Archivio per 10 luglio 2019

Buon mercoledì sera in poesia “Cose inutili” di G. Themelis- arte Elena Arcangeli – canzone “E la luna bussò”   Leave a comment

 

 

Elena Arcangeli



 
 

 

 

Una delle cose più belle nella vita, 
è trovare qualcuno che riesca a capirti, 
senza il bisogno di dare tante spiegazioni.
(Kahlil Gibran)
 


 
 
 
 
Elena Arcangeli







COSE INUTILI
Giorgio Themelis

Perché, Dio mio, non possiamo
ritrovarci interi nell’amore,
perché dobbiamo divenire sogni
di esseri umani in un altro sonno,
sogni nudi diafani fantasmi.
Da non essere più uomini,
esseri senz’anima, nascondendo la bellezza
da invidiosi sguardi angelici.
Da essere oggetti chiusi e belli, inutili,
pazienti, superbi come i monti.
Dure conchiglie, alabastrine, infrangibili ostriche,
infrantumabili rupi, silenziosi cigni.
Nessuno ascolta l’anima dell’altro.
Nessuno, nessuno.

 
 
 
 
 
 

Elena Arcangeli

 
 
 
 
 

 

 

 

80x8080x8080x8080x8080x8080x80

Il tuo salotto culturale e di sogno

 .


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Elena Arcangeli



Pilloline d’amore – Pensierini d’autore e vignette… per sorridere un po’ con… Cupido   Leave a comment

 

 

 

 

 

Dopo tanto parlare d’amore in modo serio…
parliamone ora per sorriderne un po'
con dei mini pensieri… però d'autore…
ed alcune vignette…


 
 
 
 
 
 
 
 

PILLOLINE D'AMORE… MA D'AUTORE

 
 
 
 
 

 

 

 

 

“L’amore è eterno finché dura”
Henry de Régnier
 

“C’è un unico tipo di amore che regge: quello non corrisposto”
Woody Allen
 

Giox “L’amore non ha niente a che fare con l’intelligenza”
Jean Renoir

 

“Quando uno si sente completamente idiota, vuol dire che è innamorato?”
Francois Truffaut


 
 
 
 

 

 

 



“Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore lunga tutta una vita”
Oscar Wilde


“L’amore è una grave malattia mentale”
Platone



Giox “Provo per te un affetto senza fine, un affetto impensabile. E’ un angoscia avere in sé un affetto così immenso”
Ingmar Bergman



“Mai innamorarsi di un fiocco di neve”
Charles M. Schulz


 

 

 


 

 



“Una notte d’amore è un libro letto in meno”
Honoré de Balzac


“L’amore è donare quello che non si ha a qualcuno che non lo vuole”
Jacques Lacan



Giox “Fare l’amore con la propria moglie è come sparare a un’anatra morta”
Groucho Marx




“I grandi amori si annunciano in modo preciso, appena la vedi dici: chi è questa stronza?”
Ennio Flaiano


 

 


 

 



“L’amore ha diritto di essere disonesto e bugiardo. Se è sincero”
Marcello Marchesi

 

“L’amore è l’attesa di una gioia che quando arriva annoia”
Leo Longanesi


“L’amore è un castigo. Siamo puniti di non aver saputo restare soli”
Marguerite Yourcenar

 

Giox “Amore. Amore. Amore. Quanto rumore … per nulla”
Anonimo



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


testo dal web – impaginazione dell’Orso


 

 

 

 

 

 


CIAO DA TONY KOSPAN




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PER LE NOVITA' DEL MONDO DI ORSOSOGNANTE

SE IL BLOG TI PIACE…  I S C R I V I T I







A. Rodin e C. Claudel – Arte e Amore – L’intensa passione tra grandi scultori ed i loro capolavori – I PARTE   Leave a comment



Tutta la vera storia di un grande, ma complicato, 

amore tra 2 grandissimi scultori

nella vivacissima ed affascinante Parigi di fine ‘800

solo da qualche decennio venuta alla luce.





 
 
 
RODIN E CLAUDEL
– STORIA D’ARTE.. AMORE E DOLORE –
Tony Kospan



Jean Beraud – Ballo al parco

 
 
 
 

Una storia d’amore… una storia di grande passione… tra 2 artisti… tra 2 grandi artisti della medesima arte… la scultura.
Un tipo di storia quindi non frequentissima ma anche una storia caduta nel massimo oblio benché all’epoca in cui si svolse fosse notissima nel mondo dell’arte e dei salotti culturali parigini.
Eppure questa è davvero una grande storia d’amore… seppur proibita… seppur tormentata… che durò ben 10 anni.
Possiamo ora raccontarla sia grazie alle cronache dell’epoca che grazie alle stesse opere dei 2 grandi artisti.
 
 
 
 
 

Auguste Rodin e Camille Claudel
 
 
 
 
 
Parleremo dunque della storia d’amore tra lo scultore Auguste Rodin, uno dei massimi artisti del suo tempo, e Camille Claudel sua allieva, sua musa ed a sua volta grande scultrice, dall’inizio fino al suo doloroso epilogo e ci soffermeremo anche sul come e perché questa storia, in anni recenti, sia tornata alla ribalta.
E’ il mondo dell’arte ed in particolare della scultura, dunque, il palcoscenico in cui è ambientato questo amore. 

 

LA STORIA D’AMORE

 

Siamo nel 1882 a Parigi… allora capitale della cultura europea e mondiale.



  
 
Renoir 




Lo scultore Auguste Rodin  ha iniziato ad avere bei successi con le sue opere… ed ad avere incarichi di vario genere tra cui quello di dare lezioni all’Accademia d’Arte “Colarossi”  la sola, all’epoca, aperta anche alle donne… 
 
 
 
 

 

Rodin da giovane lavora al busto di Padre Eymard

 

 

Rodin è un uomo di 42 anni dalla taglia forte ed un po’ tarchiata, capelli chiari e barba rossiccia, un naso “importante” ed occhi da miope che però sembrano osservare tutto, e con la massima attenzione ma con un modo di fare che sembra timido e silenzioso.
Camille Claudel è una studentessa di 18 anni che da poco frequenta l’Accademia ed è desiderosa di apprendere i rudimenti dell’arte.
 
 
 
 
 

Claudel Camille – (Fère-en-Tardenois, 8.12.1864 – Montfavet, 19.10.1943)


 

E’ una giovane donna splendida, dal viso armonioso, dalla bocca grande e sensuale, dagli occhi di un azzurro inteso, dallo sguardo vivace, dai lunghi capelli castani e con un corpo tutto ben proporzionato.
Il fratello Paul Claudel, celebre poeta dell’epoca e diplomatico, così descrive la sorella Camille:
“Un front superbe, surplombant des yeux magnifiques, de ce rare bleu si rare à rencontrer ailleurs que dans les romans.” (Fronte superba su occhi magnifici di un blu così raro che non si trova che nei romanzi).







Scatta inesorabile il colpo di fulmine tra il professore e l’allieva che ben presto inizia a frequentare lo studio dello scultore  posando anche come modella.
Rodin ben presto diviene il suo maestro personale ed il grande amore della sua vita.
Intanto Rodin, che per la  gran mole di incarichi ha bisogno di assistenti, si rende anche conto che questa sua allieva ha un grande talento e può aiutarlo.
 
 
 
 
 
 
 Auguste Rodin – (Parigi, 12.11.1840 – Meudon, 17.11.1917)

 
 
 
Dirà di lei: “le ho insegnato a scoprire l’oro dentro la materia, ma l’oro era dentro di lei”.
Camille a sua volta si consegna a lui totalmente venendo incontro a tutti i suoi desideri anche i più incredibili.
Il loro rapporto è nel contempo d’amore e d’arte… ed è proprio lei che scolpisce in quegli anni le mani ed i piedi delle opere del suo Maestro.
 
 
 
 
 
 
Camille posa come modella
 
 
 
 
 
Attività non da poco ma di grande valore artistico al punto che Delacroix affermò: “E’ dai piedi e dalle mani che si riconosce un grande artista”.
Camille lavora in modo instancabile dalle 7 di mattina alle 7 di sera in perfetta simbiosi artistica con il maestro.
Simbiosi dunque ma anche assoluta “fusione stilistica” come la critica ha evidenziato nell’esame delle loro opere di quel periodo.


 
Claudel Camille – “Jeune femme aux yeux clos” – 1885
 
 
 
 

Tuttavia non possono non notarsi delle leggere differenze… apparendo che Rodin “avvolga” i corpi, mentre Camille “fonda” gli animi.

I corpi di Rodin mostrano la loro sensualità attraverso tratti potenti… mentre quelli di Camille, attraverso forme in movimento.

In quel periodo, Rodin non è ancora quello dell’Esposizione Universale dei Parigi del 1900 ma è già un artista che si sta affermando sempre di più.




Danaid




Ma anche Camille aspira al successo e pertanto si inserisce nei circoli culturali, prende contatti con galleristi e compratori e cerca anche di ottenere delle commesse da strutture pubbliche.
Per giungere a vivere di luce propria ella stessa dice alle sue amiche di lavorare come un uomo.
Siamo nel 1886 quando Rodin le offre un singolarissimo contratto in cui sono mischiati ancora una volta amore ed arte.
Infatti egli le scrive “ti proteggerò e ti introdurrò nella cerchia di amici potenti…ed eleverò le tue capacità artistiche” e si impegna anche a lasciare la sua convivente promettendola di sposarla.
 
 
 
 
 
Camille Claudel – La valse
 
 
 
 
 
In realtà Rodin non lascerà mai Rose Beuret, la “sartina di bell’aspetto” che quand’era giovane era stata la sua modella preferita e che gli aveva anche dato un figlio solo di qualche anno più giovane di Camille. 
 
 
Il loro rapporto tormentato e passionale è raccontato dallo scultore in decine e decine di disegni, ora conservati al Museo Rodin di Parigi, anche nei risvolti erotici, come del resto fece Camille nelle sue sculture, dando vita ad un kamasutra artistico ispirato al famoso poema indiano.

Nel 1888 Rodin scolpisce quella che viene considerata una delle sue maggiori opere… e certamente quella che oggi imperversa in modo assoluto nel web… IL BACIO.



  
Rodin – Il bacio – 1891 –  (il suo più noto capolavoro ) – (partic.)
 
 
 
 
 
Inizialmente la scultura era intitolata Francesca da Rimini e raffigura l’unione tra Paolo e Francesca, (V Canto della Divina Commedia) e per questo doveva essere inserita nel battente sinistro della Porta dell’Inferno ma poi, per la sublime e plastica esaltazione della passione, ci si rese conto che essa contrastava con la sobrietà degli altri battenti e quindi rimase un’opera a parte prendendo anche il titolo “Il bacio“.
 

Sembra poi certo che sia stata proprio Camille Claudel la modella della figura di Francesca.
 
 
 
 
 
 

Camille Claudel


 

In questo periodo la loro passione è al massimo e la loro fusione intellettuale e creativa è vivissima, al punto che Rodin le scrive ancora:
“…tu che mi dai dei godimenti così elevati, così ardenti, vicino a te, mia anima, nel furore dell’amore mantengo sempre il rispetto per la tua persona e per il tuo carattere, mia Camille, non mi trattare senza pietà, io ti chiedo così poco…”.



FINE I PARTE
 
 
 
 
 
 
TONY KOSPAN – CONTINUA
 
 
 
copyright t.k.



blu bel Separatori20090

LA PAGINA DELLA CULTURA VARIA CON LEGGEREZZA

Frecce (174)





Il test del… gelato! – Il modo con cui mangi il cono gelato rivela qualcosa di te!   Leave a comment

 

 


Per combatter il caldo

ecco un test fresco fresco e dolce dolce…

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Sìììììììììììììì

è il test più fresco e più dolce che c’è!…A bocca aperta


 

 

 

 

 

 

IL TEST DEL CONO GELATO

 

 

 

 

 
 
 



COME LO MANGIAMO IL CONO GELATO?

 
 
Anche il nostro modo di mangiare un cono gelato

può dirci che tipo di persona siamo! 

 

E allora, proviamo a scoprirlo con questo velocissimo

e… rinfrescante… test!


 
 
 
 
 
 
 
 


Come si fa?

 

 

E’ semplicissimo basta sceglier qui giù…

la risposta.



 

  

 

 

FATTO?



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1 – MANGIO IL CONO GELATO A GRANDI MORSI

 

SEI UNA PERSONA PIUTTOSTO TESTARDA E LA MAGGIOR PARTE DELLE VOLTE

VUOI FARE COME DECIDI TU.

PERO’ AMI ANCHE LAVORARE E SEI ALQUANTO SINCERO: QUESTO GENERALMENTE

TI PERMETTE DI ANDARE D’ACCORDO CON GLI AMICI E CON IL PARTNER. 

.



2 – MANGIO IL CONO GELATO A PICCOLI MORSI

 

SEI UNA PERSONA MOLTO ATTENTA E CAUTA, IN OGNI CIRCOSTANZA DELLA VITA;

PER QUESTO NON AMI PRENDERE DECISIONI AFFRETTATE.

SEI GENTILE ED ANCHE PIUTTOSTO SENSIBILE.



 

 


3 – MANGIO IL CONO GELATO SOPRATTUTTO LECCANDOLO

 

SEI UNA PERSONA CHE ADORA LA VITA MONDANA; PARTECIPI VOLENTIERI ALLE

FESTE E AMI CHIACCHIERARE E CONOSCERE GENTE NUOVA.

SEI PIUTTOSTO OTTIMISTA, AMBIZIOSO/-A E QUALCHE VOLTA

TI PIACE PROVOCARE CHI TI STA ATTORNO.





4 – MANGIO IL CONO GELATO COMINCIANDO DAL BASSO

 

SEI UNA PERSONA RIGOROSA, CHE AMA LA DISCIPLINA, MA TALVOLTA ANCHE

PIUTTOSTO IMPREVEDIBILE. QUANDO ENTRI IN COMPETIZIONE CON GLI ALTRI

NON LO FAI PER IL GUSTO DI PARTECIPARE, MA PROPRIO PER VINCERE!

AMI TANTISSIMO VIAGGIARE E SCOPRIRE NUOVI USI E COSTUMI.







Se ci va… Animoticon ora… parliamone.

 

 

CIAO DALL’ORSO… ESTIVO

 

 




 

 

 
 

John Gilbert – Breve ricordo dell’erede di Rodolfo Valentino ed ultimo mito del cinema muto anche con video   Leave a comment

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Impersonava nei suoi film, e nell'immaginario collettivo,


l'irresistibile conquistatore, l'eroe maledetto,


il romantico tenebroso e l'amante latino.

  

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Questo grande attore statunitense


fu l'erede di Rodolfo Valentino


e l'ultimo grande divo del cinema muto.

 

 

 

 

John Gilbert (Logan, 10 luglio 1899 – Los Angeles, 9 gennaio 1936) 

 
 
 
 
 
Ebbe 3 matrimoni
ed una breve passionale relazione con Greta Garbo
con la quale girò vari film
in cui era evidentissimo il loro feeling artistico
e… non solo.


 
 
 
 
Qui con Greta Garbo 
 
 

Fu rovinato finanziariamente dalla grande crisi del '29
e… cinematograficamente.. dall'arrivo del sonoro…
per la sua voce dal timbro metallico e mieloso.





Anche qui è con Greta Garbo


Morì giovanissimo per un infarto a soli 37 anni.



 



  



Vediamolo in questo bel video omaggio
ascoltando anche una bella musica.



 


 




 


  


 Tony Kospan





IL MONDO DELL'ARTE E DEGLI ARTISTI
NEL GRUPPO DI FB

 
 
 
 





 

 

Rob Gonsalves – Breve biografia ed alcune opere del noto pittore canadese del realismo magico   Leave a comment



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Rob Gonsalves è stato un pittore canadese della corrente detta “realismo magico”, ma definibile anche come “surrealismo moderno”.

In più questo artista si è distinto sia per la sua grande capacità di creare precise ed originali “prospettive” che per lo stile.

Egli dipingeva quadri singoli ma anche stampe in numero limitato ed illustrazioni per libri.

Molte sue opere sono ancora amatissime e diffusissime nel web e certamente ne riconoscerete alcune.



Rob Gonsalves (Toronto 10.7.1959 – 14.6.2017)



Fin da piccolo Gonsalves mostrò grande capacità di crear, con ogni mezzo, opere di fantasia.

A dodici anni iniziò ad approfondire lo studio dell'architettura e delle tecniche prospettiche.

Nel contempo nascevano i suoi primi dipinti aventi come oggetto… edifici immaginari.








Dopo la conoscenza delle opere di artisti come Dalí e Tanguy, Gonsalves iniziò a creare i primi dipinti surrealisti.
Ma furono il “Realismo Magico”, il surrealismo di Magritte e le famose illusioni prospettiche di Escher, che ebbero la massima influenza sul suo modo di vedere e di vivere la pittura.

In gioventù Gonsalves lavorò a tempo pieno come architetto, come artista di murales “trompe-l'oeil” e nella creazione di scenografie teatrali.







Dopo il grande succcesso che nel 1990 alla Mostra di Toronto “Outdoor Art”, Gonsalves si dedicò alla pittura a tempo pieno.

Anche se le opere di Gonsalves sono certamente classificabili come surreali, in realtà esse sono sempre frutto di un progetto e di un pensiero consapevole.

Le idee gli venivano dal mondo reale e dalle concrete attività umane ma poi egli vi iniettava magiche emozioni in scenari apparentemente “realistici”.








Con la sua arte egli intendeva esprimere il desiderio degli esseri umani di sognare la realizzazione dell'impossibile.

Le sue opere sono state collezionate da ammiratori di tutto il mondo e egli vinse anche un premio istituito come illustratore di libri per bambini.

Nel suo lavoro era noto per il gran tempo e la gran cura che impiegava nella preparazione delle sue opere per cui ne creava davvero pochissime all'anno.








Tra i tanti video presenti su Youtube ho scelto questo per la bella musica e perché ci consente di conoscere parecchie altre opere di questo artista contemporaneo di recente scomparso.






Ciao da Tony Kospan





IL GRUPPO DI CHI AMA L'ARTE

Ripped Note







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