
Victor Gabriel Gilbert – Al mercato

Tu puoi anche non aspettarti più niente da nessuno,
ma il tuo cuore si aspetta sempre qualcosa da te.
– Massimo Bisotti –






Victor Gabriel Gilbert – Serata danzante
NULLA ERA MIO
Pablo Neruda
Prima d'amarti, amore, nulla era mio:
vacillai per le strade e per le cose;
nulla contava né aveva nome:
il mondo era nell'aria che attendeva.
Io conobbi cinerei saloni,
gallerie abitate dalla luna,
hangars crudeli che si
accomiatavano,
domande che insistevano sull'arena.
Tutto era vuoto, morto e muto,
caduto, abbandonato e decaduto,
tutto era inalienabilmente estraneo,
tutto era degli altri e di nessuno,
finché la tua bellezza e povertà
empirono l'autunno di regali.
La mia preghiera è stata ascoltata.
Victor Gabriel Gilbert – La fioraia

a tutti da Orso Tony
UN MODO DIVERSO DI VIVER LA POESIA E LA CULTURA
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Simone Martini – Annunciazione (partic.)
Nella storia dell'arte occidentale classica le stoffe a quadretti nei dipinti di Santi, Madonne e di tutti gli altri soggetti ritratti non sono quasi mai presenti.
Le vesti sono in genere sempre di un unico colore.
Ebbene, Isabella Ducrot, pittrice, scrittrice, e studiosa dei tessuti, ha affrontato proprio questo tema.
Lei racconta che l'idea le venne quando rimase sorpresissima nel vedere l'Annunciazione di Simone Martini (vedi su).
Infatti lei notò un dettaglio imprevedibile in quella tavola del 1333.
L'angelo che sta portando la notizia alla Madonna ha il suo mantello, ancora svolazzante, a quadretti.
La studiosa quindi sì poese la domanda “Come mai nei dipinti non appaiono mai stoffe a quadri?”
Isabella Ducrot
Tuttavia ci sono alcune.. poche.. eccezioni.
Eccone alcune.
Nel “Sant'Agostino nello studio” Botticelli dipinge una tovaglia a quadri.
In alcuni interni del Lorenzetti appaiono delle coperte a quadretti.
Tiziano fa indossare la sciarpa a quadri nella sua “Cena in Emmaus” e così pure una stoffa a quadri tiene su i pantaloni del ceffo che sbeffeggia Cristo nella “Incoronazione di spine”.
Nel suo dipinto “Penelope e i proci” il Pinturicchio dipinge una coloratissima stoffa a quadri nella parte superiore dei pantaloni di uno dei Proci.
Come possiamo notare i quadretti appaiono sempre in stoffe che rappresentano persone o oggetti modesti o non importanti.
E' molto probabile che per il costo delle stoffe i fili usati dai telai per le cose di tutti i giorni fossero di vari colori per cui le stoffe di un unico colore erano destinate alla nobiltà, al clero ed e ai ceti elevati.
Questo aspetto colpì anche lo studioso dei colori Michael Pastoreau, che si interessò però delle stoffe maculate o di colori misti.
Egli sottolineava che queste stoffe erano sempre destinate nei dipinti a buffoni, giocolieri, al diavolo ed alle persone considerate odiose.
Spiegava che le tecniche medievali e rinascimentali per la creazione delle stoffe monocromatiche erano più difficili e quindi per questo più costose.
Nel tempo però, a partire dalla fine del '700, cambiò del tutto la moda, soprattutto quella degli uomini col trionfo delle stoffe scozzesi, e contemporaneamente iniziarono a diffondersi dipinti in cui erano presenti stoffe a quadri.
William Mosman
Il dipinto che possiamo ritenere che rappresenti il punto di svolta e definitivo di rivincita della stoffa a quadri è quello di Matisse che dipinge sua figlia (vedi qui giù).
Da quel momento in poi non c'è stata più alcuna sostanziale differenza tra i colori delle stoffe nei dipinti.
Tony Kospan
Per chi desidera approfondire:
Il libro: Isabella Ducrot – La stoffa a quadri
IL GRUPPO DI CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI (NO POLITICA)
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Il 23 maggio di 25 anni fa… la Strage di Capaci
colpì il giudice, che era il simbolo della lotta alla Mafia,
sua moglie e gli uomini della sua scorta.
Ancora non tutto è chiarissimo…
Ci sono zone d'ombra che non si riescono ad illuminare…
ma quel che è certo è che un giudice in prima linea
nella lotta alla criminalità organizzata
era il bersaglio che doveva essere eliminato
ad ogni costo.
Il giudice Falcone e la moglie Francesca Morvillo vittima anche lei della strage
Desidero ricordarlo
insieme a tutti coloro che con lui condivisero
giorni, affetti, ideali ed ahimè la fine
come la moglie e gli uomini della scorta.
Falcone con Borsellino.. collega ed amico anche lui vittima di strage poco dopo
Desidero farlo con 3 sue citazioni ed un video…
perché in un momento in cui ancora imperano…
velinismo e prostituzione intellettuale…
e si vedono insensati attacchi alla magistratura…
il suo esempio, le sue parole ed il suo sacrificio
non siano dimenticati.
Palermo 18.5.1939 – Palermo 23.5.1992
Questi suoi brevi ma significativi pensieri
ci mostrano la grande statura dell'uomo e del magistrato.
Il coraggioso muore una volta,
il codardo cento volte al giorno.
—
Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.
—
La mafia non è affatto invincibile.
è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio,
e avrà anche una fine.
Piuttosto bisogna rendersi conto
che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave
e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini,
ma impegnando in questa battaglia
tutte le forze migliori delle istituzioni.
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VIDEO OMAGGIO DEDICATO A FALCONE
Non possiamo non ringraziare Falcone,
la moglie, anche lei magistrato, la loro scorta
e tutte le altre vittime della mafia…
per il loro immenso sacrificio in nome
della legalità, dell’onestà… e della vera libertà
che non può mai esser disgiunta dal diritto.
Beata la nazione che non ha bisogni di eroi…
Brecht
Purtroppo non è il caso dell'Italia
anche se lui è stato un eroe “normale”
in quanto voleva fare solo il suo dovere
nel miglior modo possibile
e questo da noi, ahimè, è spesso
una cosa… straordinaria… e perfino pericolosa.
Tony Kospan

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