Archivio per 10 gennaio 2020

Felice weekend in poesia “Fammi un ritratto del sole” E. Dickinson – arte Curran – canzone “Hurricane” di Bob Dylan   3 comments

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Charles Courtney Curran

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La speranza è qualcosa con le ali,
che dimora nell’anima,
canta una melodia senza parole,
e non si ferma mai.
– Emily Dickinson –

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WEEK MIUuW


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 Hurricane – Bob Dylan

Charles Courtney Curran – Mezzogiorno di sole

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FAMMI UN RITRATTO DEL SOLE

Emily Dickinson

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Fammi un ritratto del sole

Così che io possa appenderlo in camera mia

E possa fingere di scaldarmi

Mentre gli altri lo chiamano ” Giorno”!

Disegnami un pettirosso su un ramo

Così che io possa ascoltarlo mentre dormo

E quando cesserà il canto nei campi

Anch’io deporrò la mia illusione.

Dimmi se è vero che fa caldo a mezzogiorno

Se sono i ranuncoli quelli che volano

O le farfalle quelle che fioriscono.

Poi, manda via il gelo dai prati

E scaccia la ruggine dagli alberi

Dammi l’illusione che ruggine e gelo

Non debbano più tornare!

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Charles Courtney Curran

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da Tony Kospan

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IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)




Charles Courtney Curran – Gigli e Fior di loto (1888)

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In questo breve video posssiamo assistere forse alla nascita in diretta di un nuovo pianeta   1 comment

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Per la prima volta fotografato,

grazie al telescopio Very Large Telescope,

“un embrione di pianeta”

che si sta formando intorno alla sua stella

situata a 335 anni luce da noi.

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Si tratta di un disco formato da gas e pulviscolo spaziale

che si stanno lentamente,

rispetto ai tempi terrestri, aggregando.

Alla fine di questo processo avremo un pianeta simile,

per dimensione e composizione, a Giove.

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HD 100546

questo è il nome (provvisorio) che gli è stato dato.

L'eccezionale scoperta è stata resa pubblica

dalla rivista Astrophysical Journal Letters.

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Tuttavia ancora resta qualche margine di dubbio

essendo possibile che le immagini

siano state causate da qualche effetto di sfondo.

Se l'esattezza della scoperta sarà confermata

il pianeta “cucciolo” potrà divenire

una specie di dimostrazione in diretta

della formazione di un pianeta nel cosmo.

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ECCO IL VIDEO

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Fonti web – Impaginaz. Tony Kospan


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LIBERAZIONE (Philadelphia) – Ecco l’originalissima ma apprezzatissima scultura di Zenos Frudakis   Leave a comment







Ecco una scultura davvero originale e sorprendente
che ha innumerevoli estimatori ed ammiratori
in tutto il mondo…
E' stata creata nel 2001
e si trova presso GlaxoSmithKline
World Headquarters, Philadelphia, PA, USA
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Liberazione – Zenos Frudakis

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“Volevo creare una scultura che chiunque,
indipendentemente dal proprio contesto,
potesse guardare e percepire immediatamente
l'idea di qualcuno che lotta per liberarsi.”
Zenos Frudakis

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Liberazione – Zenos Frudakis

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“Tutti hanno bisogno di uscire da qualche situazione,
che si tratti di una lotta interiore
o di una circostanza contraddittoria,
e di essere liberi.”
Zenos Frudakis

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L'autore con una parte della sua scultura

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La scultura è apprezzatissima e notissima… soprattutto nel web…
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Cosa ne pensate?
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Tony Kospan

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L’ONDA ED IL MARE – Un bellissimo raccontino che ci dà dei consigli per… amare senza fine!   6 comments



Questo bel raccontino… potrebbe darci una dritta…
per evitar la routine nei sentimenti,
per viver sempre nuove grandi emozioni,
ed in tal modo, per non smetter mai d'amare.
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SENZA FINE
– OVVERO IL GIOCO DELLE EMOZIONI –

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immagine

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L'ONDA ED IL MARE
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Un giorno l’onda chiese al mare: “mi vuoi bene?”.
Ed il mare le rispose:
“Il mio bene è così forte che ogni volta che t’allontani verso la terra io ti tiro indietro per riprenderti tra le mie braccia. Senza te la mia vita sarebbe insignificante. Sarei un mare piatto, senza emozione. Tu sei l’ essenza del mio esistere”.
L’onda fu felice. Tra le braccia del mare.
Facendo finta, ogni volta di volare via, per dare quel senso di precarietà alle cose, per renderle preziose.
Ed ogni volta il mare la riprendeva, con le sue braccia grandi, per riportarla a sé.
Raccontano che una notte la luna illuminava il mondo, e l’onda bianca lentamente, in un ballo infinito, scivolava tra un prendersi e un lasciarsi, col mare che stendeva le braccia per poi ritirarle, facendo finta a volte di non poterlo fare, perché l’onda potesse assaporare anch’essa quella precarietà che rende le cose preziose.
L’onda ed il mare sono ancora lì, nel gioco infinito delle emozioni.
E fanno finta che sarà l’ultima volta che l’onda partirà verso la terra, per non tornare più, ma poi, alla fine, è più forte su tutto il bisogno di riprendersi.
Nel sogno di un bene senza fine.

TESTO WEB – AUTORE NON NOTO

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Mi fa piacere legare a questo raccontino – pensiero…
una canzone… mitica… con lo stesso titolo…

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 SENZA FINE (GINO PAOLI)
Dalì

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CIAO DA TONY KOSPAN







Può esistere un vero orologio composto solo da fiori? No? E invece sì! E’ la meridiana di Linneo   Leave a comment








Carl Nilsson Linnaeus, noto da noi come Linneo,
è stato un grande medico, botanico e naturalista svedese,
geniale ideatore della classificazione scientifica
“binomica” degli organismi viventi che ha consentito
l’enorme progresso della loro conoscenza.






Linneo, considerato il fondatore della moderna botanica,
scrisse anche numerosi libri sui suoi studi,
sulle ricerche fatte nei suoi viaggi di studio
per il mondo ed ebbe grandi riconoscimenti in vita.




(Råshult 23.5.1707 – Uppsala 10.1.1778)



Qui però parlerò di una sua particolare creazione…
la MERIDIANA DEI FIORI.


Cos’è? Un modo originale di sapere che ora è!

Cioè solo guardando i fiori…


Essi infatti aprono e/o chiudono i loro petali

in ore diverse durante il giorno.







Le più mattiniere sono le rose

che in primavera si aprono alle cinque.


Poi, man mano si aprono gli altri fiori:

l’erba gatta alle sei, le margherite africane alle otto,

le genziane alle nove, i papaveri alle dieci,

la lattuga selvatica a mezzogiorno e i garofani alle tredici.


Fino ad arrivare alle sedici,

quando si sbottona una pianta particolarmente pigra,

la bella di notte.







Di pomeriggio, comunque,

è più frequente invece che i fiori si richiudano:

alle 14 le primule rosse,

alle 15 i denti di leone,

alle cinque della sera le ninfee.


Il meccanismo di apertura e chiusura dei petali

avviene soprattutto per consentire l’impollinazione

da parte delle diverse specie di insetti

o per difenderla da agenti (sempre insetti)

estranei che potrebbero danneggiarla.







Questo vero e proprio orologio vegetale

è una creazione di Linneo

che lo brevettò anche.


Il naturalista svedese lo creò anche materialmente

facendo fare in un prato un’aiuola rotonda

col quadrante diviso in dodici spicchi colorati

costituiti da piante diverse.







Il margine d’errore della Meridiana non è grande…

al massimo può arrivare a mezz’ora…


Tuttavia bisogna far attenzione alla geografia

in quanto i ritmi biologici delle varie specie di piante

cambiano a seconda della latitudine in cui si trovano…





Della storia e del funzionamento di questa meridiana

e di altre originali particolarità di piante e fiori

ce ne parlò in modo esauriente e dotto lo studioso della natura

Giorgio Celli nel suo ultimo libro

Le piante non sono angeli – Dalai Editore





Tony Kospan




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Gabriela Mistral – Breve ricordo della poetessa.. educatrice e femminista cilena (nonché maestra di Neruda!) anche con sue poesie   1 comment




Gabriela Mistral è stata l’unica donna sudamericana
ad avere ricevuto il premio Nobel per la Letteratura 
(nel 1945 )
ed anche la prima a riceverlo tra tutti i letterati sudamericani.



La sua immagine in un murale





Di origini basche ed ebree,
ha vissuto un’infanzia molto povera
nel paese andino di Montegrande,
cominciando a scrivere poesie, come autodidatta,
 fin da bambina ed ottenendo le prime pubblicazioni
sui giornali locali a soli quindici anni.




Vicuña 7 aprile 1889 – New York 10 gennaio 1957




Fin da allora non usava mai il suo vero nome,
Lucila Godoy Alcayaga, ma vari pseudonimi.

Alla fine scelse lo pseudonimo con cui divenne famosa,
dopo avere vinto un importante premio di poesia nazionale,
Gabriela Mistral, per il suo amore per i poeti
Gabriele D’Annunzio e Frédéric Mistral.






Insegnante prima alle elementari e poi alle superiori
ebbe tra i suoi alunni
nientepopodimeno che Pablo Neruda.

Svolse per il governo cileno importanti incarichi di tipo culturale
sia in patria che all’estero.



Gabriela Mistral e Pablo Neruda




Fonte “IL POST” con molte modifiche




Il Doodle che le dedicò, qualche anno fa, Google




ALCUNE SUE POESIE



MADRE PIU’ DI UNA MADRE

Fa che io sia più madre di una madre
nel mio amore e nella difesa del bambino
che non è sangue del mio sangue.
Aiutami affinché ognuno dei “miei” bambini
diventi la poesia migliore.
E nel giorno in cui non canteranno più le mie labbra,
lascia dentro di lui o di lei,
la più melodiosa delle melodie.








NINNA NANNA

Il mare le sue mille onde
culla divino;
odo i mari innamorati
mentre cullo il mio piccino.
L’errabondo vento, a notte,
culla le spighe;
odo i venti innamorati
mentre cullo il mio piccino.
Iddio Padre i mille mondi
culla senza un brusio.
Sento il gesto suo nell’ombra
mentre cullo il bimbo mio.





DAMMI LA MANO


Dammi la mano e danzeremo

Dammi la mano e mi amerai

come un solo fior saremo

come un solo fiore e niente più.

Lo stesso verso canteremo

allo stesso passo danzerai

Come una spiga onduleremo

come una spiga e niente più.

Ti chiami rosa e io speranza

ma il tuo nome dimenticherai

perchè saremo una danza

sulla collina e niente più.

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AMO LE COSE CHE NON EBBI MAI


Amo le cose che mai non ebbi,

insieme alle altre che non ho più:

tocco un’acqua silenziosa,

distesa su freddi prati,

che senza vento rabbrividiva

in un orto che era il mio orto.

La guardo come la guardavo;

mi viene uno strano pensiero

e lenta gioco con quest’acqua

come con pesce o mistero.



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Tony Kospan

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F I N E



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