Archivio per 21 aprile 2019

Felice notte salutando la Pasqua con la minipoesia “Lo dirò con un sorriso” di D. M. Turoldo   1 comment

 
 
 

Ritengo questa mini poesia
molto adatta a concludere questa giornata…

 
 
 
 
 
 
 

LO DIRO' CON UN SORRISO
David Maria Turoldo

 
Andrò in giro per le strade sorridendo,
finché gli altri diranno:- è pazzo!
E mi fermerò soprattutto
coi bambini a giocare in periferia,
poi lascerò un fiore ad ogni finestra
e saluterò chiunque incontrerò per via,
stringendogli la mano.
E poi suonerò con le mie mani
le campane della torre a più riprese
finché sarò esausto,
e dirò a tutti: PACE!
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso,
ma tutti capiranno.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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à tout le monde… par Tony Kospan
 
 
 

LA TUA PAGINA DI FB COLLEGATA AL BLOG
 
 
 

Renato Laffranchi – L'ulivo… albero della pace
 
 
 
 

W LA PASQUETTA – Ecco la storia religiosa e civile di questa festività.. ed auguri a tutti di un bel picnic   2 comments


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Tutti conosciamo ed amiamo la tradizione della Pasquetta…

ma ne conosciamo il significato e l’origine? 

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STORIA DELLA PASQUETTA

 

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Giotto – L’incontro dell’angelo

 

 

Il lunedì dell’Angelo
(detto anche lunedì di Pasqua, lunedì in Albis oppure Pasquetta)
è il giorno dopo la Pasqua.

Prende il nome dal fatto che in questo giorno si ricorda l’incontro dell’angelo con le donne giunte al sepolcro.

Popolarmente si usa di più il termine Pasquetta.
 
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STORIA RELIGIOSA
 
 


Il Vangelo racconta che Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Salome andarono al sepolcro, dove Gesù era stato sepolto, con degli olii aromatici per imbalsamare il corpo di Gesù.

Vi trovarono il grande masso che chiudeva l’accesso alla tomba spostato; le tre donne erano smarrite e preoccupate e cercavano di capire cosa fosse successo, quando apparve loro un angelo che disse:

“Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso.

Non è qui! è risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto” (Mt 28,5-6).

E aggiunse: “Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli”, e si precipitarono a raccontare l’accaduto agli altri.



 


 


 

STORIA CIVILE
 

 
Il Lunedì di Pasqua è un giorno festivo, introdotto dallo Stato italiano nel dopoguerra, ed  è stato creato per allungare la festa della Pasqua, così come è avvenuto per il 26 dicembre, indomani del Natale.
 

 
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LA TRADIZIONE DEL PIC NIC PASQUALE

 


Il lunedì dell’Angelo, in Italia, è un giorno di festa che generalmente si trascorre insieme a parenti o amici con una tradizionale gita o scampagnata, pic-nic sull’erba e attività all’aperto.






Una interpretazione di questa tradizione potrebbe essere che si voglia ricordare i discepoli diretti ad Emmaus.
Infatti, lo stesso giorno della Resurrezione, Gesù appare a due discepoli in cammino verso Emmaus a pochi chilometri da Gerusalemme: per ricordare quel viaggio dei due discepoli si trascorrerebbe, dunque, il giorno di Pasquetta facendo una passeggiata o una scampagnata “fuori le mura” o “fuori porta”.

Tuttavia penso che la tradizione del picnic pasquale sia amata perché ha sempre rappresentato il momento di chiusura della quaresima e, con l’affermarsi di un clima più mite, soprattutto il momento di tornare a vivere di più all’aria aperta ed a contatto con la natura.




 



Fonti web con modifiche di T. K.- Impaginaz. T. K.



Osias Beert (dipinto scelto come simbolo di Pasquetta in casa)

 

 


Stavolta, se il tempo sarà clemente o meno 
conterà poco o nulla ma resta la speranza 
che ci sarà, comunque, una serena Pasquetta per tutti.


 Tony Kospan
 



tititatitita

IL SALOTTINO DI FB
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La grande famiglia – Poesia di Tony Kospan   8 comments




Magritte – La grande famiglia



LA GRANDE FAMIGLIA

Tony Kospan


 
Ogni volta che un uomo

ad un altr’uomo reca danno

senz’onesto motivo…

 
Ogni volta che un uomo

al fratello animale reca danno

senz’onesto motivo… 

 
Ogni volta che un uomo

a mamma natura reca danno

senz’onesto motivo…

 
io sto male… 

 
perché il danno anche a me

egli ha arrecato. 

 
Non siamo fatti

della stessa materia? 

 
Non siamo creati

dalla stessa mano? 

 
Non siamo forse elementi

della stessa realtà? 

 
Non sentiamo d’esser molecole

d’un unico cosmico corpo? 

 
Non recitiamo un’unica commedia,

seppur con diverse parti,

sullo stesso palcoscenico? 

 
Non suoniamo tutti insieme

la musica delle stelle? 

 
Perché dunque esser nemici

infine anche a se stessi? 

 
Non è meglio godere

dell’unanime abbraccio

d’ogni membro,

comunque composto,

della grande famiglia

dell’assoluto Universo?

 
Ogni volta che un uomo…







A questa mia poesia l'amica Giovanna
 ha voluto dedicare il video qui giù davvero molto bello.




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Magritte – La grande famiglia




Buona serata di Pasqua in poesia con “Stringo il cielo tra le dita” – arte Arthur Hacker – canzone “Ti penso”   2 comments

 

 

 


Ormai la Festa della Pasqua sta volgendo al termine.


Spero che per tutti sia stata, e sia ancora, una giornata

serena vissuta con i propri cari a casa o altrove…




Ma nemmeno oggi, dopo una bella giornata vissuta

con la mia famiglia, mi astengo dal mio consueto saluto

in poesia, arte, canzone e non solo.


Ricordo sempre agli amici che vengono taggati

di avvertirmi se non desiderano esserlo…



 

Arthur Hacker – La tentazione di Sir Percival


 

 

 

 

Qualcosa di profondamente nascosto 

deve trovarsi dietro ogni cosa

(Albert Einstein)

 
 
 
    (Ti penso)

Arthur Hacker – Fiori di primavera

 

 


 
 
 
STRINGO IL CIELO TRA LE DITA
M. A. Borgatelli

 
Stringo il cielo tra le dita
mentre passeggio
per la strada dei ricordi.
Vola il pensiero
sulle fronde della spensieratezza
e scandire le ore del mio tempo
nel filo sottile della vita.
Nelle rotte celesti
della mia fantasia
intreccio ghirlande di sogni
e disegno arcobaleni di speranze.
Mentre volano i pensieri
in un cielo senza nuvole
sento palpitare
più forte il mio cuore.
E stringo sempre più forte
il cielo tra le dita
per non lasciarmi sfuggire
questa dolce illusione.

 
 
 
Arthur Hacker – Una passeggiata mattutina 


 
 
 

 
 
 
 

PER VIVER L'ARTE
I N S I E M E

 
 
 
Arthur Hacker – L'ombrellino perduto 
 


MATISSE E “LA DANZA” IN 2 VERSIONI E 4 DIPINTI – La storia, le immagini e le analisi del tema a lui caro   1 comment



Henri Matisse è stato il più grande interprete del fauvismo francese
ed il suo stile, pur evolvendosi verso l'espressionismo ed il quasi astrattismo,
rimase sempre connotato dalla vivacità ed intensità del colore.

Qui vi parlerò delle 2 versioni di un suo dipinto famosissimo
LA DANZA
e di altre 2 opere in cui questo dipinto è invece presente come particolare.


MATISSE E… LA DANZA
2 VERSIONI E 4 DIPINTI
La storia, le immagini le analisi
Tony Kospan


(Le Cateau 31.12.1869 – Vence, Nizza 3.11.1954)


Il primo dipinto è quello del 1909 
ed è uno dei dipinti più famosi nella sua linea espressionistica.

L'opera si presenta scarna e cioè con pochissimi dettagli

Mostra 5 corpi nudi danzanti e quasi senza lineamenti che,
uniti in girotondo, esprimono il senso del movimento.





La danza 1909



Essi hanno i piedi su uno sfondo verde (la Terra)
mentre i corpi si stagliano nel blu del cielo.

L'opera è stata vista da molti
come allegoria del movimento della vita umana
e come simbolo della necessità
di essere insieme e di aiutarsi reciprocamente.






Il secondo, dell'anno successivo, è considerato dai critici
quello della maturazione pittorica
(ma alla prima mostra non fu apprezzato).

In questa seconda opera notiamo che i corpi
presentano un colore rosso acceso e più carichi 
appaiono anche il blu del cielo ed il verde del terreno.



La danza 1910




Ma ecco le parole di Matisse su questo secondo dipinto:
«
Il primo elemento della costruzione fu il ritmo,
il secondo una vasta superficie blu scuro
(
allusione al cielo mediterraneo nel mese di agosto);
il terzo un verde scuro (il verde dei pini mediterranei).
Partendo da questi elementi,
i personaggi non potevano che essere rossi,
per ottenere un accordo luminoso




Natura morta con La danza



Ma oltre a  questi 2 dipinti ce ne sono altri 2
che hanno per tema la Danza
anche se associata a nature morte.

Sono quindi “un quadro nel quadro” o,
come suol dirsi, il pittore crea “arte nell'arte“.

E' evidente il gioco di Matisse e la sua predilezione per il tema.

Il primo, “Natura morta con La danza“, è del 1909
e cioè dello stesso anno della sua prima opera
che appare sullo sfondo del tavolo ed accanto alla finestra.




La Danza con i Nasturzi



Il secondo “La Danza con i Nasturzi
è anch'esso un “dipinto nel dipinto“.



La Danza con i Nasturzi (particolare)




Mostra un vaso di fiori sopra un tavolino di legno a tre piedi
e sullo sfondo anche qui un particolare della Danza.







Tony Kospan


FINE


MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE
I N S I E M E



Un hotel davvero immerso nella natura? Ecco l’incredibile hotel cileno Magic Mountain   1 comment

 

 





HOTEL MAGIC MOUNTAIN



Non potevo non mostrarvi questo incredibile albergo…

che possiamo definire contemporaneamente

hotel naturale (è tutto di legno) ed hotel nella natura

 

 

 

 

 




L'hotel “Magic Mountain

si trova all'interno della riserva naturale di Huilo-Huilo, in Cile,

nel bel mezzo della Patagonia,

e consente una immersione completa nella natura circostante.

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E' stato realizzato interamente in legno

dagli artigiani del luogo ed è a forma di montagna.








L'hotel propone quindi un nuovo stile

di integrazione perfetta con la natura



 

 

 

 

 

 

 Testo da Matteo Rubboli – Google+

 

 

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Eleonora Duse.. attrice per antonomasia – Breve ricordo della “star ante litteram” anche con immagini e video   1 comment

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Eleonora Duse ritratta da Vittorio Corcos

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Ci sono persone che per la loro forte personalità,
la loro arte, la loro avventurosa vita, o altro,
diventano personaggi leggendari.



UNA DONNA MITICA: ELEONORA DUSE

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(Vigevano 3.10.1858 – Pittsburgh 21.4.1924)



Penso che tutti noi, almeno per sentito dire,
sappiamo qualcosa di questo vero e proprio mito
del Teatro Italiano che ha cavalcato le scene
nell'800 e nei primi anni del '900
(quindi più di un secolo fa).






E' ancor oggi considerata
l'Attrice per antonomasia
avendo recitato con grande successo
in tantissimi teatri di tutto il mondo.






Sappiamo anche che sognava una famiglia
e/o un rapporto che durasse tutta la vita,
ma ebbe invece
sempre storie complicate, 
amori liberi di vario genere
e più volte visse il dolore dell’abbandono.




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Tra i suoi tanti e… diversi… amori
spicca quello che riempì migliaia di pagine
dei giornali dell'epoca,
quello con Gabriele D'Annunzio.





Il loro amore,  difficile e complicato,
fu però davvero esplosivo e molto passionale.

Lui scompariva spesso,
preso com'era nel turbine di una vita senza freni,
benché baciata dal genio poetico e letterario,
mentre lei, grazie alla forte personalità,
gli teneva testa e non stava certo solo ad aspettarlo.





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Questo interessantissimo video, con una scena
del film muto “Cenere” del 1916,
ci consente di conoscer meglio, e dal vero,
questa grande “star” ante litteram…
nonché lo stile della recitazione dell'epoca.








Ciao da Tony Kospan




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Ripped Note 

 





 
 
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