Archivio per 29 Maggio 2017

Felice notte con la bella minipoesia.. “Ah se il ricordo tuo di me” di J. R. Jimenez   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
AH SE IL RICORDO TUO DI ME
Juan Ramòn Jiménez
 
 
Ah, se il ricordo tuo di me,
fosse questo cielo azzurro di maggio,
tutto pieno delle stelle pure dei miei gesti!

Dei miei gesti uguali, come quelle;
tutti puri, limpidi, buoni, tranquilli
come le stelle!

– Sotto, il tuo sorriso nei sogni,
sogni dei tuoi ricordi della vita mia! -.
 
 
 
 
 
 

Magritte – Ricordo

 

 

 

 
 
 
 

 

 

 

POESIA E CULTURA VARIA
NELLA PAGINA

 

 

 




La giostra della memoria -Enrico Ruggeri

Claude Theberge 

 

 

Buona settimana in poesia.. “Camminando” R. Perin – arte Fragonard – canzone “Pazzo di lei”   Leave a comment

.
.
 

Fragonard

 

 

 

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

 
 
 
 
 

 
Nel primo bacio d’amore rivive il paradiso terrestre.
Lord Byron
 
 
 

 
 
 
Fragonard – La lettera d'amore
 
 
 
 
CAMMINANDO

~ Roberto Perin ~

 

Camminando nei tuoi pensieri
ho incontrato riflessi
di sole ridenti.
Ho parlato con nuvole tristi,
arcobaleni radiosi.
I miei passi hanno
sfiorato sassi di cuore,
perle scappate dalla
loro prigione
per cavalcare l’onda
della libertà.
Ho visto un fiore
che dipingeva sorrisi,
imbottigliava profumi
di pelle innamorata.
Camminando nei tuoi pensieri
ho incontrato vecchi
ricordi di fanciulla,
legati con fiocchi rosa,
profumati di verginità.
Dolci ricordi di mani
fra i capelli,
note di una ninna nanna
intonata da voci sicure.
Ho visto un cappello,
con una tesa seria ma orgogliosa.
Balocchi che giocavano
con una bimba felice.
Ho visto della cenere di spine
bruciate sul rogo della libertà,
racchiuse dai muri dei ricordi,
in celle buie e segrete.
Ho visto un cielo di bolle
colorate di giallo grano,
di verde cespuglio,
di rosso papavero.
Ho visto uno spazio
libero per l’amore.
Ho visto te.
 
 
 
 

Fragonard – La bella lettera

 
 
 
 

 

 

 




LA TUA PAGINA DI… SOGNO?

Foto animata

Foto animata





Fragonard – La bella lettrice



IL GRANDE SPIRITO PARLA AL NOSTRO CUORE – I nativi americani e la ricerca dell’armonia con se stessi e con la natura   Leave a comment

 

 

 

 

 

Una bella, ed a mio parere, vera, riflessione sulla differente visione della vita
tra i Nativi americani e l’Uomo Bianco, con i primi che appaiono ben più vicini di noi
allo spirito della Natura ed al rispetto per il Pianeta che ci ospita.
 
 
 
 
 
 





IL GRANDE SPIRITO PARLA AL NOSTRO CUORE…
 
 
Un indiano Taos Pueblo incontrò un giorno il più famoso discepolo di Freud, Carl Gustav Jung, il quale era alla ricerca della propria ombra, e gli disse:
«I bianchi vogliono sempre qualcosa. Ma che cosa cercano? I bianchi vogliono sempre qualcosa. Sono sempre inquieti, turbati. Non sappiamo cosa vogliono. 
Non li comprendiamo. Pensiamo siano pazzi».
Nelle parole dell’indiano Jung trovò conferma di ciò che aveva già da tempo intuito: il mondo dell’uomo bianco è Koyaanisqatsi, un mondo disarmonico, privo di equilibrio.
Un mondo malato al quale la saggezza degli Indiani d’America può recare giovamento. 
Affinché l’uomo bianco possa vivere dentro le stagioni, nel cuore della vita, in armonia con se stesso e con la natura.








Nella cultura indiana il percorso di risanamento dell’anima ha delle tappe ben precise che devono essere rispettate: innanzitutto le quattro direzioni dei punti cardinali e, poi, il rapporto con la terra come madre dell’universo e con il cielo come dimora degli spiriti. 
Il processo si completa nel cerchio sacro, una forma che diventa il simbolo dell’armonia tra gli uomini e ciò che li circonda.
Questo viaggio senza fine, perché il miglioramento fisico, emotivo, mentale e spirituale non può mai essere completato, è lo scopo dell’esistenza di ogni Indiano, qualunque sia il gruppo tribale d’appartenenza.








Le quattrocento nazioni originarie del continente nordamericano erano caratterizzate da differenze marcatissime a livello geografico, sociale, linguistico e culturale. 
I Lakota-Sioux si muovevano liberamente nel grande `oceano d’erba’, le praterie e pianure sconfinate che si estendevano dalla Valle del Mississippi alle Montagne Rocciose. 
Erano nomadi che, spostando le proprie tende (tipi), seguivano le migrazioni del bisonte in cerca di nuovi pascoli. 
Gli Zuni e gli Hopi, stanziati nell’arida terra del sud-ovest americano, ricavarono le loro case dal deserto. 
I Cherokee praticavano l’agricoltura. 
Avevano un sistema sociale preciso basato su principi democratici e si organizzarono in insediamenti piuttosto ampi. 
Gli Tsimshian vivevano sulle coste nordoccidentali del Canada. I Chippewa e i Wintu appartenevano al gruppo degli Indiani dei boschi.









Ma un filo comune emerge dalle loro parole, dal ricchissimo patrimonio orale di canti, miti, leggende, narrazioni sacre e profane: la consapevolezza che la Terra è madre e deve essere rispettata. 
La meta di questa avventura spirituale è la comprensione che l’uomo è parte integrante di un cerchio che comprende le piante, gli animali, i minerali, la Terra, il Cielo, l’acqua, le stelle, la notte e il giorno, la Luna e il Sole. 
Il corpo umano è tutt’uno con la terra che lo nutre e lo sostiene: «Noi siamo la terra. 
Noi le apparteniamo. 
Noi siamo una parte della terra e la terra fa parte di noi. 
I fiori profumati sono nostri fratelli. Il cervo, il cavallo, la grande aquila sono nostri fratelli. 
Le coste rocciose, il verde dei prati, il calore dei pony e l’uomo appartengono tutti alla stessa famiglia». 
Non c’è separazione tra mondo naturale e mondo umano. 
L’uomo non è il Signore del Creato e il mondo non è a suo beneficio. 
Ogni creatura ha un eguale diritto all’esistenza e merita rispetto semplicemente perché è viva. 
Il ritmo della natura porta la salute, l’equilibrio, l’armonia la bellezza. 
Il ciclo annuale delle stagioni è garanzia di ordine e di benessere: il tepore primaverile verrà sempre a riscattare il gelo invernale.
Non bisogna spezzare il fluire del cielo naturale, altrimenti ne deriveranno malattia, paura, incubi e insicurezza.
La natura batte il tempo, il suo orologio regola la vita del pianeta e dell’uomo.
L’uomo non stabilisce quindi solamente un rapporto equilibrato con la natura ma arriva a conoscere se stesso grazie a questa armonia.




  







Joseph Bruhac ci racconta una storia che riassume questo viaggio interiore:
 «Dopo che Wakan Tanka, il Grande Spirito, ebbe messo in ordine le altre sei direzioni, l’est, il sud, l’ovest, il nord, il cielo e la terra, restava sempre una direzione senza destinazione. 
Ma poiché la settima direzione era la più potente di tutte, in quanto racchiudeva la saggezza e la forza più grandi, Wakan Tanka, il Grande Spirito, desiderò metterla in un luogo dove non sarebbe stato facile trovarla.
Ecco perché la nascose nell’ultimo posto dove gli uomini generalmente pensano di guardare: nel loro cuore».
Nonostante siano stati privati della propria terra, della propria cultura e della propria identità, gli Indiani d’America sono riusciti a trasmettere la loro fede in questo modo di vivere. 
Hanno parlato con il cuore , di padre in figlio, per indicare il sentiero che porta alla rigenerazione e la loro voce è rimasta.
 
Anche con queste parole:








Accanto alla montagna,
spianato
dai nostri passi,
il terreno del campo risuona.
Ti dice: la terra è un tamburo,
pensaci.
Noi, per seguirne il ritmo,
dobbiamo fare attenzione ai nostri passi.
 

 
TESTO DAL WEB – IMPAGINAZIONE T.K.

 

 




PER LE NOVITA' DEL BLOG

.
.
.
.



Nostalgia di un abbraccio mai avvenuto – Un racconto d’amore filiale bello ed emozionante.. anche se triste   2 comments


 
 
 
 
.
.
 
 
Propongo la lettura di questo racconto che,
pur riguardando un rapporto filiale,
è rappresentativo di realtà diverse
rispetto al nostro immaginario collettivo.


Esso, per la sua bellezza ed intima sofferta verità,
ci fa esser vicini alla sua autrice e forse a tante ed a tanti,
più di quanti possiamo pensare,
che possono in esso riconoscersi.
 


 
 
 
 
 
 
 
 



L'ABBRACCIO
OVVERO
NOSTALGIA DI UN ABBRACCIO MAI AVVENUTO

 
 
Racconto triste ma dolcissimo e poetico…
 
 
 





 
 
 
 
  
 
 
L'ABBRACCIO
GERMANA GALMAZZI
 
 
 

Mi chiedo se sia possibile avere nostalgia di qualcosa che non si è avuto, sapendo che comunque non lo si potrà avere mai.
Parlo di un abbraccio, io ho nostalgia di un abbraccio che avrei voluto e che mia madre non mi ha dato.
Non in un giorno o una situazione particolari, non per una caduta dolorosa o un amore finito. Io parlo dell'Abbraccio, quello che ti senti ancora dentro dopo che lei è morta, quello che ti senti ancora fuori quando ti rannicchi, chiudi gli occhi e ti lasci avvolgere dal ricordo.
Ho provato a cercarlo ovunque, mi sono detta “due braccia che ti stringono è un abbraccio”.
Ma non è così semplice.
Nell'abbraccio di un uomo ho trovato tenerezza, protezione, ma basta un niente perché si trasformi in passione.
Anche nell'abbraccio di un figlio ho trovato tenerezza e protezione, ma basta un niente e si trasforma in un “Grazie, ora sto bene”, anche se non è vero che stai bene.
Perché non ricordo alcun abbraccio di mia madre? Eppure deve avermene dati.
Guardo le fotografie dove lei mi tiene in braccio. Perché non lo ricordo?
Ho avuto il coraggio di chiederglielo. Ero grande e continuavo ad avere questo desiderio, questa nostalgia.
Le ho scritto un biglietto: c'era Snoopy che ballava e io ballavo con lui, per avere trovato il coraggio di dire quello che per tanti anni avevo tenuto dentro: amore, bisogno, parole.
Non una risposta a quel biglietto, nè una battuta ironica, nè una frase commossa, o – come dire – un accenno di rammarico per quello che non ha saputo darmi.
Il silenzio. Peggio di uno schiaffo, peggio di un rifiuto, il peggio di tutto quello che una madre ti può dare.
L'ho cercato fino alla fine, questo abbraccio, fino alla fine di lei.
E quando stava morendo io, quasi approfittando della sua malattia, della sua debolezza, la lavavo, la pettinavo, le massaggiavo tutto il corpo, quel corpo che non ero riuscita a sentire vicino in un abbraccio;
quando stava morendo e ormai parlava con i suoi morti, a un tratto mi chiese:
– Mi vuoi bene?
La rabbia salì dal cuore fino alla gola. Avrei voluto urlarle:
– Che cosa mi stai chiedendo? E' tutta la vita che ti voglio bene.
Tutta la mia stronza vita, l'ho vissuta per dimostrarti che ti voglio bene.
E tu, un fottutissimo “ti voglio bene”, me lo vuoi dire? Una sola volta, me lo vuoi dire?
Ma l'abbracciai io, l'abbracciai e le dissi:
– Certo che ti voglio bene.
E dolcemente la poggiai di nuovo sul letto dove poco dopo sarebbe morta lasciandomi sola, non più di come mi aveva lasciato quando era viva, ma senza più la speranza di poter avere da lei un abbraccio nel quale entrare per farmi consolare.

 







 
 
 
Ciao da Tony Kospan
.
.
.
.
ARTE POESIA MUSICA HUMOUR
NEL GRUPPO DI FB








L’amore passionale e sensuale in poesia… arte… aforismi… canzoni e…   9 comments

.
.
.
.

Amore e Psiche – Canova
 
 


Se l’amore ha mille aspetti
la poesia d’amore ha mille… temi!

 
 
 
L’AMORE PASSIONALE… SENSUALE…
IN POESIA ARTE AFORISMI CANZONI… E… 
a cura di Tony Kospan (1°)

 
 
 
 

Toulouse Lautrec

 
 
 
 
L’amore vero e completo
è compresenza sia di sentimento ed emozione
che di passione e sensualità.
 
Quest’ultimo aspetto fu
portato dagli antichi al rango di divinità…
(Eros ed Afrodite… per i Greci e Cupido e Venere… per i Romani).


 
 
 
Cupido
 


L’eros invece per il pensiero moderno
è soprattutto un’energia molto potente
in grado di far emergere in pieno il nostro
IO
facendoci sentire davvero vivi e vitali
portandoci al massimo del bello e del piacere
così come il
fiore è espressione 
del massimo splendore per una pianta.
 
Di questa forza travolgente ci parla in modo sublime
anche Dante nel famosissimo passo di Paolo e Francesca.


 
 
 

Paolo e Hary Sheffer – Paolo e Francesca

 
 

“Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
 
la bocca mi basciò tutto tremante.
Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.”

 
 
 

Talantbek Chekirov
 
 
 

Quando poi questa forza sensuale
è unita a
vero sentimento,
allora possiamo d’assaporare il profumo dell’Infinito.
  
Il tema è stato trattato moltissimo in poesia
sia in modo esplicito che allegorico
ma anche nelle varie arti.


Prima di passare alle poesie, 
leggiamo alcuni aforismi.


 
 
 
1c9b83e02
 
 
 


Erotismo, sensualità, amore,
quando non convergono in una stessa persona non sono altro,
isolatamente, che una malattia, un vizio, una stupidità.
Nicolás Gómez Dávila
 

L’amore è passione dei sensi in delirio,
sangue caldo nelle parole dei poeti,
altalena nelle instabili certezze degli amanti
e fiato che manca.
Mentre nel profondo del cuore,
il vento  traccia ribelle quella vita che indifferente scorre.
Kruger Agostinell
 

Non esiste salvaguardia
contro il senso naturale dell’attrazione.
Algernon Charles Swinburne
 

Se per baciarti dovessi andare all’inferno, lo farei.
Così potrò poi vantarmi con i diavoli
di aver visto il paradiso senza mai entrarci.
William Shakespeare
 
 
 
 
0c0ecaa0217ca86e4d22ba73aa1814fc
Rodin – Il bacio (gif)
 
 
 
 
 
Le poesie prescelte, sono tutte di grandi poeti e,
come sempre,
mi piacerebbe leggere quelle che piacciono a voi.

 
 
 
Tanta voglia di lei
 
Robert Duval – Magic Moment


 
 
 
TRAMONTO DELLA LUNA 
Saffo
 
Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte:
giovinezza dilegua,
e sono nel mio letto sola.
Scuote l’anima Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amaro indomabile serpente.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.

 
 
 
Pensiero stupendo
Il bacio – Casa di Terenzio – Dipinto murale pompeiano
 
 
 


AMORES
Ovidio
 
Era l’ora di mezzo di un giorno torrido,
mi distesi sul letto per riposare.
La finestra era mezza chiusa e mezza aperta,
passava una luce come quella di un bosco
o quella del crepuscolo quando tramonta il sole,
o prima del giorno quando la notte svola.
La luce adatta a accogliere pudiche fanciulle,
dove il pudore, timido, si occulta.
Ecco, arriva Corinna, la tunica velata già slacciata,
la chioma spartita sul bianco collo,
come si dice entrasse nei letti Semiramide,
e la non meno bella Laide che da tanti fu amata.
Poi le strappai la tunica, docile alle mie dita,
ma lei lottava cercando di coprirsi.
Ma lottando come chi non cerca di vincere
fu presto vinta senza soffrirne troppo.
Quando mi apparve agli occhi nuda del tutto
vidi il suo corpo, del tutto perfettto.
Che spalle, che braccia vidi e toccai!
E le mammelle, fatte per palparle!
Che ventre sotto il seno perfetto!
Che fianchi ampi e ben fatti, che cosce da ragazza!
Inutili i dettagli, tutto perfetto.
Quel corpo che strinsi nudo al mio corpo.
Chi non sa il resto? Alla fine spossati ci
sciogliemmo.
Averne, di questi pomeriggi!


 
 
 
L’ora dell’amore
 
Lauri Blank


 
 
 
PAROLE D’AMORE
Ghiannis Ritsos
 
Anche le parole
vene sono
dentro di esse
sangue scorre
quando le parole si uniscono
la pelle della carta
s’accende di rosso
come
nell’ora dell’amore
la pelle dell’uomo
e della donna.


 
 
 
Slave to love
 
Irina Karkabi – Melodia incatenata

 
 
 
DENTRO L’AMORE
Alfonso Gatto
 
Al segno che ti dà la stanza sciogli
sulla parete l’ombra dei capelli,
le braccia alzate, la flessuosa voglia
d’avermi, e già dal ridere mi volti
nella raffica buia, mi cancelli
per affiorare dal lamento vano.
Smarrita, nel cercarmi con la mano,
nel distinguermi il volto, grata, piena
d’aperto e poi ripresa dalla lena
della dolcezza, calma a poco a poco
come in un lungo brivido. Dal gioco
degli occhi che balbettano mi ridi
sul petto a colpi di piccoli gridi.

 
 
 
L’importante è finire
 
Paolo Veronese – Venere e Marte con Eros (o Cupido) 
 


DONNA COMPLETA
Pablo Neruda
 
Donna completa, mela carnale, luna calda,
denso aroma d’alghe, fango e luce pestati,
quale oscura chiarità s’apre tra le tue colonne?
Quale antica notte tocca l’uomo con i suoi sensi?
Ahi, amare è un viaggio con acqua e stelle,
con aria soffocata e brusche tempeste di farina:
amare è un combattimento di lampi
e due corpi da un solo miele sconfitti.
Bacio a bacio percorro il tuo piccolo infinito,
i tuoi margini, i tuoi fiumi, i tuoi villaggi minuscoli,
e il fuoco genitale trasformato in delizia
corre per i sottili cammini del sangue
fino a precipitarsi come un garofano notturno,
fino a essere e non essere che un lampo nell’ombra.

 
 
 
 
 

36688d8d36688d8d36688d8d36688d8d36688d8d36688d8d


Ciao da Tony Kospan

 
 
 
 
 
fiori ximqr
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I

Tiziano – Amor sacro e Amor profano



IO NON SONO IO – Suggestiva.. enigmatica e densa di simboli poesia del Premio Nobel.. J. R. Jimenez   Leave a comment



.
.
.
Questa è davvero una poesia… perla…
una lirica che coinvolge e sconvolge…







In pochi versi l'autore scava nel profondo
di se stesso e di noi stessi
e ci dà, a mio parere,
una stupenda suggestiva e poetica descrizione
dell'inconscio… o dell'anima.







IO NON SONO IO
JUAN RAMON JIMENEZ
PICCOLA GRANDE POESIA SIMBOLICA




Moguer 24.12.1881 – San Juan 29.5.1958



Jimenez, poeta spagnolo premio Nobel per la letteratura nel 1956,
noto per i suoi versi che cantano l'amore, il sentimento e le emozioni
talvolta ci fa conoscere un altro dei temi da lui amati…
il simbolismo








La sua romantica poetica,
vicina alla purezza di Tagore ed influenzata da Goethe,
assume valenze universali
ed aprirà la strada alla grande poesia moderna,
spagnola e non solo.






Tornando alla poesia sono però curioso
di conoscere anche le vostre impressioni…

Ma ora leggiamola



Maxfield Parrish – Sogni – 1913




IO NON SONO IO
Juan Ramon Jimenez


Io non sono io
Sono colui
che cammina accanto a te senza che io lo veda;
che, a volte, sto per vedere,
e che, a volte, dimentico.
Colui che tace, sereno, quando parlo,
colui che perdona, dolce, quando odio,
colui che passeggia là dove non sono,
colui che resterà qui quando morirò.







Tony Kospan





PER LE NOVITA'






Felice notte con la bella minipoesia “Mai a parole” di Emily Bronte   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
MAI A PAROLE
Emily Bronte
 
Mai a parole gli mostrai
il mio amore,
ma se gli sguardi parlano,
il più grande idiota avrebbe capito
che avevo perso la testa.
 
 
 
 
Josephine Wall
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
da Orso Tony

 
 
 
 

L'immagine può contenere: una o più persone, cielo, uccello, nuvola e sMS

 
 
 
 
 
 
 

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: