Archivio per 14 Maggio 2020
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Jack Vettriano
Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a chiederci un bacio e volerne altri cento
Fabrizio De Andrè
Jack Vettriano
STELLA
Roberto Perin
Ho trovato
un mondo dove giocare.
Ho trovato
un mondo dove vivere.
Ho trovato
un mondo dove sognare,
con le bolle color grano,
saltare i riflessi
di cielo nelle acque vive.
Ho trovato dove correre
in sella alla libertà,
mentre cerco l’orizzonte.
Penso che questa
non può essere realtà.
Ho sciolto i nodi
dei miei pensieri,
ho liberato al vento i desideri
in questo mondo magico.
Una mano mi stringe,
mi prende, è la tua mano.
La mano di chi mi ha
fatto sognare con il suo amore.
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Jack Vettriano
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L’ATELIER DI PIERRE SUBLEYRAS
QUANDO UN DIPINTO E’ ANCHE UN’AUTOBIOGRAFIA
Tutti noi che amiamo i dipinti che ci emozionano, ci colpiscono, ci entusiasmano talvolta avremmo voglia di far visita all’atelier dei loro creatori, e magari vederli al lavoro mentre creano una nuova opera d’arte.
E’ solo dal ‘600 che lo studio dell’artista diventa anch’esso oggetto e soggetto di un dipinto a partire dalle opere di Velazquez e Vermeer fino a giungere a quelle di Picasso.
Osservare lo studio di un artista ci consente di entrare nel suo mondo ed osservare le cose che ama, il suo modo di lavorare e talvolta perfino di “leggere” la sua biografia.
Eccezionale ed emblematico di quest’ultimo aspetto è il dipinto di cui di cui parlerò ora.
L’AUTORE
Pierre Subleyras, era un tranquillo giovane pittore francese quando, nel 1727, vinceva un premio dedicato a giovani artisti e creato da Colbert.
Il premio consisteva in un viaggio a Roma per conoscere le mitiche opere d’arte, rinascimentali e non solo, italiane.
Qui, giunto nel 1728, il nostro riusciva a diventare il ritrattista del papa e ad entrare nei più importanti circoli artistici capitolini ed anche a sposare una celebre miniaturista figlia di un famoso violinista dell’epoca.
Pierre è stato un artista di grande successo… ma breve è stata la sua vita.
La sua fama, notevolissima nel ‘700, però si è molto diradata nei secoli successivi, salvo una rivalutazione avvenuta negli ultimi decenni del secolo scorso.
Qualche tempo prima di lasciare questo mondo decise di ritrarre il proprio atelier, ma, come ora vedremo, il dipinto ci rivela molto… molto di più.
L’ATELIER
L’atelier, dipinto del 1740/41 e conservato presso l’Accademia delle Belle Arti di Vienna, appare illuminato da candele e pieno di opere d’arte che affollano le pareti e non solo.
Colpisce sulla destra in alto una lunghissima scala appoggiata ad una parete che gli serviva per sistemare calchi… gessi e statuette sul cornicione, ma anche la pulizia (inconsueta per un pittore) del pavimento.
Vi sono poi copie in formato ridotto di statue famose, alcune sul tavolo e quella di Ercole Farnese a terra in basso, ma anche riproduzioni di dipinti di altri pittori da lui amati.
Ma vi sono poi anche molte sue opere accompagnate da 4 autoritratti che veniamo ora ad identificare.
In basso al centro lo vediamo bambino che dipinge con una matita ed a fianco eccolo giovane artista da poco arrivato a Roma.
A sinistra giù lo vediamo poi maturo trentacinquenne in un dipinto che lui stesso, ormai ultraquarantenne, tiene in mano.
In realtà sembra che i suoi autoritratti siano cinque in quanto sul retro ne sarebbe stato recentemente scoperto un altro che lo mostrerebbe con una matita in bocca.
Non ho trovato in internet quest’ultima immagine (forse una miniatura o uno studio preparatorio) ma la descrizione ci porta a questo suo noto autoritratto, dello stesso periodo, che corrisponde perfettamente ma che si trova altrove (Versailles – Museo del Castello).
Pierre Subleyras (Saint-Gilles, 25.11.1699 – Roma, 28.5.1749) (partic.)
CONCLUSIONE
L’enorme ricchezza e varietà di temi (tutti però relativi all’autore) che vediamo nel dipinto appare un’ampia e mirabile sintesi di tutto il suo mondo artistico.
In esso sono con cura evidenziate sia le opere create da altri che quelle sue personali.
Oggetti, sculture e dipinti rivelano le sue passioni ed in esse coesistono l’arte antica, il rinascimento ed il barocco.
Egli dunque con l’atelier racconta, innanzitutto a se stesso, ma anche a noi tutti, l’intera sua vita di artista quasi come se fosse una sua… autobiografia dipinta.
Tony Kospan
F I N E
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE
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Fantastico… e saggio…
nella sua profonda semplicità…
mi appare questo brano del grande scrittore
che consiglio senz'altro di leggere…

L A M A T I T A
Paulo Coelho

Il bambino guardava la nonna scrivere una lettera.
A un certo punto chiese: “Stai scrivendo una storia su di noi? E’ per caso una storia su di me?”.
La nonna smise di scrivere, sorrise, e disse al nipote:
“In effetti sto scrivendo di te.
Tuttavia, più importante delle parole, è la matita che sto usando.
Mi piacerebbe che tu fossi come lei, quando sarai grande.” Il bimbo osservò la matita, incuriosito, e non vide niente di speciale. “Ma è identica a tutte le matite che ho visto in vita mia!” “Tutto dipende dal modo in cui guardi le cose.
Ci sono cinque qualità in essa, che se tu riuscirai a mantenere,
faranno sempre di te un uomo in pace col mondo.

Prima qualità :
tu puoi fare grande cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una mano che guida i tuoi passi. Questa mano noi la chiamiamo Dio, e Lui ti dovrà sempre indirizzare verso la sua volontà.
Seconda qualità: di quando in quando io devo interrompere ciò che sto scrivendo, e usare il temperino.
Questo fa si che la matita soffra un poco, ma alla fine essa sarà più affilata.
Pertanto, sappi sopportare un pò di dolore, perché ciò ti renderà una persona migliore.
Terza qualità: la matita ci permette sempre di usare una gomma per cancellare gli sbagli.
Capisci che correggere qualcosa che abbiamo fatto non è necessariamente un male, ma qualcosa di fondamentale per mantenerci sulla retta via.
Quarta qualità: ciò che è davvero importante nella matita non è il legno o la forma esteriore, ma la grafite che è all’interno.
Dunque, fai sempre attenzione a quello che succede dentro di te.
Infine, la quinta qualità della matita: lascia sempre un segno.
Ugualmente sappi che tutto ciò che farai nella vita lascerà tracce, e cerca di essere conscio di ogni singola azione.
(dal libro “Sono come il fiume che scorre”)
CIAO DA TONY KOSPAN
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E' davvero un test facilissimo e velocissimo…
Come sempre è importante farlo bene
per aver un buon responso.

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TEST DI PERSONALITA' DELL'ALBERO
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Guarda gli alberi dell'immagine qui giù,
scegli quello
che è immediatamente più interessante per te
e segnati il numero corrispondente.
Non pensarci troppo a lungo,
basta scegliere e poi potrai scoprire
ciò che la scelta dice sulla tua personalità.
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F A T T O?
Annotati ora il numero corrispondente.
Il risultato? Un momento!
E' più giù… per non farvi influenzare…
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Ecco il responso…
1 . Sei una persona generosa e morale (da non confondere con la morale) . Lavori sempre per l’ auto -miglioramento . Siete molto ambiziosi e avete standard molto elevati. La gente potrebbe pensare che comunicare con te è difficile, ma per te, non è facile essere chi sei. Lavori molto duramente ma non sei per niente egoista. Lavori perché vuoi migliorare il mondo. Hai una grande capacità di amare le persone fino a quando ti fanno del male. Ma anche dopo che lo fanno, le continui ad amare. Pochissime persone possono apprezzare tutto quello che fai, così come meriti.
2 . Sei allegro, una persona onesta. Sei molto responsabile, ti prendi cura degli altri. Credi nel lavoro onesto e accetti molte responsabilità legate al lavoro. Hai una buona personalità e alla gente viene facile fidarsi di te. Sei brillante, spiritoso e un pensiero fluido. Hai sempre una storia interessante da raccontare.
3. Sei una persona intelligente e riflessiva. Sei un grande pensatore. I pensieri e le idee sono molto importanti. Vi piace pensare alle teorie e punti di vista da soli. Sei introverso. Vai d’accordo con coloro che amano pensare e imparare. Trascorrete un sacco di tempo, pensando alla moralità. Cercate di fare ciò che è giusto, anche se la maggioranza della collettività non è d’accordo con voi.
4 . Sei una persona perspicace e filosofica. Sei unico, unica anima nel tuo genere. Accanto a te non hai nessuno leggermente simile a te. Sei intuitiva e un po’ eccentrica. Sei spesso fraintesa, e ti fa male . Hai bisogno di spazio personale. La vostra creatività ha bisogno di essere sviluppata, volete il rispetto degli altri. Sei una persona che vede con chiarezza le parti chiare e scure della vita. Sei molto emotiva.
5 . Sei sicuro di te e responsabile. Sei molto indipendente. Il tuo principio guida nella vita è ” lo farò a modo mio “. Sei molto autosufficiente e sai come essere forte per te e le persone che ami. Sai esattamente cosa vuoi e non ha paura di perseguire i tuoi sogni. L’unica cosa che ti aspetti da gente è l’onestà . Sei abbastanza forte per accettare la verità.
6 . Sei gentile e sensibile. La gente si relaziona a te molto bene. Hai molti amici e ami aiutarli. Hai questa aura calda e luminosa che le persone si sentono bene quando sono intorno a te. Ogni giorno, pensi a cosa si può fare per migliorare se stessi. Vuoi essere interessante, perspicace e unico. Più di chiunque altro al mondo, hai bisogno di amare. Sei anche pronto ad amare chi non ti ama.
7 . Sei felice e imperturbabile. Sei è una persona molto sensibile e comprensiva. Sei un grande ascoltatore che non giudica. Credi che ognuno abbia il proprio cammino nella vita. Siete aperti alle persone nuove e agli eventi. Sei altamente resistente alle tensioni e raramente ti preoccupi. Normalmente, sei molto rilassato. Sei sempre in grado di gestire il tuo tempo e a non perdere mai la tua strada.
8 . Sei affascinante e pieno di energia. Sei una persona divertente che sa come far ridere la gente. Vivi in uno stato di armonia con l’universo. Sei spontanea ed entusiasta. Non puoi mai dire di no ad una avventura. Spesso finite per sorprendere e persino scioccare le persone. Ma questo è solo come sei, rimani sempre fedele a te stesso. Hai molti interessi e se qualcosa si rivela interessante per te , non hai pace fino a quando si acquista una profonda conoscenza in quel settore.
9 . Sei ottimista e fortunato. Credi che la vita sia un dono e cerchi di ottenere il più possibile e riponi questo dono per un miglior uso possibile. Sei molto orgoglioso dei tuoi successi. Sei pronto a restare insieme alle persone a cui tieni anche tra alti e bassi. Hai un approccio molto sano per la vita. Il bicchiere è sempre mezzo pieno, almeno per voi. Utilizzare qualsiasi opportunità per perdonare, imparare e crescere perché credete che la vita sia troppo breve per fare diversamente.
Se ti va.. dicci cosa ne pensi…
Ciao da Tony Kospan
TEST RINVENUTO IN VARI SITI WEB – IMPAG. T.K.
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Sapevamo già che l’uomo
è un essere abitudinario…
ma mai era stato accertato
con tanta statistica scientifica certezza!
Ecco un interessante articolo, a mio parere,
che offro alla vostra conoscenza
e, se volete, alle vostre riflessioni…
anche sui vari aspetti che ne conseguono.
ESSERI UMANI… ABITUDINARI!!!!
By Lupo
Attraverso il segnale dei telefoni cellulari un gruppo di ricercatori ha monitorato per sei mesi 100.000 persone. Un campione particolarmente grande seguito per capirne gli spostamenti, scoprendo che gli esseri umani passano l’80% del loro tempo sempre negli stessi luoghi.
Siamo una specie abitudinaria, che tende a frequentare gli stessi spazi a intervalli precisi e sempre abbastanza vicino ai luoghi familiari. Spostamenti che assomigliano a quelli di altri animali predatori secondo schemi collaudati in natura. Per il gruppo di ricerca formato dai fisici Marta Gonzàlez, César Hidalgo e Albert-Làszlo Barabèsi saremmo una sorta di “predatori passivi”.

Si tratta della prima ricerca che indaga gli spostamenti delle singole persone: lo schema osservato, simile ma non identico a quello già visto in altre specie, è detto Levy flight ed è caratterizzato da spostamenti in zone limitate con qualche occasionale movimento su una distanza più lunga.
Già in uno studio del gennaio 2006, pubblicato sulla rivista Nature, si concluse che gli esseri umani seguissero questa legge.
In quella ricerca si seguì il viaggio delle banconote, attraverso la registrazione dei numeri di serie grazie al lavoro di numerosi volontari.
Per Gonzàlez, Hidalgo e Barabèsi, tuttavia, il metodo su cui fu basato lo studio del 2006 era limitato: le banconote cambiano proprietario continuamente, al contrario dei cellulari che rimangono con la stessa persona per periodi molto lunghi.
Inoltre, il segnale del cellulare è rintracciabile automaticamente, senza dover ricorrere a volontari.
Considerare le antenne da cui passa il segnale significa poi tracciare in modo preciso il percorso del cellulare nello spazio.

Per evitare errori dovuti ai cellulari spenti, i ricercatori hanno comparato i dati ottenuti con quelli ricavati da un campione più modesto, in cui la posizione del telefonino era verificata ogni due ore, che fosse acceso o meno.
Tale comparazione ha dimostrato che le rilevazioni effettuate per il gruppo più grande erano molto simili a quelle per il gruppo più piccolo.
Ogni rilevazione è stata eseguita in forma anonima, registrando solo il segnale del cellulare e non associandolo ad alcun nominativo.
Secondo lo studio anzidetto, il movimento degli esseri umani è sì di tipo Levy flight, ma in forma modificata, in quanto la distanza degli spostamenti non è casuale come negli animali predatori ma è tipica per ogni individuo.
La spiegazione è che la nostra specie passa la maggior parte del tempo, l’80%, nei medesimi luoghi.
Un comportamento abitudinario che ha permesso al gruppo di ricerca di elaborare una funzione che descrivesse il movimento e che, eliminati determinati fattori individuali, potesse ritenersi di ordine universale.
Le conclusioni dello studio potrebbero avere importanti ripercussioni in futuro: il modello ricavato dall’analisi statistica degli spostamenti potrebbe essere utile per pianificare meglio le vie di traffico, preparare piani di emergenza e prevedere schemi di diffusione delle patologie in area urbana.
Pubblicato su: Understanding individual human mobility patterns, Nature, 453, 779-782 (5 June 2008). Da ANTHROPOS
– Impaginazione Tony Kospan –
CIAO DA TONY KOSPAN

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Parlare brevemente di questo notissimo grande cantante italoamericano, dalla lunga e varia carriera artistica e dalla vita intensa e movimentata, non sarà facile ma, nel rispetto dello stile del blog, ci proverò.
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Frank Sinatra
Hoboken 12.12.1915 – West Hollywood 14.5.1998
FRANK SINATRA
La famiglia in cui nasce è molto umile.
La madre che fa piccoli e vari lavori per i vicini, è di origini liguri, ed il padre, che dopo diverse negative esperienze lavorative diventa vigile del fuoco, è di origini sicule.
La sua infanzia-adolescenza per le ristrettezze economiche familiari si svolge pertanto soprattutto per la strada mentre a scuola viene apprezzato soprattutto per la bravura nelle imitazioni.
Poi ancora giovanetto inizia a svolgere lavori umili come quelli di imbianchino e scaricatore di porto ma ancora sedicenne scopre la sua passione per il canto ed è già in una piccola band musicale.
Decide di voler fare il cantante ma scoppia un conflitto col padre che lo caccia di casa.
A 20 anni il primo successo come giovane cantante emergente.

Sinatra giovane
Inizia così la sua mitica carriera nello stile di Bing Crosby di cui è grande ammiratore.
Negli anni 1943/1944 i primi grandissimi successi e le sue canzoni raggiungono i primi posti tra i dischi più venduti.
Negli stessi anni inizia anche la sua carriera di attore.

Sinatra giovane
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E’ in questo periodo che diventa, per il suo mitico ed inconfondibile tono vocale, “The voice” ovvero LA VOCE… ed è così che sarà poi definito in tutto il mondo.
Inciderà nel complesso ben 2 mila e 200 canzoni e 166 album ma la sua canzone cult è certo “My Way” ma non da meno è però anche Strangers in the night.

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Dopo alcuni film minori nel 1954 vince l’ Oscar (ed altri premi) con “Da qui all’eternità” ed in seguito avrà per altri film diversi premi e riconoscimenti.
Grande latin lover (tantissimi i flirt attribuitigli con grandi attrici come Lana Turner, Marilyn Monroe, Anita Ekberg ed Angie Dickinson).

Strangers in The Night
Ha avuto 4 matrimoni e 3 figli (dalla prima moglie) ma di recente la 3° moglie Mia Farrow (divenuta moglie poi anche di Woody Allen) ha dichiarato che uno dei suoi figli, Ronan, l’ha avuto con Sinatra ed in effetti la rassomiglianza è davvero impressionante.
Ma il suo grande amore forse è stato Ava Gardner (2° moglie) con cui ha vissuto 2 anni di grande passione e grandi litigi dato che fino alla fine cercò di riavvicinarsi.

Qui con Ava Gardner
Fu accusato di esser amico di un mafioso, Sam Giancana, proprietario di un Casinò a Las Vegas.
Difensore, fin da giovane, dei diritti dei neri fu anche molto amico di Sammy Davies Jr e Peter Lawford.

Qui con Sammy Davis Jr
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Fino alla morte fece beneficenza a favore dei bambini poveri e delle famiglie disagiate.
Si racconta che, 83enne e ormai molto malato, abbia lui stesso staccato la spina della macchina che lo teneva in vita salutando l’ultima moglie Barbara Marx.
Desidero infine omaggiare The voice con la sua mitica canzone My way.

My way

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Tony Kospan
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