Archivio per 22 aprile 2020

Felice mercoledì sera in poesia con “Se solamente” Neruda – arte E. Sonrel – canzone “Infiniti noi”   4 comments

 

 

 

 

Elisabeth Sonrel

 

 

 


 
 
 
Il ballo è un ricamo… è un volo
è come intravedere l’armonia delle stelle
è una dichiarazione d’amore
Il ballo è un inno alla vita.
La voce della Luna – Fellini






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   (Infiniti noi – Pooh)

Elisabeth Sonrel

 
 
 
 
SE SOLAMENTE
Pablo Neruda
 
 
Se solamente mi toccassi il cuore,
se solamente mettessi la tua bocca sul mio cuore,
la tua bocca sottile, i tuoi denti,
e mettessi la tua lingua come una freccia rossa
là dove il mio cuore polveroso martella,
se soffiassi nel mio cuore, vicino al mare,
piangendo,
suonerebbe con  rumore scuro,
con suono di ruote di treno assonnate,
come acque vacilllanti,
come l’autunno in foglie,
come sangue,
con un rumore di fiamme umide che bruciano il cielo,
suonando come sogni o rami o piogge
e sirene di un porto triste,
se tu soffiassi nel mio cuore vicino al mare,
come un fantasma bianco,
al bordo della schiuma,
in mezzo al vento,
come un fantasma scatenato,
in riva al mare,
piangendo…
 
 
 
 

Elisabeth Sonrel

 

 

 

 
 
 

 
a tutti da Orso Tony


           

 

 

 

Elisabeth Sonrel


 
 
 
 

ROMANTICA – La canzone di Dallara (testo e video)… l’atmosfera del 1960 e gli “Urlatori”   Leave a comment







Nell’ambito delle musiche ed atmosfere di un tempo…
stavolta è il turno di una canzone che fece epoca
ma che ora è quasi dimenticata…

Parlo di
ROMANTICA
vincitrice del festival di Sanremo del 1960…  

 

 
 
 
 
 
 
 
 

ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
by Tony Kospan 




Il successo fu dovuto principalmente a Tony Dallara,
ma non da meno fu l’interpretazione di Renato Rascel,
l’altro cantante… così come si usava allora… a Sanremo.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
GLI URLATORI – UN FENOMENO DELL’EPOCA
 
 

Era l’epoca in cui nella canzone italiana
dominavano i cd. Urlatori…
 
 
Dallara ne fu uno dei massimi esponenti…
e certamente il più… puro.

 
 
 
 
 
 

Il loro modo di interpretare le canzoni era caratterizzato
 dal fatto di cantare con voce ad alto volume,
e priva degli abbellimenti vocali tipici
del canto prettamente melodico
e dunque si staccavano dalla classica tradizione musicale italiana.
 
 
Questa canzone ha attraversato il tempo
e seppur ormai quel genere non incontra più grandi consensi…
resta una pietra miliare della storia della canzone e dei nostri ricordi.

 
 
 
 
 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
Prima di passare alla canzone diamo uno sguardo
all’atmosfera di quell’anno.





 
 
Siamo nel 1960 in pieno “miracolo economico”
dopo gli anni bui postbellici



 
 
 
 
Ma siamo anche negli anni della massiccia emigrazione
dal sud verso il triangolo industriale
Torino Milano Genova,
 
 

 
 
 


in quello in cui Berruti trionfa alle Olimpiadi di Roma



 
 
 
La dolce vita  – Fellini
 
 
 
 
e del mitico film…

 
 
 
 
Questa invece è la moda del 1960
 
 
 
 
Ma veniamo alla canzone…
 
Ecco ora prima il testo
 
 
 
 
 
 
 
 
Romantica
Tony Dallara


Bambina mia
sono l’ultimo poeta che s’ispira ad una stella.
Bambina mia,
sono l’ultimo inguaribile malato di poesia.

E voglio bene a te
perché sei come me,
romantica.

Tu sei romantica,
amarti e’ un po’ rivivere,
nella semplicità,
nell’irrealtà
di un altra età.

Tu sei romantica,
amica delle nuvole,
che cercano lassù
un po’ di sol come fai tu.

Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso per me.

Ed io che accanto a te
son ritornato a vivere,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.

Tu sei la musica che ispira l’anima
sei tu il mio angolo
di paradiso
per me.

Tu sei romantica, amica delle nuvole,
a te racconterò,
affiderò
i sogni miei
perché romantica tu sei.

 


 


 
 
 
 
Ed infine ascoltiamola




 
 
 
 
 


 
 

 
Ciao da Tony Kospan

 
 
 
 
 

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Mettiamo l’umorismo nel motore della nostra vita – Il consiglio dello psicologo dr. R. Blander con… commenti e vignette   Leave a comment

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Ecco il brano di un noto psicologo statunitense

che ci parla della necessità di sorridere

insieme ad un interessante commento

ed infine un mio pensiero sull’argomento.







METTIAMO L’UMORISMO… NEL MOTORE DELLA NOSTRA VITA



Affrontate i problemi con senso dell’umorismo.

Il senso dell’umorismo è una funzione naturale degli esseri umani…

Se si è privi di senso dell’umorismo, si finisce per rifare le stesse cose.

Senza una risata, qualunque cavolata abbiamo fatto, la facciamo di nuovo.

Quando le persone si sentono in colpa, si lamentano e brontolano e rifaranno la stessa cosa.

Possiamo invece sentirci sorpresi, sollevati e contenti di averlo notato e cominciare a ridere.





Allora cosa accade?

Apriamo una porta. Possiamo fuggire a tutto quel mondo.

La gente dice: “Un giorno ci ripenserò e ci riderò sopra”.

Perché aspettare quel giorno? Non serve a niente.

E’ ora che devi ridere…







Con la capacità di ridere, avete la libertà di evadere dal vostro stesso modello del mondo.

Molte volte le persone ridono, ma non evadono.

Cogliete il momento.

Usate l’istante della risata… usatela appieno… abbandonatevi del tutto ad essa… 






Guardate una situazione sembra seria ma attenti…  guardate come è ridicola in realtà.

In un altro contesto o in un altro momento… in una diversa società… in una diversa cultura lo sarebbe.

Potete dunque modificare le vostre percezioni a sufficienza per farlo.






Questo brano. rinvenuto nel web.
è tratto da “Il tempo per cambiare” di Richard Bandler
con qualche mia piccola modifica…





Bandler non è per nulla preoccupato dall’idea di dare un tono serioso alla propria disciplina;
è piuttosto concentrato sull’idea di ottenere risultati e sa che il divertimento rende tutto più facile, tanto da dire che
“se non è divertente, probabilmente non funziona”.

Dati tali presupposti, possiamo capire perché per Bandler l’umorismo sia… libertà.

La libertà di uscire in qualsiasi momento dalla propria situazione contingente per osservarla da un altro punto di vista, la libertà di trovare il lato umoristico di ogni cosa, perfino quella più drammatica, la libertà di fare piazza pulita di rancori, sensi di colpa e di tutti quegli ostacoli che abbiamo posto tra noi e la felicità.





Spesso si è portati ad associare il divertimento all’idea di superficialità; è infatti noto il detto “il riso abbonda sulle labbra degli stolti”.

In realtà saper ridere di sé richiede un grande equilibrio interiore e la capacità di vedere oltre le cose per assaporare il bello della vita. 

Il divertimento è la migliore arma di difesa contro la sofferenza provocata dal comportamento altrui… a volte anche in momenti diificili… in cui ciò appare impossibile!

Figuratevi se noi non abbiamo la possibilità di ridere del collega arrivista, del vicino di casa molesto o della suocera invadente… etc.







Commento dal web – impaginazione modifiche e coord. T.K.









Non sapevo d’esser un allievo di Bandler… ma in verità l’ho sempre pensata così…

Suvvia dunque cerchiamo sempre (o quasi sempre) il lato comico delle cose…

Ci farà star bene… o quantomeno ci aiuterà molto…

Tony Kospan






La grande famiglia – Una poesia di Tony Kospan   Leave a comment







LA GRANDE FAMIGLIA

Tony Kospan


 
Ogni volta che un uomo

ad un altr’uomo reca danno

senz’onesto motivo…

 
Ogni volta che un uomo

al fratello animale reca danno

senz’onesto motivo… 

 
Ogni volta che un uomo

a mamma natura reca danno

senz’onesto motivo…

 
io sto male… 

 
perché il danno anche a me

egli ha arrecato. 

 
Non siamo fatti

della stessa materia? 

 
Non siamo creati

dalla stessa mano? 

 
Non siamo forse elementi

della stessa realtà? 

 
Non sentiamo d’esser molecole

d’un unico cosmico corpo? 

 
Non recitiamo un’unica commedia,

seppur con diverse parti,

sullo stesso palcoscenico? 

 
Non suoniamo tutti insieme

la musica delle stelle? 

 
Perché dunque esser nemici

infine anche a se stessi? 

 
Non è meglio godere

dell’unanime abbraccio

d’ogni membro,

comunque composto,

della grande famiglia

dell’assoluto Universo?

 
Ogni volta che un uomo…








A questa mia poesia l’amica Giovanna
 ha voluto dedicare il video qui giù, davvero molto bello.



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Magritte – La grande famiglia





Il 22 aprile è la Giornata della Terra – Storia e significato della festa della… nostra casa… anche con poesia.. canzone e video   Leave a comment









Oggi in tutto il mondo si celebra la Giornata della Terra
e l’importanza dell’evento è accresciuta dall’attuale tremenda pandemia.


Anche Google la festeggia con un doodle.




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22 APRILE – GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA 

Tony Kospan








BREVE STORIA



Si tratta di un evento internazionale nato il 22 aprile 1970 quando 20 milioni di americani parteciparono a una grande manifestazione ambientalista, organizzata dal senatore del Wisconsin, Gaylord Nelson, per sottolineare l’assoluta necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra.

Sviluppatosi poi in ambito universitario, l’Earth Day (questo è il nome con cui è conosciuto a livello mondiale) col passar del tempo, è divenuto un avvenimento educativo ed informativo.

Oggi sono ben 175 le nazioni e oltre un miliardo le persone che festeggiano questo che è un giorno di conoscenza della reale salute del pianeta, nonché di speranza e d’impegno per la sua salvaguardia riconoscendo che la Terra è la casa comune di tutta l’Umanità.

In onore della Terra infatti oggi si tengono manifestazioni, concerti e dibattiti ma, data la situazione della pandemia (che appare essere anche una delle tante conseguenze del nostro mancato rispetto verso Madre Natura), saranno per lo più solo nei mass media ed in collegamenti virtuali.









Penso che sia assolutamente giusto riservare la massima attenzione alla salvaguardia della Natura, e di conseguenza del Pianeta, che è la nostra casa, e riflettere, in modo ampio, sulle problematiche più gravi che incombono, come il cambiamento del clima, lo scioglimento dei ghiacci dei poli, la distruzione della foresta amazzonica, il pericolo nucleare, il riscaldamento e l’inquinamento dei mari etc. etc.








Dunque è sempre più indispensabile salvaguardare la salute delle foreste, dei mari, dei cieli, dei territori e via dicendo ed oggi possiamo e dobbiamo estendere l’impegno anche alla necessità di
– migliorare lo smaltimento dei rifiuti,
– produrre oggetti (ed imballaggi) sempre più eco-compatibili,
– investire nella ricerca e nella diffusione di energia pulita.









Festeggiamo allora anche noi la Terra augurandole lunga e “sana” vita, secondo il nostro stile, e cioè con una poesia, una canzone ed un bellissimo video.








LA CANZONE



    (Il mondo – Jimmy Fontana)





LA POESIA


RINGRAZIAMENTO
Dolores La Chapelle 

Rivolgiamo il nostro ringraziamento alla terra
che ci dona la nostra casa.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento ai fiumi e ai laghi
che ci donano le loro acque.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento agli alberi
che ci donano frutti e noci.
Rivolgiamo il nostro ringraziamento al sole
che ci dona calore e luce.
Tutti gli esseri sulla terra: gli alberi, gli animali,
il vento e i fiumi si donano l’un l’altro
così tutto è in equilibrio.
Rivolgiamo la nostra promessa di iniziare
a imparare come stare in armonia
con tutta la terra.

(da Earth Prayers, 1991)








IL VIDEO


Infine il bellissimo, brevissimo ed originalissimo video
contro la smania di ricchezza a discapito della natura… 
ed il cui messaggio si può così sintetizzare


IO VOGLIO… IO VOGLIO… IO VOGLIO… IO VOGLIO…
SI’… POSSIAMO COSTRUIRE… CREARE… ETC…
MA SENZA ROVINARE L’AMBIENTE



Give Earth a Hand (Diamo una mano alla Terra)



CIAO DA TONY KOSPAN





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