3 passioni, semplici ma irresistibili, hanno governato la mia vita:
la sete d'amore,
la ricerca della conoscenza
e una struggente compassione per le sofferenze dell'umanità
B. Russel
Felix Vallotton
ANCHE TU AMI GLI UCCELLI BIANCHI Alessio Brandolini
Anche tu ami gli uccelli bianchi dalle ali morbide più del pane per questo rubarti vorrei alla fine d’un sogno e dell’estate quando già si comincia a pensare al ritorno al proprio quartiere al monotono lavoro ai problemi di tutti i giorni alle leggi nefaste del governo alle guerre e al fanatismo religioso.
Mi aspetti a un’ora insolita con la mente che nuota tra le onde e la schiuma con le mani e i piedi nudi che tracciano nodi nell’aria.
Oggi c’è qualcosa di strano nell’odore salmastro del Tirreno parla di te, di noi unisce le nostre mani i corpi nudi che tessono trame dai colori precolombiani un amore difficile, ma intenso.
Il Cuore di Maria è una pianta perenne di dimensioni contenute.
Giunta dalla Cina e dal Giappone, appartiene al genere Dicentra introdotto in Europa nel XIX secolo.
Ha piccole foglie sottili di colore verde chiaro.
In primavera dai suoi scapi pendono fiori di colore rosa scuro, a forma di cuore, da cui prende il nome.
CIGNI
L'irresistibile romantico fascino dei cigni
LAGHI
Il lago Shimshal in Hunza Valley Gilgit – Baltistan – Pakistan
Il lago artico Borebukta (Isola norvegese di Spitzbergen)
Lago di Scanno
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UCCELLI
PSICHOTRIA ELATA
Psychotria elata è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Rubiacee originaria della foresta pluviale tropicale dell’America Centrale e del Sud.
La sua forma, molto simile a quella di due labbra femminili, l’ha reso un fiore molto famoso.
ISOLE (VERE) A FORMA DI CUORE
La Makepeace Island che si trova in Australia
L’isola Galesnjak… nota come l’isola degli innamorati
Questo, di Pascal, è un interessantissimo pensiero
a mio parere, sulla condizione umana.
Biagio Pascal
Lo sottopongo pertanto alla nostra riflessione
e, perché no, alle nostre considerazioni.
N O I
Biagio Pascal
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità:
noi siamo qualcosa, ma non siamo tutto;
quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione,
la quale ci rende incapaci di sapere con certezza
e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi,
viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria
alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile
e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito,
ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”.