![]() Edouard Manet
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() La tenerezza e l’amore
sono le uniche cose al mondo che crescono
quando si condividono.
Jacques Salomé
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() L’ANIMA SI SCEGLIE IL PROPRIO COMPAGNO
Emily Dickinson L’anima si sceglie il proprio compagno
poi chiude la porta così che la maggioranza divina non possa più turbarla. Impassibile vede i cocchi che si fermano laggiù al cancello. Impassibile vede un Re inginocchiarsi alla sua soglia. Io so che tra tantissimi l’anima ne scelse uno per poi sigillare come fossero pietra le valve della sua attenzione. ![]() Edouard Manet – Donna che sistema la giarrettiera
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() a tutti da Orso Tony
![]() Edouard Manet – Al parco
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Archivio per 15 settembre 2019
Buona domenica sera in poesia “L’anima si sceglie..” E. Dickinson – arte E. Manet – canzone “Venezia” di Guccini Leave a comment
I RICORDI – Ecco le poesie.. gli aforismi.. i dipinti.. e le canzoni che ci parlano di loro Leave a comment
ma albergano in noi e spesso sono così grandi
da essere indistruttibili.

by Tony Kospan
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I ricordi più belli possono poi, insieme ai sogni,

perché la loro perdita ci lascerebbe
senza difese e senza capacità di discernimento.
ecco sul tema qualche aforisma
che ritengo interessante.

(Ma pochi di essi se ne ricordano).
Antoine de Saint Exupery
Il ricordo del piacere non è più piacere.
Il ricordo del dolore è ancora dolore.
George Byron
Chi non ricorda, non vive
Agisci in modo che ogni tuo atto
sia degno di diventare un ricordo.
Immanuel Kant
A che serve passare dei giorni
se non si ricordano?
Cesare Pavese

Passiamo alle poesie prescelte sul tema.
poesie vostre o di altri,
ma anche commenti… riflessioni,
o tutto quel che vi va di esprimere.


Vittorio Sereni
solo di velocipedi che vanno
quietamente là dove l'altezza
del meriggio discende
al più fiammante vespero
tra cancelli e case
e sospirosi declivi
di finestre riaperte sull'estate.
Solo, di me, distante
dura un lamento di treni,
d'anime che se ne vanno.
E là leggera te ne vai sul vento,
ti perdi nella sera.


Eugenio Montale
nel freddo, nella nebbia. Passeggiavo
tossicchiando, comprando giornali innominabili,
fumando Giuba poi soppresse dal ministro
dei tabacchi, il balordo!
Forse un treno sbagliato, un doppione oppure una
sottrazione. Scrutavo le carriole
dei facchini se mai ci fosse dentro
il tuo bagaglio, e tu dietro, in ritardo.
poi apparivi, ultima. E’ un ricordo
tra tanti altri. Nel sogno mi perseguita.
Claude Theberge
Charles Baudelaire
.
La nostra bianca casa, piccola ma tranquilla,
La sua Pomona in gesso e la vetusta Venere
Che in un boschetto stento celavan nudità,
E il sole che la sera, sfavillante e superbo,
Dietro il vetro su cui si frangeva il suo raggio,
Sembrava contemplare – occhio aperto sul cielo –
Il nostro silenzioso e lungo desinare,
Spandendo con dovizia bei riflessi di cero
Sulla sobria tovaglia e le tende di seta.
Magritte – Ricordo
.
.
Hermann Hesse
.
Le sere d'autunno mi ricordano te.
I boschi giacciono bui, il giorno si scolora
ai bordi dei colli in rosse aureole.
In un casolare vicino piange un bimbo.
Il vento se ne va a passi tardi
attraverso i tronchi a raccogliere le ultime foglie.
Poi sale, abituata ormai da lungo ai torbidi sguardi,
l' estranea solitaria falce di luna
con la sua mezza luce da terre sconosciute.
Se ne va fredda, indifferente, per il suo sentiero.
La sua luce avvolge il bosco, il canneto, lo stagno e il sentiero
con pallido alone melanconico.
Anche d' inverno in notti senza luce
quando alle finestre vorticano danze di fiocchi
e il vento tempestoso, ho spesso l' impressione di guardarti.
Il piano intona con forza ingannevole
e la tua profonda e cupa voce di contralto
mi parla al cuore. Tu la più crudele delle belle donne.
La mia mano afferra alle volte la lampada
e la sua luce tenue posa sulla larga parete.
Dalla antica cornice la tua immagine oscura guarda
mi conosce bene e mi sorride, stranamente.
Ma io ti bacio mani e capelli.


Pablo Neruda
Eri il basco grigio e il cuore quieto.
Nei tuoi occhi lottavano i bagliori del crepuscolo.
E le foglie cadevano sull’acqua della tua anima.
Aggrappata alle mie braccia come un rampicante,
le foglie raccoglievano la tua voce lenta e calma.
Falò di stupore in cui la mia sete bruciava.
Dolce giacinto azzurro curvato sulla mia anima.
Sento vagare il tuo sguardo e l’autunno è lontano:
basco grigio, voce d’uccello e cuore famigliare
dove migravano i miei desideri profondi
e cadevano i miei baci allegri come braci.
Cielo dalla nave.
Campo dai colli.
Il tuo ricordo è di luce, di fumo e di stagno quieto!
Oltre i tuoi occhi ardevano i tramonti.
Foglie secche d’autunno giravano nella tua anima.
Don Pino Puglisi – Martire della mafia e fulgido esempio per tutti noi… 1 comment
Oggi è l'anniversario
meglio conosciuto come Padre Pino Puglisi.
Desidero ricordarlo con una breve biografia
ed un video con l'originale ma commosso omaggio
di Ficarra e Picone.

(Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre 1993)
Il coraggioso sacerdote è considerato il primo martire della Chiesa
per motivi di mafia ed è stato dichiarato Beato.
Nato a Brancaccio, quartiere di Palermo,
a 16 anni entra in seminario e, divenuto sacerdote,
si caratterizza per il suo impegno per i poveri
e per la liberazione delle persone
dai vincoli mafiosi esistenti nel suo territorio.

.
La sua attività di sacerdote è a 360 gradi
ma pian piano si trova costretto ad intervenire
non tanto per una lotta aperta alla mafia
ma per impedire che i ragazzi della sua parrocchia
vengano reclutati da quella organizzazione criminale.


Il 28 giugno 2012 con una solenne cerimonia


Tony Kospan