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Archivio per 26 giugno 2019
Felice mercoledì sera in poesia “Ti voglio amare” I. Malcotti – arte C. Alexandre – canzone “Flesh for fantasy” Leave a comment
Lalla Romano – Breve ricordo.. anche con sue poesie.. della notevole poetessa e scrittrice del ‘900 Leave a comment

LALLA ROMANO
– UN SECOLO NELLA CULTURA ITALIANA –
UN BREVE RICORDO
PER IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
a cura di Tony Kospan

Lalla Romano (Graziella Romano, detta Lalla)
Demonte 11.11.1906 – Milano 26.6. 2001
Demonte 11.11.1906 – Milano 26.6. 2001
Nata agli inizi del secolo scorso
è stata una poetessa, scrittrice, partigiana, professoressa…
amante dell'arte… etc, che ha vissuto davvero intensamente
tutto il novecento (è morta nel 2005 a 95 anni)
amante dell'arte… etc, che ha vissuto davvero intensamente
tutto il novecento (è morta nel 2005 a 95 anni)
nel mondo culturale ed intellettuale italiano
ma sempre in modo riservato ed appartato…
ragggiungendo infine la fama con il romanzo
ma sempre in modo riservato ed appartato…
ragggiungendo infine la fama con il romanzo
“Le parole tra noi leggere“
vincitore del Premio Strega nel 1969.
vincitore del Premio Strega nel 1969.

Una rara immagine giovanile
Nonostante il carattere molto schivo ,
frutto della sua educazione fornitale dalla famiglia
di antiche tradizioni piemontesi,
ebbe però modo di conoscere e di farsi conoscere ed apprezzare
da Montale a Mario Soldati… da Pavese a Pasolini… etc.
frutto della sua educazione fornitale dalla famiglia
di antiche tradizioni piemontesi,
ebbe però modo di conoscere e di farsi conoscere ed apprezzare
da Montale a Mario Soldati… da Pavese a Pasolini… etc.

Qui con Elio Vittorini
La sua attività letteraria molto intensa
(anche la sua vita lo è stata)
si svolse principalmente
nella scrittura di romanzi… poesie e saggi…
nella scrittura di romanzi… poesie e saggi…

La critica definisce i suoi romanzi… “impietose pennellate
rivelatrici dei vizi e dei difetti della borghesia italiana”
(che lei ben conosceva) e le sue poesie
di genere più intimista come “vicine alla precisione
e stentoreità dei versi di lirici greci”.
rivelatrici dei vizi e dei difetti della borghesia italiana”
(che lei ben conosceva) e le sue poesie
di genere più intimista come “vicine alla precisione
e stentoreità dei versi di lirici greci”.

Qui con Cesare Pavese
ORA ALCUNE SUE POESIE
TU VAI LONTANO
Tu vai lontano
ed io scateno dietro di te la muta
degli ansanti segugi
Ti raggiunge
dovunque l'esercito implorante
Ascolta: in mezzo al cielo
angeli dissennati
senza ritegno gridano il tuo nome
ed io scateno dietro di te la muta
degli ansanti segugi
Ti raggiunge
dovunque l'esercito implorante
Ascolta: in mezzo al cielo
angeli dissennati
senza ritegno gridano il tuo nome
IL SILENZIO
Musiche nascono
sono ancora parole,
soli ardono si spengono
sono ancora tempo.
Solamente il silenzio
oltre il gelo dei mondi
oltre il solitario passo dei vecchi
oltre il sonno dimenticato dei morti
solo il silenzio vive.
Musiche nascono
sono ancora parole,
soli ardono si spengono
sono ancora tempo.
Solamente il silenzio
oltre il gelo dei mondi
oltre il solitario passo dei vecchi
oltre il sonno dimenticato dei morti
solo il silenzio vive.
CANZONE
Amore, bada, se mi vuoi ferire,
che la ferita non mi sia mortale.
Lagnarmi non m’udresti del mio male,
ma lontano da te vorrei morire.
Come la cerva ch’è ferita a morte,
nel folto delle selve fuggirò.
Sola e senza rimpianger la mia sorte,
amor, lontano da te morirò.
che la ferita non mi sia mortale.
Lagnarmi non m’udresti del mio male,
ma lontano da te vorrei morire.
Come la cerva ch’è ferita a morte,
nel folto delle selve fuggirò.
Sola e senza rimpianger la mia sorte,
amor, lontano da te morirò.

F I N E
TONY KOSPAN
Claudio Abbado mitico direttore d’orchestra – Breve ricordo anche ascoltando la sua direzione della Cenerentola di Rossini Leave a comment
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Claudio Abbado
è stato un grande esponente della storia musicale
italiana e mondiale del ‘900.
è stato un grande esponente della storia musicale
italiana e mondiale del ‘900.
Aveva 80 anni quando ci ha lasciati qualche anno fa…

Milano 26.6.1933 – Bologna 20.1.2014
E’ stato un grandissimo direttore d’orchesta
ma anche direttore artistico di grandi istituzioni musicali
(Wiener Philharmoniker, Scala, London Symphony Orchestra etc.).
ma anche direttore artistico di grandi istituzioni musicali
(Wiener Philharmoniker, Scala, London Symphony Orchestra etc.).

Si è distinto come grande innovatore
sia favorendo l’apertura all’amore per la musica classica
a tutte le categorie sociali
che impegnandosi nel valorizzare i giovani talenti.
sia favorendo l’apertura all’amore per la musica classica
a tutte le categorie sociali
che impegnandosi nel valorizzare i giovani talenti.

Nella sua lunga carriera artistica
ha avuto grandi riconoscimenti e successi dappertutto.
ha avuto grandi riconoscimenti e successi dappertutto.
Recentemente era stato nominato Senatore a vita
dal Presidente Napolitano
dal Presidente Napolitano
ma aveva rinunciato ad ogni compenso.

Come possiamo ricordarlo se non
con una sua famosa direzione musicale?
con una sua famosa direzione musicale?
Ho scelto questo brano della Cenerentola di Rossini.


Claudio… grazie di tutto
e certamente, con la tua classe e con la tua umanità,
stai continuando a dirigere orchestre tra le stelle.

Tony Kospan

Odoardo Spadaro – Breve ricordo di un mito della canzone italiana del 1° 900 con “Porta un bacione a Firenze” e “Sulla carrozzella” Leave a comment
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Questo grande cantante, ma in realtà anche cantautore,
ha lasciato un grande segnonella storia della musica leggera italiana.
Cercherò di tracciare un breve ricordo dell'artista
anche grazie ad una sua canzone mitica
che ebbe successo in tutto il mondo e che ancor oggi è molto amata
e ad un altro suo successo.
Odoardo Spadaro
è considerato il secondo vero cantautore italiano,
dopo Armando Gill,
essendo stato l'autore di molte delle sue canzoni…
Vediamo un po' qual era l'atmosfera del 1938
prima di ascoltar questa sua mitica canzone.

(Firenze 16 1 1893 – Careggi 26 6 1965)
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PORTA UN BACIONE A FIRENZE
Di Lazzaro – Bruno (1938)
Siamo nell'anno in cui l'Italia vince il suo secondo
Campionato del Mondo di calcio…

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ma anche nell'anno in cui vengono emanate le leggi razziali…

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Il “bacione”
era realmente legato alla nostalgia dei nostri emigranti.
che Spadaro, all'epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo,
piuttosto che stare in Italia,
in quanto insofferente al peso della dittatura.

Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
ad avere un grande successo internazionale.

La canzone poi nel 1955 divenne anche un film.

ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare cantata proprio da O. Spadaro.
![Immagine ridotta [Gif-Animate-Frecce (51).gif - 0kB]](https://i0.wp.com/digilander.libero.it/netnick/Gif-Animate-Frecce/Gif-Animate-Frecce%20(51).gif)

Altra sua mitica canzone è poi certamente “Sulla carrozzella”,
che, come scrisse Enzo Biagi,
che, come scrisse Enzo Biagi,
nacque all'epoca del razionamento della benzina
che aveva causato la scomparsa delle macchine.
che aveva causato la scomparsa delle macchine.
Al suo funerale tutta la folla cantò proprio…
“Porta un bacione a Firenze”
F I N E

