Archivio per 13 luglio 2017

Buon giovedì sera in poesia “Cercavo te” Primo Levi – arte J. W. Alexander – canzone “La nostra vita”   Leave a comment

 

 

John White Alexander



 

 Foto animata

 

 
 


 
L'immaginazione è una qualità che è stata data all'uomo
per compensarlo di ciò che egli non è.
Il senso dell'umorismo gli è stato dato
per consolarlo di ciò che è.
– Oscar Wilde

 

 
 
 
 
 
John White Alexander – Signora al piano

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

CERCAVO TE
Primo Levi


Cercavo te nelle stelle
 quando le interrogavo bambino.
 Ho chiesto te alle montagne,
 ma non mi diedero che poche volte
 solitudine e breve pace.
 Perché mancavi, nelle lunghe sere
 meditai la bestemmia insensata
 che il mondo era uno sbaglio di Dio,
 io uno sbaglio del mondo.
 E quando, davanti alla morte,
 ho gridato di no da ogni fibra,
 che non avevo ancora finito,
 che troppo ancora dovevo fare,
 era perché mi stavi davanti,
 tu con me accanto, come oggi avviene,
 un uomo una donna sotto il sole.
 Sono tornato perché c’eri tu.

 
 
 

John White Alexander 

 

 


 

 

 
 
 
 
 
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John White Alexander – Il vaso di fiori



NON CERCARE MAI DI DIRE IL TUO AMORE – W. Blake con questa poesia ci svela un non raro aspetto dell’amore   2 comments


 
 
 
 
 
 
 
 
 
Davvero tremendo quel momento in cui,
rivelando il nostro amore,
non solo non otteniamo la risposta sognata
ma addirittura
l'oggetto del nostro amore se ne va e…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
… se ne va… con una persona qualunque
e quasi certamente nemmeno innamorata…
 
 
E proprio quest'ultima vivrà al posto nostro
l'incantesimo… il magico momento…
 che tanto attendevamo… sognavamo…
 
 
 
 
 
 
 
 

 

Non è da credere che sia una situazione rara… anzi…





 
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Certo fa male… molto male… ma rientra ahimé
nel normale… incomprensibile “mistero” dell'amore…
e nei giochi “malvagi” di quello che chiamiamo “destino”.
 
 
Infatti in quei momenti ci appare assurdo
che la grandezza del nostro amore
possa non esser condivisa dalla persona amata…
eppure…

 




William Blake (1757/1827)
 
 
 
 
 
 
Questa poesia dunque del tutto inconsueta
ma profonda ed amaramente vera… di William Blake
grande poeta e pittore inglese
è  piaciuta a molti
ed anche al nostro grande poeta Ungaretti,
che, non a caso, ha voluto tradurla… da par suo…

 
 
 
 
 
 
William Blake – Oberon e Titania danzano in tondo con le fate

 
 
 
 
 
NON CERCARE MAI DI DIRE IL TUO AMORE
William Blake
 
Non cercare mai di dire il tuo amore,
amore che non può essere mai detto;
il gentile soffio si muove
in silenzio, invisibile.
Dissi il mio amore, già dissi il mio amore,
il cuore le apersi;
tremando, gelando, in orrenda tema,
ah! lei, lei se ne andò.
Appena mi lasciò,
un viandante passò,
in silenzio, invisibile:
gli bastò un sospiro, la prese.
 
 
(Traduzione di Giuseppe Ungaretti)











E voi che ne pensate?

 

Ciaooooooooo
 
 
 
Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 

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IL FIGLIO DELLA LUNA – Canzone poetica e.. fantasy che sembra una saga d’amore e gelosia   Leave a comment




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“Per chi non fraintenda,
narra la leggenda
di quella gitana che pregò la Luna
bianca ed alta nel ciel”



IL FIGLIO DELLA LUNA
UNA CANZONE CHE E' ANCHE UN… BELLA STORIA…
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La canzone il cui titolo originale è

Hijo De La Luna

è dei Mecano, un gruppo spagnolo,

e fa parte di un LP di cui è la perla

Per testo, fantasy e musica affascinante…

riscuote da sempre grande successo.

Conosciamola… e poi ascoltiamola.

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L'immagine può contenere: 1 persona, cielo, nuvola, notte, spazio all'aperto e natura

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LA STORIA

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E' la commovente leggenda di una zingara

che disperata chiese alla luna il ritorno dell’uomo che amava.

La Luna acconsentì purché potesse accudire personalmente

il suo primo figlio.

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Alla nascita del bimbo, bianco come il latte, il suo uomo

“scuro come il fumo” – credendosi tradito – la uccise…

ed abbandonò il figlio della Luna.

La musica è struggente così come la voce della Torroja

e la canzone tocca i punti più profondi del nostro cuore.

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L'immagine può contenere: nuvola, cielo e notte

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Ma ecco, per chi desidera conoscerla meglio,

il testo in italiano.

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IL FIGLIO DELLA LUNA

Per chi non fraintenda
narra la leggenda
di quella gitana
che pregò la luna
bianca ed alta nel ciel
mentre sorrideva
lei la supplicava
«fa che torni da me»
«tu riavrai quell’uomo
pelle scura
con il suo perdono
donna impura
però in cambio voglio
che il tuo primo figlio
venga a stare con me»
chi suo figlio immola
per non stare sola
non è degna di un re

Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna

Nacque a primavera
un bambino
da quel padre scuro
come il fumo
con la pelle chiara
gli occhi di laguna
come un figlio di luna
«questo è un tradimento
lui non è mio figlio
ed io no, non lo voglio»

Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna

II gitano folle
di dolore
colto proprio al centro
dell’onore
l’afferrò gridando
la baciò piangendo
poi la lama affondò
corse sopra al monte
col bambino in braccio
e lì lo abbandonò

Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna

Se la luna piena
poi diviene
è perché il bambino
dorme bene
ma se sta piangendo
lei se lo trastulla
cala e poi si fa culla
ma se sta piangendo
lei se lo trastulla
cala e poi si fa culla

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E' stata tradotta in diverse lingue e sulle sue note

sono stati creati stupendi video… musicali.

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Ne presento ora 2…

entrambi belli… ma ciascuno a modo suo.

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Questo il primo.

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e questo è il secondo

forse preferibile per la bellezza delle immagini

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CIAO DA TONY KOSPAN



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Auguri Ernő Rubik ideatore del mitico.. Cubo – La storia del rompicapo ed il video di un record   Leave a comment




Lo  scultore, architetto e designer ungherese
 Ernő Rubik, è il padre non solo dell'omonimo famosissimo cubo,
ma anche di altri giochi analoghi.



(Ernő Rubik – Budapest 13 luglio 1944)




Rivediamo e ricordiamo la storia del mitico… cubo…
sia per chi già lo conosce ma l'ha confinato in un angolo della memoria
 che per le nuove generazioni.



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IL MITICO ROMPICAPO DEGLI ANNI 80


IL GIOCO – LA STORIA – UN RECORD


 
 
 
 
 
 
 
 
 

IL CUBO DI RUBIK

 

 

COS’E'…?

 

 

 

 

 

 

Il cubo di Rubik, detto anche “Cubo Magico”, è composto da 26 cubetti esterni ed un “cubetto invisibile” interno in cui risiede il meccanismo che permette la rotazione dei piani in tutte le direzioni.

Lo scopo del gioco è di risalire alla posizione originale dei cubetti portando il cubo ad avere per ogni faccia un colore uguale.

Sei lati, ogni lato 9 quadratini colorati, e tutti i lati che si possono muovere sia in orizzontale che in verticale..vi sembra di ricordare, vero? 43.252.003.274.489.856.000 (si, proprio 43 miliardi di miliardi..) di possibili combinazioni, e una sola che portava al risultato agognato, tutte e 6 le facce del colore giusto, nello stesso momento!

Uscito dalla mente malefica di un matematico ungherese, il cubo di Rubik è stato per noi ragazzi degli anni ’80 quello che i Pokemon sono per i ragazzini di oggi, una mania, una febbre da cui non si poteva guarire. In tutti i formati e le dimensioni, ci giocavamo a tutte le ore, a scuola e fuori scuola, anche e soprattutto durante le lezioni..e mentre per molti l’unica soluzione possibile era quella di staccare i quadratini colorati e attaccarli dove serviva, ai campionati mondiali c’era chi lo completava in meno di 30 secondi!

 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

Ma ecco ora in breve la storia completa di questo mitico rompicapo…

 

 

 

LA STORIA

 

Il cubo di Rubik (o cubo magico) è un celebre rompicapo inventato dal professore di architettura e scultore ungherese Ernő Rubik nel 1974.

Originariamente chiamato dallo stesso inventore (Cubo Magico), fu rinominato nel 1980 “Rubik’s Cube” dalla Ideal Toys, l’azienda che ne ha curato la distribuzione. Nello stesso anno ha vinto il premio come gioco dell’anno in Germania. Si dice che sia il gioco più venduto al mondo, (imitazioni low cost comprese) con oltre 300 milioni di pezzi.

Fu inizialmente progettato da Rubik a scopi didattici e all’inizio si diffuse solo tra i matematici ungheresi, interessati ai problemi statistici e teorici che il cubo poneva. Qualche anno più tardi un matematico inglese scrisse su quest’oggetto un articolo che portò la sua fama fuori dai confini dell’Ungheria. Nel giro di pochi anni, il cubo di Rubik invase i negozi europei ed americani, diventando il rompicapo più venduto della storia. Oggi esistono anche lettori mp3 a foma di cubo.

Nel solo 1982 ne furono venduti oltre 100 milioni di pezzi e Rubik divenne il cittadino più ricco del suo paese. Ad oggi si svolgono veri e propri Campionati del Mondo nel quale i concorrenti, che giungono da ogni parte del pianeta, si sfidano nel ricomporlo nel minor tempo possibile.

Il record del mondo, ad oggi appartiene a Erik Akkersdijk che lo ha risolto in 7,08 secondi durante gli Open 2008 tenutisi a Pardubice, nella Repubblica Ceca, il 12-13 luglio 2008; nella competizione che tiene conto della media nella risoluzione di 5 cubi, il record appartiene a Yu Nakajima con 11,28 secondi, record ottenuto durante gli Open 2008 tenutisi in Giappone, nella città di Kashiwa il 5 maggio 2008.

 

 

 

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

 

 

 

IL VIDEO DI UN RECORD

 

 

Ecco come un campione risolve il tremendo rompicapo in pochissimi secondi…

 

 

 


 

 

 

Tony Kospan


 

 

FONTI… VARI SITI WEB – IMPAGINAZ. T.K.



LA TUA NUOVA PAGINA DI
PSICHE E SOGNO
PER COLORARE LE TUE ORE…

 

 

 

 

 

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