Archivio per 15 giugno 2019

L’Hully Gully ballo di gran moda negli anni 60 – Breve storia/ricordo anche con 2 ballabilissime canzoni   Leave a comment

 
 
 
 

 
 
 

L’HULLY GULLY
 
 
 
 
Ve lo ricordate???
 
 
 Lo dico a quelli che hanno più o meno la mia età (ehm… ehm)
ma, per la conoscenza della storia della musica, anche ai più giovani… 
 
 
Ricordiamolo, riascoltiamolo… un attimo
vedendo anche immagini vere dell'epoca
in un vero e proprio video-documento.

 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

COME E DOVE NASCE?

 
 
 
E' un ballo, simile al samba, originario del Sud degli Stati Uniti d'America che era in voga negli anni 60.
 
In Italia diventa popolare con alcuni celebri brani di Edoardo Vianello:
“Hully gully in dieci”, “Abbronzatissima” (1963) e soprattutto I watussi, vero disco boom dell'estate 1964

 
 
 
 
 

 
  
 

NOI E LUI

 
 
 
Abbiamo ballato l’Hully Gully per trenta anni e nessuno pensava di definirlo Ballo di gruppo o Social Dance ah ah.
 
Era… Hully Gully e… basta.
 
Ogni volta che veniva suonato, le coppie in pista si scioglievano e singolarmente, in gruppo ordinato e compatto, si mettevano a ballare muovendo nella stessa direzione quei passi semplici semplici facili facili: quattro più quattro più quattro etc .
 
Nel corso degli anni eravamo convinti della eternità e della unicità dell’Hully Gully.

 
 
 
 



SIGNIFICATO DEL NOME


Ma cosa significa “Hully Gully”?

L'espressione deriva da un gioco popolare in America in cui un giocatore scuote una manciata di noci,

noccioline o semi e chiede al suo avversario “Hully Gully” cioè “Quanti sono?” 

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DURATA DEL BALLO NEL TEMPO

 
Fra successi che andavano e venivano, esso sopravviveva, uguale a se stesso, immutabile e inimitabile per circa un decennio. 
 
Era italiano o cubano? Era americano o caraibico? 
All'epoca non ci interessava affatto… a noi bastava sapere che esistesse.
Nessuno si chiedeva da dove fosse venuto, e come, perché e quando.
 
Noi lo sentivamo più nostrano che mai, un compagno di giochi adolescenziali, che si manteneva in perfetto equilibrio con l’universo delle danze in continua trasformazione.
 
 
 
 

 

 

PERCHE' ERA TANTO AMATO? 




Era anche una certezza per i più timidi.
 
Nei tempi in cui non esistevano tante scuole di ballo, tutti potevano affrontare la pista su un brano di hully gully:
era un ballo amico che non tradiva mai e non nascondeva brutte sorprese.
 
Era un ponte levatoio aperto ed invitante verso il ballo:
era la porta d’ingresso che portava in pista anche i non ballerini. 
 
Il grande Edoardo Vianello, con le sue canzoni ( I Watussi – 1963  / Hully Gully in 10 – 1964  /  ecc.),  ci ha dato tanti momenti di allegria e per questo lo ringraziamo.

 
 
 
 
 

 
 
 
 


Ascoltiamo infine una delle canzoni di maggior successo con questo ritmo… 
 
 
E' il mitico ma leggero e spensierato brano…I Watussidi Edoardo Vianello checi riporta all'atmosfera dell'epoca…


 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
CIAOOOOOOOOOO
 
 
TONY KOSPAN
 
 
 
 
Testo dal web con modifiche, impaginazione e rielaborazione T.K.




LA TUA PAGINA DI… SOGNO?

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Buon sabato sera in poesia “Scrive l’amante” Goethe – arte B. Morisot – canzone “Canzone delle domande consuete”   4 comments

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Berthe Morisot
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Amore!
Ecco un volume in una parola,
un oceano in una lacrima,
un turbine in un sospiro,
un millennio in un secondo.

Martin Tupper
 

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Berthe Morisot – Giovane donna che fa toletta



SCRIVE L'AMANTE
Goethe


 


Uno sguardo dai tuoi occhi nei miei,


un bacio dalla tua bocca alla mia;


chi come me ne sa qualcosa


può ancora in altro trovare gioia?


 


Lontana da te, separata dai miei,


i miei pensieri girano in tondo,


e sempre tornano a quell’ora,


quell’unica ora; e piango.


 


Poi d’improvviso si secca la lacrima;


il suo amore, penso, raggiunge questa quiete,


e tu non dovresti spaziare lontano?


 


Senti come sussurra questo soffio d’amore,


l’unica mia gioia è il tuo volere.


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Berthe Morisot






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IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE… 
INSIEME

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Berthe Morisot




La mia vita non è stata una scala di cristallo – Bella e suggestiva poesia morale di Langston Hughes   3 comments







Bella… profonda…suggestiva e piena di saggezza

mi appare questa poesia che non esito a definire sublime

benché l'autore non sia proprio notissimo.




 
 
 
 
 


LA MIA VITA NON E' STATA UNA SCALA DI CRISTALLO
Langston Hughes

 
Figlio, ti dirò
che la mia vita
non è stata una scala di cristallo
ma una scala di legno tarlato
con dentro i chiodi e piena di schegge
e gradini smossi sconnessi
e luoghi squallidi
senza tappeti in terra.
Ma ho sempre continuato a salire,
ed ho raggiunto le porte
ed ho voltato gli angoli di strade,
e qualche volta mi sono trovato nel buio,
buio nero, dove mai è stata luce.
Così ti dico, ragazzo mio,
di non tornare indietro,
di non soffermarti sulla scala
perché penoso è il cammino,
di non cedere, ora.
Vedi io,
continuo a salire…
E la mia vita,
non è stata una scala di cristallo.

 
 
 
 
 
 



Langston Hughes
è stato un poeta, scrittore, drammaturgo e giornalista statunitense
i cui temi principali dell'attività letteraria sono stati
la vicinanza agli emarginati e la lotta al razzismo.





(Joplin, 1.2.1902 – New York 22.5.1967)



Tony Kospan



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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB







 
 

Demis Roussos e la sua angelica voce – Breve ricordo anche con 2 mitiche canzoni del noto cantante greco   2 comments








Qualche anno fa.. a 69 anni… ci lasciava
Demis Roussos
notissimo cantante e bassista greco


 
 
 
 
 
 
 
Il successo gli aveva arriso verso la la fine degli anni '60
come e cantante degli Aphrodite' s Child,
band in cui c'era anche il mitico Vangelis
(Evangelos Odysseas Papathanassiou)
 con Rain and Tears e It's Five O' Clock
.
Poi aveva proseguito la sua carriera come solista
ma sempre con grandi successi e vendendo milioni di dischi.

 
 
 
 
Alessandria d'Egitto 15.6.1946 – Atene 25.1.2015

 
 
 
Il suo repertorio contiene intatti 
lo spirito ed il fascino paesaggistico e storico,
della Grecia antica e moderna.
 
 
 

 
 
 
 
 
Le sue canzoni, poetiche e dolci,
sulle corde di una fantastica voce
hanno attraversato diversissimi generi musicali
sempre con successo.
 
 
 
 
 
 
 
 

Ricordiamolo ed omaggiamolo…
ascoltando 2 sue mitiche canzoni…
Rain and Tears e My Friend The Wind
 
 
 
 




Chi ha potuto ascoltarlo non potrà mai dimenticare
le stupende calde sonorità della sua voce…



 
  
 
 
 
 

Tony Kospan





SU FB… LA TUA PAGINA DI… SOGNO?

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ALBERTO SORDI – Breve ricordo.. anche con 2 video.. di un mito del cinema (e dello spettacolo) italiano   Leave a comment



 




Ha lasciato un'eccezionale ed indimenticabile impronta

nella storia della radio, del cinema e della televisione italiana.

 

 

 

 

 

BREVE RICORDO DI

UN MITO DELLO SPETTACOLO

DEL SECONDO NOVECENTO

 

 

 

(Roma 15 giugno 1920 – Roma  24  febbraio 2003)




ALBERTO SORDI 

 

 

Nessuno più di lui ha saputo cantare… rappresentare 

ed insieme prendere in giro…

incarnandole genialmente ed artisticamente…

virtù e magagne degli italiani…







Per questo possiamo, senza tema di smentita,

definirlo il vero rappresentante

dell'anima nazionalpopolare italiana.

 

 

 

 

 

 


Mi fa piacere ricordarlo con questo video

che riprende il notissimo episodio della Biennale,

in cui è con con Anna Longhi,

tratto da  “Le vacanze intelligenti” episodio del film

 “Dove vai in vacanza?” (1978) di cui curò anche la regia.

 

 

 


 

 

 

 

e con questo video-omaggio…

 

 


 

 

 


CARO ALBERTONE…

RESTI VIVO PIU' CHE MAI NEI NOSTRI RICORDI




  

 

GRAZIE ANCORA

PER TUTTE LE SIMPATICHE EMOZIONI

 CHE CI HAI DONATO

E PER AVERCI INSEGNATO A SORRIDERE

DEI  NOSTRI CLASSICI DIFETTI

 

 

 Tony Kospan





Paolo Uccello – Mini biografia ed alcune note opere del grande pittore del ‘400   1 comment

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 Caccia notturna
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Il suo vero nome è Paolo di Dono, ovvero Paolo Doni,
ma è noto a tutti come Paolo Uccello.

Su di lui, nel corso dei secoli ha pesato il giudizio bivalente
del Vasari che, pur apprezzando l'eleganza dei suoi dipinti,
lo criticava per l'eccessiva presenza di aspetti prospettici.



Pratovecchio 15.6.1397 – Firenze 10.12.1475



Il nome d'arte Paolo Uccello, sempre secondo il Vasari
sarebbe nato per la sua passione per la pittura di animali
ed in particolare di uccelli ed aggiungeva,
con un pizzico di cattiveria..
dato che non poteva permettersi di averli realmente“.



Tebaide


BREVISSIMA BIOGRAFIA


Poco si sa dei suoi inizi salvo che fu nella bottega
di Lorenzo Ghiberti.

Dopo un primo periodo veneziano lavorò quasi sempre a Firenze
con intervalli lavorativi a Prato, Padova ed Urbino.



2 Angeli e 2 diavoli
(Notare il gioco delle prospettive N.T.K.)



BREVISSIMA ANALISI

Pittore della generazione di Masaccio e di Brunelleschi
amò molto il rigore prospettico
e la plasticità della resa pittorica
sulla base dello stile gotico internazionale.

Però la sua è una prospettiva quasi di fantasia
in quanto poco si cura dell'insieme
ma solo dei singoli soggetti ritratti
unendo poi il tutto con estro…
ed ogni volta in modo diverso.



Monumento equestre a Giovanni Acuto


ALTRE SUE OPERE


Come sempre per comprendere un artista
la cosa migliore resta il dare uno sguardo attento
alle sue opere principali.



Natività di Maria




La presentazione di Maria al Tempio



La Battaglia di San Romano,
 un trittico su 3 pannelli ed oggi in 3 musei diversi
è forse il suo dipinto più rappresentativo.



La Battaglia di San Romano – 1




La Battaglia di San Romano – 2




La Battaglia di San Romano – 3




San Giorgio e il drago




F I N E



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Paolo Uccello – Miracolo dell'ostia profanata – 4° scena




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