Dunque per lei in fondo in fondo, e dunque in verità,
non c’è mai… una vera solitudine,
in quanto siamo sempre e comunque
in relazione ed in comunione con i nostri mondi interiori.
Mi farebbe piacere conoscere il vostro parere,
ma prima leggiamola.
NON POSSO ESSERE SOLA
Emily Dickinson
Non posso essere sola, mi viene a visitare una schiera di ospiti, non sono registrati, non usano la chiave, non han né vesti, né nomi, né climi, né almanacchi, ma dimore comuni, proprio come gli gnomi, messaggeri interiori ne annunciano l’arrivo, invece la partenza non è annunciata, infatti non sono mai partiti.
Michelangelo Merisi da Caravaggio noto col solo nome Caravaggio.
Lo faremo soprattutto guardando i suoi dipinti
ed analizzando la sua mitica arte…
(Milano, 29 settembre 1571 – Porto Ercole, 18 luglio 1610) – Autoritratto
E' uno dei più celebri pittori italiani di tutti i tempi
nonostante sia morto molto giovane.
La sua formazione avvenne tra Milano e Venezia.
Il baro
La maggior parte delle sue opere
furono create a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia.
Il suo stile pittorico,
lontano dalle mode accademiche del tempo,
ebbe poi grande influenza sulla pittura barocca.
Bacco
I suoi dipinti con un potente uso della luce
e con l'innovativa idea di dipinger il… vero
analizzano la condizione umana sia da un punto di vista fisico che emozionale.
Il suonatore di liuto
Per questo,
ma anche per la sua capacità di vedere le cose
con la massima indipendenza e libertà di pensiero,
la sua arte appare come rivoluzionaria… per l'epoca.
Concerto di giovani
Asse centrale della sua ispirazione artistica
è per lui la necessità di dare un senso all'esistenza.
Al contrario dei pittori della sua epoca egli non cerca di portar l'uomo ad esaltare il divino bensì tende a cercare il divino nella complessità della realtà umana.
Buona ventura
Di questo aspetto parleremo in modo più approfondito
Sì… proprio così… le poesie parleranno di… Poesia!
LA POESIA IN POESIA.. ARTE.. AFORISMI.. E.. MUSICA
a cura di Tony Kospan
Jean-Honoré Fragonard
Il grande Montale disse che probabilmente la poesia è nata dalla necessità
di aggiungere un suono vocale al ritmo martellante delle musiche primitive.
Questo lascia immaginare un’origine comune tra musica e poesia
che poi sono diventate espressioni artistiche del tutto autonome…
benché a mio parere talvolta si reincontrano
quando ad esempio una poesia viene musicata
o il testo di una canzone è così bello da apparire… pura poesia.
Ma ci viene incontro
sulla validità dell’idea “montaliana”
questo antico brano.
“Questi versi e il loro ritmo compose Alane,
imitando con le parole
quello che aveva udito nel canto delle pernici.” Alcmane VII sec.a.C.
Personalmente sono di ciò convintissimo ed infatti,
la vera poesia contiene, rima o non rima, metrica o non metrica,
un suo interno ritmo… una sua intrinseca musicalità.
La poesia ha una sua storia millenaria ed è giunta intatta
fino ai nostri giorni arricchendosi però sempre sempre di più
di temi, forme e contenuti di ogni genere costituendo così
un fantastico mondo capace di arricchire la nostra vita
facendoci volare sopra le nostre difficoltà e miserie.
Inoltre la poesia ci offre anche una chiave per aprire
alla nostra comprensione la serratura complicata di noi stessi.
Leggere una poesia al momento giusto infatti,
quando si è molto felici o quando si è veramente tristi,
può essere il modo migliore per “dialogare” con noi stessi
e/o per aprirci alla comprensione degli altri.
Parlare però di poesia, davvero a fondo, ci porterebbe a scrivere un trattato
che sarebbe lontano dalla brevità che desidera il mondo moderno
e comunque non esaurirebbe l’immenso tema del suo significato.
Ora, come di consueto,
prima di passare alle poesie,
ecco alcuni aforismi sul tema.
Pierre Auguste Renoir
E’ proprio vero che la poesia è deliziosa,
infatti la prosa migliore è piena di poesia. Virginia Woolf
Vivo nella poesia come le vene vivono del sangue Antonia Pozzi
E se non vi piace la poesia
allora il mondo tenetevelo così com’è:
“scemo e faticoso”! Enrico Dignani
La poesia non è un modo di esprimere un’opinione.
è un canto che sale da una ferita sanguinante
o da labbra sorridenti. Kahlil Gibran
Il poeta cerca solo di mettere la testa in cielo.
E’ il logico che cerca di mettere il cielo dentro la propria testa.
Ed è la sua testa che si spacca. Gilbert Keith Chesterton
La vera poesia può comunicare anche prima di essere capita T. S. Eliot
Oscar Fehrer
Può sembrar strano… ma sono davvero tantissime le poesie
che parlano di… poesia.
I poeti infatti la sentono, la vivono, l’amano, la godono,
e talvolta la soffrono, come una parte quasi fisica di loro stessi.
Le seguenti sono le poesie prescelte stavolta
e come sempre sarebbe bello leggere quelle che, sul tema,
vostre o di altri autori, piacciono a a voi.
(Battisti – Il mio canto libero)
Delphin Enjolras
ARTE POETICA Vicente Huidobro
Che il verso sia come una chiave
Che apre mille porte
Cade una foglia; qualcosa passa in volo;
Quanto guardano gli occhi sia creato,
E l’anima di chi ascolta resti a tremare.
Inventa nuovi mondi e cura la parola;
L’aggettivo, quando non dà vita, uccide.
Siamo nel ciclo dei nervi.
Il muscolo pende,
Come un ricordo, nei musei;
Ma non per questo abbiamo meno forza:
Il vero vigore
Risiede nella testa.
Perché cantate la rosa, o Poeti !
Fatela fiorire nella poesia;
Solo per noi
Vivono tutte le cose sotto il Sole,
Il poeta è un piccolo Dio.
(Poesia – Don Backy)
Mike Flan
POESIA Carlos Drummond de Andrade
Ho speso un’ora pensando un verso
che la penna non vuole scrivere.
Tuttavia esso è qui dentro
inquieto, vivo.
Esso è qui dentro
e non vuole uscire.
Ma la poesia di questo momento
inonda tutta la mia vita.
(Mia Martini – Almeno tu nell’Universo)
Hermann Fenner Behmer
PER SCHERZO Hermann Hesse
Le mie poesie stanno
davanti alla tua porta,
bussano e s’inchinano:
mi apri?
Le mie poesie hanno
un suono di seta
come il fruscio del tuo vestito
sulle scalinate.
Le mie poesie portano
un dolce profumo
come nell’aiuola tua preferita
il giacinto.
Le mie poesie son vestite
di un rosso cupo,
che come il tuo vestito di seta
fruscia ed arde.
Le mie più belle poesie
assomigliano del tutto a te.
Stanno davanti alla porta e s’inchinano:
mi apri?
(Elisa – Una poesia anche per te)
Harry Wilson Watrous
LE RIME Eugenio Montale
Le rime sono più noiose delle
dame di San Vincenzo: battono alla porta
e insistono. Respingerle è impossibile
e purché stiano fuori si sopportano.
Il poeta decente le allontana
(le rime), le nasconde, bara, tenta
il contrabbando. Ma le pinzochere ardono
di zelo e prima o poi (rime e vecchiarde)
bussano ancora e sono sempre quelle.
(Cocciante – Poesia)
Albert Edelfelt
AD ALCUNI PIACE LA POESIA Wislawa Szymborska
Ad alcuni –
cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza.
Senza contare le scuole, dove è un obbligo,
e i poeti stessi,
ce ne saranno forse due su mille.
Piace –
ma piace anche la pasta in brodo,
piacciono i complimenti e il colore azzurro,
piace una vecchia sciarpa,
piace averla vinta,
piace accarezzare un cane.
La poesia –
ma cos’è mai la poesia?
Più d’una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
Come alla salvezza di un corrimano.
Lo so, non sono perfetto. Ma chissenefrega! Nemmeno la luna è perfetta. E’ piena di crateri! E il mare? Nemmeno lui! Troppo salato. E il cielo? Sempre così infinito…. Insomma le cose belle non sono perfette…. sono speciali! Bob Marley
ANNA MAGNANI… il suo nome ma per tutti… era NANNARELLA…
E’ stata una donna che ha lasciato una traccia indelebile
nella storia del cinema italiano e mondiale
(Roma 7.3.1908 – Roma 26.9.1973)
Oltre ad essere una delle più grandi attrici italiane di sempre
è stata anche un eccezionale simbolo della romanità…
Vera e propria STAR del cinema internazionale,
vincitrice dell’Oscar nel 1956,
ha interpretato film memorabili come Roma città aperta, di Rossellini;
Bellissima di Visconti, Mamma Roma, di Pasolini… etc…
Ha anche lavorato con altri grandi registi
come Fellini, Monicelli e Kramer.
Ricordiamola con questo magnifico video omaggio
contenente diverse scene da film nelle quali, tra l’altro,
canta e recita anche in lingua napoletana…
(‘O suerdato ‘nnamurato)
Per il suo urlo nella scena finale di ROMA CITTA’ APERTA,
capolavoro del Neorealismo italiano… che vinse il NASTRO D’ARGENTO,
e di cui possiamo vedere qui una famosissima drammatica scena…
Pier Paolo Pasolini le dedicò la poesia che possiamo leggere più giù.
“Quasi emblema, in noi l’urlo della Magnani sotto le ciocche disordinatamente assolute, rinnova nelle disperate panoramiche, e nelle occhiate vive e mute si addensa il senso della tragedia. E’ lì che si dissolve e mutila il presente, e assorda il canto degli aedi”.
Era sì grande artista… ma anche donna vera… schietta…
Con la sua romanità… universale… ha lasciato un segno indelebile non solo nella Storia del Cinema ma anche nei cuori di milioni di persone che l’hanno seguita… ammirata ed amata.
Impara dagli errori degli altri: non puoi vivere così a lungo da farli tutti da te. Eleanor Roosvelt
L'offerta – Frank Bernard Dicksee
CUPIDO MONELLO TESTARDO! Goethe
Cupido, monello testardo! M’hai chiesto un riparo per poche ore, e quanti giorni e notti sei rimasto! Adesso il padrone in casa mia sei tu!
Sono scacciato dal mio ampio letto; sto per terra, e di notte mi tormento; il tuo capriccio attizza fiamma su fiamma nel fuoco, brucia le scorte d’inverno e arde me misero.
Hai spostato e scompigliato gli oggetti miei, io cerco, e sono come cieco e smarrito. Strepiti senza ritegno, e io temo che l’animula fugga via per sfuggire te, e abbandoni questa capanna.