Lo troveremo, sì. Il nostro bacio. Sarà su di un letto di nubi, di cristalli o di braci? Sarà fra un minuto, o domani, o nel secolo futuro, o proprio all'estrema soglia del mai? Vivi, morti? Lo sai? Con la tua carne e la mia, con il mio nome ed il tuo? O forse dovrà essere con altre labbra, con altri nomi e dopo secoli, ciò che oggi vuole essere, qui, sin da ora? Non lo sappiamo. Sappiamo che sarà. Che in qualche cosa, sì, e in qualcuno si dovrà realizzare questo amore inventato senza terra nè data dove posarsi ora: il grande amore sospeso. E che forse, dietro cortine di anni, un bacio sotto cieli che mai abbiamo visto, sarà, senza che lo sappia chi crederà di darlo, trasceso alla sua gloria, il compimento, infine, di quel bacio impaziente che ti vedo aspettare, palpitante sulle labbra. Oggi il nostro bacio, il suo letto, stanno nella fede soltanto.
Frederic Leighton – Fanciulle greche raccolgono ciottoli sulla riva del mare
Ecco una simpaticissima elegante e classica, benché moderna, costruzione…
segnalatami dall'amica Giovanna del gruppo… Obiettivo Arte
IL TEATRO VERDE
Edificato a partire dal 1952 su progetto degli architetti Luigi Vietti ed Angelo Scattolin recuperando il materiale accumulatosi nel corso dei lavori di restauro dell'Isola, il Teatro Verde è un anfiteatro di 1345 posti situato nel cuore del parco dell'Isola di San Giorgio Maggiore.
Costruito sul modello dei teatri antichi greci e romani e con riferimento ai teatri di verzura che ornavano le ville venete di terraferma tra Rinascimento e Settecento, il Teatro Verde è costituito da gradoni di pietra bianca di Vicenza intercalati da spalliere di bosso.
Il teatro fu inaugurato nel luglio del 1954 con un testo sacro, Resurrezione e vita, su musiche veneziane rinascimentali.
Seguirono lo stesso anno, l'Arianna di Benedetto Marcello e le Baruffe Chiozzotte di Goldoni.
Negli anni seguenti si sono succeduti il Teatro di Atene con l'Ecuba di Euripide e l'Edipo Re di Sofocle, il Théàtre populaire de France, con il Don Juan di Molière e la Ville di Claudel, la Compagnia di Annie Ducaux con la Bérénice di Racine, e quella dell'Oxford Playhouse con Il sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, e compagnie italiane con La Moscheta di Ruzzante, il Campiello e I chiassetti del Carneval di Goldoni.
Dal 1999 al 2003 il Teatro Verde fu dato in gestione alla Biennale di Venezia, che lo destinò prevalentemente a spettacoli di danza.
Il Teatro Verde si trova nel cuore del parco dell'Isola di San Giorgio Maggiore, sede della Fondazione Giorgio Cini.
Isola di San Giorgio Maggiore
(Testo rinvenuto identico in molti siti web – Impaginazione t.k.)
ha un posto non secondario nella storia del cinema.
Di famiglia benestante e di grande cultura
viaggiò per l'Europa e già da giovanissimo iniziò a recitare…
facendosi subito notare per le sue notevoli e coinvolgenti
capacità espressive.
Montgomery Clift (Omaha 17.10.1920 – New York 23.7.1966)
Clift ha incarnato nel cinema le difficoltà della gioventù Usa, i suoi smarrimenti e le sue inquietudini nel periodo postbellico
ed è considerato il capostipite di una generazione di ribelli,
come Marlon Brando e James Dean.
Questo però senza mai urla o gesti forti nella recitazione bensì solo attraverso atteggiamenti distaccati… delicati… e quasi indefinibili benché molto intensi.
Nel 1957 riportò gravi ferite al volto in un incidente stradale
che mutarono l'armonia e l'espressività dei suoi lineamenti.
Dopo un periodo di depressione causato da questo
e dalla sua difficoltà a rivelare la sua omosessualità
tuttavia tornò poi a bellissime performances in film come
I giovani leoni, Improvvisamente l'estate scorsa, Gli spostati,
Vincitori e vinti, ed infine Freud passioni segrete
del 1962 in cui interpretò il ruolo del padre della psicanalisi.