Archivio per 28 febbraio 2017

Buonanotte e felice marzo in poesia “Per te” Cummings – arte.. Bouguereau – canzone “Roberta”   Leave a comment

 
 
 
 
 
 

William-Adolphe Bouguereau
 
 
 
 
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Amore.
Ecco un volume in una parola,
un oceano in una lacrima,
un turbine in un sospiro,
un millennio in un istante.
Martin Tupper
 
 
 
 
 
 

William-Adolphe Bouguereau – Angeli musicanti (part.)
 
 
PER TE
Edward Estlin Cummings

 
Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,

lo porto nel mio.
 
 
 
 

William-Adolphe Bouguereau – La gioventù di Bacco
 
 
 
 
 
 
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a tutti
da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 

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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB

 
 
 
 
 
William-Adolphe Bouguereau – Amore e psiche (part.)


 

IL CARNEVALE.. NELLE POESIE.. NEI DIPINTI.. NELLE CANZONI.. NELLE VIGNETTE.. E NON SOLO   Leave a comment

 .


 
 
 

Cari amici amanti della poesia il tema che tratteremo,
anche se sento pochissima allegria in giro,
sia per la crisi che per i rumori di guerra,
stavolta è obbligato… il Carnevale…

Le poesie prescelte spero che possano dare,
insieme ad alcuni aforismi, qualche vignetta,
dei dipinti ed a qualche musichetta,
un po' di colore ed un po' di calore
a questi nostri difficili giorni.

 
 
 
 
 
 
 

IL CARNEVALE
IN POESIA ARTE MUSICA E… VIGNETTE
by Tony Kospan
 
 
 
 
 
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Sapete tutti quanto sia antica questa festa
e come sia sempre stata amatissima da tutti
proprio perché consentiva, e consente,
di dar una scossa, un calcio ed uno sberleffo
ai problemi quotidiani, al tran tran ed alla noia…

 
 
 
Foto animata
 
 
 

Partiamo dunque con alcune vignette…
 nello spirito carnevalesco

 
 
 
 
 
 
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Ora passiamo ad una mini selezione
di pensieri e proverbi
sul carnevale e sul… sorriso…
 
 
 
 
 
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Chi non ride mai non è una persona seria.
Charlie Chaplin

Foto

 
Perché non provi a risvegliare
il bambino che è dentro di te?
Giovanni Guareschi

Foto

 
Se la vita non ti sorride, falle il solletico!
Giulia Carcasi

Foto

 
A carnevale, ogni scherzo vale.

Foto

 
Quando il padre fa carnevale,
ai figlioli tocca far quaresima.

Foto

 
L'amore nato a carnevale
muore in quaresima.


 
 
 
.
.

.
 
Ovviamente anche le poesie
sono del genere originale-divertente.
  

  
 

La prima poesia è una simpaticissima filastrocca
del bravissimo Rodari… a cui seguiranno poesie
un po'… particolari.

 
 
 
 
 Zuber Buhler Fritz
 
 
 
VIVA I CORIANDOLI DI CARNEVALE
Gianni Rodari

Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell'allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perchè i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l'assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
 
 
 
 
Tiepolo – Il Carnevale di Venezia 


 

CARNEVALE VECCHIO E PAZZO
Gabriele D'Annunzio

Carnevale vecchio e pazzo
s'è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
 che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all'improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.

 
 
 
 
Nigel Van Wieck – Ballo in maschera
 
 
 

POESIA ILLEGITTIMA
Vivian Lamarque
 
Quella sera che ho fatto l'amore
mentale con te
non sono stata prudente
dopo un po' mi si è gonfiata la mente
sappi che due notti fa
con dolorose doglie
mi è nata una poesia illegittimamente
porterà solo il mio nome
ma ha la tua aria straniera
ti somiglia
mentre non sospetti niente di niente
sappi che ti è nata una figlia.


 
 
 
 
Cezanne – Pierrot e Arlecchino
 
.
.
NEL GIARDINO PUBBLICO
Alexis Diaz Pimienta

Una giovane ha appena accavallato le gambe
E il poeta spera che il vento sia suo complice.
sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito,
l’unica strada verso la felicità.
La giovane sorride,
estranea all’importanza della sua coscia
parlando di profumi o ragazzi o promesse.
E il vento soffierà
– di fronte a tanta insistenza soffierà –
ma la vera fortuna
sta nel fatto che la mano della giovane
scenda in tempo,
e la sua pelle continui ad essere possibile.
 
 
 
 
Chagall – Carnevale notturno



SI' SI'
Charles Bukowski

Quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra.
Quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo.
Ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo.

 
 
  
 


 
 
 
 
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LA TUA NUOVA PAGINA DI
PSICHE E SOGNO
PER COLORARE LE TUE ORE…





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IL CARNEVALE.. NELLE POESIE.. NELL’ARTE.. NELLE CANZONI.. NELLE VIGNETTE.. E NON SOLO   Leave a comment

 .


 
 
 

Cari amici amanti della poesia il tema che tratteremo,
anche se sento pochissima allegria in giro,
sia per la crisi che per i rumori di guerra,
stavolta è obbligato… il Carnevale…

Le poesie prescelte spero che possano dare,
insieme ad alcuni aforismi, qualche vignetta,
dei dipinti ed a qualche musichetta,
un po' di colore ed un po' di calore
a questi nostri difficili giorni.

 
 
 
 
 
 
 

IL CARNEVALE
IN POESIA ARTE MUSICA E… VIGNETTE
by Tony Kospan
 
 
 
 
 
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Sapete tutti quanto sia antica questa festa
e come sia sempre stata amatissima da tutti
proprio perché consentiva, e consente,
di dar una scossa, un calcio ed uno sberleffo
ai problemi quotidiani, al tran tran ed alla noia…

 
 
 
Foto animata
 
 
 

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 nello spirito carnevalesco

 
 
 
 
 
 
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sul carnevale e sul… sorriso…
 
 
 
 
 
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Chi non ride mai non è una persona seria.
Charlie Chaplin

Foto

 
Perché non provi a risvegliare


il bambino che è dentro di te?
Giovanni Guareschi

Foto

 
Se la vita non ti sorride, falle il solletico!
Giulia Carcasi

Foto

 
A carnevale, ogni scherzo vale.

Foto

 
Quando il padre fa carnevale,
ai figlioli tocca far quaresima.

Foto

 
L'amore nato a carnevale


muore in quaresima.


 
 
 
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Ovviamente anche le poesie
sono del genere originale-divertente.
  

  
 

La prima poesia è una simpaticissima filastrocca
del bravissimo Rodari… a cui seguiranno poesie
un po' particolari…

 
 
 
 
 Zuber Buhler Fritz
 
 
 
VIVA I CORIANDOLI DI CARNEVALE
Gianni Rodari

Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell'allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perchè i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l'assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
 
 
 
 
Tiepolo – Il Carnevale di Venezia 


 

CARNEVALE VECCHIO E PAZZO
Gabriele D'Annunzio

Carnevale vecchio e pazzo
s'è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
 che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all'improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.

 
 
 
 
Nigel Van Wieck – Ballo in maschera
 
 
 

POESIA ILLEGITTIMA
Vivian Lamarque
 
Quella sera che ho fatto l'amore
mentale con te
non sono stata prudente
dopo un po' mi si è gonfiata la mente
sappi che due notti fa
con dolorose doglie
mi è nata una poesia illegittimamente
porterà solo il mio nome
ma ha la tua aria straniera
ti somiglia
mentre non sospetti niente di niente
sappi che ti è nata una figlia.


 
 
 
 
Cezanne – Pierrot e Arlecchino
 
.
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NEL GIARDINO PUBBLICO
Alexis Diaz Pimienta

Una giovane ha appena accavallato le gambe
E il poeta spera che il vento sia suo complice.
sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito,
l’unica strada verso la felicità.
La giovane sorride,
estranea all’importanza della sua coscia
parlando di profumi o ragazzi o promesse.
E il vento soffierà
– di fronte a tanta insistenza soffierà –
ma la vera fortuna
sta nel fatto che la mano della giovane
scenda in tempo,
e la sua pelle continui ad essere possibile.
 
 
 
 
Chagall – Carnevale notturno



SI' SI'
Charles Bukowski

Quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra.
Quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
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Con la sua poesia simbolista “Donna genovese” Dino Campana ci dice che l’amore e la natura sono per lui le uniche speranze   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 

Poesia molto suggestiva ed affascinante.
Il poeta ci parla della donna e della natura
che gli appaiono esser gli unici aspetti 
che possono donare serenità ed armonia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questa poesia però è solo apparentemente facile.
 
Ha infatti  2 letture di cui una,
verso per verso visti quasi a sé stanti,
benché uniti da un’unica visione… 
e l’altra invece
legando i versi con una consequenzialità logica…. 
 
 
 
 
 
Dino Campana (Marradi 20 agosto 1885 – Scandicci 1º marzo 1932)
 
 
 
 
In entrambi i casi il poeta, Dino Campana,
(la cui biografia meriterebbe un post tutto per sé)
emana sensazioni e suggestioni d’amore 
immerse nell’incanto della natura, del paesaggio e non solo
che nascondono però anche chiare valenze simboliche.
 
 
 
 
La poetessa Sibilla Aleramo che ebbe una storia d'amore con Campana
 
 
 
 
 
Infine la sensazione è, a mio parere,
ma vorrei conoscere anche il vostro,
di un’atmosfera d’amore
che ondeggia tra il mare ed il vento…
alla ricerca di un equilibrio che nella vita, ahimé,
il poeta trovò raramente e perse poi del tutto…
ancor giovane…
 
 
 
 


 





 
 
DONNA GENOVESE
Dino Campana
 
 
Tu mi portasti un po' d’alga marina
Nei tuoi capelli, ed un odor di vento,
Che è corso di lontano e giunge grave
D’ardore, era nel tuo corpo bronzino:
– Oh la divina
Semplicità delle tue forme snelle –
Non amore.. non spasimo, un fantasma,
Un’ombra della necessità che vaga
Serena e ineluttabile nell’anima
E la discioglie in gioia, in incanto serena
Perché per l’infinito lo scirocco
Se la possa portare.
Come è piccolo il mondo 
E leggero nelle tue mani!
 
 

 

 
 
 
 
 
 
Se vi va
mi piacerebbe conoscere il vostro parere…
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
AMI LA MAGIA DELLA POESIA?

UN DIVERSO MODO DI VIVERLA…
NELLA PAGINA…
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Il saggio e la verità – L’importanza ed i vantaggi della diplomazia spiegata da questa favola di saggezza   Leave a comment

 

 

 

 

L’importanza della diplomazia

non solo tra le nazioni

ma anche nei rapporti interpersonali

ci viene spiegata in modo esemplare

da questa simpatica storiella…

 

 

 

 

 


IL SAGGIO E LA VERITA’ 

 

 


     


 

 


 

 

 

 Una volta, un imperatore sognò di aver perso tutti i denti.
 Si svegliò spaventato e fece chiamare un saggio  in grado di interpretare il suo sogno.
 – Signore, che disgrazia! – esclamò il saggio.
 Ciascuno dei denti caduti rappresenta la perdita di un famigliare caro a Vostra Maestà .
 – Ma che insolente! – gridò l’imperatore.
 Come si permette di dire tale fesseria?
 Chiamò le guardie ordinando loro di  frustarlo.
 
 
 
 

 
 
 

 
 Chiese in seguito che cercassero un’altro saggio.
 L’altro saggio arrivò e disse:
 – Signore, vi attende una grande felicità!
 Il sogno rivela che lei vivrà più a lungo  di tutti i suoi parenti.
 Il volto dell’imperatore si illuminò.
 Chiese che venissero consegnate  cento monete d’oro a quel saggio.
 Quando costui lasciò il palazzo,  un suddito domandò:
– Com’è possibile?  
 L’interpretazione data da lei fu la stessa  del suo collega.
Tuttavia lui prese  delle frustate mentre lei ebbe delle monete d’oro!!
 
 

 

 

 

 

 
– Mio amico – rispose il saggio. Tutto dipende da come si vedono le cose…
Questa è la grande sfida dell’umanità .
Da ciò deriva la felicità  o l’infelicità ,  la pace o la guerra.
La verità  va sempre detta, non c’è alcun dubbio,  ma il modo come la si dice… 
è quello che fa la differenza.
La verità  deve essere comparata ad una pietra preziosa.
Se la rinfacciamo a qualcuno,  può ferire, provocando rivolta.
Ma se l’avvolgiamo in una delicata confezione e la offriamo con tenerezza, 
sarà sicuramente accettata con più felicità .
 
 
 
TESTO DAL WEB
 
 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

 

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Ecco in breve la simpatica storia del Carnevale dalle origini ai nostri giorni   1 comment

 
 
 
 
Una festa che ha superato i millenni…
ma che, pur con tante modifiche,
ha mantenuto quasi intatto il suo spirito trasgressivo.

Nei secoli scorsi i festeggiamenti per il Carnevale 
hanno avuto quale epicentro varie città italiane
ed in particolare Firenze e Venezia
mentre oggi il più noto è quello di Rio.

 


 
 

.

.

STORIA DEL CARNEVALE

 


Le prime notizie sul Carnevale, all’inizio un vero e proprio rito religioso in onore della Dea Iside, risalgono ai tempi degli Egizi.


Inoltre il popolo, mascherato, intonando inni e lodi, accompagnava una sfilata di buoi che venivano sacrificati in onore del dio Nilo.
 
I Greci poi, in attesa della fine dell'inverno, dedicavano riti festosi al dio del vino Dionisio.

 
Ma è soprattutto nel variegato mondo delle feste popolari dell'antica Roma, che possiamo ritrovare le origini del nostro carnevale.

 
 
 

 
 
 
I Romani infatti si lasciavano prendere da grandissima euforia durante i Baccanali… festeggiamenti in onore del dio Bacco… che si svolgevano lungo le strade della città e prevedevano l'uso di maschere tra fiumi di vino e danze.  
 
Famosa era anche la festa di Cerere e Proserpina, che si svolgeva di notte, in cui giovani e vecchi, nobili e plebei si univano nell’entusiasmo dei festeggiamenti.








In marzo e dicembre era poi la volta dei Saturnali, le feste sacre a Saturno, padre degli dei, che si svolgevano nell'arco di circa sette giorni durante i quali gli schiavi diventavano padroni e viceversa, dove il “Re della Festa”, eletto dal popolo, organizzava i giochi nelle piazze, e dove negli spettacoli i gladiatori intrattenevano il pubblico.
 
E' noto il detto romano “semel in anno licet insanire” che si riferiva al fatto che in queste feste erano consentite a tutti follie assolutamente inaccettabili negli altri periodi dell'anno dati i severi costumi dell'antica Roma.
 
 
 

 
  
Nel corso degli anni i Saturnali divennero sempre più importanti, all'origine infatti duravano solo tre giorni, poi sette finché, in epoca imperiale, furono portati a quindici.

Ai Saturnali si unirono le Opalia, in onore della dea Ope moglie di Saturno, e le Sigillaria, in onore di Giano e Strenia.

Con il cristianesimo questi riti persero il carattere magico e rituale e rimasero semplicemente come forme divertimento popolare.
 
Durante il Tardo Medioevo il travestimento si diffuse nei carnevali delle città.

In quelle sedi il mascherarsi permetteva lo scambio di ruoli, il burlarsi di figure gerarchiche, le caricature di vizi o malcostumi con quelle stesse maschere che sono poi diventate simbolo di città ed indicatrici di debolezze umane.
 
 
 

 

 
 
Nel Rinascimento i festeggiamenti in occasione del Carnevale presero piede anche nelle corti europee ed assunsero pian piano forme sempre più raffinate, legate anche al teatro, alla danza ed alla musica.
 
 
 

 
 
 
La festa di carnevale raggiungerà il massimo splendore nel XVI secolo, nelle strade della Firenze di Lorenzo dei Medici
ma è presente in tutte le città italiane ed europee.
 
La festa fiorentina si svolgeva con danze, lunghe sfilate di carri allegorici e costumi sfarzosi e ciò rivela una vera svolta di questa festa, amatissima nella cultura popolare rinascimentale.
 
 
 

 
 
 
Con gli attori della Commedia dell'Arte, alla fine del '500, alcuni dei tipici personaggi carnevaleschi assumono precise forme e vengono caratterizzati nel linguaggio e nei gesti.
 
Nascono pertanto “le maschere” che penetrano nella tradizione collettiva e ci accompagnano ancora oggi.

La galleria delle maschere italiane è vasta.
 
 



 
 
Il Carnevale nel corso dei secoli ha assunto fisionomie e caratteristiche diverse in relazione alle località ed ai periodi storici in cui veniva festeggiato…
 
A partire dal 700 è certamente quello veneziano il più vivace… elegante ed affascinante…



 

 

 

IL CARNEVALE OGGI



Ancor oggi questa festa continua a rappresentare un importante momento di sospensione della routine e dei problemi quotidiani.



Carnevale di Viareggio



Infatti è una festività celebrata in quasi tutto il mondo con forme caratterizzate dalle culture dei vari popoli.
 
La sua grande diffusione è paragonabile ad un'altra ben nota festa profana, quella dell'ultimo giorno dell'anno.

 
 

 
 .
.
Molto noti in particolare sono il Carnevale di Rio de Janeiro e quello di New Orleans mentre in Italia sono molto noti quello di Venezia con le sue mitiche maschere, quello di Viareggio con i suoi carri, quello di Ivrea con la battaglia delle arance e quello di Putignano con il funerale di Re Carnevale.
 
 
 

Carnevale di Putignano

 
 
 
In particolare quello di Venezia è uno dei più antichi dato che si hanno documenti del 1094 in cui si parla delle feste prima della quaresima… anche se, come abbiamo detto su, raggiunge il massimo splendore nel 700.
 
 .
.
 

 
 
   .

.
I giorni di più intensa baldoria e licenziosità sono il Giovedì, il Sabato e in particolare il Martedì Grasso.
 
Storicamente infatti sono stati sempre i giorni precedenti alla quaresima ad esser vissuti con consapevole massima trasgressione e con eccessi di ogni genere… in attesa della “liberazione” della Pasqua.

 .
.

 

Carnevale di Ivrea

 .

.

In effetti anche se ai giorni nostri la Quaresima è molto meno dura…  il Carnevale mantiene intatto il suo fascino… per grandi e (soprattutto) piccoli… benché ormai appaia sempre più… intriso di consumismo (tra l'altro opportuno vista la crisi).
.
 
 
 
 

 
 
 
 
 

FONTI: VARI SITI WEB – COORDINAM. MODIFICHE AGGIUNTE ED IMPAGINAZIONE T.K.
 
 
 


a tutti da Orso Tony
 
 
 

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