Sophie Anderson – Il volto giusto della donna

Le uniche cose che ti appartengono davvero sono i tuoi sogni
e la libera volontà di vivere la vita nel modo in cui desideri farlo.
Tutto il resto lo prendiamo soltanto in prestito.
S. Bambaren – “Lettera a mio figlio sulla felicità”

“Ti penso” – M. Ranieri

Sophie Anderson – La musica
I GIORNI SON SEMPRE PIU' BREVI
Nazim Hikmet
I giorni son sempre più brevi
le piogge cominceranno.
La mia porta, spalancata, ti ha atteso.
Perché hai tardato tanto?
Sul mio tavolo, dei peperoni verdi, del sale, del pane.
Il vino che avevo conservato nella brocca
l’ho bevuto a metà, da solo, aspettando.
Perché hai tardato tanto?
Ma ecco sui rami, maturi, profondi
dei frutti carichi di miele.
Stavano per cadere senz’essere colti
se tu avessi tardato ancora un poco.
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Sophie Anderson – Volto di ninfa
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da Orso Tony
IL GRUPPO DI CHI AMA L'ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Sophie Anderson – Dolci sogni
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Rembrandt – Paesaggio Invernale
OPERE D’ARTE E MUSICHE
DI 2 GRANDISSIMI ARTISTI… DEL ‘600
DEDICATE… ALL’INVERNO


Rembrandt e Vivaldi
REMBRANDT E VIVALDI
– ARTE E CLASSICA –
Vivaldi
La Dorilla in Tempe – Ouverture 

Rembrandt – Il ponte di pietra – 1638 – Rijksmuseum – Amsterdam
Questo quadro è uno dei pochi paesaggi della produzione di Rembrandt. è da notare la grande abilità dell’artista di cogliere soprattutto gli effetti atmosferici, caricando l’immagine di una valenza sentimentale che sembra quasi anticipare la pittura romantica del XIX secolo.
Se confrontiamo questo paesaggio con uno di Poussin, si comprende facilmente come Rembrandt si ponga su un piano molto diverso.
Nel pittore francese l’immagine è organizzata con l’intento di permettere allo sguardo di cogliere più elementi che compongono un insieme di grande spettacolarità.
L’immagine tuttavia colpisce soprattutto l’intelletto di chi guarda. Il paesaggio di Rembrandt è invece diretto alla nostra sensibilità, per farci sentire quella particolare sensazione di trovarsi in un luogo anonimo ma carico di luce, aria, umidità, odori, e così via.
Rembrandt – Hendrickje che si bagna in un fiume – 1654 – National Gallery – Londra
In questo straordinario dipinto, Rembrandt raffigura la moglie Hendrickje che si sta bagnando in un fiume.
Il quadro è straordinario per molti aspetti.
Innanzitutto per un realismo che concede poco a quel decoro bozzettistico molto apprezzato dal pubblico del tempo.
Questa fu infatti una delle cause del venir meno del successo di Rembrandt negli anni successivi, incompreso nella sua eccezionale arte troppo moderna per quei tempi.
Ma straordinaria è anche la tecnica: Rembrandt era un eccezionale disegnatore, e questa sua propensione lo portava a capire l’essenziale dell’immagine e riempire il resto solo con contrasti luminosi.
Anche qui procede in questa maniera.
La figura della donna è soprattutto disegnata, scarna com’è di colori ed effetti cromatici. Intorno, invece, per poter meglio evidenziare la figura, lo sfondo è così scuro che si fa quasi fatica ad immaginare che siamo all’aria aperta.
In pratica l’angolo visivo è molto ristretto, così che si intravede un angolo protetto dall’ombra di alberi che giungono fino alla riva del fiume, mentre su una roccia si vede la veste che la donna si è tolta, per restare solo in camicia.
Straordinaria, infine, è anche la resa veristica dell’acqua e dei riflessi che raggiunge una perfezione che solo Rembrandt poteva ottenere.
Questa seconda opera mi appare
davvero incredibile ed affascinante per il suo moderno realismo…
all’epoca assolutamente impensabile… (N.T.K.)

F I N E
Testo Francesco Morante (dal web) – Impaginaz. note e mini modifiche T.K.
Ciao da Tony Kospan
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Ricordiamo un personaggio forse ormai dimenticato
o mai conosciuto dalle giovani generazioni
ma che è stato una presenza simpatica e costante nelle nostre case,
grazie al mitico Carosello Alemagna,
in coppia con Enrico Viarisio, per alcuni decenni.
Oggi è ll’anniversario della nascita
della signorile ed elegante attrice
Lia Zoppelli
(Milano 16.11.1920 – Milano 2.1.1988)
Iniziò fin da giovanissima la carriera d’attrice teatrale…
ed ebbe presto molto successo.
Passò poi a quella cinematografica e televisiva
anche se spesso in ruoli non da protagonista.
La sua carriera d’artista iniziata nei primi anni quaranta
è durata fino agli anni ottanta
ed ha recitato con molti grandi artisti dell’epoca.
Eccola qui, con Enrico Viarisio, in uno spot del Carosello Alemagna
famoso per la frase… “Ullallà è una cuccagna“
Enrico Viarisio
Raggiunse però una grande notorietà
entrando alla grande
nelle case degli Italiani
con il mitico Carosello.
Qui con il figlioletto Enrico
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Ricordiamola ancora rivedendola anche
in questa mitica
ed esilarante scenetta… con l’altrettanto mitico Totò…
(C’è del marcio in Danimarca)
Tony Kospan
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Il mitico piccoletto dello spettacolo italiano
per i giovani d’oggi è forse un illustre sconosciuto
eppure è stato un vero e proprio mito degli anni 50 e 60.

Torino 27.4.1912 – Roma 2.1.1991
Nato per caso a Torino dove i suoi genitori,
cantanti di operetta, si trovavano per degli spettacoli,
il padre, romano, ci terrà però poi a farlo battezzare a Roma
per dargli il certificato di… romanità…
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Ed in effetti romanissima… ma non solo…
è stata la sua brillante carriera…
che iniziò fin da giovanissimo…

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Dopo un buona gavetta nell’avanspettacolo prima della guerra…
il successo vero gli arriva solo negli anni 50 grazie al sodalizio artistico
con i mitici autori Garinei e Giovannini.

I suoi successi sono stati tanti ma i principali risultano
“E’ arrivata la bufera“, “Il corazziere“
ed in particolare Attanasio cavallo vanesio
che diventa anche un film.

Nel 1957 diventa famoso in campo internazionale
per l’interpretazione di Arrivederci Roma
che diventa anche un film “americano”
in cui appare insieme al tenore Mario Lanza e Marisa Allasio.



Nel 1960, in coppia con Dallara, vince il Festival di Sanremo
con la canzone Romantica, da lui musicata.

In verità il successo fu dovuto soprattutto
all’interpretazione “urlata” di Dallara.

L’ultimo suo grande successo è la serie di telefilm per la RAI
“I racconti di padre Brown” tratta dai libri di G. K. Chesterton

E’ stato, con i suoi tanti show teatrali e soprattutto televisivi,
uno di quegli artisti amatissimi che ci hanno accompagnato ed allietato
per diversi decenni della 2° parte del secolo scorso.
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Qui con il Quartetto Cetra
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Mi fa piacere infine ricordarlo
con alcuni suoi aforismi…
ed un video che è un vero cimelio storico.
Le verità sono come le medicine:
hanno il sapore cattivo e nessuno le vuole prendere,
però fanno bene.
Il pubblico è come un bambino.
Se gli si lascia un bel giocattolo lo rompe subito.
Bisogna aver pazienza, giocare assieme.
Sono così distratto, ma tanto distratto,
che mi sono dimenticato di crescere.
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Infine il bel video d’epoca… del…
PICCOLO CORAZZIERE

CIAO DA ORSO TONY…
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