Archivio per 2 luglio 2019

Buon martedì notte in poesia “Il tuo sorriso” Neruda – arte Khnopff – canzone “Luglio”   1 comment

 

 

 

Fernand Khnopff – 1899 – Testa di donna (Simbolismo)

 

 

 

 

 

Lo sai, io amo l'ombra come amo la luce.
Perché esistano la bellezza del volto,
la chiarezza del discorso,
la bontà e fermezza del carattere,
l'ombra è necessaria quanto la luce.
Esse non sono avversarie:
anzi si tengono amorevolmente per mano,
e quando la luce scompare l'ombra le scivola dentro.
– Friedrich Nietzsche –

 

 

 

Fernand Khnopff – Carezze  

 

 

IL TUO SORRISO

Pablo Neruda

 

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

 

 

*Fernand Khnopff – Ricordi 

 

 

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A VOI TUTTI… OVUNQUE SIATE…


 

 

 

Fernand Edmond Jean Marie Khnopff  (Autoritratto)

Grembergen 12.9.1858 – Bruxelles 12.11.1921 

è stato un pittore belga della corrente Simbolista.

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      (Luglio)

 

 Fernand Khnopff – Silenzio



Il principino gran riformatore – Breve ma saggia favoletta che dovrebbe farci meditare   Leave a comment

 

 

 

 

 

 

Ecco una favoletta molto carina che evidenzia un’amara realtà.

 
 
Tutti siamo bravi a dar saggi consigli… agli altri…
ma poi quando capita a noi di trovarci nella stessa situazione
ehm ehm… spesso ce ne dimentichiamo…
e facciamo come tutti.
 
 
Questa favoletta è, a mio parere, 
molto significativa…
 
 
 
 
 

 

 

 

IL PRINCIPINO… “SAGGIO”

 

 

C’era una volta un principino molto saggio.
Un giorno il re suo padre gli disse:
“Figlio, tra il popolo serpeggia il malcontento.
Che mi consigli di fare?”. 
“Babbo, sentenziò il principino, fà come le nuvole sagge”. 


“Che significa?, chiese il re.

Non mi dirai che ci sono nuvole sagge e nuvole stolte”. 
“Eppure è così.
Se le nuvole fanno cadere la pioggia sui terreni tormentati
dalla siccità , sono sagge.
Se invece piovono sul mare, sono stolte”.
 
“Tradotto per la situazione del regno, cosa significa?”, indagò il re. 
“Babbo, fà come le nuvole sagge, insistette il fanciullo.
Sappi distinguere i deserti dai mari, i poveri dai ricchi.
Fà piovere sul secco, migliora le condizioni di chi sta peggio:
questo io lo chiamo un buon governo.
 
Se invece farai piovere sul mare, favorendo i ricchi, aumenterai il disordine”. 
“Ma i ricchi mi diverranno ostili e quelli sono potenti!”, fece notare il sovrano.
 
 “Se il mare si lamenta di non avere abbastanza acqua, osservò il principino,
sarà il caso di dargli retta? E se minaccia di tracimare con l’acqua che ha, 
è il caso di dargli ancora più acqua?”. 


“Mi hai convinto, disse il re. Cominciamo a mettere in atto le riforme.

Portami il tuo salvadanaio: daremo i tuoi soldini a quel bambino scalzo e
affamato che sta passando. Tanto a te non manca niente”. 

“Non sia mai!”, gridò il bambino. 


Il re commentò amaramente:
“Ahi ahi, oggi la nuvoletta è stolta!”…
 
 
 
 

 
 
 
 

Cosa ne pensate?
 
 
Siamo  o no… colpevoli di questo?
 
 
Siamo  o no… consapevoli di questo?






 
 
 
Ciao da Tony Kospan




I BRONZI DI RIACE (CONOSCIAMOLI E VEDIAMOLI DA VICINO)   Leave a comment





La storia dei due mitici Bronzi è composta di una parte antica e classica, del tutto ignota o quasi, 
ed una moderna che inizia il 16 Agosto del 1972, giorno della loro scoperta nel mare di Riace, 
che pure presenta aspetti poco chiari, come l’assenza di qualsiasi altro reperto antico accanto.

Conosciamoli un po’







I Bronzi di Riace sono due statue di bronzo del V secolo a. C. giunte a noi in eccezionale stato di conservazione.

Una viene denominata “IL GUERRIERO” (o “IL GIOVANE”) e l’altra IL GUERRIERO B (o “IL VECCHIO”).










Rinvenuti in mare il 16 agosto 1972 nei pressi di Riace Marina (RC) sono considerati tra i capolavori assoluti della scultura della Grecia (o Magna Grecia) classica.

L’origine e gli autori delle statue sono ancora avvolti nel mistero.











I Bronzi si trovano ora, dopo una perfetta liberazione dalle incrostazioni marine formatesi lungo 25 secoli, nel Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria.










Le 2 sculture sono diventate un simbolo di Reggio Calabria e della Calabria tutta.








(VEDIAMOLI DA VICINO E SCOPRIAMO QUANTO SIANO EMOZIONANTI)
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H. Hesse – Breve ricordo del geniale poeta.. scrittore.. filosofo e pittore tedesco anche con alcuni passi del Siddharta   Leave a comment

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 Hermann Hesse è stato un grande poeta e scrittore tedesco,

insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1946,

nonché interessante pittore…

 

 

H. Hesse – Sedia con libri (1921)

 

 

 

Questo è, tra i suoi mitici aforismi,

uno di quelli che amo di più…

 


L'amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo.
L'amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso.
Allora non sarà trascinato, ma trascinerà.

 


 

(Calw 2.7.1877 – Montagnola 9.8.1962)

 

 

 

Non aveva un carattere facile… amava più le sue piante

che le relazioni umane…

(oggi diremmo che era un po' orso… eh eh)





 

Si sposò 3 volte (ma senza mai credere molto al matrimonio).


 

 

 

Qui è con l'ultima moglie… Ninon 

 


Parlare di lui e delle sue opere in un unico post è impossibile…

dato che le sue opere sono davvero tantissime

(ben 15 raccolte di poesie e ben 32 tra romanzi e libri di racconti!!!)

,

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,

H. Hesse – Acquarello




 

Ma per la loro bellezza ho publicato e continuo a pubblicare

spesso sue poesie, aforismi, racconti etc…

per cui stavolta mi limiterò a riproporre questo post

dedicato alla sua opera principale SIDDHARTA

 

 

 

 

  


Non sono moltissimi i libri che hanno influenzato la storia umana…

ma il… SIDDHARTA è uno di questi…


 

 

 

 

 

 

 

Ne parlerò ora prima brevemente

e poi pubblicherò alcuni brevi

ma significativi brani tratti dal libro.
 

 

 

 

 

 

 

IL ROMANZO

 

 

Siddharta è un romanzo ambientato in India e pubblicato per la prima volta nel lontano 1922.
 
E’ una tra le opere più famose di Hermann Hesse
 
Narra la vita del giovane indiano Siddharta, figlio di un ricco bramino, alla ricerca della sua strada nei modi più disparati.

 
 
 

 
 
 
 

CHI E' DUNQUE SIDDHARTA?

 


E' uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita.

Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il «costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l′aveva visto centinaia di volte con venerazione».


 

 

 

 

 

 

STORIA E DIFFUSIONE DELL'OPERA

 


Siddharta è senz′altro l′opera di Hesse più universalmente nota.

Questo breve romanzo di ambiente indiano, pubblicato per la prima volta nel 1922, ha avuto infatti in questi ultimi anni una strepitosa fortuna.

Prima in America, poi in ogni parte del mondo, i giovani lo hanno riscoperto come un loro testo, dove non trovavano solo un grande scrittore moderno ma un sottile e delicato saggio, capace di dare, attraverso questa parabola romanzesca, un insegnamento sulla vita che evidentemente i suoi lettori non incontravano altrove.


 

 

 

 


E’ un libro adatto a chi si pone tante domande, a chi cerca risposte, a chi è alla ricerca di se stesso ed a chi vuole trovare la propria essenza e i propri valori.

Che possa piacere o no… che possa essere condiviso o no… il pensiero di Hesse che si esprime attraverso il libro è certamente un geniale e sublime tentativo di vedere oltre l’apparenza materiale delle cose… e può rappresentare una grande lezione di vita.


 

 

 

ALCUNI SIGNIFICATIVI ESTRATTI

 

 

Ma leggiamo ora alcuni passi di questo famosissimo libro…
ascoltando, se ci va, un  po' di buona musica… new age…


 
 


 

 

 

“Povero io sono” disse Siddharta: “non possiedo niente, se è questo che intendi dire.
Certamente sono povero, ma lo sono volontariamente, quindi non sono in miseria”.
 
 

 

 

Se vuoi conoscere il tuo passato, sapere che cosa ti ha causato, allora osservati nel presente, che è l'effetto del passato. Se vuoi conoscere il tuo futuro, sapere che cosa ti porterà, allora osservati nel presente, che è la causa del futuro.

 

 

 
Tu sei un sapiente Siddharta; ebbene, impara anche questo:
“L’amore si può mendicare, comprare, regalare, si può trovarlo per caso sulla strada, ma non si può estorcere”.
 
 

 

 
“Dimmi, amico: tu non educhi tuo figlio? non lo costringi? non lo picchi? non lo castighi?”
 “No, Vasudeva, non faccio nulla di tutto questo”.
“Lo sapevo. Tu non lo costringi, non lo picchi, non gli dai ordini, perchè sai che c’è più forza nel molle che nel duro, sai che l’acqua è più forte della pietra, che l’amore è più forte della violenza….”
 
 

 

 
”… A lui, che in amore era ancora un ragazzo, e perciò incline a precipitarsi ciecamente e insaziabilmente nel piacere come in un abisso, ella insegnò a fondo la dottrina che non si ottiene piacere senza dare piacere, e che ogni gesto, ogni carezza, ogni contatto, ogni sguardo, ogni minima posizione del corpo ha il suo segreto, la cui scoperta avvia alla consapevole felicità. Gli insegnò che, dopo una festa d’amore, gli amanti non debbono separarsi se non compresi di reciproca ammirazione, se non vinti e vincitori a un tempo, cosicchè in nessuno dei due insorgano sazietà e squallore e il sentimento cattivo d’avere abusato o d’aver subìto un abuso. ..”
 

 

 

“La realtà dell'esistenza personale e del mondo esteriore è dolore, consistente nell'invarianza delle sue condizioni:
nascita, malattia, morte, mancanza di ciò che si desidera, unione con ciò che dispiace, separazione da ciò che si ama;
l'origine del dolore è il desiderio di esistere, il bisogno del piacere e anche il suo rifiuto.
La retta via sta nel mezzo.
Il segreto della felicità sta nell'accettarsi così come si è, rinunciando ai desideri, la cui consapevolezza rende infelici non meno della loro realizzazione.
Infatti ogni desiderio soddisfatto porta a maturarne un altro ancora più grande.”

 

 

 

“L’amore, mi sembra di tutte la cosa principale.

Penetrare il mondo, spiegarlo, disprezzarlo, può essere l’opera dei grandi filosofi.

Ma a me importa solo di poter amare il mondo, non disprezzarlo, non odiare il mondo e me;

a me importa solo di poter considerare il mondo, e me, e tutti gli esseri, con amore, ammirazione e rispetto”

 

 

 

 

E tutto insieme, tutte le voci, tutte le mete, tutti i desideri, tutti i dolori, tutta la gioia,

tutto il bene e il male, tutto insieme era il mondo.

Tutto insieme era il fiume del divenire, era la musica della vita.

 

 

 




TONY KOSPAN




(ESTRATTI DA VARI SITI WEB – IMPAGINAZ. E COORDINAM. T.K.)





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