Archivio per 9 novembre 2017

Felix Vallotton

Sono venuto qui non a tenere una conferenza su temi studiati e preparati,
ma a conversare con voi di ciò che nessuno mi ha insegnato,
di ciò che è sostanza e magia, di poesia.
G. Lorca

Felix Vallotton – La lettura
CUORE NUOVO
Federico Garcia Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Vedo in te embrioni di scienze,
mummie di versi e scheletri
di antiche mie innocenze
e di miei romantici segreti.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra i pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca i trilli
dell’usignolo all’alba?

Felix Vallotton – La menzogna


Felix Vallotton – La visita
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Talvolta, come in questo caso, la conoscenza dell’importanza storica di alcune persone non avviene grazie agli storici bensì grazie ad altri elementi archeologici o documentali.
LA GRANDE INFLUENZA DELLE TRE DONNE CHE FURONO ACCANTO A TRAIANO
Traiano, primo imperatore non romano in quanto adottivo di origine ispanica, fu colui che portò alla massima estensione i confini dell’impero.
Esaltato già in vita è ricordato dagli storici antichi come il migliore tra gli imperatori romani.
Morì l’8.8.117 d. C. a Selinus in Cilicia (oggi Gazipasa, nella Turchia meridionale) forse per una malattia infettiva.
Plotina
LE 3 DONNE
Plotina, insieme alla sorella ed alla nipote di Traiano, Marciana e Matidia furono figure di grande rilievo ed influenza nella vita dell’imperatore… e dell’Impero.
Queste donne per secoli sono state pochissimo considerate e perfino Plinio ne accennò appena la presenza accanto a Traiano.
Ma in aiuto della verità storica per fortuna stavolta interviene l’archeologia…
Plotina – Marciana – Matidia
Le signore in questione furono ricchissime, proprietarie di fabbriche di mattoni (appaiono i loro nomi nei bolli sui mattoni), grandi proprietarie terriere in varie parti d’Italia… da Vicenza alla Calabria ed in Africa dove l’Imperatore dedicò alla sorella la città attuale di Timgad dandole il nome di Marciana Ulpia Traiana.
Esse poi, con la creazione dell’Istituzione degli “Alimenta”, furono grandi benefattrici soprattutto dei bambini poveri (ce l’attestano alcune monete).
Inoltre furono molto attive nel far erigere statue e Matidia in particolare fece ricostruire l’attuale Sessa Aurunca in Campania.
Plotina ebbe perfino un ruolo diplomatico come si evince dal suo intervento per dirimere una controversia tra Ebrei e la Città di Alessandria d’Egitto e, oltre a far adottare Adriano, costrinse quest’ultimo a sposare Sabina.
Adriano, successore di Traiano, è considerato uno dei buoni imperatori.
Colto e appassionato ammiratore della cultura greca, viaggiò per tutto l’impero e valorizzò le province.
Marciana, infine, fu addirittura divinizzata cosa mai avvenuta prima alla sorella di un imperatore.
Ma forse il sigillo definitivo del loro rilievo e della loro potenza può esser la presenza di Plotina e Marciana accanto a Traiano nell’Arco di Ancona.
Oggi possiamo quindi considerare il ruolo speciale di queste 3 donne quasi come un vero e proprio “triumvirato” accanto al mitico imperatore Traiano.
Tony Kospan
Copyright Tony Kospan
Vietata la copia integrale senza la citazione dell’autore e del blog
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Una delle più emozionanti opere Verdiane…
considerata il più melodrammatico dei melodrammi
che ebbe sì vita travagliata
ma che alla fine raggiunse i meritatissimi successi.
Qui ne conosceremo la storia,
ne leggeremo una trama in breve
e
l’ascolteremo in 2 brani tra dipinti in tema… “maschere”.
.

Tiepolo – Maschere veneziane
.
.
.
CLASSICA ED ARTE
UN BALLO IN MASCHERA
Parleremo dell’opera di Giuseppe Verdi scritta
su libretto di Antonio Somma,
a sua volta tratto dal libretto di Eugène Scribe per Daniel Auber
“Gustave III, ou Le Bal masqué” (1833).
.
.
La prima ebbe luogo il 17 febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma
ma sia lì, che al Teatro San Carlo di Napoli,
dove doveva esser per la prima volta rappresentata,
ebbe grossi problemi con la censura dell’epoca.
Si temeva che l’opera nascondesse intenti risorgimentali.
Questi problemi furono superati spostando la trama
dell’opera nelle Americhe… ma Verdi ne soffrì molto.
LA TRAMA IN ESTREMA SINTESI
Riccardo, conte di Warwick, scopre che al ballo ci sarà anche la sua… segretamente… amata Amelia.
Un suo amico… nonché marito di Amelia… Renato… gli comunica che è in corso una congiura contro di lui.
Lui non se ne preoccupa e dovendo decidere se confermare o meno la condanna di un’indovina la perdona e decide di incontrarla davanti ai presenti.
.
.
.

Pietro Longhi
L’indovina consiglia ad Amelia d’andare al cimitero per liberarsi di un innamorato.
Lei ci va ed incontra Riccardo che le dichiara il suo amore Amelia gli dice d’esser anche lei innamorata di lui ma che non vuole tradire il marito.
Renato li raggiunge ed avverte Riccardo della necessità urgente di fuggire, ma prima di scappare dice a Renato di proteggere la donna che essendo mascherata non viene riconosciuta dal marito.
Arrivano i congiurati che non trovano Riccardo e cercano di capire chi è la donna e nella confusione ad Amelia cade la maschera.
Sconvolto Renato si associa ai nemici del conte che vuole punire con la morte.
Mosso a pietà perdona la moglie ma decide che l’ex amico dovrà morire al ballo in maschera che si deve tenere proprio quel giorno.
All’incontro con Samuel e Tom, gli altri 2 congiurati, si tira a sorte per scegliere chi dovrà uccidere Riccardo… e tocca proprio a Renato.
Siamo al ballo.

Antoine Pesne
Riccardo ha intanto deciso di rinunciare al suon amore e dispone il ritorno di Amelia e suo marito in Inghilterra.
Al ballo in maschera Renato però riesce scoprire chi sia il conte che tra l’altro stava parlando con Amelia.
Appena si allontana dalla donna Renato lo pugnala ma viene subito arrestato.
Riccardo che ormai sta morendo gli dice dell’ordine di espatrio per lui e la moglie, che mai era stato tradito e dà generosamente l’ordine di liberare sia lui che gli altri 2.
I presenti inneggiano al grande gesto di Riccardo mentre Renato resta impietrito per il rimorso.
.
.
Ora guardiamo qualche altro dipinto in tema… maschere
a partire da Magritte… col suo inconfondibile lo stile
in questo doppio frutto con maschera
.
.
.
.
per passare a questo dipinto di Albert Linch
a cui associamo il primo brano dell’opera
Albert Linch – Ballo in maschera
.
.
.
Invece quest’altro brano, stavolta con il grande Pavarotti,
è unito a questo dipinto… dedicato proprio al
BALLO IN MASCHERA di Gérome Jean-Léon.
UN BALLO IN MASCHERA – GEROME JEAN-LEON
Buon ascolto… (e buona visione)
Orso Tony
IL GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE…
INSIEME
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Piccola… criptica… ma famosissima e davvero sublime
è questa poesia…
L'autore anche qui utilizza una forma scarna ed essenziale
per manifestare con forza quel fondo di angoscia verso la vita
che lo caratterizza apparendogli essa sempre nemica ed oscura.
Eugenio Montale – Genova 12.10.1896 – Milano 12.9.1981
LA SPERANZA DI PURE RIVEDERTI
POESIA SUBLIME DI EUGENIO MONTALE






Poesia dunque non facile ma profonda,
del grande Eugenio
nonché poi però leggibile ed interpretabile in vari modi.
Sembra, se ci fate caso,
esserci una voluta mescolanza di soggetti e predicati,
così come di concetti.

Ma preferisco rimanere nell'ambito
delle mie prime ed immediate sensazioni…
chiedendo a voi aiuto nel caso abbiate colto invece
significati ed aspetti diversi.
Le mie sensazioni sono che il poeta
parli di un amore passato…
e del conflitto che in lui esiste
tra desiderio e paura di riviverne qualche aspetto.
Avrebbe il poeta una qualche voglia di riveder quella persona…
ma sente in sé una chiusura nella quale non sa
se predomina il senso della fine o quello dei ricordi
quasi come se davanti a lui ci fosse uno schermo
con uno scintillio (barbaglio) distorto ed evanescente…
Il destino (il servo gallonato) poi porta dove vuole lui…
trascinandoli chissà dove… i 2 amanti… o possibili amanti…di una volta.
Ma ora leggiamola…

LA SPERANZA DI PURE RIVEDERTI
Eugenio Montale (da “Le Occasioni”)
La speranza di pure rivederti
m’abbandonava;
e mi chiesi se questo che mi chiude
ogni senso di te, schermo d’immagini,
ha i segni della morte o dal passato
è in esso, ma distorto e fatto labile,
un tuo barbaglio:
(a Modena, tra i portici,
un servo gallonato trascinava
due sciacalli al guinzaglio).

Magritte – La memoria
Spero di legger anche un vostro parere…
CIAO DA TONY KOSPAN
POESIE?
NEL GRUPPO DI FACEBOOK
Mi piace:
Mi piace Caricamento...