1° Premio
LE PIU' BELLE FOTO SULLA NATURA DEL 2018
Ecco alcune foto del 54° concorso fotografico “Wildlife Photographer of the Year” ritenuto il più prestigioso al mondo.
I vincitori sono stati scelti tra i 45mila scatti ricevuti da 95 paesi diversi e le loro foto stanno facendo il giro del mondo.
Il primo premio è andato ad un fotografo olandese, Marsel van Oosten, con The Golden Couple con una coppia di rinopitechi dorati, una specie a rischio estinzione, ripresi nella foresta dei Monti Qin, in Cina.
Marco Colombo – Orso marsicano in un paese del Parco Nazionale d’Abruzzo
Ricardo Núñez Montero – Kuhirwa piange il suo cucciolo
Skye Meaker – Femmina di leopardo poco prima di addormentarsi
David Herasimtschuk – Colubro d'acqua nelle fauci di una salamandra gigante
Valter Bernardeschi – Trichechi
Lorenzo Shoubridge – Corteggiamento tra vipere
Orlando Fernandez Miranda – Il deserto della Namibia incontra l'Atlantico
Georgina Steytler – Vespe che costruiscono il nido
Michael Patrick O'Neill – Giovane pesce volante di notte
Queste foto sono solo una parte di quelle premiate.
F I N E
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Le poesie non si misurano con il metro del numero dei versi
né con quello della bellezza ed eleganza delle parole
ma solo con quello delle emozioni e suggestioni che ci donano.
Questa che ci giunge da lontano, sia per il tempo che per lo spazio,
ha pochi… pochissimi… ma… esplosivi versi di sogno…
Nell’ambito delle poesie in cui il sogno
è il principale ispiratore dei versi
penso che non possa mancare questa antica poesia giapponese
che è sì breve… anzi brevissima… ma che,
anche in in relazione all’epoca ed al Paese in cui fu scritta,
è di una profondità grandissima
nonché densissima di fantastici significati
e di dolci suggestioni…
NESSUNO POTRA’
– ANTICA MINI POESIA GIAPPONESE DI SOGNO –
Walter-Ernest Webster
Significati poi che direi essere anche davvero modernissimi
e che, chi, come me, ama il sogno…,
non può non tenere tra le poetiche gemme più care…
Nel leggerla lasciatevi andare all’immaginazione
per coglierne le tante sfumature nascoste…
di sogno e d’amore…

NESSUNO POTRA’
Kakinomoto No Hitomaro
(660 ca. – 708 ca.)
Nessuno potrà vedermi
né chiedermi qualcosa
– In sogno verrò da te stanotte;
non chiudere la porta al sogno -.
Come sempre sarà bello leggere le vostre riflessioni…
Ciao da Tony Kospan
PER CHI AMA LA STORIA.. I RICORDI E LE ATMOSFERE DI UN TEMPO
Johann Heinrich Füssli – Signora alla finestra al chiaro di luna
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LA LUNA IN POESIA ARTE AFORISMI E CANZONI
a cura di Tony Kospan
La luna, nostra notturna compagna nel ciel,
è forse, e senza forse, da sempre il corpo celeste più amato
tanto è vero che sono numerosissime le poesie a lei dedicate.
Certo… dopo la conquista della Luna,
essa ha sì perso un po' del suo fascino…
ma è rimasta nell'immaginario collettivo dell'Umanità
l'astro dell'amore e la bianca culla dei nostri sogni…

In ogni caso nulla potrà modificare la constatazione
che il nostro satellite è stato per millenni l’ispiratore
di poeti, scrittori, pittori, musicisti, sognatori
e… innamorati.
Una sublime riflessione sul nostro satellite
può però magicamente racchiudersi
in questi fantastici versi dell’immenso Giacomo nazionale
tratti da una delle sua mitiche poesie.
Harold Slott Moller – Luce della luna
Che fai tu Luna, in ciel?
dimmi, che fai, silenziosa Luna?
Giacomo Leopardi
Prima di passar alle poesie, come di consueto,
ecco alcuni aforismi sulla bianca amica della notte
che meglio di ogni discorso ce ne parlano
in modo soprattutto simbolico e figurato.
La luna è come la libertà: sta in cielo e in fondo al pozzo.
Antonio Delfini
La luna è l’anima,
è il nostro modo di vivere le emozioni, i desideri, i sogni.
La terra è la realtà,
il luogo in cui lottare con i rimpianti e le delusioni.
Romano Battaglia
Ognuno di noi è una luna:
ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro.
Mark Twain
Un sognatore è uno che può solo trovare la sua strada al chiaro di luna,
e la sua punizione è che scorge l’alba prima del resto del mondo.
Oscar Wilde
E' tutta colpa della luna,
quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti.
William Shakespeare
Le poesie prescelte stavolta partono dalla divertente
(ma anche saggia) filastrocca di Rodari,
e proseguono poi per i versi, quasi delle pennellate,
del grande D'Annunzio, con le pene di Tagore
e la languida magia di Baudelaire…
per teminare con una vera e propria saga poetica di Lorca.
Come sempre sarà bello leggere sul tema poesie vostre, o di altri,
ma anche commenti… riflessioni, o tutto quel che vi va di esprimere.

E la Luna bussò

Joan Mirò – Il cane che abbaia alla luna
SULLA LUNA
Gianni Rodari
Sulla Luna, per piacere,
non mandate un generale:
ne farebbe una caserma
con la tromba e il caporale.
Non mandateci un banchiere
sul satellite d’argento,
o lo mette in cassaforte
per mostrarlo a pagamento.
Non mandateci un ministro
col suo seguito di uscieri:
empirebbe di scartoffie
i lunatici crateri.
Ha da essere un poeta
sulla Luna ad allunare:
con la testa nella Luna
lui da un pezzo ci sa stare…
A sognar i più bei sogni
è da un pezzo abituato:
sa sperare l’impossibile
anche quando è disperato.
Or che i sogni e le speranze
si fan veri come fiori,
sulla Luna e sulla Terra
fate largo ai sognatori!
O FALCE DI LUNA CALANTE
G. D'Annunzio
O falce di luna calante
che brilli su l'acque deserte,
o falce d'argento, qual mèsse di sogni
ondeggia a 'l tuo mite chiarore qua giù!
Aneliti brevi di foglie
di fiori di flutti da 'l bosco
esalano a 'l mare: non canto, non grido,
non suono pe 'l vasto silenzio va.
Oppresso d'amor, di piacere,
il popol de' vivi s'addorme.
O falce calante, qual mèsse di sogni
ondeggia a 'l tuo mite chiarore qua giù!
Tintarella di Luna
Gürbüz Doğan Ekşioğlu – Luna
AL CHIAR DI LUNA
R. Tagore
Calma, calma questo cuore agitato,
tu, notte tranquilla di luna piena.
Troppe gravi preoccupazioni,
più e più volte
gravano sul mio cuore.
Versa tenere lacrime
Sopra brucianti pene.
Con i tuoi raggi argentati,
portatori di sogno e di magia,
morbidi come petali di loto,
o notte, vieni, accarezza
tutto il mio essere
e fammi dimenticare
tutte le mie pene.
Samuel Palmer Cornfield – Al chiaro di luna
TRISTEZZA DELLA LUNA
Charles Baudelaire
Questa sera la luna sogna più languidamente;
come una bella donna che su tanti cuscini
con mano distratta e leggera
prima d’addormirsi carezza il contorno dei seni,
e sul dorso lucido di molli valanghe morente,
si abbandona a lunghi smarrimenti,
girando gli occhi sulle visioni bianche
che salgono nell’azzurro come fiori in boccio.
Quando, nel suo languore ozioso,
ella lascia cadere su questa terra una lagrima furtiva,
un pio poeta, odiatore del sonno,
accoglie nel cavo della mano
questa pallida lagrima dai riflessi iridati
come un frammento d’opale, e la nasconde
nel suo cuore agli sguardi del sole.
Le 12 lune 
René Magritte – La voce del sangue – 1961
ROMANZA DELLA LUNA – LUNA
Garcia Lorca
La luna venne alla fucina
col suo sellino di nardi.
Il bambino la guarda, guarda.
Il bambino la sta guardando.
Nell’aria commossa
la luna muove le sue braccia
e mostra, lubrica e pura,
i suoi seni di stagno duro.
Fuggi luna, luna, luna.
Se venissero i gitani
farebbero col tuo cuore
collane e bianchi anelli.
Bambino, lasciami ballare.
Quando verranno i gitani,
ti troveranno nell’incudine
con gli occhietti chiusi.
Fuggi, luna, luna, luna
che già sento i loro cavalli.
Bambino lasciami, non calpestare
il mio biancore inamidato.
Il cavaliere s’avvicina
suonando il tamburo del piano.
nella fucina il bambino
ha gli occhi chiusi.
Per l’uliveto venivano,
bronzo e sogno, i gitani.
le teste alzate
e gli occhi socchiusi.
Come canta il gufo,
ah, come canta sull’albero!
Nel cielo va luna
con un bimbo per mano.
Nella fucina piangono,
gridano, i gitani.
Il vento la veglia, veglia.
Il vento la sta vegliando.
* A Conchita García Lorca – 1924
da Romancero gitano – Trad. di Carlo Bo



Felici e sognanti notti per tutti…
al chiaro di luna
Orso Tony
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