Archivio per 29 luglio 2019

Buon lunedì sera in poesia “Posso scrivere i versi” Neruda – arte D. Enjolras – canzone “Vita” (Dalla-Morandi)   1 comment

 

 

Delphin Enjolras

 

 

 

 

 

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L'amore non è un vestito già confezionato,

ma stoffa da tagliare, preparare e cucire.

Non è un appartamento “chiavi in mano”,

ma una casa da concepire, costruire,

conservare e, spesso, riparare.

M. Quoist 

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Delphin Enjolras – Bella serata

 

 


POSSO SCRIVERE I VERSI…

Pablo Neruda

 

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Scrivere, per esempio. “La notte è stellata,

e tremano, azzurri, gli astri in lontananza”.

 

E il vento della notte gira nel cielo e canta.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Io l’ho amata e a volte anche lei mi amava.

 

In notti come questa l’ho tenuta tra le braccia.

L’ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi ha amato e a volte anch’io l’amavo.

 

Come non amare i suoi grandi occhi fissi.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Pensare che non l’ho più. Sentire che l’ho persa.

Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza di lei.


 

 

 

Delphin Enjolras

 

(Vita – Dalla/Morandi)

 

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Delphin Enjolras

 
 

Un indio.. erede dell’antica saggezza andina.. ci dona un’interessante visione della.. perfezione   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un  breve pensiero, ma a mio parere molto interessante,
  di un profondo conoscitore, nonché erede,
dell’antica cultura degli Indios delle Ande
sul concetto di perfezione nella condizione umana.

 
 
 
 
 
 
 

UMANITA’ E PERFEZIONE


L’uomo perfetto non esiste nella vita.
 
La perfezione è morte.
 
Qui sulla terra noi non cerchiamo la perfezione
ma piuttosto l’equilibrio
tra la luce e le tenebre che sono in tutti noi…

 

 (H.H. Mamani)* 
 
 
 

 

 
 

E’ dunque l’uomo (o la donna) perfetto…
solo se si muove nella ricerca di quell’equilibrio…
tra luce ed ombra?
 
 
Per sapere cosa è la luce, dobbiamo conoscere il buio,
e per il caldo, conoscere il freddo…
e così per ogni cosa… questo è certo…
 
 
 
 
 
 
 
 
Ma allora solo muovendoci tra le dualità opposte
ed in particolare… odio ed amore…
che potremo raggiungere un equilibrio?
 
 
Certo è un equilibrio dinamico, in ogni caso,
 perché quello stabile e definitivo (eterno)
non può certo esser possibile…
in questo nostro imperfetto mondo…
 
 
Bene… di ciò sono assolutamente convinto,
nel mio piccolo, anch’io.
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
Ma… voi cosa ne pensate?
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*Hernàn Huarache Mamani
è un indio nato a Chivay
(villaggio della Cordigliera delle Ande Peruviane).
 
Laureato in economia e agraria dopo alcuni anni
ha abbandonato il lavoro per una malattia
da cui è guarito grazie ad un curandero.
 
Ha poi sentito il bisogno di conoscere le sue radici culturali 
anche per aiutare gli altri indios.
 
Fu così che si è imbattutto in saggi andini
che l’hanno aiutato a trovare se stesso.
 
 
 
 
 
 
 
 
Ha fondato l’Istituto Nativo di Cultura Andina 
per difenderla e diffonderla. 
 
 Gira l’Europa per diffondere le sue conoscenze spirituali
tenendo seminari e conferenze in tanti ambienti e circoli culturali.
 
E’ autore di diversi libri che ci parlano di quella antica saggezza…
 
 
 
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Il suo sito:
 
 
 
 
 
 
 

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Saggezza dei popoli andini




 
 
 

Il sorgere di una grande Luna in Nuova Zelanda in un sorprendente video   2 comments







Sembra di poterla toccare.




Una frase fatta che però calza a pennello per questo video in cui la Luna piena, che sorge dal Mount Victoria di Wellington, appare davvero magnifica.



L'effetto è stato ottenuto, dal fotografo neozelandese Mark Gee, grazie a un potentissimo zoom simile più alla focale di un piccolo telescopio, filmato da più di due chilometri di distanza.






 



Una distanza che gli ha permesso di delineare con grande nitidezza le sagome delle persone sul picco panoramico, giunte per godersi lo spettacolo, e ingrandire a dismisura il disco lunare.


Un'illusione ottica molto utilizzata in fotografia e nel cinema che però ottiene sempre grande successo.


 


 



Ma ora vediamolo…



 



 


 


Ciao da Tony Kospan




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Van Gogh e la sua mitica pittura – L’uomo… la biografia artistica e diversi suoi capolavori   1 comment


 
 
 



Approfondirò la conoscenza di Van Gogh,
universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi pittori di sempre, 
tracciandone un profilo umano ed artistico
in modo sintetico ma, auspicabilmente,
sufficientemente completo e chiaro.
 
 
 
 
Van Gogh ritratto da T. Lautrec (Zundert 30.3.1853 – Auvers sur Oise 29.7.1890)
 
 
 

L'ARTISTA
 
 
 
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell'artista maledetto… dalla breve e tormentata vita conclusasi con un suicidio.
 
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
 
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine '800.
 
Eppure da queste sofferenze psicologiche, per la non accettazione delle realtà sociali, sono nate opere immortali…
 
 
 
 
 

Notte stellata sul Rodano
 
 
 
 
 
BREVE BIOGRAFIA
 
 
 
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
 
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
 
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
 
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
 
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.
 
 
 
 

Autoritratto 

 


Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell'Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
 
Il miglior risultato di questo primo periodo è  “I mangiatori di patate” del 1885 che vediamo qui giù.
 
 
 
 
 

Mangiatori di patate

 
 
 
 
L'anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l'atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
 
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell'evoluzione dell'impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell'uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.
 
 
 
 
 

La taverna – Paris – 1886

 
 
 
 
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia… Arles dove lo raggiunse Paul Gauguin.
 
Qui dopo un breve periodo d'intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell'occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo dell'orecchio di Van Gogh.
 
 
 
 
 

Altro Autoritratto

 
 
 
 
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
 
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.

Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta come grandissima e lui divenne ben presto un vero e proprio mito.


 
 
 
 
La camera da letto
 
 
 
 
 
 

LE OPERE
 
 
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
 
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“. che abbiamo visto su.
 
 
 
 
 

Notte d'inverno

 
 
 
 
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
 
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
 
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.

 
 
 
 

Caffetteria in piazza


 
 
 
 
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
 
E' il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all'esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
 
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.

 
 
 
 

Notte Stellata

 
 
 
 
La ronda dei carcerati

 
 
 
 
Barche di pescatori

 
 
 
 
Il seminatore

 
 
 
 
 Agostina Segatori al Café du Tambourin – 1887




Passeggiata nei giardinetti di Arles





La casa gialla (quella in cui visse con Gauguin)




Il mandorlo in fiore
 
 
 
 
Infine in questo bel video possiamo ammirare
una bella carrellata di tanti altri suoi capolavori
ascoltando… la grande musica di Mozart.

 
 
 
 
Altro Autoritratto
 
 
 
 
 
 
Tony Kospan


 
 
Chi desiderasse legger la storia della sua breve,
ma grande e difficile amicizia con Gauguin
con le ultime ipotesi sull'orecchio tagliato
può cliccare qui giù.



 
 
Autoritratto con l'orecchio tagliato





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