
Albert Joseph Moore


Lily Cole – 2005








Hai abbassato le difese, ti sei reso vulnerabile.
Hai messo un tuo tesoro, fragile come un cristallo,
nelle mani di un’altra persona.
Fa molto male quando quella persona non lo accoglie.
~ Jonah Lynch ~









Albert Joseph Moore – Omaggio alla musica




Albert Joseph Moore
LASCIAMI LIBERE LE MANI…
Pablo Neruda
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci –
m’accende con tremule fiammate.
Ahi, tu non sai cos’è questo!
è la tempesta dei miei sensi
che piega la selva
sensibile dei miei nervi.
è la carne che grida
con le sue lingue ardenti!
è l’incendio!
E tu sei qui, donna,
come un legno intatto
ora che tutta la mia
vita fatta cenere vola
verso il tuo corpo pieno,
come la notte, d’astri!
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solo ti desidero,
ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio
che inaridisce e s’estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi
sei venuta sulla terra –
com’io son venuto
per contenerti,
desiderarti,
riceverti!
Albert Joseph Moore






IL GRUPPO DI CHI AMA LA STORIA ED I RICORDI
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Il “Ratto di Proserpina” è un gruppo scultoreo
dell’architetto e scultore napoletano Gian Lorenzo Bernini

(Napoli, 7 dicembre 1598 – Roma, 28 novembre 1680)
L'opera del Bernini, autore anche delle note…“Apollo e Dafne” e “David”,
era destinata dal committente, Scipione Borghese, ad arredare Villa Borghese.

Ma solo qualche mese dopo, per motivi non noti,
Scipione Borghese dona la scultura al nipote del nuovo papa Gregorio XV.

La mano nella carne
L'opera, benché di un Bernini giovane,
appare come un’opera pienamente barocca, matura, dinamica
e densa di dettagli per descrivere in modo completo il mitico rapimento.

Non viene trascurato alcun dettaglio, c'è perfino Cerbero (sotto),
il cane che con le sue tre teste protegge l'operazione.

Cerbero, il cane a 3 teste alla base della scultura
La fantastica bellezza di questo gruppo scultoreo è dovuta ai curatissimi dettagli,
alla resa della torsione dei corpi che esprime il pathos dell'azione,
ed al fatto che è ammirabile da qualunque punto lo si osservi
benché quello principale sia quello frontale.

I dettagli più evidenti sono anche la lacrima che solca il volto di Proserpina
che esprime la sua disperazione nello sforzo di fuggire,
la mano di Plutone che affonda nella carne di Proserpina per bloccarla,
la morbidezza della veste che mostra il corpo della dea.

Il volto con le lacrime
L'insieme dona allo spettatore l'idea d'esser davanti ad una scena vera.

L'eccezionale e plastico realismo dell'opera, pur nell'ambito del barocco,
è capace di donare grandi emozioni a chi la osserva
ed evidenzia la suprema abilità del Bernini che, anche grazie alle opere successive,
è considerato come uno dei più grandi scultori di tutti i tempi.
OBIETTIVO ARTE
IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L'ARTE… INSIEME
(Versione video Facebook)

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Cos'è il solstizio?
E' il momento in cui il Sole culmina allo Zenith e si trova così nel punto più alto del cielo.
In parole povere è il giorno… (inteso come ore di luce)… più lungo dell'anno.
Il solstizio d’estate, che cade tutti gli anni il 20 o il 21 giugno, come quello d’inverno
è il momento dell’anno nel quale il Sole raggiunge il punto più meridionale
(o settentrionale per quello invernale) della sua corsa apparente nel cielo,
tropico del Capricorno o del Cancro.
Quest'anno il solstizio cade precisamente alle ore 23, 43 del 20 giugno.

Daniel Merriam
IL SOLSTIZIO D’ESTATE
ASTRONOMIA – MITI – RITI – POESIA – STORIA

IL SOLSTIZIO FESTA DELLA NATURA
Il solstizio (così come l'equinozio) è una ricorrenza vera e precisa della Natura…
festeggiata fin dai tempi antichi.
Infatti le giornate solstiziali nelle tradizioni precristiane… erano sacre.

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Ancora oggi moderni gruppi neopagani e neodruidici celebrano il giorno di “Midsummer“,
la Mezza estate cara a Shakespeare.
Molti sono i riti solstiziali che si svolgono in particolare a Stonehenge (Inghilterra),
richiamando nel sito, ancora carico di misteri, migliaia di persone ogni anno.
In verità i giorni solstiziali sono da sempre festeggiati da molti popoli dell’Occidente perché,
basandosi sul fatto che il sole raggiunge il suo massimo trionfo nel cielo, le antiche tradizioni
collegavano questo momento dell’anno come un punto di contatto
fra il mondo visibile e quello invisibile.

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IL SOLSTIZIO IN SENSO ASTRONOMICO.
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Da un punto più prettamente astronomico, invece, il termine «solstizio» significa «Sole stazionario»
e indica che in questo momento astronomico l’astro non si alza né si abbassa
rispetto all’equatore celeste.
Nell’esatto mezzogiorno astronomico le ombre degli edifici e dei pali scompaiono del tutto (al tropico).
E non solo.
Sempre in quest’occasione, al Tropico del Cancro è possibile osservare l’immagine del disco solare
nel fondo dei pozzi, riflesso dall’acqua anche a decine di metri di profondità.

Neodruidi aspettano il sorgere del sole nel giorno del solstizio a Stonehenge
Lo stesso fenomeno si ripete il 21 dicembre (solstizio d’inverno) al tropico del Capricorno.
MITI RITI FESTE LEGGENDE
Ma il giorno del solstizio d’estate è presente anche nei miti, nelle tradizioni, nelle leggende
e nelle feste che alcuni popoli gli dedicano.

Il gran numero di usanze e di piccoli rituali ancora seguiti con grande attenzione dalla gente,
e tuttora vivi in tutta Europa, testimoniano infatti che il solstizio estivo, insieme a quello invernale,
resta uno dei momenti più amati e più sentiti nella cultura popolare
(anche se temo che in questi anni in cui i popoli non riescono a staccarsi dalla prigionia
dei mezzi di comunicazione di massa nemmeno per un minuto dimenticandosi così
del cielo e della natura, il senso di questa ricorrenza astronomica rischia di scomparire).

IL SOLSTIZIO PER GLI ANTICHI
Nell’antica Roma i due solstizi erano consacrati a Giano bifronte,
il dio guardiano delle soglie e dei passaggi.
Oggi invece troviamo i due Giovanni, il Battista per il solstizio d’Estate
e l'Evangelista per quello d’Inverno, come figure di riferimento
per le festività legate rispettivamente al 21 giugno ed al 21 dicembre.

San Giovanni Battista – Caravaggio (partic.)
Ancor oggi il momento del sorgere dell'estate conserva tutte le sue antiche valenze magiche.
La porta degli Dei – Scultura antica
Infine i popoli antichi chiamavano i due solstizi «porte»:
– Porta degli Dèi o degli Immortali quello invernale,
– Porta degli Uomini quello estivo.

Daniel Merriam
Tra le varie tradizioni ancora in uso c'è quella di Poznan (Polonia).
Lì festeggiano il solstizio d’estate liberando migliaia di lanterne di carta.

Le lanterne di Poznan
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ORA ANCHE UNA BELLA POESIA
SOLSTIZIO D'ESTATE
Roberto Maggiani
Qui mi fermo, dove inizia l’estate:
già domani la luce sarà breve
la notte riprenderà ad espandersi
meno remote saranno le stelle.
Come un fuggiasco riparo tra i boschi –
non oltrepasso la linea tra l’oggi e il domani.

INFINE L'AUGURIO A TUTTI DI UNA FELICE ESTATE
(nonostante il Covid-9)
Reso omaggio a questo giorno che non è una data mitica,
creata dall'Uomo… bensì
una realtà oggettiva (astronomica) della Natura
non mi resta che augurarvi ed augurarci
con il superamento della tremenda pandemia
un’estate felice e generosa di belle giornate
per tutti voi… per tutti noi… e dunque
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