Archivio per 16 Maggio 2017

Felice notte con la bella minipoesia “La nascita dell’amore” di D. P. Mazzolari   1 comment

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Eleonora Duse ritratta da Vittorio Corcos

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Ci sono persone che per la loro forte personalità,
la loro arte, la loro avventurosa vita, o altro,
diventano personaggi leggendari.



UNA DONNA MITICA: ELEONORA DUSE

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(Vigevano 3.10.1858 – Pittsburgh 21.4.1924)



Penso che tutti noi, almeno per sentito dire,
sappiamo qualcosa di questo vero e proprio mito
del Teatro Italiano che ha cavalcato le scene
nell'800 e nei primi anni del '900
(quindi più di un secolo fa).






E' ancor oggi considerata
l'Attrice per antonomasia
avendo recitato con grande successo
in tantissimi teatri di tutto il mondo.






Sappiamo anche che sognava una famiglia
e/o un rapporto che durasse tutta la vita,
ma ebbe invece
sempre storie complicate, amori liberi
e più volte visse il dolore dell’abbandono.




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Tra i suoi tanti e… diversi… amori
spicca quello che riempì migliaia di pagine
dei giornali dell'epoca,
quello con Gabriele D'Annunzio.





Il loro amore,  difficile e complicato,
fu però davvero esplosivo e molto passionale.

Lui scompariva spesso,
preso com'era nel turbine di una vita senza freni
benché baciata dal genio poetico e letterario,
mentre lei, grazie alla forte personalità,
gli teneva testa e non stava certo solo ad aspettarlo.





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Questo interessantissimo video, con una scena
del film muto “Cenere” del 1916,
ci consente di conoscer meglio, e dal vero,
questa grande “star” ante litteram…
nonché lo stile della recitazione dell'epoca…






Ciao da Tony Kospan



PER CHI AMA VIVER L'ARTE
I N S I E M E

 





 
 

Buona serata con “Sonetto del dolce lamento” di G. Lorca – arte R. Leech – canzone “Anche per te”   1 comment

 
 
 
 
 
 
 Raymond Leech – Donna dal cappello rosso
 
 
 
 

L'immagine può contenere: cielo, nuvola, uccello, oceano, spazio all'aperto, acqua e natura

 

 

Quando si scrive delle donne
bisogna intingere la penna nell'arcobaleno
e asciugare la pagina
con la polvere delle ali delle farfalle.
Denis Diderot
 
 
 
 

 Raymond Leech
 
 
 
 
 
SONETTO DEL DOLCE LAMENTO
Federico Garcia Lorca
 
Temo di perdere la meraviglia
dei tuoi occhi di statua e la cadenza
che di notte mi posa sulla guancia
la rosa solitaria del respiro.
 
Temo di essere lungo questa riva
un tronco spoglio, e quel che più m’accora
è non avere fiore, polpa, argilla
per il verme di questa sofferenza.
 
Se sei tu il mio tesoro seppellito,
la mia croce e il mio fradicio dolore,
se io sono il cane e tu il padrone mio
non farmi perdere ciò che ho raggiunto
e guarisci le acque del tuo fiume
con foghe dell’Autunno mio impazzito
 

 

 

 Raymond Leech

 

 

 

Foto animata

 



 

 

 
 
 
 
 
 
 
 

SCOPRI IL MONDO DI ORSOSOGNANTE

SE TI PIACE… I S C R I V I T I
 
 
 
 
 
L'immagine può contenere: 1 persona
 
Raymond Leech – Donna dal cappello rosso
 

 

 

Buon pomeriggio con “Sonetto del dolce lamento” di G. Lorca – arte R. Leech – canzone “Anche per te”   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 Raymond Leech – Donna dal cappello rosso
 
 
 
 

 

 

Quando si scrive delle donne
bisogna intingere la penna nell'arcobaleno
e asciugare la pagina
con la polvere delle ali delle farfalle.
Denis Diderot
 
 
 
 

 Raymond Leech
 
 
 
 
 
SONETTO DEL DOLCE LAMENTO
Federico Garcia Lorca
 
Temo di perdere la meraviglia
dei tuoi occhi di statua e la cadenza
che di notte mi posa sulla guancia
la rosa solitaria del respiro.
 
Temo di essere lungo questa riva
un tronco spoglio, e quel che più m’accora
è non avere fiore, polpa, argilla
per il verme di questa sofferenza.
 
Se sei tu il mio tesoro seppellito,
la mia croce e il mio fradicio dolore,
se io sono il cane e tu il padrone mio
non farmi perdere ciò che ho raggiunto
e guarisci le acque del tuo fiume
con foghe dell’Autunno mio impazzito
 

 

 

 Raymond Leech

 

 

 

 

Da Orso Tony

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 

SCOPRI IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
SE TI PIACE… I S C R I V I T I
 
 
 
 
 
 
 Raymond Leech
 
 
 

Era una donna semplice – Breve brano.. ma di classe pura.. dello scrittore Alessandro Baricco   1 comment






Fantastica e coinvolgente descrizione di una donna… amata (?) conosciuta (?) da parte di uno scrittore dalla “penna” davvero magica…
Per la leggiadra bellezza del brano non me la sono sentita di non condividerlo con voi…








ERA UNA DONNA SEMPLICE


Era una donna semplice, di quelle che sognano dietro ai libri e alle poesie, e se la vita è carogna non importa, una ragione buona per sorridere la trovi comunque.
Era un tipo così.
Ed era carina, questo bisogna dirlo.
Non del genere vistoso, quelle che ti giri a guardarle.
Più semplice.
Ma aveva qualcosa che ti accalappiava, niente da dire, ce l’aveva.
Come una specie di limpidezza, di trasparenza.
Era quel tipo di donna che quando ce l’hai tra le braccia, sai che lei è lì, proprio tra le tue braccia e da nessuna altra parte.
Non so se avete presente.
Ma è una cosa rara.
E bellissima, nel suo genere.








Alessandro Baricco – Da Barnum 2 (1998)



Ciao da Tony Kospan




ARTE MUSICA POESIA HUMOUR NEL GRUPPO DI FB










Le incredibili richieste ricevute dai commessi dei negozi di elettrodomestici… per morire dalle risate…   Leave a comment

 

 

 

 

 

Le incredibili richieste raccolte dai dipendenti

di una grande catena di elettrodomestici.


(da leggere con calma per gustarne la… “raffinatezza” eh eh)








Di fronte ai forni a microonde:

– Sono tutti portatili questi televisori?

 
 
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– Avete quello per attirare le farfalle nei negozi?

 
 
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– Che differenza c’è tra questi due televisori Sony?
– Questo costa di più perché è stereo…
– Ah, non è  Sony?

 
 
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– Quella sveglia ha la sveglia?

 
 
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– Avete autoradio per auto? –

 
 
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– Buonasera, senta, si interessa di pinguini… lei?
 
 

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– Volevo una spina tripla…
– Grande o piccola?
– Mah, una cosa media!
 
 

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Il commesso spiega il funzionamento
di un cordless:
– Questo ha una portata di 100 metri.
– Ah, allora posso telefonare
solo a quelli del palazzo di fronte?
 
 

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– Scusi, cosa vuol dire la scritta SCART
che vedo su alcuni televisori?
– Vuol dire che hanno una presa apposita per videoregistratori.
– Ah, credevo fossero degli scarti di magazzino…
 

 
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– Questo televisore che tipo di tubo… cattolico… monta?
 
 

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Mimando il gesto di lavarsi i denti:
– Volevo vedere dei rasoi elettrici.-
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 – Avete un televisore a 18 cavalli?
 

 
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– Avete le lampade a basso risparmio energetico? 
 
  

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 – Questa telecamera ha anche l’effetto… piovra?

 

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 – Questo trapano serve anche per svitare e… invitare?

 
 
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– Ci sono i telefoni tipo… walkman?

 
 
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– Vorrei delle informazioni sulle vostre…
dilatazioni… di pagamento.

 
 
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– Com’è questo videoregistratore?
– Molto buono, è un Sony.
– Mah, preferisco qualcos’altro,
io delle marche… italiane… non mi fido!
 
 
 
 
 
 
 
 
 Parlando dei telecomandi e delle relative custodie:
– Ma se io ce l’ho lungo come faccio a farlo entrare
in questo coso di gomma?

 
 
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Al telefono:
– Senta, siccome abito lontano,
potrebbe farmi ascoltare la differenza
 tra due impianti stereo?

 
 
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– Avete il phon che fa alzare i capelli?

 

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Davanti ai ventilatori accesi:
– Senti che vento, sembra di essere in Africa!

 
 
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– Avete mica i nuovi telefonini GPL?

 
 
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– Avete phon da uomo?


 
 
 
Una lavatrice… umanamente… stanca 

 
 
 
 
– Avete il TV Sony 32 metri?

 
 
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– Avete un orologio da mettere nel freezer
per vedere la temperatura?

 
 
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– In questo negozio si può pagare col Bancomarket?

 
 
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– Scusi, vorrei un telefonino Vodafone.
– Si ma di che marca?
– Vodafone!!!

 
 
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– Scusate… che c’avete la Nokkia?

 
 
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– Vorrei avere delle informazioni su un tostapane.
– Certo, può rivolgersi alla commessa!
– Ah, li fa lei i toast?

 
 
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– Scusi, che… polliciaggio… ha questo TV?

 
 
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– Questo telefonino ha anche la… fibrillazione?

 
 
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Il giorno dopo l’entrata in vigore dell’ora legale:
– Senta, mi cambia la pila dell’orologio,
che da ieri mi va un’ora indietro?
 
 

 
 
 
 
 
 
 – Avete… fusilli … a 5 volts?

 
 
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– Senta, ho messo i panni nella… lavastoviglie,
ora mi si è incastrato tutto e non si apre più!

 
 
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– Senta, il mio frigorifero è guasto, perde acqua,
trovo tutti gli… indumenti bagnati!

 
 
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– Mi hanno… cromato… il telefonino.

 
 
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– Vorrei uno di quei forni a infrarossi, sa, per un neonato…

 
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– Quell’antenna da 99 EURO… costa 99 EURO?

 
 
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– Volevo una radiolina per mettere nella vigna…
e far scappare i cinghiali!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

testo dal web – impaginazione t.k.

CIAO DA TONY KOSPAN





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Tamara de Lempicka… vera icona dell’Art Deco – Breve biografia ed alcuni capolavori   Leave a comment

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Un'artista dallo stile unico, raffinato, affascinante ed inconfondibile,

ed una donna dalla vita avventurosa e libera.




Tamara de Lempicka – Autoritratto sulla Bugatti





TAMARA DE LEMPICKA
LA VITA… L'ARTISTA
Tony Kospan








BREVE BIOGRAFIA


Nata in Polonia in una famiglia agiata (ma complicata)
fin da giovanissima mostra un carattere curioso ed intraprendente
con frequenti viaggi per l'Europa e grande interesse per l'arte.

A San Pietroburgo in casa di una zia conobbe
l'avvocato Tadeusz Łempicki che sposò nel 1916.



(Varsavia 16.5.1898 – Cuernavaca 18.3.1980)



Nel corso della rivoluzione russa
grazie al suo impegno ed alle sue conoscenze
riuscì a liberare il marito che era stato arrestato dai bolscevichi.

Vista la situazione russa tutta la famiglia si trasferì
a Parigi dove, nel 1920, nacque sua figlia Kizette.
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Qui con Dalì


 
Qui iniziò un corso di pittura vero e proprio
presso l'Académie Ranson.

Ben presto s'innamorò dello stile dell'Art Déco interpretandolo
però in un modo tutto suo e con assoluta originalità.






Nel 1922 ci fu la sua prima mostra e ben presto divenne famosa.

Nel corso dei suoi tanti viaggi fu anche ospite di Gabriele D'Annunzio
ma rifiutò sempre le sue insistenti avances.

Con lo scoppio della II Guerra Mondiale si trasferì negli USA
col 2° marito (il barone Raoul Kuffner de Diószegh).



Tamara de Lempicka – Arlette Boucard




Le opere “americane” tendenti all'astrattismo, a cui si era avvicinata,
però non ebbero lo stesso successo che avevano avuto quelle precedenti
al punto che non volle più mostrarle.

Morì il 18 marzo 1980 in Messico dove si era trasferita da poco
e le sue ceneri furono disperse, secondo il suo desiderio,
sul vulcano Popocatepetl.



Tamara de Lempicka – Ragazza che dorme – 1935




LO STILE

Le sue opere, pur nel solco della corrente dell'Art Déco,
appaiono originalissime ed uniche 
per il suo stile pittorico affascinante ed inconfondibile…

Lei percepisce e rielabora nei suoi dipinti
la vita e le mode del suo tempo con fantasia e maestria
ma non senza rigore formale.



Tamara de Lempicka – Ritratto del marchese D'Afflitto – 1925



Numerosi sono poi i ritratti dedicati a personaggi
della sua epoca.

Le sue opere affrontano con chiarezza,
ma senza volgarità, anche il tema dell'amore tra donne
(si è sempre affermata bisessuale).



Il vestito rosso



I soggetti ritratti da lei si stagliano vivi… vigorosi,
quasi capaci di crear soggezione, tanto forte e tanto nitida
appare l'immagine… quasi un trompe-l'oeil.

Lei affermava di non voler copiare nessuno…
e di voler avere uno stile tutto suo…



Donna in verde



Possiamo dire che c'è riuscita in pieno
se le sue opere sono ancor oggi ammirate dappertutto
e vanno per la maggiore anche nel web.








F I N E




IL GRUPPO DI CHI AMA

VIVER L'ARTE E NON SOLO
I N S I E M E
Ripped Note

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Risultato immagine

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Felice notte con la bella minipoesia “Il deserto” di A. de Saint-Exupéry   Leave a comment

 

 

 

 

IL DESERTO

A. de Saint-Exupéry

 

 

Mi è sempre piaciuto il deserto.

Ci si siede su una duna di sabbia.

Non si vede nulla.

Non si sente nulla.

E tuttavia qualche cosa risplende

nel silenzio.

 

 

 

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Mario Irarrazabal – Mano del deserto

 

 

 

 

 

 

 

 

by Tony Kospan

 

 

 

 

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