Archivio per 31 marzo 2020
Henrietta Rae
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Beati coloro che vedono la bellezza in luoghi umili
dove invece le altre persone non vedono nulla
– Camille Pissarro –
Henrietta Rae – Procri
TI AMEREI
Percy Bysshe Shelley
Ti amerei nel vento
Sotto il cielo terso in primavera
Tra la dolcezza delle rose…
Ti amerei nel canto degli uccelli
All’ombra della vegetazione
Sulla pietra calda e nuda
Sotto il sole bruciante,
Nella frescura dell’erba
E con il canto degli insetti..
Ti amerei il giorno e la notte,
Nella calma e nella tempesta
Sotto le stelle che brillano
Sotto la rugiada della notte
E la mattina all’alba
Con il sorriso e con le lacrima,
Ti amerei con tutte le mie forze…


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ALIENAZIONE DA CHIUSURA IN CASA
PER LOCKDOWN… QUARANTENA… MALATTIA O ALTRO?
IL SOGNO E’ LA SOLUZIONE PER IL DR. MORELLI
Il dr. Morelli ci ha detto in un’intervista su RAI 3 che quando siamo costretti a stare chiusi in casa per parecchi giorni è assolutamente necessario staccare i nostri pensieri dal problema incombente su di noi e sognare ad occhi aperti, sognare cose belle.
Questo è fondamentale per la salute del nostro spirito e può farci scaricare le tensioni che si accumulano, giorno dopo giorno, nel nostro animo.
Questo è quindi un ulteriore motivo per amare e valorizzare il sogno nella nostra vita, cosa non nuova per noi sognatori, ma che altri non comprendono o non comprendevano.
Kagaya
UN MIO PENSIERO
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Al pensiero dell’illustre psicologo aggiungo un mio modesto parere che è il seguente.
Oltre a sognare distraiamoci con le cose che amiamo e che possono farci staccare il pensiero dalla spiacevolissima situazione di chiusura in cui ci si può trovare.
Ciascuno trovi liberamente il suo modo.
Mike Flan
Io preferisco (e consiglio) leggere, scrivere pensieri, poesie o altro, vedere film coinvolgenti o programmi culturali che ci possono portare in mondi lontani dalle (sperabilmente) momentanee difficoltà.
Poi c’è il “mondo social” che, nonostante i tanti difetti, ci consente rapporti virtuali fino a pochi decenni fa impossibili.
Però il web ha un limite e cioè è utilizzabile solo da coloro tra noi che si sono avvicinati ad esso.
Possiamo quindi dialogare, scherzare, comunicare ma anche “audio-vederci” ed in tal modo staccare un po’ la spina dalla solitudine.
Forse sono riflessioni in fondo normali, ma ribadirle e consigliarle male non può fare, e potranno aiutare qualcuno quando, per qualunque motivo, deve stare chiuso in casa per diversi giorni.
Ciao da Tony Kospan
Alber Edelfelt
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Un'antichissima… ma “moderna” ed incredibile bambola
e la sua emozionante storia.
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Ho, qualche tempo fa, raccontato in breve
la lunga storia della bambola ma,
a seguito di un approfondimento richiestomi da un'amica,
eccomi a parlare di nuovo di bambole antiche
e lo faccio davvero con molto piacere.
Lo stesso piacere, e soprattutto la stessa forte emozione ,
che ho provato nel legger l'incredibile storia che segue.

La bambola fa parte del corredo funerario della giovane romana Crepereia Tryphaena, il cui sarcofago fu ritrovato nel 1889 durante gli scavi per la costruzione del Palazzo di Giustizia sul Lungotevere a Roma.
La ragazza, vissuta nel II secolo dopo Cristo, morì intorno ai vent'anni, forse di parto, dopo un breve matrimonio o per altri studiosi alla vigilia del matrimonio essendo stato rinvenuto al dito un anello con la scritta “Filetus” (nome del marito o del fidanzato).
Quando da sposa si trasferì nella sua nuova casa, portò con sé un giocattolo al quale era evidentemente molto legata:
una “pupa“, una bambola d'avorio con il suo corredo.

La bambola è alta circa 20 centimetri e presenta una caratteristica davvero incredibile per quell'epoca:
le articolazioni snodate alla spalla, all'anca e persino al gomito ed al ginocchio, snodi che nemmeno oggi possiede la più famosa delle bambole.
Le mani hanno le unghie, i piedi sono perfettamente delineati ed il volto, decisamente bello, è sovrastato da capelli disposti in un'acconciatura di sei trecce raccolte sul capo a corona (pettinatura tradizionale delle spose romane).

La scatola
Nella vetrina del Museo Centrale Montemartini sono esposti, insieme alla bambola, la scatola che doveva contenere gli abiti della bambola ed un piccolo pettine.
Vi sono poi anelli ed altri gioielli di Crepereia, non particolarmente preziosi, ma di discreta fattura.

Altri oggetti della ragazza e della bambola
E' commovente ancor oggi, dopo quasi duemila anni, osservare quest'oggetto così raffinato e “moderno”.
Infatti questa incredibile bambola testimonia sia l'amore di chi la donò che l'attaccamento ad essa di una fanciulla.
La sfortunata giovanetta riteneva così cara questa sua bambola da volerla portar, e tener con sé, anche nel suo ultimo viaggio e dunque per sempre.
(Fonti: vari siti web)
Ciao da Tony Kospan


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Stavolta parleremo di una delle musiche più note…
associata ad uno dei dipinti più amati.
Questa musica è di quelle che suscitano sentimenti di gioia… ricordi belli…
ma ahimè, in molti, anche sentimenti tristi e ricordi amari…
ma che sempre ed in ogni caso non può lasciare indifferenti.
William-Adolphe Bouguereau
LA MARCIA NUZIALE E L'ASCESA DI PSICHE
– CLASSICA ED ARTE –
Eh sì questa musica…
è la famosissima… e classicissima…
marcia nuziale… 
Felix Mendelssohn è un autore… duttile e vivace…
quasi coevo di Bouguereau autore dell'affascinante dipinto…
L'ascesa di Psiche
COSA LI UNISCE?
La maestosità e la bellezza dell'espressione artistica.
Per questo mi piace accostare queste 2 mitiche fantastiche opere.
William-Adolphe Bouguereau
LA MARCIA NUZIALE
di
FELIX MENDELSSOHN
Felix Mendelssohn
(Amburgo, 3 febbraio 1809 – Lipsia, 4 novembre 1847)
E
L'ASCESA DI PSICHE
di
BOUGUEREAU
Adolphe William Bouguereau
(La Rochelle 30. 11.85 – La Rochelle, 19 8 1905)
Ascoltiamola… dunque… o riascoltiamola…
L'ascesa di Psiche – William-Adolphe Bouguereau
Buon ascolto da Orso Tony
IL GRUPPO DI FB DI CHI AMA
VIVER L'ARTE… INSIEME
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LA STORIA (IN BREVE).. LE IMMAGINI ED IL FASCINO
DI QUESTO STORICO EDIFICIO DI SOGNO
La Torre Eiffel ha oltre 130 anni eppure doveva essere demolita dopo l’Esposizione Universale.
Fu inaugurata il 31.3.1889 ed anche Google
spesso ha festeggiato il suo anniversario con un doodle.
La Torre… è considerata il simbolo della Francia.
Fu costruita per l’Esposizione Universale
che si tenne quell’anno a Parigi per il centenario
della Rivoluzione Francese.
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Ma fu anche il modo per esaltare il progresso
e le scoperte scientifiche che allora si susseguivano
e che consentivano al Mondo d’avere grande fiducia
nella possibilità che il futuro risolvesse
quasi tutti i problemi umani.
In fondo siamo in piena Belle Époque…
Jean Beraud
Fu costruita dall’ingegnere Alexandre-Gustave Eiffel
(da cui prende il nome) in 26 mesi utilizzando 26.000 barre di ferro.
Gustave Eiffel (Digione, 15.12.1832 – Parigi, 27.12.1923)
La costruzione fu possibile soprattutto per la precisione
degli studi sulla combinazione di ferro e ghisa…
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La Torre doveva durare solo il tempo dell’Esposizione
ma, nonostante fosse criticata, con violenza,
dai grandi intellettuali francesi dell’epoca
essa fu subito amata dalla maggioranza dei Francesi
ed è ancora lì a svettare nel cielo di Parigi.
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La Torre, alta 300 mt (324 con l’antenna) fu utilizzata anche
per le comunicazioni telegrafiche prima e radiotelevisive poi
e, fino al 1930, è stata l’edificio più alto al mondo.
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Ancor oggi è uno dei luoghi più visitati di Parigi…
anche per l’eccezionale veduta che offre dalla sommità.
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Tony Kospan
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