Archivio per 27 agosto 2018

Buon lunedì notte in poesia “Indizi” A. Achmatova – arte L. Ritman – canzone “Io ti darò di più”   Leave a comment

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Louis Ritman

 


 

 

  

 


Una vita senza sogni

è come un giardino senza fiori.

Gertrude Beese

 

 

Louis Ritman – Alla finestra




INDIZI

Anna Andreevna Achmatova


Come spostando pietre:

geme ogni giuntura! Riconosco
l’amore dal dolore
lungo tutto il corpo.
Come un immenso campo aperto
alle bufere. Riconosco
l’amore dal lontano
di chi mi è accanto.
Come se mi avessero scavato
dentro fino al midollo. Riconosco
l’amore dal pianto delle vene
lungo tutto il corpo.
Vandalo in un’aureola
di vento! Riconosco
l’amore dallo strappo
delle più fedeli corde
vocali: ruggine, crudo sale
nella strettoia della gola.
Riconosco l’amore dal boato
– dal trillo beato –

lungo tutto il corpo!



 

  

Louis Ritman – Sistemazione dei fiori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 


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IL GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE…
INSIEME

 
  
 

Louis Ritman
 
 
 
 

La TAVOLA DI SMERALDO – Ecco il testo esoterico.. opera di Ermete Trimegisto.. rimasto segreto per secoli   Leave a comment

 

 

 

   

 

  

Uno dei testi più famosi dell’esoterismo,

e più precisamente dell’ermetismo.


Un testo di cui si parla da millenni ma rimasto a lungo noto solo

ai cultori ed ai seguaci di questo genere di dottrine mistico-religiose e filosofiche.

 

 




Porto alla vs lettura questo testo,
ormai del tutto desecretato ed abbastanza noto,
solo per motivi storico-culturali in quanto, a mio parere,
ha da tempo perso ogni carica misterica
e molti suoi aspetti appaiono oggi ovvi o non significano più molto.



Ma ora leggiamola…

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 La figura qui sopra proviene dall’ABC dei Rosacroce pubblicato nel 1785.

 

Tabula Smaragdina di Hermes Trismegistus

 

 


 

 

E’  vero, senza menzogna verissimo, che ciò che è in alto, è come ciò che è in basso, per compiere i prodigi di un’unica cosa.

E come tutte le cose vennero da una cosa sola, per volontà e comando dell’Unico che le pensò, così anche nascono tutte le cose da questa cosa una, secondo l’ordine della Natura.

Suo Padre è il Sole e sua Madre la Luna, l’aria lo porta come fosse nel suo seno, la Terra è la sua nutrice e sostentatrice.

Questa cosa è all’origine di tutte le cose perfette che ci sono al mondo.

La sua forza è illimitata e si riversa in terra.

Separa allora la terra dal fuoco, ed il sottile o fine dal grossolano o spesso, delicatamente,
con grande industria e modestia.

Sale dalla terra al cielo e di là scende nuovamente in terra, assume in sé la forza delle cose superiori ed inferiori.
Così avrai la gloria di tutto il mondo.

Perciò sfuggirà da te ogni oscurità ed ogni debolezza.

Questa è, di tutte le forze, la forza più forte:
perchè essa può vincere tutte le cose sottili e può penetrare in ogni cosa solida e compatta.

Così fu creato il mondo. Ne conseguiranno mirabili combinazioni e si verificheranno molti prodigi:
la via per realizzarti è questa.

E per questo sono stato chiamato Ermete Trismegisto:
perchè possiedo le tre parti della saggezza di tutto il mondo.

Ciò sia detto del capolavoro dell’Arte chimica.   

 
 
 

 

 

Ermete Trismegisto – mosaico – Cattedrale di Siena

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN




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Cielo d’amore – Con questa sublime poesia Kabir ci invita a fonderci con… l’Infinito   Leave a comment






Questa poesia di Kabir,

poeta mistico indiano (India) del 15° secolo,

ci invita in modo chiaro a fonderci con l’Infinito

e ci spiega anche in che modo.







CIELO D’AMORE

– KABIR –

POESIA SUBLIME





La tensione dello sguardo dell’anima,

secondo la prospettiva di Kabir,

si riflette nel cielo d’amore.





La chiave per trovare la scintilla divina che è in noi,

senza farci fuorviare dalle ombre della sera

e senza arrenderci alla banale realtà…,

è

andare verso l’altro

e

gustare attraverso il cuore

i suoni ed i profumi della natura…







La poesia m’appare davvero modernissima

con il suo riconoscimento

della presenza del divino sia nel nostro cuore…

che nella natura che ci circonda…







CIELO D’AMORE

Kabir


Cadono le ombre della sera

lunghe, serrate,

di buio avvolgono il corpo e la mente.


Tu apri la finestra che dà a ponente

perditi nel cielo d’amore.


Bevi il miele stillato dai petali

del loto che hai in cuore.


Lascia che ti penetrino

le onde del mare, le onde

di splendore.


Ascolta,

un suono di conchiglie, di campanelli

si leva dalle acque.


Kabir dice:

«Fratelli,

è Dio in questo vaso,

in questo mio corpo».







E voi cosa ne pensate?


Tony Kospan




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