrine, noi siamo in ritardo, abbiamo un impegno urgente mica abbiamo tempo da perdere!

 

Mangiamo velocemente, magari, per far prima, andiamo in un fast food, dobbiamo lavorare, non abbiamo tempo di sederci a tavola con calma! Eppure, per quanti sforzi facciamo, sembra sempre che il tempo corra più forte di noi.

 

Lo stress nelle nostre giornate ha ormai raggiunto livelli di guardia. Non è un caso se sempre più persone ricorrono (purtroppo) a farmaci per riuscire a prendere sonno o per riuscire a rilassarsi un pò.

 

Qualche giorno fa ero alle terme ed ho notato, osservando le persone, quanto sia difficile per molti riuscire a fermarsi qualche ora senza sentirsi in colpa. Alcuni sembravano letteralmente dei leoni in gabbia. Si alzavano dai lettini spesso, andando avanti e indietro, in preda al panico perché il cellulare non prendeva.


E’ triste. Abbiamo davvero perso il controllo. Siamo diventati totalmente schiavi dei nostri impegni. Siamo entrati in un vortice pericoloso dal quale facciamo fatica a venir fuori. E la cosapiù importante èche non ne siamo ancora del tutto consapevoli. Scambiamo per senso del dovere quella frenesia che ci attanaglia. Ignoriamo ormai quasi del tutto il significato dell’ozio.









Non riusciamo a stare senza far nulla. Non riusciamo a stare in silenzio. Ad ascoltare un po’ noi stessi, il nostro corpo, non ci fermiamo ad ammirare la natura; troppo spesso non ci fermiamo ad ascoltare e comprendere, veramente, le persone che incontriamo, o le situazioni che affrontiamo.

 

Iniziamo a riflettere un pò su noi stessi. Iniziamo riscoprire quegli aspetti importanti che da troppo tempo trascuriamo.

 

Abituiamoci ad assaporare a pieno ogni momento della giornata, si tratti di una pizza, un dolce, un tramonto, della voce della persona amata o del sorriso di un bambino. Prendiamoci tutto il tempo necessario. Ne vale davvero la pena. La vita è troppo breve per essere vissuta di fretta.

 

“Non è necessario fermare il mondo e cercare di scendere: rallentare e riappropriarci del nostro tempo è possibile partendo da gesti anche piccolissimi del quotidiano.

 

Riprendiamoci la nostra vita. Non lasciamoci travolgere dalla società dei consumi, del profitto, del tutto e subito. Sta a noi scegliere. Possiamo e dobbiamo farlo. Con piccoli gesti quotidiani. C’è un modo migliore di vivere!!!









Ed ora la canzone simbolo dell'elogio della lentezza…

 
 
 
“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
allora ascoltiamola
questa bellissima… originalissima…
canzone di Edoardo Bennato










E voi… sì voi… cosa pensate della lentezza?
 
Siete d’accordo sul recuperarla o no?
 

Ciaooooooooooooooooo
 

Orso Tony






Balla mia Esmeralda – Canzone.. storia e video del mitico music hall “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante   Leave a comment

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Leggeremo prima il testo di questa canzone inusuale,

con immagini dell’indimenticabile spettacolo musical – teatrale…

di grandissimo successo, in Italia e non solo,

scritto e curato da Cocciante e da Pasquale Panella

(tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo),

e poi potremo ascoltarla in un bel video.







NOTRE DAME DE PARIS…

L’AMORE VINCE SULLA MORTE







Chi ama soprattutto le emozioni, il sogno e le forti sensazioni

non potrà restar indifferente ascoltando questa canzone-poesia

che picchia duro nel profondo del nostro cuore.

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Per questo desidero portarla alla vostra attenzione

e, se vi va, mi farebbe piacere sapere conoscere il vs pensiero





Riccardo Cocciante




Leggiamone dunque il testo…

e poi vedremo uno dei momenti più intensi del musical

che ha avuto milioni di spettatori in tutto il mondo.






BALLA MIA ESMERALDA

Testo di Cocciante


Quando il tempo sarà passato

La terra scoprirà

I nostri due scheletri abbracciati

E il mondo lo saprà

Che Quasimodo amò Esmeralda

La raggiunse e la strinse a sé

Oltre i baci da respirare

Nella morte che dà la vita

All’amore che mai non muore

Il mio corpo l’ho abbandonato

Mangiatelo, avvoltoi

Che la morte ha già incatenato

I nostri nomi e noi

Così l’anima vola via

Via da un misero mondo perso

Questo amore sarà una scia

Tra le luci dell’universo

Balla, mia Esmeralda

Canta, mia Esmeralda

Balla ancora, amore mio

Mi sento solo da morire

Balla, mia Esmeralda

Canta, mia Esmeralda

Con te sto morendo anch’io

Perché ti voglio da morire

Balla, mia Esmeralda

Canta, mia Esmeralda

Questa vita se ne va

L’amore vive e fa morire

Balla, mia Esmeralda

Canta, mia Esmeralda

Al di là dell’al di là

L’amore non saprà

Morire

Balla, mia Esmeralda

Canta, mia Esmeralda

Con te io vivrò, con te

Perché con te non è

Morire







Ed ecco il video, altrettanto “forte” ed imperdibile,

che mostra proprio la scena del poetico testo…







Ciao da Tony Kospan




IL TUO BEL GRUPPO DI FB
INSIEME SPENSIERATO E CULTURALE






Mike Bongiorno – Breve ricordo dell’amico serale alla tv per tanti anni… ma anche sconosciuto eroe!   Leave a comment



E’ stato, grazie al “caminetto televisivo” degli italiani, 
dagli anni 50 in poi,
un nostro grande amico per molti decenni.







 MIKE BONGIORNO… UN  BREVE RICORDO


Sì era un compagno del nostro relax…
e con lui abbiamo passato insieme
tante serate della nostra vita…
assistendo alle sue trasmissioni di quiz.



 New York 26.5.1924 – Monaco 8.9.2009



Era un personaggio allegro e schietto…
nello spettacolo, ma anche nella realtà,
ed in fondo era anche semplice ed umano
e per questo lo sentivamo vicino a noi.








Mitiche poi erano le sue gaffes…
in parte reali ed in parte costruite
ma sempre esilaranti.








MIKE BONGIORNO… PARTIGIANO

Mike però non è stato solo un personaggio televisivo
sempre sulla cresta dell’onda…
ma anche un eroe partigiano che ha rischiato la vita.

Infatti durante la guerra partecipò alla Resistenza
soprattutto come staffetta tra i partigiani e gli Alleati
per la sua perfetta conoscenza dell’inglese
essendo vissuto da ragazzo a New York.








In una delle sue missioni fu catturato dai tedeschi
che stavano per fucilarlo ma, avendogli trovato addosso
documenti americani, lo rinchiusero a San Vittore
dove condivise la cella con Indro Montanelli.

Fu poi internato nel Campo di concentramento di Mauthausen
ed infine nel lager di Spittal an der Drau…
dal quale fu liberato poco prima della fine della guerra
per uno scambio di prigionieri tra tedeschi ed americani.









MIKE E LA STORIA DELLA TV IN ITALIA


Ha certo rappresentato e quasi impersonificato
la TV… e la sua evoluzione… nel corso del ‘900
dalla RAI a SKY… passando per MEDIASET.





Ricordiamolo infine in questo video in cui è con Totò
ed interpreta se stesso
alle prese con un concorrente della sua mitica
trasmissione “LASCIA O RADDOPPIA?



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Sicuramente starà gridando anche nell’aldilà

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IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
E’ ORA ANCHE UNA PAGINA FB


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