Questo parco, situato nel territorio del comune di Cisterna di Latina
è un tipico giardino all’inglese realizzato
da Gelasio Caetani a partire dal 1921 nella zona in cui c’erano
i ruderi della cittadina medievale “Ninfa”.
Il parco, davvero bellissimo, è l’ideale per una gita di sogno
in quanto unisce un affascinante ambiente naturale (fiume e laghetto),
ad un bellissimo giardino ed a suggestivi ruderi medievali
(castello, edifici, chiese e campanili medievali).
Per la sua poetica e sognante bellezza è stato amato
da molti scrittori e poeti tra cui
Virgina Woolf, Truman Capote, Ungaretti, Moravia.
LA STORIA
Si narra che nell’antichità nell’isolotto al centro del laghetto
ci fosse un tempio dedicato alle Ninfe…
L’area, divenuta nei secoli di proprietà di nobili famiglie pontificie,
pian piano si spopolò fino a perdere le caratteristiche di cittadina.
La zona è tornata in auge a partire dagli anni ’20 proprio a seguito
della creazione del parco ed al restauro delle rovine…
iniziati da Celesio Caetani e proseguiti dalla moglie e dalla figlia.
Furono queste ultime a decidere la forma di giardino all’inglese.
Il Giardino di Ninfa è stato dichiarato “Monumento Naturale”
della Repubblica Italiana nel 2000.
LA FLORA E LA FAUNA
Davvero ricchissima e coloratissima è la flora del parco
che mostra fioriture in ogni stagione.
In particolare vi sono vari tipi di magnolie, betulle, iris palustri, aceri giapponesi,
ciliegi e meli ornamentali, caprifogli, camelie, cornioli, rose rampicanti
abbracciate ai ruderi e perfino piante tropicali come l’avocado, i banani, la gunnera.
Vi sono anche vari animali e soprattutto tantissimi e vari uccelli.
Alce Nero (Black Elk) divenne cattolico quando ormai era già adulto,
nel 1904, ed assunse il nome di Nicholas.
Fu molto attivo in campo religioso
e visse fine alla morte in modo umile e sereno.
E' ritenuto uno dei più influenti capi indiani del XX secolo.
Alce Nero – Blake Elk
Alce Nero, capo della tribù Lakota-Sioux, ci parla stavolta di un grande tema quello della p a c e e con parole semplici ci fa comprendere che, dei vari tipi di pace, una è la principale… la prima.
LA PRIMA PACE
Alce Nero
La prima pace, la più importante di tutte,
è quella che viene dall'anima degli uomini
quando prendono coscienza dei legami
che li uniscono all'universo ed a tutti i suoi poteri,
con i quali forma un'unica entità.
Questa pace giunge quando gli uomini si rendono conto
che al Centro dell'Universo dimora DIO
e che questo Centro è in realtà ovunque.
E' anche all'interno di ciascuno di noi.
Ecco la vera pace!
Le altre non sono che il suo riflesso.
La seconda pace è quella che si crea tra gli individui,
la terza quella che unisce le nazioni.
Ma oltre a ciò, è necessario capire
che la pace non sarà possibile tra le nazioni
sino a quando gli uomini non saranno convinti
che la vera pace
si trova nel cuore stesso dell'anima umana.
Ciao da Tony Kospan
La pagina per colorare in mondo non banale le nostre ore
che ci conferma la genuina classe del grande scrittore,
ci fa comprendere, a mio parere,
la differenza tra un amore normale ed un grande amore…
E' un racconto breve ma elegante e geniale
Spero che vi piaccia, come piace a me,
e se avete una diversa chiave di lettura…
parliamone… senza problemi.
AMARE PER PERDERSI
Hermann Hesse
C’era un innamorato che amava senza speranza. Si ritirò del tutto nella propria anima e gli parve che il fuoco d’amore l’avrebbe consumato. Perdette il mondo, non vedeva più il cielo azzurro e il verde bosco, il torrente per lui non frusciava, l’arpa per lui non suonava, tutto era sprofondato e lui era caduto in miseria. Ma il suo amore cresceva, e lui avrebbe preferito morire e rovinarsi piuttosto che rinunciare al possesso della bella donna che amava. Sentì allora che il suo amore aveva bruciato in lui ogni altra cosa, e l’amore divenne potente e tirò e tirò, e la bella donna dovette obbedire. Venne, e lui era lì a braccia aperte per attirarla a sé.
Ma quando gli fu davanti si era del tutto trasformata, e con un brivido egli sentì e vide che aveva attirato a sé tutto il mondo perduto. Era davanti a lui e gli si arrendeva,cielo e bosco e torrente, tutto gli veniva incontro in nuovi colori, fresco e splendido, gli apparteneva, parlava il suo linguaggio.
E invece di conquistare soltanto una donna egli aveva tra le braccia il mondo intero, e ogni stella del cielo ardeva in lui e scintillava voluttà nella sua anima. Aveva amato e amando aveva trovato sé stesso.