John Collier
Quando io ti amo e tu mi ami,
siamo l'uno come lo specchio dell'altro, e riflettendoci l'uno nello specchio dell'altro, vediamo l'infinito. – Leo Buscaglia –
![]() John Collier – La confessione
SOGNI IMPERSCRUTABILI
Daniella Pasqua
Sogni imperscrutabili coperti da profonda e spessa coltre di nebbia. Vagano perdendosi al rintoccare delle ore. Meta insicura… Voglie inespresse che divorano l’ intelletto frenando slanci liberatori. Rimpianti di piccole gioie che avrebbero cambiato il corso del mio cammino. Passioni che incalzano cercando compimento in attimi rubati all’ ora del giorno Sogni e desideri che si perdono nel tempo, lasciando briciole… che raccolgo con gioia. ![]() ![]() John Collier
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Archivio per 13 giugno 2017
Buona serata in poesia con “Sogni imperscrutabili” di D. Pasqua – arte J. Collier – canzone “Legata ad un granello..” 2 comments
La bella canzone-poesia Frore in su nie (Fiore nella neve) ed un ricordo di Andrea Parodi Leave a comment
(E NON CI LASCEREMO MAI)


si diploma all’Istituto Tecnico Nautico,
dove poi tornerà come docente di Marinaresca.
Matura una lunga esperienza musicale nel Coro degli Angeli,

per la mitica…
aveva fondato infatti il gruppo dei Tazenda
(nome preso da un libro di fantascienza di Isaac Asimov)
con l’intento di miscelare la musica tradizionale sarda
ed il pop melodico all’italiana.

ma poi nel ’98 si sciolsero e Parodi continuò da solista…

nonostante l’evidenza degli effetti del grave male sul suo volto
e la cosa emozionò tantissimi di noi per il suo coraggio
e per il suo amore per la musica e per la vita.

Frore in su nie
(e non ci lasceremo mai…)
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Fiore della neve
(e non ci lasceremo mai…) |
Che foza in su ‘entu so deo Che frore in su nie Comente nue in custos chelos Raidos de abba e de anneos Deo chena caminu e cun meda oriolos Deo chena respetu e chena a “mie”
Chentu disizos asie Chentu pensamentos Chentu ‘ortas cada die Milli e unu die asie Milli testamentos Milli e unu pentimentos
Sa notte colet fuinde Currende che sos sonnios meos Sa notte colet fachende ‘occhider sos inimicos meos
Deo intr’ ‘e sos silentzios ‘e Deus Intro ‘e su coro meu Sas manos ‘alu unidas, asie Chi parent in pregatoria Deo contr’ ‘e su tempus, su tempus contr’ a mie Deo comente frore in su nie
Cento desideri miei Cento pentimenti Cento volte insieme a te Mille e un giorno ancora qui Mille testamenti Mille volte insieme a te
Chentu disizos asie Chentu pensamentos Chentu ‘ortas cada die Milli e unu die asie Milli testamentos Milli e unu supra a mie…
…e non ci lasceremo mai In questo o all’altro mondo …e non ci stancheremo mai Nel cielo più profondo …e non ci perderemo mai Nel buio dentro il sogno …e non ci lasceremo mai Insieme fino in fondo |
Come foglia nel vento sono io Come fiore nella neve Come nuvola in questi cieli Gravidi di pioggia e di affanni Io senza una strada e con molti pensieri Io senza rispetto e senza “me”
Cento desideri così Cento inquietudini Cento volte ogni giorno Mille e un giorno così Mille testamenti Mille e uno pentimenti
La notte trascorra fuggendo Correndo come i miei sogni La notte trascorra Uccidendo i miei nemici
Io dentro i silenzi di Dio Dentro al mio cuore Le mani ancora unite, così Che sembrano in preghiera Io contro il tempo, il tempo contro di me Io come fiore nella neve
Cento desideri miei Cento pentimenti Cento volte insieme a te Mille e un giorno ancora qui Mille testamenti Mille volte insieme a te
Cento desideri così Cento inquietudini, Cento volte ogni giorno Mille e un giorno così Mille testamenti Mille e uno su di me…
…e non ci lasceremo mai In questo o all’altro mondo …e non ci stancheremo mai Nel cielo più profondo …e non ci perderemo mai Nel buio dentro il sogno …e non ci lasceremo mai Insieme fino in fondo |
FERNANDO PESSOA – Mini biografia del poeta del sogno e dell’introspezione anche con aforismi e belle poesie 4 comments


BREVE BIOGRAFIA
Fernando António Nogueira Pessoa nasce a a Lisbona il 13 giugno del 1888 ma, all’età di 5 anni, va a vivere con la madre a Città del Capo in Sudafrica…










Non sarò mai niente.
Non posso volere d'essere niente.
A parte ciò,
ho in me tutti i sogni del mondo.
pensieri che qualcuno pensa?
Basta per oggi, signori!
non so quali strumenti suoni e strida dentro di me:
corde e arpe, timpani e tamburi.
Mi conosco come una sinfonia.
Non conosco altra ragione di amarti che amarti.
Cosa vuoi che ti dica oltre a dirti che ti amo,









NULLA
Gli angeli vennero a cercarla
La trovarono al mio fianco,
lì dove le sue ali l’avevano guidata.
Gli angeli vennero per portarla via.
Aveva lasciato la loro casa,
il loro giorno più chiaro
ed era venuta ad abitare presso di me.
Mi amava perché l’amore
ama solo le cose imperfette.
Gli angeli vennero dall’alto
e la portarono via da me.
Se la portarono via per sempre
tra le ali luminose.
É vero che era la loro sorella
e così vicina a Dio come loro.
Ma mi amava perché
il mio cuore non aveva una sorella.
Se la portarono via,
ed è tutto quel che accadde.

E’ l’amore che è essenziale.
Il sesso è solo un accidente.
Può essere uguale
o differente.
L’uomo non è un animale
è una carne intelligente,
anche se a volte malata.
CONTEMPLO
Contemplo il lago silenzioso
che la brezza fa rabbrividire.
Non so se penso a tutto
o se tutto mi dimentica.
Nulla il lago mi dice
né la brezza cullandolo.
Non so se sono felice
né se desidero esserlo.
Tremuli solchi sorridono
sull’acqua addormentata.
Perché ho fatto dei sogni
la mia unica vita?
.
.
LA POESIA
Nella mia mente è sopita una poesia
che esprimerà la mia anima intera.
La sento vaga come il suono e il vento
eppure scolpita in piena chiarezza.
Non ha strofa, né verso né parola.
Non è neppure come la sogno.
E' un mero sentimento, indefinito,
una felice bruma intorno al pensiero.
Giorno e notte nel mio mistero
la sogno, la leggo e riprovo a sillabarla,
e sempre la parola precisa è sul bordo di me stesso
come per librarsi nella sua vaga compiutezza.
So che non sarà mai scritta.
So che non so che cosa sia.
Ma sono contento di sognarla,
e una falsa felicità,
benché falsa, è felicità.


Con “Il signore andato via” di Vivian Lamarque… buonanotte in minipoesia Leave a comment
Mark Keller
IL SIGNORE ANDATO VIA
Vivian Lamarque
Era un signore andato via.
A lei qui rimasta tantissimo mancava.
La traccia da lui lasciata segnava ovunque
intorno a lei l’aria.
Come un quadro spostato
per sempre segna la parete.
DA TONY KOSPAN

IN TUTTE LE SUE FORME
NELLA PAGINA

Magritte