Archivio per 5 Maggio 2017

Buon weekend in poesia “Oggi” S. Littleword – arte.. Anna Dittmann – canzone “Emozioni” di Battisti   Leave a comment

 

 

Anna Dittmann

 

 

 

 

 

 


Foto animataFoto animata


L'amore non dà nulla.. se non se stesso,

non coglie nulla.. se non da se stesso.

L'amore non possiede.. né è posseduto:

l'amore basta all'amore.

– Gibran Kahlil Gibran –

 

Foto animataFoto animata


 
 
 
 

Anna Dittmann

 
 
 

OGGI
Stephen Littleword
 
Oggi
raccolgo brandelli
di cielo,
sorrido al nuovo
giorno che si accinge
a splendere,
raccolgo le forze
come fossero coralli
sulla spiaggia,
e ne faccio tesoro
per l’intera giornata.
Apri
le porte al cambiamento
e vivi intensamente,
disegna una finestra
tra i pensieri più bui
e farla diventare
la tua finestra
sul cielo interiore.
Che sia
un giorno splendido,
uno di quei giorni
dove il sole splende,
dentro

e fuori di te.


 
 
 

Anna Dittmann

 
 
 
 
 
 
 
 

 
da Orso Tony
 

 

PER CHI AMA VIVER L'ARTE
I N S I E M E

 

 

 

Anna Dittmann

 



Oggi.. 5 Maggio.. è la giornata contro la pedofilia – Un pensiero.. una poesia ed una canzone per combattere l’orrore   Leave a comment

 

 

 

 

  

 

Sarebbe stato meglio che non fosse necessario

dedicare un giorno a questo gravissimo problema…

 

 

 

 

 

 

Ma ahimè è stato, ed è ancora, necessario, purtroppo,

per la diffusione e la gravità del fenomeno…

 

 

 

 

 

Ed allora nel ns piccolo…

non possiamo non ricordare

– che esiste questo tremendo problema…,

– che va combattuto in ogni modo

e

– che è necessario non abbassare mai la guardia…

 

 

 

 

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La Giornata Nazionale contro la pedofilia e la pedo – pornografia


è stata istituita con Legge 4 maggio 2009 n.41

 

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Questa, di un autore che non sono riuscito a scoprire,

è la poesia, a mio parere, più bella contro la pedofilia…


 

 

 

 

 

LE ALI SPEZZATE

 

Guarda gli occhi dei bambini.
Ti portano in un mondo fatato,
ti portano dove un tempo anche tu sei stato,
un mondo popolato da colori e suoni
che noi adulti non riusciamo più a vedere
non riusciamo più ad ascoltare.
Uccellini in un nido
che sbattono le ali per poterle poi spiegare
e volare verso la vita.
Ma ci sono bambini a cui hanno spento
i colori.
Bambini a cui i suoni glieli hanno trasformati
in urla.
Bambini che non sanno più piangere
perché non hanno più lacrime
che non sanno più ridere
perché gli hanno tolto il sorriso.
che non possono più sognare
perché gli hanno ucciso i sogni.
Gli hanno rubato l’innocenza,
negata l’infanzia
E la favola si è trasformata
in un incubo.
Questi bambini sono quegli uccellini
che volevano volare via dal Nido,
volare verso la vita che gli aspettava.
Non voleranno più
perché gli hanno spezzato le ali.
E tu uomo,
tu che hai osato profanare quell’innocenza,
tu che hai ucciso i loro sogni e le loro attese
tu che gli hai rubato il tempo magico
dell’infanzia
tu che gli hai negato lacrime e sorrisi
e che in cambio gli hai dato solo dolore,
disperazione, e urla che il tuo cuore
non ha voluto ascoltare.
Tu uomo
hai il coraggio di guardare
negli occhi di un bambino?

 

 

 

 

Ed infine ascoltiamo in questo bel video

questa encomiabile e suggestiva canzone di Dolcenera

contro la pedofilia… L'AMORE (IL MOSTRO)

 

 

 

 

 

 

Tony Kospan






 

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Non possiamo… noi che amiamo la poesia…
non ricordare oggi questa mitica lirica
dedicata proprio a questo giorno
 
 
 
 
 
 
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Poesia che oltre ad esser nota a tutti,
perché ce la fanno studiare a scuola,
è certamente storica…
e non solo perché ci parla di Napoleone…
ed inoltre è anche densa di significati spirituali…
 

Alessandro Manzoni (Milano 7 3 1785 – Milano 22 5 1873)

 
 
 –
Il Manzoni la scrisse quasi di getto (4 o 5 gg)
dopo aver saputo che Napoleone era morto
ma soprattutto perché commosso dal fatto
che si era convertito poco prima di morire…
 
 
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Il poeta, quando il Bonaparte dominava l'Europa
non era stato tra i suoi ammiratori…,
per cui appare chiaro che questa poesia
in cui ne riconosce comunque la grandezza
(all'epoca Napoleone era amatissimo o odiatissimo)
non poteva portar vantaggi allo scrittore milanese…
 
 
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Questo il foglio su cui fu scritta

 

 

In realtà egli si astiene
da un preciso formale giudizio storico
limitandosi a dire… con i mitici versi…
“Fu vera Gloria?

Ai posteri l'ardua sentenza” (vv 31-32),
frase poi entrata a far parte del nostro comune dire.
 
 
 
 
 
 
 


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La poesia fu censurata dalle Autorità Austriache
che governavano all'epoca la Lombardia
ma grazie a Goethe, che la fece pubblicare
su una rivista tedesca,
ebbe un'eco immediata in tutta Europa
 
 
Ma ora leggiamola… rileggiamola…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL CINQUE MAGGIO
Alessandro Manzoni
 
 
 Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.
Ei si nomò: due secoli,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fe' silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell'ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull'eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo de' manipoli,
e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.
Ahi! forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avvïò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! benefica
Fede ai trïonfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.

 

Manzoni dipinto da Francesco Hayez
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Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 


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Gino Bartali – Mitico campione del ciclismo… ma anche silenzioso eroe   Leave a comment

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(Ponte a Ema 18.7.1914 – Firenze 5.5.2000)

 

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Mitico e leggendario avversario di Fusto Coppi

la sua fama era sempre rimasta

nel campo del grande ciclismo di un tempo.




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Gino Bartali agli esordi



Soprannominato Ginettaccio

ha infatti rappresentato con Fausto Coppi

un'epoca leggendaria del ciclismo italiano.




L'immagine può contenere: 7 persone, persone che sorridono, folla e spazio all'aperto




Famosissima, direi ormai mitica,

è la foto in cui i 2 si passarono la borraccia

ed ancor oggi non si sa per certo chi fu… dei due.







Per aver salvato diverse famiglie ebree dai lager nazisti

ha ricevuto nel 2005 dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi

la medaglia d'oro al valor civile (postuma).


Egli aveva fatto delle “corse” segrete… (allenamenti)

nascondendo nei tubolari della bici falsi documenti

per accreditare una loro diversa identità.


E' da notare che tutto questo è stato coperto dal silenzio

per circa 50 anni e che mai Bartali ne aveva parlato in pubblico

e solo da una decina d'anni è stato accertato.

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Il 23 settembre 2013 è stato dichiarato

'Giusto tra le nazioni'

dallo Yad Vashem”  (Wikipedia)


Ricordiamolo ed omaggiamolo infine

con questo video…

 
 
 
 
 
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La sua stella è tra quelle che nel cielo brillano di più…
 
 
 
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