Archivio per 14 luglio 2019
Una goccia del tuo profumo basta a riempire la mia stanza…
un po’ del tuo amore basta a colmare la mia vita.
Shakespeare
LA VOCE A TE DOVUTA
Pedro Salinas
Il modo tuo d’amare
è lasciare che io ti ami.
Il sì con cui ti abbandoni
è il silenzio.
I tuoi baci
sono offrirmi le labbra perché io le baci.
Mai parole o abbracci
mi diranno che esistevi e mi hai amato:
mai.
Me lo dicono
fogli bianchi, mappe, telefoni, presagi;
tu, no.
E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla,
per timore che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d’amarti solo io.
(Petula Clark – Chariot)
a tutti da Orso Tony
IL SALOTTO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L’ARTE
Leon Francois Comerre
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Il cane ha in sé molte parti di quella saggezza
e capacità di affetto senza limiti e senza condizioni
di cui parliamo tanto ed inseguiamo sempre
ma che quasi mai raggiungiamo
(Tony Kospan)
Jack Russel
Questo mio modesto aforisma
ha avuto davvero una storia sorprendente…
nella quale sono coinvolti i seguenti
PERSONAGGI E NON SOLO:
– uno sconosciuto artigiano a cui è piaciuto
– un oggettino semplice semplice di legno
– un lago
– una signora (che l’ha acquistato)
– una cagnolina
– ed un amico espertissimo di aforismi… nonché titolare di una bella pagina FB
Jack Russel
Ma andiamo con ordine.
L’aforisma è stato pubblicato da me molto di rado
e sempre mischiato con aforismi di altri autori
(ma ho notato che è stato ripreso da altri nel web…)
per cui grandissima è stata la mia sorpresa
quando ho letto questo messaggio dell’amico di Fb,
nonché titolare dell’omonima pagina “Agostino Degas”
di cui parlavo prima.
Il Lago Maggiore
IL MESSAGGIO DI AGOSTINO
“L’altro giorno con la famiglia
ero in vacanza nella splendida cittadina di Stresa,
sul Lago Maggiore.
Alla sera è rientrata mia moglie con un oggettino artigianale
in legno decorato che raffigurava un cane.
C’era questa bella scritta:
– Il cane ha in sé molte parti di quella saggezza
e capacità di affetto senza limiti e senza condizioni
di cui parliamo tanto ed inseguiamo sempre…
ma che quasi mai raggiungiamo…
(Tony Kospan) –
L’oggettino mi è piaciuto.
Sia io che mia moglie amiamo moltissimo gli animali,
cani e gatti in particolare,
ed ora è appeso nella stanza del mio giovane figlio.
Questo episodio mi ha piacevolmente sorpreso.
E’ proprio il caso di dire che il mondo è davvero piccolo….
Ci tenevo a dirtelo.”
LA MIA RISPOSTA
“La cosa mi fa enorme piacere.
Certo è curiosa la vita
ed il mondo in fondo è davvero piccolo.
Infatti nessuno se ne sarebbe accorto
tranne una persona attenta come te.
Se poi mi facessi aver qualche immagine dell’oggettino
ne sarei felicissimo.
Ciaoooooo”
Agostino mi ha poi inviato la foto dell’oggettino (qui su)
con l’ulteriore spiegazione che il colore del cane che si vede,
bianco e color nocciola, non è casuale,
ma è stato dipinto così, proprio sul momento, dall’artigiano
perché quelli sono i colori della sua cagnolina Lola,
un Jack Russel.
Ho subito mostrato la foto dell’oggetto ai miei familiari
che hanno molto apprezzato e sorriso.
Beh che dire… sono davvero contento di questi 2 aspetti:
– che l’aforisma sia piaciuto ad uno sconosciuto artigiano
al punto da trascriverlo su di un oggetto da lui creato,
– che sia poi capitato non solo tra le mani di un amico virtuale
ma anche vero re degli aforismi.
Alfred Stevens
Non è una storia davvero simpatica e sorprendente?
Per questo davvero non me la sono sentita
di tenerla solo per me
e quindi ho deciso di condividerla con tutti voi
che frequentate i miei stessi spazi virtuali.
Tony Kospan
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“Per chi non fraintenda,
narra la leggenda
di quella gitana che pregò la Luna
bianca ed alta nel ciel”
IL FIGLIO DELLA LUNA
UNA CANZONE CHE E' ANCHE UN… BELLA STORIA…
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La canzone il cui titolo originale è
“Hijo De La Luna”
è dei Mecano, un gruppo spagnolo,
e fa parte di un LP di cui è la perla…
Per testo, fantasy e musica affascinante…
riscuote da sempre grande successo.
Conosciamola… e poi ascoltiamola.
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LA STORIA
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E' la commovente leggenda di una zingara
che disperata chiese alla luna il ritorno dell’uomo che amava.
La Luna acconsentì purché potesse accudire personalmente
il suo primo figlio.
Alla nascita del bimbo, bianco come il latte, il suo uomo
“scuro come il fumo” – credendosi tradito – la uccise…
ed abbandonò il figlio della Luna.
La musica è struggente così come la voce della Torroja
e la canzone tocca i punti più profondi del nostro cuore.
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Ma ecco, per chi desidera conoscerla meglio,
il testo in italiano.
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IL FIGLIO DELLA LUNA
Per chi non fraintenda
narra la leggenda
di quella gitana
che pregò la luna
bianca ed alta nel ciel
mentre sorrideva
lei la supplicava
«fa che torni da me»
«tu riavrai quell’uomo
pelle scura
con il suo perdono
donna impura
però in cambio voglio
che il tuo primo figlio
venga a stare con me»
chi suo figlio immola
per non stare sola
non è degna di un re
Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna
Nacque a primavera
un bambino
da quel padre scuro
come il fumo
con la pelle chiara
gli occhi di laguna
come un figlio di luna
«questo è un tradimento
lui non è mio figlio
ed io no, non lo voglio»
Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna
II gitano folle
di dolore
colto proprio al centro
dell’onore
l’afferrò gridando
la baciò piangendo
poi la lama affondò
corse sopra al monte
col bambino in braccio
e lì lo abbandonò
Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna
Se la luna piena
poi diviene
è perché il bambino
dorme bene
ma se sta piangendo
lei se lo trastulla
cala e poi si fa culla
ma se sta piangendo
lei se lo trastulla
cala e poi si fa culla
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E' stata tradotta in diverse lingue e sulle sue note
sono stati creati stupendi video… musicali.
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Ne presento ora 2…
entrambi belli… ma ciascuno a modo suo.
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Questo il primo.
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e questo è il secondo
forse preferibile per la bellezza delle immagini
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CIAO DA TONY KOSPAN
PER LE NOVITA' DEL MONDO DI ORSOSOGNANTE
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Jean-Pierre Houël – La presa della Bastiglia
Perché il 14 luglio?
Perché è il giorno della Presa della Bastiglia…
momento topico della Rivoluzione Francese
che cambiò il mondo…
e dunque si festeggia la Libertà… la vera Libertà…
senza se e senza ma.
La libertà non è un bene per pochi eletti…
ma per noi tutti ed in tutto il mondo…
anche se ahimé larga parte del pianeta
ancor oggi non sa nemmeno cosa sia…
Desidero dunque unirmi anch'io (spero insieme a voi)
ai cugini d'Oltralpe nel far oggi festa
(almeno virtualmente) in nome della Libertà per tutti…
ed in tutte le Nazioni del mondo.
Delacroix – La libertà guida il popolo
Lo farò…
– con il dipinto di cui sopra…
– con la più bella poesia di sempre (a mio parere)
scritta in onore della Libertà…
– e con un bel video
LIBERTA'
Paul Eluard
Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome
Su tutte le pagine lette
Su tutte le pagine bianche
Pietra sangue carta cenere
Io scrivo il tuo nome
Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull'eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome
Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome
Su tutti i miei squarci d'azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome
Sui campi sull'orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome
Su ogni soffio d'aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome
Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell'uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome
Sui sentieri ridestati
Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome
Sul lume che s'accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome
Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero
Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome
Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull'onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome
Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome
Sui vetri degli stupori
Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome
Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome
Sull'assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome
Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome
E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.
Infine ecco un bellissimo video,
per immagini, testo e musica,
inneggiante proprio
alla grande poesia di Eluard ed alla libertà.
TONY KOSPAN
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Per l'imponente (sotto diversi aspetti) produzione artistica
è considerato il più grande pittore austriaco

Vienna 14.7.1862 – Neubau 6.2.1918
Dopo gli inizi giovanili come decoratore di successo
inizia a cercare una via artistica personale ed innovativa
combattendo nel contempo le vecchie e chiuse visioni precedenti.
A 35 anni è lui a dirigere il movimento austriaco dei “Secessionisti”
(meglio conosciuto in Europa come “Art Nouveau” e in Italia “Liberty”)
che si propone di uniformarsi alle nascenti correnti europee.
Idillio
Il suo stile, venato da significativi elementi simbolisti ed erotici,
dopo alcuni scandali ebbe infine un notevole successo.
L'inizio del massimo splendore della sua carriera è la creazione,
nel 1902, del mitico e monumentale “Fregio di Beethoven”
in occasione della mostra in onore del grande compositore.
Oracolo di Delfi
Mentre l'opera che chiude il suo “periodo aureo”
è considera “Il bacio” che è del 1908.
Notevole è altresì stata la qualità dei suoi ritratti
delle signore della borghesia soprattutto austriaca.
La dama in rosso
IL FREGIO DI BEETHOVEN
Il Fregio, lungo 24 metri e sviluppato su tre pareti
fu eseguito in occasione della XIX mostra della Secessione
dedicata nel 1902 (e quindi esattamente 100 anni fa)
alla grande scultura di Max Klinger raffigurante l'apoteosi di Beethoven.
Il tema del Fregio è una interpretazione della Nona Sinfonia di Beethoven.
Klimt – Fregio di Beethoven – Parete A
Klimt dipinge direttamente sulla parete
senza preoccuparsi di cercare materiali capaci di durare nel tempo
penando che l'opera sarebbe stata eliminata alla fine della manifestazione.
Klimt – Fregio di Beethoven – Parete B
Per fortuna nonostante ciò si è potuto conservar bene l'opera.
Klimt è un amante dei simboli e qui vuol narrare la lotta tra bene e male.
Klimt – Fregio di Beethoven – Parete C
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Donna con ventaglio
L'albero della vita
Morte e vita
Ritratto di Adele Bloch-Bauer
La musica
F I N E
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