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Charles Hoffbauer
e…
dovunque voi siate…
Non è importante il posto che occupiamo,
ma la direzione in cui stiamo andando.
Lev Tolstoj
Monet – Passeggiata sulla scogliera
IO TI ADORERO'
Rabindranath Tagore
Io ti adorerò nei fiori,
nelle piante della foresta;
in cima alla tua fronte
poserò i colori dell’amore,
ti legherò con lacci variopinti.
Farò l’altalena sulle onde
dell’oceano della gioia
con nuovi canti e melodie.
Non ho più orgoglio
per la vita umana:
fissato al tuo volto materno
di un verde tenero,
ho amato la tua terra,
la tua polvere.

Frank Weston Benson – Estate
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J. Vettriano
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Breve ricordo di Nino Ferrer
vero mito della musica dagli anni 60 agli anni 80.
E' stato un grande artista e non solo un cantante
dal carattere forte ma anche tormentato.
Genova 15 agosto 1934 – Montcuq 13 agosto 1998
Nino Ferrer, all’anagrafe Agostino Arturo Maria Ferrari,
nasce a Genova da padre italiano e madre francese.
Dopo aver trascorso l'infanzia nella Nuova Caledonia
torna a Genova con la famiglia
che però poi, dopo la guerra, si trasferisce a Parigi.
Qui si laurea alla Sorbona in Lettere e filosofia.
Dopo una prima esperienza nel disegno
s'innamora della musica
cimentandosi prima come contrabbassista
e poi come cantante.
La sua voce, calda e profonda,
simile a quella dei mitici cantanti neri americani
ben presto lo fa conoscere ed a apprezzare
prima nell'ambiente musicale parigino
e poi in tutto il mondo ma soprattutto in Italia e Francia.
I temi della sue canzoni sono spesso molto impegnati
come “La pelle nera” contro il razzismo,
o come “Il Re d’Inghilterra” contro la guerra
o “Il baccalà” contro lo stress della vita moderna etc…
ma anche leggeri come “Donna Rosa”, “Io, Agata e Tu” etc..
I suoi successi italiani e francesi lo rendono un idolo amatissimo.
Dopo una breve ma intensa storia d'amore con Brigitte Bardot torna
dalla sua fidanzata storica che sposerà e da cui avrà 2 figli.
Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti e si è esibito
con bravura anche come attore in alcuni film.
Il successo pian piano scema
e lui decide allora di ritirarsi nella campagna francese
lontano dai rumori e fastidi mondani.
Non tradì mai la sua italianità
affermando anzi di essere un emigrante.
Nel 1998 a causa di una profonda depressione,
acuita dalla morte della madre,
si sparò con un fucile 2 giorni prima del suo 64° compleanno.
Riascoltiamo infine la sua famosissima “Pelle nera”
Ciao da Tony Kospan
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