Tradizionalmente i giorni del 29,30 e 31 gennaio
vengono chiamati “Giorni della Merla“
perché l'umana secolare esperienza
li fa ritenere i giorni più freddi dell'anno.
Intorno a questa consuetudine tradizionale
sono nate tante leggende che ci raccontano
come essa è nata.
Questa, che ora possiamo leggere,
ci parla di una merla responsabile del freddo di questi giorni
a causa del suo comportamento
che aveva irritato un Gennaio molto dispettoso.
LA LEGGENDA DEI GIORNI DELLA MERLA

Gennaio, che prima era di 28 giorni, era solito riversare sulla terra un freddo e un vento intenso e gelido e si divertiva soprattutto ad infastidire una merla dal candido piumaggio.
Non appena la merla usciva dal nido per cercare il cibo, le rovesciava addosso tutto il gelo possibile…
Era una vera e propria persecuzione!

Infastidita e consigliata da altri uccelli, la merla decise di rinchiudersi nel proprio rifugio, con le dovute provviste, per tutto il mese di Gennaio.
L'ultimo giorno, la merla, felice di aver ingannato il tremendo Gennaio, uscì fischiettando dal proprio rifugio, prendendolo in giro.
Gennaio, molto arrabbiato, chiese subito in prestito a Febbraio tre giorni, durante i quali scatenò la propria rabbia, rovesciando enormi quantità di acqua, neve, vento e gelo.
La bianca merla fu costretta a rifugiarsi frettolosamente in un camino, nel quale vi rimase per tre giorni…uscendone poi tutta annerita a causa del fumo…
Da allora i merli hanno le piume per sempre nere… ed i giorni della merla continuano a gelare la campagna e la città… così come le piante… gli animali e le persone.

Vi saluto con questo antico proverbio popolare

Testo dal web con modifiche
Ciao da Tony Kospan
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Dopo aver accennato al paesaggio nella pittura del Seicento
e del Settecento ora passeremo ad osservare come esso si presenta
nella pittura romantica (e realista) e poi in quella impressionista
per concludere con i capolavori di quello che possiamo definire
il vero principe della pittura “en plein air“, Claude Monet.

Monet
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L’EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO
II PARTE






Romanticismi e Realismi
La pittura romantica del paesaggio, con pittori come il famoso Turner, Constable e Friedrich così come pure quella realistica di autori di varie nazioni ed in particolare della Hudson River School, si pone come punto di passaggio dalle precedenti esperienze a quelle successive dell’impressionismo.
Joseph Mallord William Turner – Il castello di Arundel
Joseph Mallord William Turner – Sole nascente nella foschia
John Constable – Il mulino di Flatford
Caspar David Friedrich – Mare al chiaro di luna
L’Impressionismo ed il paesaggio
Gauguin – Paesaggio con 2 donne bretoni
La rivoluzione tecnica e stilistica impressionistica, enormemente osteggiata agli inizi, è caratterizzata dalla necessità di esprimersi da parte degli artisti senza compromessi e senza rigidità.
Dunque anche il paesaggio è da loro visto con molta semplicità e grande libertà espressiva.
Esemplari in tal senso le opere di Pissarro, Sisley, Van Gogh, Degas, Renoir, Gauguin e Cézanne.

Van Gogh – Campi di grano in un paesaggio collinare – 1889

Van Gogh – Orti a Montmartre
Camille Pissarro – Route d’Ennery pres de Pontoise – 1874
Alfred Sisley – Ponte di Villeneuve la Garenne
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Renoir – L'estaque – 1882
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Monet e la natura nuova
Monet – Regata ad Argenteuil
Con lui si ha un vero e proprio rovesciamento dei concetti della pittura paesaggistica che non è più natura dipinta… ma diventa espressione dell’esperienza interiore.

Monet – Il sentiero nella foresta di Fontainebleau
Monet – La gazza
Monet – San Giorgio
Monet – La casa del pescatore a Varengeville
Monet – Passeggiata sulla scogliera
F I N E
N.B. E’ chiaro che, essendo impossibile presentare tutti i dipinti dedicati al paesaggio nei secoli, quelli presenti nel post sono soltanto alcuni esempi che possiamo definire significativi… delle varie tendenze susseguitesi nel tempo.
Chi volesse legger la I parte del post
IL GRUPPO DI CHI AMA L'ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
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