Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano.
Con aria stranamente ufficiale il bambino porse il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani con il grembiule e lesse quanto vi era scritto:
Per aver strappato le erbacce dal vialetto: 1 EURO.
Per aver ordinato la mia cameretta: 1,50 EURO.
Per essere andato a comprare il latte: 0,50 EURO.
Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): 3 EURO.
Per aver preso due volte “ottimo” a scuola: 2 EURO.
Per aver portato fuori l’ immondizia tutte le sere: 1 EURO.
Totale: 9 EURO
La mamma fissò il figlio negli occhi, teneramente.
La sua mente si affollò di ricordi.
Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse:
Per averti portato in grembo per 9 mesi: 0 EURO. Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: 0 EURO. Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: 0 EURO. Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 EURO. Per tutto quello che ti ho insegnato, giorno dopo giorno: 0 EURO. Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene e i panini che ti ho preparato: 0 EURO. Per la vita che ti dò ogni giorno: 0 EURO.
Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio.
Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due LACRIMONI fecero capolino nei suoi occhi.
Girò il foglio e sul suo conto scrisse: “PAGATO”.
Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.
Quando nei rapporti personali e familiari si cominciano a fare i conti, è tutto finito.
ad una lettrice nella rivista Lo Specchio di diversi anni fa,
che mi piacque al punto da dedicarle questo post…
.
.
.
QUALCUNO DICE:
NELLA VITA NON C’E’ SOLO L’AMORE!!
MA L'AMORE…. E'…. LA VITA
Eh sì, l’amore – è – la vita!
Platone in uno dei suoi più bei dialoghi, il Fedro, dove il filosofo ateniese spiega poeticamente le radici dell’uomo e dei suoi sentimenti, afferma quanto segue:
Noi veniamo da un altro luogo, che Platone chiama “Mondo delle Idee”, i Cristiani “Paradiso” , ma che laicamente si può definire “Altra Dimensione“.
Siamo cioè anime incarnate che bramano di tornare nel TUTTO da cui provengono e solo nell’amore ritrovano l’eco di quella magia rimossa ma non dimenticata.
La BELLEZZA, naturalmente non solo quella esteriore, risveglia il ricordo dell’ASSOLUTO e per un attimo ci fa librare lontano dalle miserie che fanno parte della nostra esperienza terrestre.
Insomma per Lui (Platone) l’amore è a tutti gli effetti un’esperienza mistica e l’atto sessuale il momento in cui, per un assurdo solo apparente, l’uomo comune si avvicina di più al piacere connesso alla sua natura spirituale.
Perciò la rottura di una storia sentimentale, depurata da tutte le componenti meschine ed egoistiche, è uno strappo dell’anima, che si ritrova di nuovo privata del gancio con cui cercava di appendersi al cielo.
Ma prima o poi la cicatrice scomparirà.
.
E così torniamo a metterci in viaggio, un pò più acciacccati ma mai completamente disillusi, perché fino a quando avremo voglia di annusare il profumo dell'INFINITO da cui veniamo,
non potremo smettere di innamorarci mai.
Liberamente tratto da “Cuori allo specchio” – Lo Specchio – a cura di Massimo Gramellini che ringrazio.
quando cioè l’Italia era ancora “bambina” come nazione
e che porto alla Vs attenzione o al Vs ricordo
.
.
.
.
AMORE ALLA PATRIA ED ALL’UMANITA’
Giovanni Pascoli
Quando si parla di Patria, viene in mente la madre.
Voi certo amate vostra madre più di tutte le altre donne, perché vostra madre ha diritto ad essere amata sopra ogni altra.
Ma non sarebbe giusto per questo che voi disprezzaste, le madri degli altri, perché anch’esse hanno diritto ad essere amate e rispettate, perché anch’esse lavorano e si affaticano per i loro figli.
Così voi dovete amare la Patria vostra più delle altre Nazioni; ma non dovete disprezzare queste ultime, ove sono fanciulli, genitori che si affaticano e lavorano, uomini che consacrano la loro vita al bene di tutte le persone senza distinzione di razza e di nazionalità.
II 17 marzo 1861 è la data in cui ci fu la proclamazione ufficiale del Regno d'Italia.
Nasceva così lo stato Italiano.
Quel giorno si raggiungeva il traguardo di una Patria unita nata, è vero, nei pensieri di minoranze illuminate ma che riconosceva la presenza, nei vari staterelli precedenti, di un comune (e però ricco di differenze) passato storico e culturale.
Da allora tante cose sono successe alcune belle ed altre dolorose… tra queste ultime anche guerre tremende…
ed ora in questo momento stiamo vivendo insieme l'incubo del coronavirus.
Tantissime cose sono cambiate da allora
e tantissimi problemi ancora restano ma l'Italia… è e resterà la nostra Patria.
Non possiamo non esser fieri
per l'immenso patrimonio artistico e culturale che i nostri antenati compatrioti
hanno saputo lasciarci nel corso dei secoli.
Inoltre nei campi dell'umanità e dei principi di solidarietà, anch'essi un lascito delle opere e degli scritti,
laici e religiosi dei nostri antenati,
non siamo stati, non siamo e penso che non saremo mai,
con i nostri pregi ed i mostri difetti, inferiori a nessuno.
Pertanto, con la speranza di una nuova visione unitaria, e di nuovi progressi per la nostra società, benché attualmente attanagliata
da una crisi sanitaria senza precedenti, faccio gli auguri alla nostra… Madre Patria.