Archivio per 6 Maggio 2017
Felice notte con la bella minipoesia.. “Sogno” di C. Arcorace Leave a comment
IL ROSSETTO – La storia.. il significato.. gli aspetti.. e le curiosità del cosmetico più usato al mondo Leave a comment



IL ROSSETTO NELLA STORIA DELLA BELLEZZA
LA NASCITA
Ma quando è nato veramente il rossetto?

In particolare utilizzavano cosmetici contenente un elemento tossico come il mercurio.
Ma il rossetto divenne popolare solo nel 1500, durante il regno della regina Elisabetta d’Inghilterra, che usava una miscela di una speciale cera e di un colorante vegetale.
Nel XIX secolo la Regina Vittoria, definì il trucco una maleducazione.
Dalla Seconda guerra mondiale in poi la diffusione dei cosmetici si fece capillare in tutto il mondo occidentale.
L’uso nella forma attuale fu diffuso soprattutto grazie alla cinematografia, cioè ai films prodotti, soprattutto dagli USA, proprio durante il secondo conflitto.

Da sempre simbolo di seduzione le labbra sono il punto del viso che più di ogni altro viene inconsciamente associato alla carica di femminilità di una donna, complici rossetti e matite che ne enfatizzano il fascino. Secondo gli antropologi, le labbra piene ed estroflesse delle donne, avrebbero infatti la funzione di richiamo sessuale. Siccome l’essere umano non esibisce le proprie regioni genitali quando è eccitato (come fanno i nostri cugini primati), trasmette lo stesso messaggio attraverso qualcosa di simile. Le labbra della bocca non solo somigliano a quelle dei genitali femminili, ma quando la donna è sessualmente stimolata, queste arrossano e inturgidiscono.
Frantisek Kupka – Rossetto – 1908
La psicologa Monica Moore della Webster University, ha per altro osservato che talvolta l’atto di mettere il rossetto di fronte ad uomo è un segnale di disponibilità all’approccio.
E’ innegabile del resto che la fisionomia del volto dipenda in maniera diretta dall’aspetto, dal movimento e dal colore delle labbra, uno degli strumenti più seducenti del fascino femminile. Con la bocca si sorride, si bacia, si parla. E labbra turgide e piene, morbide e vellutate, carnose e rosse sono inevitabilmente sinonimo di bellezza e salute. Ben lo sanno le donne che ricorrono al bisturi per ritoccarsele.
Le labbra ideali? Secondo l’editore Harlequin Enterprises, che ha condotto tempo fa un sondaggio piacciono soprattutto quelle morbide e umide e dal sapore di fragola.
Va bene il rossetto per il 37% degli uomini del campione, ma nature al momento clou soprattutto in Francia dove il 63% apprezza il look naturale, come del resto il 60% dei tedeschi e il 52% degli olandesi.
IL TRAMONTO DELLE LABBRA AL SILICONE
Definitivamente tramontata l’era delle labbra al silicone come rivela una ricerca Astra Demoskopea, secondo la quale il 70% degli uomini italiani non amano le labbra rifatte, o “a cerotto”, e preferiscono baciare e ammirare labbra tutte naturali, più “desiderabili” se sane, preferibilmente carnose e possibilmente sensuali.
Non piace l’eccessivo make-up, con una leggera approvazione nell’utilizzo di lucidalabbra e trucco leggero.
CONCLUSIONI
Non è insomma sempre vero che ricorrere al rossetto sia l’unico modo per accentuare la luminosità del proprio volto.
Spesso ci sono labbra già naturalmente colorite e luminose, che non hanno bisogno di alcun intervento.
Per scegliere la tonalità di rossetto giusta bisogna tenere presenti il colore della pelle e quello dei capelli.
Per cui una bionda sceglierà un rosa avorio, una nera con la pelle chiara il rosso vivo.
Nella nostra cultura la scelta del colore per le labbra è anche una decisione che sembra dover riflettere la nostra personalità. Superati i tempi in cui il rosso rappresentava il colore delle prostitute e qualsiasi donna “per bene” se ne sarebbe tenuta lontana; oggi l’industria cosmetica propone una tale varietà di tinte di rosso, che è impossibile non trovare quello che soddisfi realmente in ogni occasione e stato d’animo.
Ma al di là di tutto, scegliere il rossetto vuol dire per la donna mettere in rilievo la propria personalità, la voglia di mettersi in gioco e di parlare di sé.
Secondo alcuni psicologi infatti, il rossetto usato può influire sul proprio modo di porsi nei confronti dell’altro.
FINE
AMI LA STORIA ED I RICORDI DEL PASSATO?

Tammurriata nera.. mitica canzone popolare – La vera storia.. i grandi autori.. il video 2 comments
Una grande famosissima musica popolare…nata nella Napoli del dopoguerra…
ma in verità sia la musica che il testo… sono d'autore!

LA STORIA
Siamo nel 1945 nell'Ospedale Loreto Mare di Napoli
quando accade un fatto… inconsueto.
Una ragazza partorisce un bambino di pelle scura…
Tutti a porsi domande su come la scienza poteva spiegare la cosa…
ma la realtà era molto… ma molto… più semplice.
composte anche da molti soldati neri…
ed il caso di neonati mulatti ormai cominciava
a non esser più una rarità…

Edoardo Nicolardi, che lavora proprio in quell'ospedale
e che aveva già scritto testi di bellissime canzoni come “Voce 'e notte“,
sente forte l'impulso di scrivere dei versi sull'episodio.
Appena scritti consulta il consuocero, altro mitico personaggio
della canzone napoletana… E. A. Mario… notissimo musicista
ed autore tra l'altro della musica della “Leggenda del Piave“.
.
.
Quest'ultimo compone in breve una musica che, insieme ai versi,
diverrà la migliore testimonianza della dura realtà di quegli anni.
Proprio per questa aderenza al momento storico e sociale
la canzone veniva percepita ed amata dappertutto,
come se fosse una canzone popolare, poiché il successo fu immediato.

LA CANZONE
E' giunto il momento di ascoltarla grazie a questo bel video
che ci consente anche di immergerci
nella difficile… tremenda… atmosfera della Napoli post-bellica.
CIAO DA TONY KOSPAN

IL BACIO NELLE VARIE ARTI – Mini antologia di capolavori (arte.. musica.. poesia.. archeologia.. gif.. fotografia etc…) Leave a comment




G I F












– Pablo Neruda –
Ti manderò un bacio con il vento
tra i tuoi capelli,




poi altri mille, poi ancora cento
poi altri mille, poi cento ancora.
Quindi, quando saremo stanchi di contarli,
continueremo a baciarci senza pensarci,
per non spaventarci e perché nessuno,
nessuno dei tanti che ci invidiano,
possa farci del male sapendo che si può,
coi baci, essere tanto felici.





























