Ci sono due uomini nel mondo, che costantemente m'incrociano la strada, l'uno è colui che amo, l'altro colui che mi ama. L'uno è un sogno notturno e abita nella mia mente buia, l'altro sta alla porta del mio cuore ed io mai gli apro. L'uno mi ha dato un primaverile soffio di felicità che subito dispariva, l'altro mi ha dato tutta la sua vita e non è stato mai ripagato di un'ora. L'uno freme del canto del sangue dove l'amore è puro e libero, l'altro ha a che fare con il triste giorno in cui affogano i sogni. Ogni donna si trova tra questi due, innamorata e amata e pura… una volta ogni cent'anni può succedere che essi si fondano in uno.
Erano amuleti di metallo o altro materiale più o meno nobile (spesso d'oro nelle famiglie aristocratiche) che erano fatti indossare alle bambine ed ai bambini dell'antica Roma per la loro protezione da ogni male (forze negative e spiriti maligni).
Entrambi gli amuleti venivano indossati dal nono giorno dalla nascita fino a quando non raggiungevano circa 16 anni.
Bulla
LUNULA
Alle bambine Romane veniva fatto indossare l'amuleto, chiamato Lunula.
Era un piccolo oggetto a forma di spicchio lunare che veniva appuntato sulla veste come amuleto e portato fino all'età del matrimonio, quando veniva tolto insieme agli altri ornamenti dell'infanzia.
Da quel momento infatti la ragazza iniziava ad indossare il vestiario adatto ad una donna Romana.
BULLA
Ai maschietti veniva fatto indossare invece la Bulla.
La bulla aveva la forma di un marsupio rotondo con disegnati simboli protettivi (spesso fallici), con in alto un foro per il passaggio di una catenina per poterla indossare al collo come un medaglione.
La bulla una volta che il bambino era diventato un giovane uomo non veniva cestinata ma conservata e spesso sfoggiata nel caso di raggiungimento da parte del proprietario di cariche o onorificenze prestigiose.