Archivio per marzo 2019
Un'antichissima… ma moderna ed incredibile bambola.
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Ho, qualche tempo fa, raccontato in breve
la lunga storia della bambola ma,
a seguito di un approfondimento richiestomi da un'amica,
eccomi a parlare di nuovo di bambole antiche
e lo faccio davvero con molto piacere.
Lo stesso piacere, e soprattutto la stessa forte emozione ,
che ho provato nel legger l'incredibile storia che segue.

La bambola fa parte del corredo funerario della giovane romana Crepereia Tryphaena, il cui sarcofago fu ritrovato nel 1889 durante gli scavi per la costruzione del Palazzo di Giustizia sul Lungotevere a Roma.
La ragazza, vissuta nel II secolo dopo Cristo, morì intorno ai vent'anni, forse di parto, dopo un breve matrimonio o per altri studiosi alla vigilia del matrimonio essendo stato rinvenuto al dito un anello con la scritta “Filetus” (nome del marito o del fidanzato).
Quando da sposa si trasferì nella sua nuova casa, portò con sé un giocattolo al quale era evidentemente molto legata:
una “pupa“, una bambola d'avorio con il suo corredo.

La bambola è alta circa 20 centimetri e presenta una caratteristica davvero incredibile per quell'epoca:
le articolazioni snodate alla spalla, all'anca e persino al gomito ed al ginocchio, snodi che nemmeno oggi possiede la più famosa delle bambole.
Le mani hanno le unghie, i piedi sono perfettamente delineati ed il volto, decisamente bello, è sovrastato da capelli disposti in un'acconciatura di sei trecce raccolte sul capo a corona (pettinatura tradizionale delle spose romane).

La scatola
Nella vetrina del Museo Centrale Montemartini sono esposti, insieme alla bambola, la scatola che doveva contenere gli abiti della bambola ed un piccolo pettine.
Vi sono poi anelli ed altri gioielli di Crepereia, non particolarmente preziosi, ma di discreta fattura.

Altri oggetti della ragazza e della bambola
E' commovente ancor oggi, dopo quasi duemila anni, osservare quest'oggetto così raffinato e “moderno”.
Infatti questa incredibile bambola testimonia sia l'amore di chi la donò che l'attaccamento ad essa di una fanciulla.
La sfortunata giovanetta riteneva così cara questa sua bambola da volerla portar, e tener con sé, anche nell'ultimo viaggio e dunque per sempre.
(Fonti: vari siti web)
Ciao da Tony Kospan


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Stavolta parleremo di una delle musiche più note…
associata ad uno dei dipinti più amati.
Questa musica è di quelle che suscitano sentimenti di gioia… ricordi belli…
ma ahimè, in molti, anche sentimenti tristi e ricordi amari…
ma che sempre ed in ogni caso non può lasciare indifferenti.
William-Adolphe Bouguereau
LA MARCIA NUZIALE E L'ASCESA DI PSICHE
– CLASSICA ED ARTE –
Eh sì questa musica…
è la famosissima… e classicissima…
marcia nuziale… 
Felix Mendelssohn è un autore… duttile e vivace…
quasi coevo di Bouguereau autore dell'affascinante dipinto…
L'ascesa di Psiche
COSA LI UNISCE?
La maestosità e la bellezza dell'espressione artistica.
Per questo mi piace accostare queste 2 mitiche fantastiche opere.
William-Adolphe Bouguereau
LA MARCIA NUZIALE
di
FELIX MENDELSSOHN
Felix Mendelssohn
(Amburgo, 3 febbraio 1809 – Lipsia, 4 novembre 1847)
E
L'ASCESA DI PSICHE
di
BOUGUEREAU
Adolphe William Bouguereau
(La Rochelle 30. 11.85 – La Rochelle, 19 8 1905)
Ascoltiamola… dunque… o riascoltiamola…
L'ascesa di Psiche – William-Adolphe Bouguereau
Buon ascolto da Orso Tony
IL GRUPPO DI FB DI CHI AMA
VIVER L'ARTE… INSIEME
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LA STORIA (IN BREVE).. LE IMMAGINI ED IL FASCINO
DI QUESTO STORICO EDIFICIO DI SOGNO
Quest’anno la Torre Eiffel ha compiuto 129 anni.
Fu inaugurata il 31.3.1889 ed anche Google
spesso ha festeggiato questo anniversario con un suo doodle.
La Torre… è considerata il simbolo della Francia.
Fu costruita per l’Esposizione Universale
che si tenne quell’anno a Parigi per il centenario
della Rivoluzione Francese.
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Ma fu anche il modo per esaltare il progresso
e le scoperte scientifiche che allora si susseguivano
e che consentivano al Mondo d’avere grande fiducia
nella possibilità che il futuro risolvesse
quasi tutti i problemi umani.
In fondo siamo in piena Belle Époque…
Jean Beraud
Fu costruita dall’ingegnere Alexandre-Gustave Eiffel
(da cui prende il nome) in 26 mesi utilizzando 26.000 barre di ferro.
Gustave Eiffel (Digione, 15.12.1832 – Parigi, 27.12.1923)
La costruzione fu possibile soprattutto per la precisione
degli studi sulla combinazione di ferro e ghisa…
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La Torre doveva durare solo il tempo dell’Esposizione
ma, nonostante fosse criticata, con violenza,
dai grandi intellettuali francesi dell’epoca
essa fu subito amata dalla maggioranza dei Francesi
ed è ancora lì a svettare nel cielo di Parigi.
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La Torre, alta 300 mt (324 con l’antenna) fu utilizzata anche
per le comunicazioni telegrafiche prima e radiotelevisive poi
e, fino al 1930, è stata l’edificio più alto al mondo.
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Ancor oggi è uno dei luoghi più visitati di Parigi…
anche per l’eccezionale veduta che offre dalla sommità.
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Tony Kospan
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AD OGNI INIZIO DI NOTTE
Vivian Lamarque
A ogni inizio di notte
gli inviava pensieri,
adeguati all’ora del silenzio e dei baci.
E gli adeguati pensieri,
di tetto in tetto scivolando,
a lui quasi preso dal sonno giungevano
appena appena in tempo,
quasi in ritardo.
da Tony Kospan
ARTE MUSICA POESIA ETC
NEL GRUPPO DI FB
Licia Passini
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J. Wall
APPUNTAMENTO TRA LE STELLE
Tony Kospan
Sì…
l'appuntamento voglio darti.
non per domani
ma per un domani senza tempo
or che persi siamo
nei meandri dei quotidiani affanni.
Segnati l'indirizzo
terza stella a destra
della galassia dell'Amore
prosegui poi
verso il pianetino del Sogno
e lì entra nella calda nuvola Rosa
dove quali segnali troverai
musiche amate ed artistiche forme.
Ti prego… non perderlo…
con lettere incidilo d'eterno fuoco
nel punto più nascosto del tuo cuore.
Lì sarò presente
immagine senza immagine
corpo senza corpo
ma qual luce d'amore
fioca e quasi spenta
che al tuo arrivo brillerà.
Dal nostro incontro
dal nostro abbraccio
ed infin dal nostro bacio
una scintilla scoccherà
ed una nuova stella nascerà.
Non mancare…

La poesia è stata poi riportata dall'amica Marina
(che ringrazierò sempre) in questo bel video.


Ciao a tutti
Tony Kospan

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Mi fa piacere far gli auguri di buon compleanno
a Celine Dion, grande cantante canadese,
approfondendo la sua conoscenza
e di quella che è la sua canzone più famosa.

La musica di Céline Dion spazia dal rock all’R & B, dal gospel alla musica classica.
Canta principalmente in francese ed inglese, ma ha cantato anche in spagnolo, italiano, napoletano, tedesco, latino, giapponese e cinese mandarino.

Benché le sue canzoni abbiano spesso avuto critiche oscillanti, è considerata una delle voci più influenti della musica pop mondiale ed ha vinto cinque Grammy Awards.
“My Heart Will Go On” è considerata dai più il
“brano della definitiva consacrazione di Celine Dion
Certo basta ascoltare la canzone per restarne rapiti
ma… ma… quanti conoscono davvero il testo
e dunque il suo significato?
Ecco leggiamo allora prima il testo in italiano
che mi appare davvero poetico…
e poi passeremo all’ascolto…
IL MIO CUORE ANDRA’ AVANTI
(Celine Dion – My Heart Will Go On)
Musica di James Horner testo di Will Jennings
Ogni notte nei miei sogni ti vedo, ti sento è per questo che so che tu andrai avanti
Molto al di là della distanza e degli spazi fra noi devi venire a mostrare che vai avanti
Vicino, lontano, ovunque tu sia io credo che il cuore vada avanti ancora una volta apri la porta e sei qui nel mio cuore e il mio cuore continuerà ad andare avanti
L’amore può toccarci una volta e durare per una vita e non mollare mai finché siamo morti L’ amore è stato quando io ti ho amato una sola vera volta a cui resto aggrappata nella mia vita andremo sempre avanti
Vicino, lontano, ovunque tu sia io credo che il cuore vada avanti ancora una volta apri la porta e sei qui nel mio cuore e il mio cuore continuerà ad andare avanti
Sei qui, non c’è niente che io tema, e so che il mio cuore andrà avanti resteremo per sempre così sei al sicuro nel mio cuore e il mio cuore andrà sempre avanti.

   

Charlemagne (Canada) – 30.3.1968
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Ecco infine il video… per noi… per voi…
Ascolteremo una delle più belle canzoni di sempre…
e colonna sonora del… TITANIC…
Augurissimi Celine…
anche dal “Mondo di Orsosognante”

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30 MARZO 2019 H. 20,30
L'ORA DELLA TERRA

LA TERRA E' LA NOSTRA CASA…
DIFENDIAMOLA!

Il 30 marzo torna l’Ora della Terra,
il più grande evento globale del WWF contro i cambiamenti climatici
e per uno stile di vita più sostenibile.
Ma cos'è?

L'Ora della Terra è un evento internazionale
ideato e gestito dal WWF da oltre 10 anni.
La manifestazione ha l'obiettivo di evidenziare la necessità di urgenti interventi
per cercare di rallentare i sempre più evidenti cambiamenti climatici.

Essa consiste nell'attuazione di un gesto semplice ma visibile…
e cioè nello spegnere la luce per un'ora nel giorno stabilito dal WWF.
Il risparmio energetico è ovviamente del tutto simbolico
ma la sua valenza sta nel portare l'attenzione di tutto il mondo
sul tema dei gravissimi pericoli dell'inquinmento.

Alle 20.30 scocca l'Ora della Terra luci spente anche in tutta Italia.
Partecipa anche tu!
Guarda il video… della manifestazione del 2017!


Per salvare il Pianeta,
la sfida più bella,
l’energia più potente,
è la tua.

L'orologio della Terra
cammina anche per te…
Tony Kospan

Tony Kospan

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Non so a voi… ma a me fanno davvero sognare
le vere immagini
che ci mostrano le reali atmosfere di un tempo
ed ancor di più se ci giungono da un video.
Fantastico video documento… che ci mostra
come era la città più sognante del mondo nel 1938!
Chi ama le atmosfere di un tempo
ed il fascino di Venezia non può perderselo.
Ciao da Tony Kospan
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In Giappone l'arrivo della primavera, e più precisamente il periodo che va dalla fine di marzo ai primi di aprile, coincide con l'antichissima usanza chiamata “HANAMI“.
LA FESTA DEI CILIEGI… RITO GIAPPONESE DELLA PRIMAVERA
Si tratta di una millenaria tradizione che vede milioni di cittadini andare fuori città ad ammirare lo spettacolo bellissimo e suggestivo della fioritura dei ciliegi (in giapponese “sakura”.
E' un gigantesco rito che consiste nell'andare in parchi e giardini (in modo simile alla nostra Pasquetta) a fare pic-nic ed a bere insieme il “sake” (bevanda alcoolica tradizionale ottenuta dalla fermentazione del riso) .
La parola “HANAMI” è composta da “hana” cioè fiori e “mi” guardare.
Quindi, letteralmente, la parola “hanami” significa proprio “osservare i fiori”.
In verità il termine “fiori” che è certamente generico può ben essere sostituito da “fiori di ciliegio” dato che nella quasi totalità sono questi i fiori che vanno ad ammirare.
Questa tradizione millenaria è densa di antiche simbologie dato che i fiori di ciliegio rappresentano:
la bellezza, i cicli della vita e l'annuale ritorno della primavera.
Questo rito è ancor oggi molto amato e, nonostante l'attuale società ipertecnologica, sempre seguitissimo
(non so però quest'anno col virus in giro se e come la festa avrà luogo).
E' comunque sorprendente questa festa perché spinge tante persone a sospendere i frenetici ritmi quotidiani giapponesi per andare ad ammirare insieme… la nascita dei fiori di ciliegio.
Tony Kospan
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Enzo Jannacci
famoso artista e medico (cardiologo)
ha lasciato un grande vuoto qualche anno fa,
oltre che nella sua famiglia e nell'ambiente medico,
anche in tutto il mondo dello spettacolo,
dato che era amatissimo
per le sue originalissime canzoni e non solo…
Vincenzo Jannacci detto Enzo (Milano 3 6 1935 – Milano, 29 3 2013)
BREVE BIOGRAFIA
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Di madre pugliese e padre lombardo era però milanesissimo.
Ha svolto con intensità e successo
la sua attività di cantante e cabarettista
nel corso degli ultimi 50 anni.
Ha inciso circa 30 album
ed è considerato, per la scelta del rock,
uno degli innovatori della musica italiana
insieme a Celentano, Tenco, Little Tony e Gaber.
Con quest'ultimo ci fu un sodalizio artistico durato moltissimi anni
e terminato solo con la morte di Gaber.
Entrambi erano gli appassionati cantori di una Milano a misura d'uomo,
dove ancora potevi trovar in giro poeti e personaggi caratteristici,
che stava scomparendo
per diventare una grande (ma anonima) metropoli.
Era bravissimo nell'analizzare la realtà
con intelligente satira ed amore per il paradosso.
I suoi maggiori successi come cantante furono
“Vengo anch'io, no tu no”
che lo portò alla grande notorietà… e
“Ci vuole orecchio“.
Ha lavorato molto anche nei teatri ed ha partecipato a diversi film
come attore o compositore ed a spettacoli televisivi.
Ricordiamolo e salutiamolo con la sua mitica canzone
“Vengo anch'io“
Ciao Enzo… il tuo ricordo rimane sempre vivo
nei nostri cuori.
Tony Kospan
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