Archivio per 8 Maggio 2017

LA SIGNORA IN PISCINA – Lo scorrere del tempo è il tema di questo suggestivo e poetico brano di Milan Kundera   1 comment

 

 

 

 


Questo brano,
che mi affascina molto per le intrinseche valenze poetiche,
ci porta ad una suggestiva ed originale… riflessione
sulla nostra percezione dello scorrere del tempo.








Però poi, se ci pensiamo bene,
ci accorgiamo che in fondo la riflessione è…
 del tutto naturale.
 
 
Ma leggiamolo.
 
 
 
 


 
 
 


LA SIGNORA IN PISCINA
DA “L’IMMORTALITA’”
DI
MILAN KUNDERA

 
 
 
“…. La signora avra’ avuto sessanta, sessantacinque anni, era sola, immersa nell’acqua fino alla vita, lo sguardo rivolto in su verso il giovane maestro di nuoto in tuta che le stava insegnando a nuotare.
Finita la lezione la donna si allontanava in costume da bagno facendo il giro della piscina.
Superò il maestro e quando si trovò a quattro cinque passi di distanza, girò la testa verso di lui, sorrise e lo salutò con la mano.
E in quel momento mi si strinse il cuore!
Quel sorriso e quel gesto appartenevano a una donna di vent’anni!
La sua mano si era sollevata con una leggerezza incantevole.
Era come se avesse lanciato in aria una palla colorata per giocare col suo amante.
Quel sorriso e quel gesto avevano fascino ed eleganza, mentre il volto e il corpo di fascino non ne avevano più.
Era il fascino di un gesto annegato nel non fascino del corpo.
Ma la donna, anche se doveva sapere di non essere più bella, in quel momento l’aveva dimenticato.
Con una certa parte del nostro essere viviamo tutti fuori del tempo.
Forse è solo in momenti eccezionali che ci rendiamo conto dei nostri anni, mentre per la maggior parte del tempo siamo dei senza-età.
In ogni caso nell’attimo in cui si girò, sorrise e salutò con la mano il giovane maestro di nuoto, lei ignorava la propria età.
In quel gesto una qualche essenza del suo fascino, indipendente dal tempo, si rivelò per un istante e mi abbagliò.
Ero stranamente commosso…”


 
 
 
 
 

 
 
 

Cosa ne pensate?
 
 
Ciao da Tony Kospan




stel etoile060stel etoile060stel etoile060stel etoile060

Frecce2039






 
 

Paul Gauguin – Indipendenza.. sogno e ricerca della purezza primitiva – Biografia ed opere – II PARTE   1 comment



L'arte è un'astrazione,
spremetela dalla natura sognando di fronte ad essa
e preoccupatevi più della creazione che del risultato.
Paul Gauguin



Paul Gauguin – L'oro dei loro corpi – 1901




PAUL GAUGUIN
INDIPENDENZA SOGNO
E RICERCA DELLA PUREZZA “PRIMITIVA”
II PARTE




Visione dopo il sermone – 1888




LE OPERE POLINESIANE
LE SCULTURE  E LA CONCLUSIONE




Autoritratto





Tra le opere eseguite in Polinesia, come “Fatata te mouà” o “Ai piedi della montagna” del 1892, tutto il mistero si concentra nella corsa sfrenata di un cavaliere sulla sinistra del quadro e la minaccia che incombe con le nuvole sullo sfondo.




Fatata te mouà o ai piedi della montagna 




Le opere polinesiane di Gauguin sembrano intrattenere un rapporto con la composizione dell’arte occidentale.





Gauguin – La donna dei manghi – 1896




Ricordiamo poi la “Conversazione“ del 1892




Conversazione



Tra le opere che incantano ecco anche il “Povero pescatore” del 1896.




Il povero pescatore




Quest’ultimo dipinto propone uno straordinario momento di riflessione presupponendo la silenziosa contemplazione di un’età dell’oro ritrovata.




Parau api – 1892




L’interesse di Paul Gauguin per la cultura polinesiana si delinea attraverso la sua immensa produzione pittorica, grafica e scultorea nella quale ha affrontato temi del quotidiano, rituali religiosi, la bellezza e il costume locale.




Testa con le corna




Tra le sculture segnaliamo la dolcissima “Maschera di Tehamana“ e la “Testa con le corna“ del 1897 che sorprende per la sua incredibile modernità.

Le sculture di Gauguin preannunciano l’africanismo del primo Novecento che portò agli sviluppi del cubismo.




Notte di Natale




Le opere polinesiane, dipinti e sculture, esprimono la sua visione di questa terra nuova e selvaggiae lo portano, pur nella stilizzazione delle figure,a d esaltare i soggetti rappresentati come i veri protagonisti di una terra “di mito e di sogno“.





Autoritratto




La stessa agognata terra dove Gauguin troverà però una solitaria morte, debilitato nel corpo e fiaccato nello spirito. 

Infine ecco un bel video che ci parla di lui e delle sue opere soprattutto del periodo tahitiano…








Termino questo post su Gauguin, autore fortemente ed intimamente combattuto, celebrandone la grandissima arte e l'indubbio e riconosciuto amore per la libertà di espressione, l'esotismo ed il sogno.




Ararea no varua




FONTI: VARI SITI WEB…
– RICERCHE, LIBERO ADATTAMENTO, COORDINAM. ED IMPAGINAZ. T.K. –



F I N E




Per chi desiderasse legger la
I PARTE




IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE…
I N S I E M E
Ripped Note






%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: