Archivio per 12 Maggio 2017

LA MADRE NELL’ARTE – Piccola antologia di capolavori dedicati alla maternità – II PARTE   Leave a comment



Frederick Leighton – Madre e figlia




Proseguiamo questa carrellata dedicata ad altri dipinti,

di autori molto noti e di altri poco noti,

ma a mio parere comunque significativi,

senza alcuna pretesa però di poter neanche lontanamente

esaurire un tema che è stato forse (o senza forse?)

il più amato… dagli artisti di ogni epoca.








LA MAMMA NELL’ARTE
II PARTE




P. E. Calderon




Charles Baugniet




W. S. Kendall




Van Gogh – Il padre di famiglia è in mare




William-Adolphe Bouguereau





Giacomo Balla – Affetti – 1910




Klimt




Hugues Merle




Le Brun – Autoritratto dell’artista con la figlia




J. B. Francisco – Il bambino malato -1893




S. B. Halle




Jesse Smith



Tamara de Lempicka




Xi Pan




Orazio Gentileschi




Vincenzo Irolli




Vincenzo Boldini




William-Adolphe Bouguereau – Sguardo materno




Ricerca e impaginazione T.K.




Chi desidera vedere la I PARTE del post,
incentrata soprattutto sulle stupende opere
di Mary Cassat, Renoir, Picasso e A. Toulmouche,
può cliccare qui giù.




Ciao da Tony Kospan






IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L’ARTE… INSIEME
frebiapouce.gif
Ripped Note








La “Linea” di Cavandoli… carinissimo personaggio di Carosello – Un breve ricordo e 3 mini video   1 comment


 
 
 
 
 
 
 

RICORDATE LA LINEA DI CAVANDOLI?
 
 
 
 
La Linea è un personaggio nato da un tratto di matita
divenuto famoso in diverse parti del mondo negli anni ’60
e soprattutto in Francia dove prese il nome di “Balou“.

 
 
 
 
 
 
 
 

Lo conoscemmo, noi di quella generazione,


grazie al mitico “Carosello”


dove pubblicizzava una nota marca di pentole.

 
 
 

 
 
 
 
 
Ora, se vi fa piacere riveder la Linea,
o, essendo giovani, se avete la curiosità di conoscerla
eccola… in 3 episodi!
 
 
 
 
 
 
 
 

Il primo… è un esempio classico…
 
 
 
LA LINEA DI CAVANDOLI


 
 

fre bia pouce

 
 
 
 

Il secondo è un episodio sexy…


(sexy ma si fa proprio per dire… anche data l’epoca A bocca aperta)


 
LA… SEXY LINEA

 
 

fre bia pouce


 
 
 
 
 

ed infine il terzo che è un altro bellissimo video

molto più ampio per gli appassionati del genere.


 
 
 
 
fre bia pouce
 
 
 
 
 
Chi infine volesse conoscere in breve
la storia del suo creatore…
Osvaldo Cavandoli
ecco… una sua breve biografia da Wikipedia
 
 
 
 
 
 Osvaldo Cavandoli
 
 
 

Osvaldo Cavandoli detto CAVA (Maderno sul Garda, 1 gennaio 1920 – Milano, 3 marzo 2007) è stato un animatore e autore di fumetti italiano, Cittadino onorario di Milano. è famoso per il suo cartone animato La Linea.

Cavandoli è nato a Maderno, sul lago di Garda, ma si è spostato a Milano all’età di due anni.

Dal 1936 al 1940 ha lavorato come designer tecnico all’Alfa Romeo.

Appassionato fin da bambino ai fumetti si è avvicinato a questo mondo all’età di 23 anni, ha cominciato poi a lavorare con Nino Pagot.

Nel 1949 collabora con lo stesso Pagot alla realizzazione de I fratelli Dinamite, primo film di animazione a colori prodotto in Italia.

Nel 1950 ha cominciato a lavorare solo come direttore e produttore.Disegna per la pubblicità televisa personaggi come Bill e Bull e la Mucca Carolina.

Diviene tuttavia famoso soprattutto con La Linea, apparso la prima volta nel 1969 come carosello.

Nel 1978 e nel 1988 ha creato due nuovi cortometraggi: SexiLinea ed ErosLinea.

Nel 1980 collabora alla Pimpa di Altan.

Dopo la fine di Carosello, raccolse tutte le parti non pubblicitarie del suo lavoro dedicato a La Linea: 

94 cortometraggi, cui si aggiunsero il gustoso Olympic Games e un lavoro di maggior durata (7 minuti) per il bicentenario di Mozart.

Muore a Milano il 3 marzo 2007, all’età di 87 anni.

 

 

Ciaoooooooooooooo da
 
Tony Kospan






 
 

Mia Martini – Breve ricordo della grande cantante e della sua non facile vita.. anche con 4 sue mitiche canzoni   1 comment








Grande cantante dalla forte personalità e dalla grande sincerità…
ha sofferto molto, ad un certo punto della sua bellissima carriera,
per una lunga, assurda e vergognosa campagna di calunnie
nata negli ambienti del suo stesso mondo musicale.




Bagnara Calabra 20.9.1947 – Cardano al Campo 12.5.1995




Nella sua non lunga, ma prestigiosissima, carriera
italiana, ma anche europea,
Mia Martini ha avuto grandi sostenitori in campo musicale

come Califano, Aznavour, Cocciante, Gianni Bella, Bruno Lauzi,

Renato Zero, Enzo Gragnaniello, Roberto Murolo etc….

ma anche acerrimi “amici” che, con ingiustificabili azioni,

hanno sparso su di lei assurde voci rovinandole la vita.


A lungo andare, quella che viene unanimemente considerata
uno dei geni della musica italiana,
restò del tutto isolata e dimenticata.








La cosa le causò enormi indicibili sofferenze
che la portarono ad una prematura fine
 
 
Mi fa piacere ricordarla con alcuni suoi grandi successi…
senza però dimenticare l'inqualificabile comportamento
di alcuni noti personaggi di cui non rivelo il nome
per carità di patria.
 
 
 
 
 
 
 
 
 



ALCUNE SUE MITICHE CANZONI

 
La prima canzone La nevicata del 56
è di Franco Califano
ed è stata un suo grande successo.









Questa canzone, per la bellezza del testo
e per l’aria dolce e rarefatta che essa fa respirare,
vinse il Premio della Critica
al Festival di Sanremo del 1990.




 



La seconda è Minuetto, anch'essa di Califano,
(scritta forse proprio per lei ed ispirata da lei)
possiamo ora ascoltarla nel video leggendone anche il testo.








Minuetto è stato il 45 giri di Mia più venduto.








La terza è la mitica Almeno tu nell'universo

scritta da Bruno Lauzi e portata al successo da Mia nel 1989.








Con questa canzone Mia ritornò in auge dopo un periodo buio.








La quarta è infine Cu'mme,
dolcissima canzone napoletana scritta nel 1992
da Enzo Gragnaniello, ma portata al successo
da Roberto Murolo e Mia Martini.








Murolo e Mia




CANDELA GIF 8c




Scusa Mia l'enorme dolore che ti è stato causato


dall'ignobile comportamento di alcuni tuoi “amici”

Orso Tony




   VERD fiorimd              VERD fiorimd







Salvador Dalì.. il più istrionico dei grandi surrealisti – Breve biografia.. diversi capolavori ed.. una domanda   2 comments







L’unica differenza tra me e un pazzo

è che io non sono pazzo.

Dalì

.

.


Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)

 



E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo
amato ed odiato per i suoi eccessi…
e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.


 
 
 
Autoritratto

 

 
 
BREVE BIOGRAFIA


Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo '900
 
Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.




(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)




Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton… con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.

Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.




Dalì giovane con Man Ray



Nel 1929 ci fu un incontro
che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte
quello con
Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard
che diventò prima sua amante e poi sua moglie
e con cui restò poi per tutta la vita.




Dalì e Gala



Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti
in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità
dipingendola quasi sempre nuda e provocante.





Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)



Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.






Metamorfosi di Narciso – 1937




Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.

In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.





La persistenza della memoria


.


.


Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti…
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
 arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.



.



Il sogno americano




.
Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.








Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori… così come continuarono i suoi eccessi.

.


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Mae WEst


.



Dopo la morte di Gala negli anni ’60 
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.




 
 
 




Negli ultimi anni di vita però
si affievolì molto la sua vena.




Ragazza alla finestra


 

LA DOMANDA


La domanda che molti si pongono è:
L’artista spagnolo era un folle o un genio?

Propendo per la seconda ipotesi…
e spiego perché.


 
 
 
 
 Donna nel paesaggio

 

In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto
un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile…

Certo alla fine della sua lunga e controversa
vita umana ed artistica Dalì
fece cose non degne di un grande pittore
ma questo nulla toglie
al suo grande estro ed alla sua genialità
di cui aveva dato grande prova in precedenza.


  
 
 
 La rosa meditativa

 
 
 

Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda
e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte
nell’ambito del surrealismo ma non solo



 
 
 
 

 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 



IL GRUPPO DI CHI AMA L'ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)

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Le 3 Sfingi di Bikini




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