Archivio per 31 agosto 2017

Sms e whatsapp divertenti… pungenti… imperdibili… etc. (anche con vignette)   Leave a comment





Ormai gli SMS ed i whatsapp

sono una affermata moderna modalità

di comunicazione…

usata per tutte le nostre necessità…





Un particolare uso è quello di prendere in giro…

o punire in qualche modo l'interlocutore…






SMS DAVVERO TREMENDI (DA NON… UTILIZZARE)

  

 

1. Manda questo SMS a persone che ritieni intelligenti, se lo mandi a persone che non lo sono ti verrà un gran mal di pancia. Ora scusa ma devo andare in bagno.


 


 



 


2. Mi sono resa conto che lo scherzo che ti ho fatto è stato un po’ grosso. Ho capito che con te ho esagerato. Spero tu mi voglia perdonare, con affetto. La Natura. 


 



 


 3. ”Sikona lamile bowama likile umdodo jarat farsakala bi.” HAI APPENA RECITATO UNA PREGHIERA INDIANA CHE NON TI FARA’ PIU’ FARE ALL’AMORE  PER UN ANNO!  


 



 


4. Ho letto su un giornale che Babbo Natale ricompensa con 1.000 euro chi lo aiuta a trovare la Befana. 
Ora, o mi dai il doppio, o gli dico… dove sei!


 


 


 


 


 5. Diceva Ron: “Vorrei incontrarti fra cent’anni”. Sono proprio d’accordo con lui! Ciaooooooooo!


 


 



 


 6. Fai così schifo che quando ti fai la doccia le verruche si mettono le ciabatte!


 


 



 


7. Tu sei la mia stella caduta dal cielo. Peccato che sei caduta di faccia…


 


 


 


 


8. Non amare chi non ti ama ma non amare nemmeno chi ti ama, prendi tutti in giro che non sbagli di sicuro!


 


 



 


9. Se le sue labbra sono infuocate e lei trema tra le tue braccia, scordatela. Ha la malaria.


 


 


 


10. Se cancelli questo SMS mi ami, se lo salvi mi desideri, se lo inoltri vuoi baciarmi se me lo rispedisci vuoi fare sesso con me. Come uscirai da questo problema?


 


 


 


 


11. TIM informa che sono in vigore le nuove tariffe in base al numero di rapporti sessuali. Di conseguenza il suo numero sta per essere disattivato.


 


 



 


12. Sei talmente scemo che quando fai il cretino sembri normale!


 


 



 


 13. Ti ho pensato fino alle tre di notte, poi ho contato le pecore, poi è arrivato un pastore carino e…


 
 


 

 14. Siamo oltre la data di scadenza. Non vorrei essere acida, ma che ne dici di spostarti di scaffale? Anzi: cambia supermercato.


 


 


 


15. Vodafone informa: per il corretto uso del cellulare tenere distante il dispositivo durante la chiamata. La sua alitosi potrebbe interferire nella comunicazione.


 


 



 


16. Ti ho pensato tutta la notte e sono arrivata ad una conclusione: ERA MEGLIO SE DORMIVO!!! 


 



 


17. Non ti preoccupare se la Befana, vedendoti, ti abbraccia e si mette a piangere… non capita tutti i giorni di ritrovare una sorella gemella!

 

 


 

18. Contribuisci anche tu (che stai leggendo queste righe) ad abbellire la tua città per il Natale! Resta chiuso in casa fino al 7 gennaio!!!


 



 


19. Madre natura ti ha donato molte qualità: intelligenza, bontà, bellezza, fascino. Ma tu, dimmi, perché le hai rifiutate?


 


 


 


20. Avvicinati, non aver paura. Siediti su di me. Sfruttami più che puoi e fai! : – il tuo… WATER… –


 


 


 

 


21. Ho aspettato e aspettato e quando non è arrivato alcun messaggio, ho capito che doveva essere…  sicuramente il tuo.


 



 


22. Una notte d’amore con te è come partecipare ad una Olimpiade: capita una volta ogni 4 anni…


 



 


23. Ho smesso di fumare, ho smesso di bere grappini, ho smesso di bere birra… sono stati i 20 minuti peggiori della mia vita…


 


 


 


 


24. Quando hai provato ad iscriverti ad una gara di bruttezza ti hanno risposto: “Non accettiamo professionisti!” 


 



 


25. E’ incredibile quanto possa essere stimolante pensarti in certi momenti della giornata… ora ti saluto, devo correre in… bagno… 


 



 


26. Mi sono rimaste schiacciate le dita nella porta del tuo cuore. E apri!!!
 
 


 

 

 

DAL WEB – IMPAG. T.K

 

BAUDELAIRE – Poeta “maledetto” e padre della poesia moderna – Breve ricordo anche con 2 sue grandi poesie   2 comments

 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

Un poeta considerato oggi un autore classico
della letteratura mondiale…,
ma che ebbe una vita, sia reale che letteraria,
molto travagliata come potremo ora leggere…

 

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E’ universalmente definito poeta “maledetto”
in quanto simbolo della difficoltà del vivere
per una continua lotta interiore tra luce e tenebre.
 

 

 

Riuscì però a cogliere in modo magistrale
la complessità del proprio
IO
che poi, se davvero vogliamo guardarci dentro,
non è poi tanto dissimile dal nostro…

 

 
 
 
 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
OMAGGIO A BAUDELAIRE
 
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Parigi 9 aprile 1821  –  Parigi 31 agosto 1867
 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Diventato molto presto orfano di padre ebbe
un’infanzia difficile a causa dei complicatissimi rapporti
col patrigno e, non volendo iniziare la classica
vita borghese, si rifugiò in quella “bohemienne
del Quartiere Latino parigino.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La sua vita fu breve ma intensa e tempestosa…
tra tentativi di suicidio, amori sregolati, alcool e droghe.
Fu però anche nel contempo molto attiva negli ambienti
culturali parigini, soprattutto simbolisti,
dove ebbe modo di confrontarsi con gli altri grandi
letterati, artisti e intellettuali del vivace 800 francese.

 
 
Henri Fantin-Latour – Hommage à Delacroix
(Qui è con altri grandi artisti dell’epoca)
 
 
 
Prova evidente della sua attiva presenza
nel mondo culturale parigino è questo dipinto qui su
di Henri Fantin-Latour “Hommage à Delacroix
in cui lo riconosciamo (ultimo a destra in basso),
tra personaggi come lo stesso Henri Fantin-Latour,
Édouard Manet, Félix Bracquemond ed altri.

 
 
 
 
 
 
 
 
Il suo libro di poesie più famoso
ed in un certo senso “rivoluzionario” è
LES FLEURS DU MAL – I FIORI DEL MALE
del 1857 (per il quale subì condanna e censura).
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

Courbet – Ritratto di Baudelaire
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 Abbiamo visto che frequentava i grandi artisti
del suo tempo ma amava davvero molto l’arte
al punto di scrivere anche libri in materia
come “Curiosità estetiche” del 1868
e “L’arte romantica” 1868-1870
in cui manifestò il suo pensiero.



 
Le sue stelle comete, anche in questo campo,
erano il romanticismo ed il simbolismo.

 
 
 
 
 
 
 

 

Caspar David Friedrich (Romanticismo)
 
 
 
 
 
 
 
Tuttavia i suoi versi parlavano di qualsiasi aspetto
della vita reale (ad esempio delle nascenti industrie
con l’immagine di «fiumi di carbone salgono in cielo
»).
 



Con la sua ultima opera – Spleen di Parigi
sperimentò poi anche la poesia… in prosa.
 
 
 
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Morì nel 1867 a soli 46 anni
dopo una paralisi ed un tremenda agonia.



Fu sepolto in forma anonima nella tomba di famiglia…
e solo nel 1949 la Corte di Cassazione Francese
ha finalmente riabilitato le sue opere e la sua memoria.



La sua opera che ancor oggi risplende
d’immensa luce propria è certo…
I FIORI DEL MALE.

 

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Quest’opera è talmente bella
che Carlo Dossi, dopo averla letta,
si convinse a non scriver più poesie!

 

Prima di passare alla sua più nota e più bella poesia
leggiamone un’altra che invece lascia trapelare
la sua visione del conflitto
tra la dura realtà umana ed il sogno.

 

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Manet –  Jeanne Duval (il grande amore di Baudelaire)
 

 

 

 

 

 
 
 
 
TI ADORO

 

T’adoro al pari della volta notturna,
o vaso di tristezza, o grande taciturna!
E tanto più t’amo quanto più mi fuggi,
o bella, e sembri, ornamento delle mie notti,
ironicamente accumulare la distanza
che separa le mie braccia dalle azzurrità infinite.
Mi porto all’attacco, m’arrampico all’assalto
come fa una fila di vermi presso un cadavere e amo,
fiera implacabile e cruda, sino la freddezza
che ti fa più bella ai miei occhi.

 

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Ascoltiamo ora in questo video la poesia “Albatros“,
davvero fantasticamente profonda,
in cui simbolicamente è tratteggiata
proprio la figura del Poeta,
spesso schernita e criticata dalla cd. “Società per bene“,
che non ne comprende la grandezza
proprio perché è troppo più avanti
rispetto alla banalità del pensiero corrente.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 
E, se ci va, ora leggiamola anche,
per coglierne meglio
ogni piccola.. grande… sfumatura.
 

 

 
L’ALBATRO
 
Spesso, per divertirsi, le ciurme
catturano degli albatri, grandi uccelli marini,
che seguono, compagni di viaggio pigri,
il veliero che scivola sugli amari abissi.
E li hanno appena deposti sul ponte,
che questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi,
abbandonano malinconicamente le grandi ali candide
come remi ai loro fianchi.
Questo alato viaggiatore, com’è goffo e leggero!
Lui, poco fa così bello, com’è comico e brutto!
Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa,
un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che volava!
Il poeta è come il principe delle nuvole
che abituato alla tempesta ride dell’arciere;
esiliato sulla terra fra gli scherni,
non riesce a camminare per le sue ali di gigante.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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UN MODO DIVERSO DI VIVER LA POESIA E LA CULTURA

 

 

 

 
 
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