Archivio per 24 novembre 2017

Buon weekend in poesia con “Insieme” R. Verzelloni – arte.. G. Seignac – canzone “La cura” di Battiato   Leave a comment

 
 
 
Guillaume Seignac

 

 

 

 

 

 

 


Nel vero amore… 

è l’anima che abbraccia il corpo.

Friedrich Nietzsche


 

 

 

 

Guillaume Seignac

 

 

 

I N S I E M E

~ R. Verzelloni ~

 

Giocheremo a piedi nudi

sulle onde del mare,

raccoglieremo fiori

sui rami del sole,

danzeremo sulle foglie vellutate

delle nuvole in cielo,

ascolteremo la melodia

della sabbia dorata,

fiuteremo l’aroma

della pioggia primaverile.

Tutto questo lo vivremo insieme,

tenendo i nostri cuori per mano,

uniti dallo stesso destino

fatto da lacrime di gioia.

E come anime vaganti

rigonfie di emozioni

ci fermeremo solo un attimo

ad osservare

chi non capisce e

chi non potrà mai capire

cosa vuol dire

……

amare.

 
 
 

 

Guillaume Seignac

 

 

 

 

 

 

 

sperando che sia bello per tutti

Orso Tony

 

 

 

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La cura – Battiato)

Guillaume Seignac


 

Toulouse Lautrec – Il pittore aristocratico immerso nella “Dolce vita” della Belle Epoque – Vita ed opere   Leave a comment



Toulouse-Lautrec è stato uno degli artisti più importanti
della scintillante e sognante Parigi di fine '800
di cui ha “narrato”, con calore e verità, vizi e virtù.









BREVE BIOGRAFIA


Henri Marie Raymond de Toulouse-Lautrec nacque in una nobile famiglia discendente addirittura da Carlo Magno.
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Fin da piccolo fu sofferente di una malattia alle ossa che ne impedì la crescita in altezza e gli rese la testa molto grande rispetto al corpo in cui soprattutto le gambe restarono molto piccole
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Albi 24.11.1864 – Saint-André-du-Bois 9.9.1901



Per questo fece gli studi nella casa paterna, da dove in pratica usciva raramente, dedicandosi fin da piccolo alla pittura.
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Visto questo suo interesse fu inviato a studiare pittura presso studi di alcuni noti pittori.







A 19 anni aprì il suo primo atelier a Montmartre (Parigi) noto per esser il quartiere degli artisti e dei bohemiens.








Fu proprio questo mondo fatto di caffè… bordelli… e bistrot, che ha contribuito a creare il mito della Belle Époque, ad ispirare la massima parte dei suoi dipinti.









Fece una vita economicamente disordinata, e quasi sempre in compagnia dell'alcool, ma ci tenne sempre a differenziare i propri guadagni di pittore dall'appannaggio familiare.



Al Moulin Rouge con autoritratto




Pur disponendo di notevoli risorse economiche egli amava frequentare gli ambienti più poveri e diseredati alloggiando spesso nei bordelli dove amava dipingere le prostitute nei loro atteggiamenti spregiudicati.






Le sue opere, con il loro calore ma anche con la loro verità, mostrano una forte vicinanza umana ai soggetti dipinti.
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Nel 1893 la sua prima mostra ebbe subito successo e piacque anche ai critici.







Da quel momento in poi pian piano divenne ben presto un notevole punto di riferimento nel mondo artistico parigino.
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Tuttavia, nonostante i successi artistici delle sue opere, rimase sempre schiavo dell'alcoolismo.
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Morì a soli 36 anni a seguito di complicazioni causate dalla sifilide in un corpo già debilitato.







SINTETICA ANALISI DELLA SUA ARTE



All'inizio le sue opere presentano caratteristiche simili a quelle degli impressionisti ed in questo molta influenza ebbero soprattutto Edgar Degas ma anche da Cézanne, Renoir e Manet.
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Egli poi però ben presto inizierà a tener sempre differenziata la figura umana dall'ambiente di sfondo e proprio per questo è definito un post-impressionista.









Infatti egli stesso affermava:

Non esiste che la figura, il paesaggio è nulla, non dovrebbe che essere un accessorio.


Il paesaggio dovrebbe essere usato solo per rendere più intelligibile il carattere della figura.”









Possiamo dunque dire che per lui viene prima di ogni altra cosa la persona e molte persone, da lui dipinte, sono divenute poi, grazie a lui, immortali.
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Egli usava diversi supporti per le sue opere ed è infatti considerato anche uno dei più geniali autori di manifesti e stampe dei suoi tempi.






Tony Kospan

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IL GRUPPO DI CHI AMA L'ARTE
IN OGNI SUO ASPETTO E NON SOLO
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Diego Rivera… mito dell’arte messicana – Dipinti… murales… e l’amore con Frida Kahlo   Leave a comment


La rivoluzione messicana del 1910



Grande pittore e muralista è ritenuto
uno dei fondatori della moderna pittura messicana.




Diego Rivera (Guanajuato 8.12.1886 – Città del Messico 24.11.1957)




Si contraddistingue per le tematiche sociali dei suoi murales
dipinti soprattutto nel centro di Città del Messico.

La sua è una pittura intrisa d'amore per il Messico
che racconta con accenti epici e spirito rivoluzionario.




Sogno di una Domenica pomeriggio in Alameda




BREVE BIOGRAFIA


Fin da piccolo appare un bimbo prodigio
e mostra interesse per l'arte.

Da adolescente inizia gli studi artistici
e si appassiona ai temi ed agli stili dell'arte precolombiana.




Diego Rivera – Modesta – 1937



Grazie ad una borsa di studio, a 21 anni, fa un viaggio in Europa
e si sofferma soprattutto in Francia dove all'epoca trionfano le avanguardie
dell'arte mondiale ed ha esperienze cubiste, fauviste e futuriste.



Paulette Goddard



Tornato in Messico nel 1921 si dedica, con uno stile tutto suo
ma influenzato dall'arte popolare messicana, all'attività
di creatore di murales dipingendo chilometri di muri.








Nel 1929 sposa la grande pittrice Frida Kahlo con cui avrà
sempre rapporti di grande amore ma anche molto conflittuali
per la sua incapacità a rinunciare ad essere un “dongiovannni”.





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Grande lavoratore continuò per tutta la vita a dipingere,
con le sue grandi doti di disegnatore e creatore di colori,
sempre seguendo l'idea guida che l'arte doveva testimoniare
la cultura e le tradizioni della società messicana e
la necessità di una società più giusta e senza differenze.

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Clicando qui giù, nel video,

altri dipinti e murales di Diego Rivera

associati alla nota canzone “Solamente una Vez

del poeta Agustin Lara anch'egli messicano.



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Linda Christian




Morì poco prima di compiere 71 anni e le sue ceneri,
nonostante lui non volesse, furono collocate
nella “Rotonda degli uomini illustri
del cimitero di Città del Messico.


Tony Kospan


FINE


IL GRUPPO DI CHI AMA L'ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)

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