Innamorarsi è raro, ma non difficile. La vera impresa è conservare quel sogno d’amore anche dopo la sua trasformazione in realtà. Perché se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola. Massimo Gramellini
Anton Raphael Mengs – Casanova
NON LASCIARMI
Tagore
Non lasciarmi, non andartene,
perché scende la notte.
La strada è deserta e buia,
si perde tortuosa.
La terra stanca è tranquilla,
come un cieco senza bastone.
Sembra che io abbia aspettato nel tempo
questo momento con te così accendo la lampada
dopo averti donato fiori.
Con il mio amore ho raggiunto stasera
il limite del mare senza spiaggia,
per nuotarci dentro e perdermi in eterno.
Anton Raphael Mengs – Il Parnaso
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da Orso Tony
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Yves Montand – A Paris
Anton Raphael Mengs – Personificazione del sole – 1752
“L’Epifania tutte le feste si porta via” è un vecchio (e vero) adagio popolare.
Basterebbe l’adagio sopra citato per fare della Befana l’eroina per eccellenza di tutti coloro che sono… sopravvissuti alle “sofferenze” delle festività.
Allo stress da Natale si è aggiunto anche quello del Capodanno, con torme di disperati che sfuggivano all’angoscia del “bisogna divertirsi a tutti i costi” facendosi scoppiare in faccia pericolosi ordigni o rischiando incidenti stradali per sbronze di pessimo spumante o morendo di freddo nelle piazze.
L’immagine della vecchietta eccentrica che premia o punisce con regali o con cenere e carbone, ridà a tutti un po’ di tranquillità e serenità, riportandoci indietro al tempo delle favole popolari non manipolate dall’industria dolciaria o cinematografica.
ED ORA ECCO ALTRE CHE CI EVIDENZIANO I MOTIVI
PER CUI E’ DAVVERO UNA FESTA ALTERNATIVA:
1- E’ Ecologica, dato che viaggia su una scopa
2- E’ Animalista, perché non sfrutta le povere… renne come fa… l’altro…
3- E’ Proletaria, perché si veste in maniera evidentemente ed assolutamente non …firmata
4- E’ Portatrice di Giustizia, perché premia solo chi se lo merita
5- E’ Tollerante, perché punisce in maniera blanda, portando la solo cenere e carbone
6- E’ di Miti Pretese, perché chiede in cambio per il suo lavoro solo un po’ di pane inzuppato nel latte o nel vino
Poiché pubblico spesso sue poesie o suoi brani poetici, per la loro profondità ed ampiezza di visione, desidero ora raccontar qualcosa di questo grande autore libanese noto in tutto il mondo.
(Bsharri 06.01.1883 – New York 10/11.4.1931)
Nato in una famiglia libanese di religione maronita ha modo di conoscere, quando la famiglia di trasferisce negli Usa,
il multietnico mondo americano e quindi lì anche quello italiano, irlandese, cinese, siriano etc… così come poi a Parigi, dove fu mandato a studiare, la cultura francese ed europea.
Questo caleidoscopio culturale forse è all’origine della sua ampia visione della vita…
La sua mistica infatti sfugge ad ogni definizione ed i suoi scritti sono sempre pieni di immagini e simboli dai tantissimi significati validi per le persone di ogni credo religioso ed anche per gli atei.
Esempio lampante di ciò si evidenzia nel suo libro capolavoro Il profeta, del 1933.
Questa sua opera lo rese famoso in tutto il mondo grazie proprio alla sua stupenda capacità di comporre e tenere insieme aspetti religiosi (e non) diversissimi tra loro (cristianesimo, induismo, islamismo, misticismo sufi, idealismo, romanticismo e diverse filosofie).
Desidero quindi ricordarlo con alcuni suoi aforismi che adoro e con un brano bellissimo sul matrimonio e sempre attualissimo.
ALCUNI AFORISMI
Se riuscirò ad aprire un angolo nuovo
nel cuore di un uomo,
per lui non sarò vissuto invano.
Quando l’amore vi chiama seguitelo.
Anche se le sue vie fossero ardue e ripide.
L’uomo veramente grande è colui
che non vuole esercitare il dominio su nessun altro uomo
e che non vuole da nessun altro essere dominato.
Per arrivare all’alba
non c’è altra via che la notte.
Quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna,
entrambi toccano il cuore dell’eternità.
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GIBRAN E IL MATRIMONIO
Matrimonio antica roma
Il tema matrimonio
(ma vale anche per qualunque tipo di rapporto d’amore o di coppia)
è un tema che da sempre fa discutere l’umanità…
Gibran ce ne parlerà ora da un particolare punto di vista
e cioè sul modo in cui debbono relazionarsi
matrimonio e libertà.
Questa poetica descrizione di Gibran
mi appare davvero bella ed esaustiva e merita,
al di là delle immaginifiche descrizioni,
un vero e serio approfondimento su come va impostato
un corretto rapporto sentimentale…
Ciò mi appare importante anche per quanto ogni giorno
continua ad accadere nella nostra società
come le violenze sulle donne in famiglia ed i femminicidi.
IL MATRIMONIO Kahlil Gibran
Allora Almitra parlò di nuovo e disse: Che cosa puoi dirci del Matrimonio, maestro? Ed egli rispose, dicendo: Voi siete nati insieme, e dovrete sempre stare insieme. Starete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni. Sì, starete insieme anche nella memoria silenziosa di Dio. Ma che ci siano spazi nel vostro stare insieme, E che i venti del cielo danzino tra di voi. Amatevi vicendevolmente, ma il vostro amore non sia una prigione: Lasciate piuttosto un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime. Riempitevi la coppa uno con l’altro, ma non bevete da una sola coppa. Scambiatevi a vicenda il vostro pane, ma non mangiate dallo stesso pane. Cantate insieme e danzate e siate allegri, ma che ciascuno sia solo. Come le corde di un liuto, che sono sole, anche se vibrano per la stessa musica. Datevi il vostro cuore, ma non lo date in custodia uno dell’altro. Perché solo la mano della Vita può contenere i vostri cuori. E state insieme ma non troppo vicini: Poiché le colonne del tempio sono distanziate, E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.