Archivio per 24 febbraio 2020
Jean Beraud – Dopo il misfatto
La vita è breve…
Perdona in fretta, bacia lentamente,
ama davvero, ridi sempre di gusto.
E non pentirti mai
di qualsiasi cosa ti abbia fatto sorridere,
oppure piangere.
Sergio Bambarén
Jean Beraud
D E S I D E R I
Baldo Bruno
Desideri
Farfalle che si fermano su idee annebbiate
Uccelli stridenti nel cielo della mente
fantasie
forme brillanti di altre dimensioni
Il cuore li cerca
sogni
singhiozzi di fantasia
con gli occhi lucenti nell’immensità
sospiri
come nella notte fiori impotenti
in attesa della luce.
Jean Beraud – Al caffè

(Se mi perderai – Nico Fidenco)
a tutti da Tony Kospan
STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
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Jean Beraud – La signora si rende utile
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Questa poesia… di un autore non notissimo,
ma a mio parere bravissimo,
la ritengo davvero molto bella
nell’ambito delle poesie dedicate al
“sogno”.
La poesia infatti mi appare come una cascata
di versi sognanti… con i quali l'autore,
attraverso splendide immagini che abitano il suo cuore,
attende il ritorno del suo amore…
I versi, densi di immagini “fantasy” e simboliche,
a mio parere scorrono in modo suggestivo
come un ruscello incantato accanto ad un bel castello.
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Oltre ad avere, a mio parere, una sua intrinseca magia,
la sento molto vicina alla mia idea del rapporto tra sogno e realtà.
L’ABITO DEI SOGNI
Marco Agazzi
Nella torre d’avorio
Distillerò in fragili alambicchi
L’essenza dell’immaginario
E dell’imprevedibile
Troverò la magica alchimia
Tra sogno e realtà
Tra sentimento e passione
Tra azione e desiderio
E al paziente telaio
Tesserò per te una veste
Su di una trama romantica
Con ricami di poesia
Per vestire ogni giorno
La tua cruda nudità
Con l’abito dei sogni
Affinché logora, bruciata
A brandelli tu non faccia
Ritorno al mio cuore.
Se vi fa piacere parliamone…
CIAO DA TONY KOSPAN
POESIE E CULTURA VARIA CON LEGGEREZZA
Eva Hollyer
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Ha lasciato un’eccezionale ed indimenticabile impronta
nella storia della radio, del cinema e della televisione italiana.

BREVE RICORDO DI
UN MITO DELLO SPETTACOLO
DEL SECONDO NOVECENTO

(Roma 15 giugno 1920 – Roma 24 febbraio 2003)
ALBERTO SORDI
Nessuno più di lui ha saputo cantare… rappresentare
ed insieme prendere in giro…
incarnandole genialmente ed artisticamente…
virtù e magagne degli italiani…

Per questo possiamo, senza tema di smentita,
definirlo il vero rappresentante
dell’anima nazionalpopolare italiana.

Mi fa piacere ricordarlo con questo video
che riprende il notissimo episodio della Biennale,
in cui è con con Anna Longhi,
tratto da “Le vacanze intelligenti” episodio del film
“Dove vai in vacanza?” (1978) di cui curò anche la regia.

e con questo video-omaggio…
CARO ALBERTONE…
RESTI VIVO PIU’ CHE MAI NEI NOSTRI RICORDI

GRAZIE ANCORA
PER TUTTE LE SIMPATICHE EMOZIONI
CHE CI HAI DONATO
E PER AVERCI INSEGNATO A SORRIDERE
DEI NOSTRI CLASSICI DIFETTI
Tony Kospan

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