
John William Waterhouse



Nessuno può possedere un pomeriggio con la pioggia che batte sui vetri,
o la serenità che diffonde intorno a sé un bambino che dorme,
o il momento magico in cui le onde s'infrangono sugli scogli.
No, nessuno può possedere ciò che esiste di più bello sulla Terra,
eppure sono tutte cose che possiamo conoscere e amare.
Paulo Coelho – Brida – 1990



Let it be
John William Waterhouse – La signora di Shalott
AMORE E' UNA BREVE PAROLA
Guy de Maupassant
Amore è una breve parola,
che però abbraccia tutte le altre,
perché comprende il corpo,
l'anima,
la vita
e tutto l'essere.
Noi lo percepiamo così
come avvertiamo il caldo del sangue,
lo scopriamo come l'aria,
lo portiamo in noi stessi
come i nostri pensieri.
Per noi null'altro esiste
di più importante.

John William Waterhouse – La sirena
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IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE…
I N S I E M E
John William Waterhouse – Il risveglio di Adone
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L’omaggio dell’uomo semplice – 1288/1292 (Partic.)
Questo dipinto (L’omaggio dell’uomo semplice – 1288/1292) fa parte della serie degli episodi della vita di S. Francesco affrescati nella Basilica di Assisi.
L’importanza di questi affreschi nel mondo dell’arte italiana è paragonabile a quella della Divina Commedia nel campo della Lingua e della Letteratura.
Giotto ufficializza in pratica la grandezza del santo circa 60 anni dopo la sua scomparsa… e per farlo sceglie un luogo preciso… la piazza… che da sempre è il centro della vita pubblica delle città grandi e piccole.
Giotto (1267 – 1337)
La piazza infatti fin dai tempi dell’antica Grecia (agorà) e dell’antica Roma (forum) è il 4° luogo dopo la casa, il luogo di lavoro e quello del culto in cui le persone svolgevano e svolgono una delle più importanti funzioni umane, quella politica, intesa però nel senso più ampio.
Infatti la piazza era, è e forse sarà, sempre il centro di diffusione delle notizie e delle idee, lo spazio in cui nascono le amicizie e gli amori o quello in cui si prendono le decisioni, o quello in cui i cittadini protestano (ancora oggi si dice “scendere in piazza”) anche se oggi conosciamo un altro genere di piazza che sembra stia prendendo il sopravvento, quella virtuale.
Ma torniamo al dipinto.
Mostra un uomo umilmente vestito che stende un abito, a mò di tappeto, dinanzi all’incedere del Santo in una piazza, che è quella di Assisi, nell’indifferenza dei presenti, elegantemente abbigliati.
La piazza che Giotto dipinge non è una piazza qualunque… ma quella di Assisi.
Egli la vuole rendere riconoscibile ed ecco sulla sinistra il palazzo civico con la sua torre, l’antico tempio di Minerva divenuto chiesa e per descriverla come tale vi aggiunge 2 angeli ed un frontone che in realtà non c’erano, ed un altro palazzo.
Il dipinto simboleggia l’abbandono da parte di S. Francesco del mondo dei ricchi per abbracciare quello degli umili e dei poveri che a loro volta ne riconoscono la grandezza umana e la santità rendendogli un profondo omaggio che è raffigurato dall’inchino e dalla veste appoggiata a terra.
Quest’opera inoltre è ritenuta la prima rappresentazione di una piazza nella Storia dell’Arte Italiana.
Tony Kospan
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Nell’ambito della personale antologia delle poesie sublimi…
non può mancare questa che forse, ad una lettura frettolosa,
può nascondere il tesoro insito nei suoi versi.
Elizabeth Barrett Browning (Durham, 6.3.1806 – Firenze, 29.06.1861)
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SE DEVI AMARMI
ELIZABETH BROWNING
POESIA SUBLIME
La poesia non è che un inno sublime della poetessa inglese al suo amore per Robert Browning di cui si innamorò a 32 anni, nonostante una grave malattia, e con il quale si trasferì a Firenze a causa dell’opposizione della famiglia.
Lì poi, oltre a sostenere il Risorgimento italiano, Elizabeth a 42 anni migliorando la malattia divenne anche madre di un bimbo.
Robert Browning
Essa come sempre accade quando una poesia è sublime, con parole semplici ma precise e suggestive, ci inoltra in questo mondo assoluto e celeste in cui far viver il sentimento più bello che c’è…
Il Vero Amore, ci dice Elizabeth, non può esser legato a fattori esterni o concreti o a nostre comodità… o interessi… ma si nutre di assoluta interiorità… al di là di ogni contingenza… ed in tal modo esso potrà non aver mai fine…
E’ a parer mio una poesia che… fa davvero volare…
Ma ora leggiamola… e, se vi va,
mi farebbe piacere conoscere il vostro parere
Tony Kospan
SE DEVI AMARMI
Elizabeth Barrett Browning
Se devi amarmi,
per null’altro sia che per amore.
Mai non dire:
“L’amo per il sorriso, per lo sguardo,
la gentilezza del parlare,
il modo di pensare così conforme al mio,
che mi rese sereno un giorno”.
Queste son tutte cose che posson mutare.
Amore mio, in sé stesso o per te,
un amore così nato potrebbe poi morire.
E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto.
Può scordare il pianto
chi ebbe a lungo il tuo conforto,
e perderti.
Soltanto per amore amami
per sempre e per l’eternità.

John William Waterhouse
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