tradizione d'unire belle opere d'arte a grandi musiche
Stavolta i protagonisti sono
due grandissimi artisti che hanno avuto tra i loro principali tratti caratteristici l'armonia, l'emozione e la fantasia
CLASSICA ED… ARTE…
BEETHOVEN E RENOIR
Beethoven…
e…
Renoir
La vivacità dei colori del grande impressionista viene quindi unita alla magia delle note del mitico musicista
Dunque mi fa piacere associare questi dipinti… sempre pieni di vivacità, eleganza e… vitalità dedicati alla musica dal pittore della “joie di vivre” e della Belle Epoque alla musica mitica di Beethoven
La stessa idea m'appare esser stata quella dell'autore del video qui giù che ci dona tante altre belle opere d'arte di Renoir
I libri sono, per definizione, destinati a essere letti.
Ma questo non è certamente il caso del misterioso ”Manoscritto Voynich”, che prende il nome da Wilfred Voynich, un libraio antiquario americano, che acquistò la singolare opera nel 1912 da una scuola di gesuiti vicino Roma.
IL MISTERIOSO MANOSCRITTO DI VOYNICH
Le sue origini e il suo autore restano ignoti, sebbene esso fosse accompagnato da una lettera del 19 agosto del 1666, di Johannes Marcus Marci, rettore dell’Università di Praga, ad Atanasio Kircher, uno studioso gesuita.
Secondo la lettera, il manoscritto era opera dello scienziato del XIII secolo Ruggero Bacone.
Il manoscritto, un volume in ottavo, di soli 15×23 cm, consiste in 204 pagine (altre 28 pagine sono andate perdute), ciascuna piena di disegni a colori e di annotazioni scritte a mano in un codice segreto.
Nonostante gli sforzi degli studiosi, non si sa in che lingua sia scritto o cifrato, o quale fosse l’intento del suo autore.
A prima vista si direbbe un erbario medievale, che descrive la raccolta e la preparazione delle piante medicinali, con numerose mappe astronomiche e diagrammi, il tutto decorato da curiosi piccoli nudi femminili.
Ma la maggior parte delle piante illustrate è immaginaria, una flora di pura invenzione.
Nel 1912, un collezionista di libri rari, Wilfrid M. Voynich, acquistò dal Collegio dei gesuiti di Villa Mondragone, a Frascati, questo manoscritto medievale di 235 pagine, scritto in un alfabeto sconosciuto ed in quella che parrebbe essere una lingua sconosciuta o cifrata.
Voynich desiderava far decrittare il manoscritto e ne fece avere delle copie fotografiche a una serie di esperti: crittologhi, linguisti, storici…
Ma nonostante tutti gli sforzi, il libro, a tutt’oggi, non è ancora stato decifrato.
Venne poi venduto ad un antiquario newyorkese nel 1961 per la “modica” somma di 24.500 dollari.
Questi valutò il volume a 160.000 dollari, ma non fece un buon affare, perchè non riuscì a trovare un compratore.
Alla fine lo donò all’università di Yale, dove è tuttora conservato alla Beinecke Rare Book Library con il numero di catalogo MS 408.
Forse consultando una delle tantissime copie del manoscritto sareste in grado di decifrare questo puzzle storico…
Provateci…
Chissà…
Secondo molti però non c'è alcun arcano ma solo la fantasia sfrenata dell'autore e la sua volontà di far impazzire coloro che si sarebbero avvicinati alla sua opera… (nel qual caso c'è riuscito in pieno).
E' l'anno in cui si tennero le famose Olimpiadi di Berlino che videro il nero Owens trionfare a dispetto di Hitler che, si racconta, si rifiutò di stringegli la mano…
e delle guerre italiane in Africa…
Entriamo dunque con qualche altra immagine
nell’atmosfera dell’epoca…
Doris Duranti attrice molto amata nel 1936
Ecco ora il testo di questa canzone
che ha attraversato la guerra
e che è giunta fino ai nostri giorni
BAMBINA INNAMORATA
Autori: A. Bracchi – G. D’Anzi
Bambina innamorata stanotte t’ho sognata sul cuore addormentata e sorridevi tu. Bambina innamorata la bocca t’ho baciata, quel bacio ti ha destata non lo scordare più. M’hai detto t’amo voglio il tuo amor, risposi t’amo con tutto il cuor. Bambina innamorata stanotte t’ho sognata sul cuore addormentata e sorridevi tu. Prima rosa se tremante già ti parlo del mio amore tu mi parli e mi sorridi maliziosa ma forse ti batte il cuor. Prima rosa più gentile e delicata dun bel fiore vorrei dirti ciò che il labbro mai non osa io vivo per questo amor. Bambina innamorata stanotte t’ho sognata sul cuore addormentata e sorridevi tu