Archivio per 26 giugno 2017

Inno all’amore – La mitica poetica canzone di Edith Piaf per la morte del suo amato e la sua storia…   Leave a comment


 
 
 
 
 
 
 
 



Questa, da un recente sondaggio, risulta,
ancor oggi la canzone più amata dai francesi.

Quasi tutte le canzoni di Edith Piaf sono un mito
ed ognuna di esse  segna una tappa della sua vita.
ma questa contiene anche 
tutta la struggente ed enorme sofferenza
per la perdita del suo amato.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

INNO ALL’AMORE – 1949 – E. PIAF –



LA STORIA LA POESIA E LA CANZONE



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 ATMOSFERE E NOTE DI UN TEMPO


a cura di Tony Kospan 
 




 
 
 
 
 
 

LA STORIA

 
 
Il testo di questa  canzone è tutto della Piaf
mentre la musica è della musicista classica Marguerite Monnot
sua amica e collaboratrice anche in altre canzoni.


 
 
 
 
 
 
 


Edith scrisse questa canzone
dopo la morte dell’amato pugile marocchino Marcel Cerdan,
morto mentre volava verso di lei da New York
per un incidente aereo nelle Azzorre.


 
 
 
 
 
 
 
 
 

BREVE ANALISI DELLA CANZONE

 
 
Tutto, in questa canzone, dalle parole alla musica ,
è un forte, intenso, inno all’amore
proprio come indica il titolo.

La voce di Edith esprime tutte le sfumature
dell’assoluto dolore per un amore dal tragico destino
ma anche il permanere di una passione sublime
che nemmeno la morte può cancellare.




 
 
 
 
 



IL POETICO TESTO
 
 
INNO ALL’AMORE
Edith Piaf 



Il cielo blu su noi può crollare
 E la terra può sprofondare bene.
 Mi importa poco se mi ami
 Me ne frego del mondo intero
 
Purché l’amore innondera le mie mattine
 Purché il mio corpo rabbrividirà sotto le tue mani
 Mi importano poco i problemi
 Il mio amore, poiché mi ami
 
Andrei fino alla fine del mondo
 Mi farei tingere in bionda
 Se me lo chiedessi
 
Andrei a sganciare la luna
 Andrei a rubare la fortuna
 Se me lo chiedessi
 
Rinnegherei la mia patria
 Rinnegherei i miei amici
 Se me lo chiedessi
 
Si può ridere bene di me
 Farei qualsiasi cosa
 Se me lo chiedessi
 
Se un giorno la vita te strappa da me
 Se muori, che sia lontano da me
 Mi importo poco se mi ami
 Perché io morrei anche
 
Avremo per noi l’eternità
 Nel blu di tutta l’immensità.
 Nel cielo, non ci sono più problemi
 Il mio amore, credi che si amiamo?
 
Dio riunisce quelli che si amano!





 
 
 



IL VIDEO
 
 
 

Ecco ora la sua sentita interpretazione
di questa mitica… ma per lei sofferta… canzone



 
 
 
   
 
 
 


Buona visione e buon ascolto…
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CIAO DA TONY KOSPAN




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Odoardo Spadaro.. mito della canzone italiana del 1° 900 – Breve ricordo con con “Porta un bacione a Firenze” e “Sulla carrozzella”   Leave a comment

.

Questo grande cantante, ma anche cantautore,

ha lasciato un grande segno

nella storia della musica leggera italiana.


Cercherò di tracciare un breve ricordo dell'artista

anche grazie ad una sua canzone mitica

che ebbe successo in tutto il mondo…

e che ci fa ancor oggi rivivere le belle atmosfere di un tempo…

 

 

 

 

Odoardo Spadaro

è considerato il secondo vero cantautore italiano,

dopo Armando Gill,

essendo stato l'autore di molte delle sue canzoni…


Conosciamo un po' l'atmosfera del 1938 prima di ascoltarla.

 

 
 
 
(Firenze 16 1 1893 – Careggi 26 6 1965)
 
 
.
 
PORTA UN BACIONE A FIRENZE


Di Lazzaro – Bruno (1938)
   
 
Siamo nell'anno in cui l'Italia vince il suo secondo
Campionato del Mondo di calcio…



 



 
 
 .
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ma anche nell'anno in cui vengono emanate le leggi razziali…






 

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. 
 
Il “bacione” era realmente legato alla nostalgia dei nostri emigranti.
che Spadaro, all'epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo,
piuttosto che stare in Italia,
in quanto insofferente al peso della dittatura.




 
 
 
 
 
 
 
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
ad avere un grande successo internazionale.




 
 
 
 
La canzone poi nel 1955 divenne anche un fim…

 
 
 



 
 
 


ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
 
 
 Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare cantata proprio da O. Spadaro.

 
 
 
   


 
 
 

Altra sua mitica canzone è poi certamente “Sulla carrozzella”,
che, come scrisse Enzo Biagi,
 nacque all'epoca del razionamento della benzina
che aveva causato la scomparsa dalle strade delle macchine.
 
 
 
 
 
 
 

 
Al suo funerale tutta la folla cantò proprio…
Porta un bacione a Firenze

 

 

F I N E

 

 





  

POESIA ARTE MUSICA ETC
I N S I E M E 
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Breve ricordo di Claudio Abbado mitico direttore d’orchestra.. anche ascoltando una sua direzione della Cenerentola di Rossini   Leave a comment

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Claudio Abbado
è stato un grande esponente della storia musicale
italiana e mondiale del '900.

Aveva 80 anni quando ci ha lasciati qualche anno fa…



Milano 26.6.1933 – Bologna 20.1.2014



E' stato un grandissimo direttore d'orchesta
ma anche direttore artistico di grandi istituzioni musicali
(Wiener Philharmoniker, Scala, London Symphony Orchestra etc.).








Si è distinto come grande innovatore
sia favorendo l'apertura all'amore per la musica classica
a tutte le categorie sociali
che impegnandosi nel valorizzare i giovani talenti.









Nella sua lunga carriera artistica
ha avuto grandi riconoscimenti e successi dappertutto.

Recentemente era stato nominato Senatore a vita
dal Presidente Napolitano
ma aveva rinunciato ad ogni compenso.









Come possiamo ricordarlo se non
con una sua famosa direzione musicale?

Ho scelto questo brano della Cenerentola di Rossini.



 



Claudio… grazie di tutto
e certamente,  con la tua classe e con la tua umanità,
stai continuando a dirigere orchestre tra le stelle.









Tony Kospan





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Lalla Romano – Breve ricordo della notevole poetessa e scrittrice del ‘900.. anche con sue poesie   Leave a comment

 
 
 
 

 
 
 
 
LALLA ROMANO
– UN SECOLO NELLA CULTURA ITALIANA –

 

 
UN BREVE RICORDO
PER IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
Lalla Romano (Graziella Romano, detta Lalla)
Demonte 11.11.1906 – Milano 26.6. 2001
 
 
 

Nata agli inizi del secolo scorso
è stata una poetessa, scrittrice, partigiana, professoressa…
amante dell'arte… etc, che ha vissuto davvero intensamente
 tutto il novecento
(è morta nel 2005 a 95 anni)
nel mondo culturale ed intellettuale italiano
ma sempre in modo riservato ed appartato…
ragggiungendo infine la fama con il romanzo
Le parole tra noi leggere
vincitore del Premio Strega nel 1969.
 
 
 
 
Una rara immagine giovanile
 
 
 
Nonostante il carattere molto schivo ,
frutto della sua educazione fornitale dalla famiglia
di antiche tradizioni piemontesi,
ebbe però modo di conoscere e di farsi conoscere ed  apprezzare
da Montale a Mario Soldati… da Pavese a Pasolini… etc.

 
 
 
 
Qui con Elio Vittorini
 

La sua attività letteraria molto intensa
(anche la sua vita lo è stata)
si svolse principalmente
nella scrittura di romanzi… poesie e saggi…


 
 
 
 
 
 
 
La critica definisce i suoi romanzi… “impietose pennellate
rivelatrici dei vizi e dei difetti della borghesia italiana”
(che lei ben conosceva) e le sue poesie
di genere più intimista come “vicine alla precisione
e stentoreità dei versi di lirici greci”.

 

 

 
 Qui con Cesare Pavese


 
ORA ALCUNE SUE POESIE
 
 


 
 
TU VAI LONTANO
 
Tu vai lontano
ed io scateno dietro di te la muta
degli ansanti segugi
 Ti raggiunge
dovunque l'esercito implorante
Ascolta: in mezzo al cielo
angeli dissennati
senza ritegno gridano il tuo nome
 
 
 


 
 
 
IL SILENZIO
 
Musiche nascono
sono ancora parole,
soli ardono si spengono
sono ancora tempo.
Solamente il silenzio
oltre il gelo dei mondi
oltre il solitario passo dei vecchi
oltre il sonno dimenticato dei morti
solo il silenzio vive.
 
 
 


 
 
 
CANZONE
 
Amore, bada, se mi vuoi ferire,
che la ferita non mi sia mortale.
Lagnarmi non m’udresti del mio male,
ma lontano da te vorrei morire.
Come la cerva ch’è ferita a morte,
nel folto delle selve fuggirò.
Sola e senza rimpianger la mia sorte,
amor, lontano da te morirò.
 
 
 
 
 
 
 
F I N E
 
 
TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
 

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