Archivio per 28 luglio 2017
Buonanotte con la bellissima minipoesia “Il nostro amore non si muove” del grande Prévert 2 comments
Buon weekend in poesia “Sprecata” M. Hornbacher – arte T. E. Mostyn – canzone “Vivo per lei” Leave a comment
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In amore, chi arde non ardisce
e chi ardisce non arde.
Niccolò Tommaseo
e chi ardisce non arde.
Niccolò Tommaseo

Thomas Edwin Mostyn – Signora con gioielli
SPRECATA
Marya Hornbacher
Marya Hornbacher
Lo so che di solito non abbracci,
però mi chiedevo se posso io abbracciare te,
non importa se ricambi,
ho pensato che siccome sei qui da un pò
e non hai ricevuto neanche un abbraccio da settimane,
forse te ne serve uno.
Mi chinai e lo abbracciai, rigida.
Lui si strinse a me fortissimo,
il contatto fu cosi sorprendente
e la sua persona minuscola era cosi calda
che respirai forte e cominciai a piangere.
però mi chiedevo se posso io abbracciare te,
non importa se ricambi,
ho pensato che siccome sei qui da un pò
e non hai ricevuto neanche un abbraccio da settimane,
forse te ne serve uno.
Mi chinai e lo abbracciai, rigida.
Lui si strinse a me fortissimo,
il contatto fu cosi sorprendente
e la sua persona minuscola era cosi calda
che respirai forte e cominciai a piangere.
“Gli abbracci fanno molto bene”
disse lui dandomi piccole pacche sulla schiena.
“Se vuoi domani te ne do un altro”..
Ed io mi sentii perduta…
disse lui dandomi piccole pacche sulla schiena.
“Se vuoi domani te ne do un altro”..
Ed io mi sentii perduta…
(Vivo per lei… con testo – Bocelli e Giorgia)
Thomas Edwin Mostyn – Signora con cofanetto di gioielli




da Orso Tony


Thomas Edwin Mostyn – Flora
LO SCORRERE DEL TEMPO – Una grande poesia ed una grande canzone ci parlano di questo difficile tema 3 comments
Il tempo è una delle più importanti e misteriose
dimensioni del nostro vivere…
ed ha sempre incuriosito ed affascinato l'Umanità

IL TEMPO
IN UNA GRANDE POESIA
ED IN UNA GRANDE CANZONE
Sant'Agostino diceva:
“Se nessuno me lo chiede, so cos'è il tempo,
ma se mi si chiede di spiegarlo, non so cosa dire”.

A proposito dello scorrere del tempo e del rischio di sprecarlo…
ecco quella che è forse la più bella poesia/preghiera che esista.
E' di uno scrittore e filosofo francese del secolo scorso.

INSEGNAMI AD USARE BENE IL TEMPO
Jean Guitton
Dio mio,
insegnami ad usare bene il tempo che tu mi dai
e ad impiegarlo bene, senza sciuparne.
Insegnami a prevedere senza tormentarmi,
insegnami a trarre profitto dagli errori passati,
senza lasciarmi prendere dagli scrupoli.
Insegnami ad immaginare l’avvenire
senza disperarmi che non possa essere
quale io l’immagino.
Insegnami a piangere sulle mie colpe
senza cadere nell’inquietudine.
Insegnami ad agire senza fretta,
e ad affrettarmi senza precipitazione.
Insegnami ad unire la fretta alla lentezza,
la serenità al fervore, lo zelo alla pace.
Aiutami quando comincio,
perché è proprio allora che io sono debole.
Veglia sulla mia attenzione quando lavoro,
e soprattutto riempi Tu i vuoti delle mie opere.
Fà che io ami il tempo
che tanto assomiglia alla Tua grazia
perche’ esso porta tutte le opere alla loro fine
e alla loro perfezione
senza che noi abbiamo l’impressione
di parteciparvi in qualche modo.
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Sempre in materia di Tempo,
e sempre di un autore francese,
è la famosissima… mitica canzone-poesia che segue
e di cui possiamo leggere il testo in italiano
mentre l'ascoltiamo nel video in lingua originale.
Avec le temps
(Con il tempo)
di Léo Ferré
Col tempo sai, col tempo tutto se ne va
Non ricordi più il viso, non ricordi la voce
Quando il cuore ormai tace a che serve cercare
Ti lascio andare, forse meglio così
Non ricordi più il viso, non ricordi la voce
Quando il cuore ormai tace a che serve cercare
Ti lascio andare, forse meglio così
Col tempo sai, col tempo tutto se ne va
L'altra che adoravi, che cercavi nel buio
L'altra che indovinavi in un batter di ciglia
E tra le frasi e le righe e il fondotinta
Di promesse agghindate per uscire a ballare
L'altra che adoravi, che cercavi nel buio
L'altra che indovinavi in un batter di ciglia
E tra le frasi e le righe e il fondotinta
Di promesse agghindate per uscire a ballare
Col tempo sai, tutto scompare.
Col tempo sai col tempo tutto se ne va
Ogni cosa appassisce e mi scopro a frugare
In vetrine di morti,
Quando il sabato sera
La tenerezza rimane senza compagnia.
Col tempo sai col tempo tutto se ne va
Ogni cosa appassisce e mi scopro a frugare
In vetrine di morti,
Quando il sabato sera
La tenerezza rimane senza compagnia.
Col tempo sai, col tempo tutto se ne va
L'altra a cui tu credevi per un raffreddore, per niente
L'altra che ricoprivi di gioielli e di vento
Per cui avresti impegnato anche l'anima al monte
A cui ti trascinavi alla pari di un cane
L'altra a cui tu credevi per un raffreddore, per niente
L'altra che ricoprivi di gioielli e di vento
Per cui avresti impegnato anche l'anima al monte
A cui ti trascinavi alla pari di un cane
Col tempo sai tutto va bene
Col tempo sai, col tempo tutto se ne va
Non ricordi più il fuoco, non ricordi le voci
Della gente da poco e il loro sussurrare
Non ritardare copriti con il freddo che fa.
Col tempo sai, col tempo tutto se ne va
Non ricordi più il fuoco, non ricordi le voci
Della gente da poco e il loro sussurrare
Non ritardare copriti con il freddo che fa.
Col tempo sai, col tempo tutto se ne va
E ti senti il biancore di un cavallo sfiancato
In un letto straniero ti senti gelato
Solitario ma in fondo in pace col mondo
E ti senti ingannato dagli anni perduti
E allora, col tempo sai… non si ama più.
E ti senti il biancore di un cavallo sfiancato
In un letto straniero ti senti gelato
Solitario ma in fondo in pace col mondo
E ti senti ingannato dagli anni perduti
E allora, col tempo sai… non si ama più.


BUON ASCOLTO…
CIAO DA TONY KOSPAN
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VIVALDI – Un breve ricordo.. anche con la sua mitica musica dedicata all’Estate.. insieme a diversi dipinti dedicati a questa stagione Leave a comment
Il Prete Rosso,
così era chiamato il mitico musicista per il colore dei capelli,
è stato uno dei più grandi violinisti ed un grande autore di musica barocca
negli anni a cavallo tra il '600 ed il '700.

La produzione musicale del genio veneziano
è stata ampia nei vari campi musicali
ed è ancor oggi amatissima ed ascoltatissima.
ed è ancor oggi amatissima ed ascoltatissima.
Notevole fu però anche il suo contributo
nell'evoluzione della concertistica.
Gli rendo omaggio
proponendo la sua mitica musica dedicata all'Estate
unita a diversi dipinti che hanno per tema la calda stagione
a partire da quello di Arcimboldo
(a cui alcuni mesi fa ho dedicato un ampio post)
e che appare a molti il vero emblema di questa stagione…
Leggeremo poi anche il sonetto che ispirò la musica di Vivaldi
e vedremo infine diversi dipinti di Van Gogh
nel bellissimo video… più giù…
insieme alla mitica musica del grande musicista.

Giuseppe Arcimboldo – L'Estate -1563 – Kunsthistorisches Museum – Vienna
Lawrence Alma Tadema – Offerta d'estate






IL CONCERTO DEDICATO ALL'ESTATE
Questo che segue e che Vivaldi dedicò a questa stagione
(così come a tutte le 4 stagioni)
è sicuramente il concerto di Vivaldi con più efficacia descrittiva.

Charles Hoffbauer
La tempesta estiva ne è la protagonista
e la si sente avvicinarsi nella calura estiva
per poi scoppiare nel finale in tutta la sua violenza.
Il pastore spaventato dal temporale improvviso
è descritto dall’assolo.
La musica è ispirata da questo sonetto di autore ignoto…

La siesta – Van Gogh







L'ESTATE – SONETTO
Sotto dura stagion dal sole accesa
Langue l'huom, langue 'l gregge, ed arde 'l pino,
Scioglie il cucco la voce, e tosto intesa
Canta la tortorella e 'l gardellino.
Zeffiro dolce spira, ma contesa
Muove Borea improvviso al suo vicino;
E piange il Pastorel, perché sospesa
Teme fiera borasca, e 'l suo destino;
Toglie alle membra lasse il suo riposo
Il timore de' lampi, e tuoni fieri
E de mosche, e mosconi il stuol furioso:
Ah che pur troppo i suoi timor sono veri
Tuona e fulmina il cielo grandinoso
Tronca il capo alle spiche e a' grani alteri.
Langue l'huom, langue 'l gregge, ed arde 'l pino,
Scioglie il cucco la voce, e tosto intesa
Canta la tortorella e 'l gardellino.
Zeffiro dolce spira, ma contesa
Muove Borea improvviso al suo vicino;
E piange il Pastorel, perché sospesa
Teme fiera borasca, e 'l suo destino;
Toglie alle membra lasse il suo riposo
Il timore de' lampi, e tuoni fieri
E de mosche, e mosconi il stuol furioso:
Ah che pur troppo i suoi timor sono veri
Tuona e fulmina il cielo grandinoso
Tronca il capo alle spiche e a' grani alteri.








Monet – Estate
Grazie a questo stupendo video
possiamo ora ascoltare la sublime musica di Vivaldi
ammirando le grandi opere d'arte
dai caldi colori di Van Gogh
che ci immergono nella bollente atmosfera dell'estate.


Vivaldi
Buona visione e buon ascolto
da Tony Kospan e…
felice estate a tutti…
Buonanotte con la bella minipoesia.. “La signora in fretta” di Vivian Lamarque Leave a comment
LA SIGNORA IN FRETTA
Vivian Lamarque
Il persempre
era ormai cortissimo diventato.
Quanti Natali erano rimasti?
Una manciata.
Allora bisognava non sprecare
nemmeno un minuto?
Sì, bisognava spicciarsi,
per questo lei, in fretta,
lo adorava.
Tamara de Lempicka
par Tony Kospan

POESIE e CULTURA VARIA
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Giovanni Boldini