Archivio per 20 novembre 2016
Hayez



Tu balli segretamente dentro il mio cuore,
dove nessuno può vedere.
Rumi







Hayez – Il bacio
CUORE NEL CUORE
Blaga Dimitrova
Cuore nel cuore.
Respiro nel respiro.
Così vicino a me,
tanto da non vederti.
Oltre la tua spalla
vedevo in lontananza un monte oscuro.
Ero protesa in uno slancio
quasi a oltrepassarti.
Sentivo battere
il cuore impazzito delle stelle.
Accoglievo il vento affannato,
rivestito di foglie.
Mi aprivo alle ombre dei boschi
che venivano incontro
e ai rami che si aprivano
ad abbracciare la notte.
La lontananza inspiravo
in un sorso enorme.
Premevo vento,
nubi e stelle al mio petto.
E nel cerchio stretto di un abbraccio
ho rinchiuso tutto l’infinito del mondo.
Hayez – L'odalisca – 1867
UNO SPAZIO VIRTUALE COMUNE SU FB
D’ARTE POESIA MUSICA SOGNI
RACCONTI RIFLESSIONI TEST ETC
Hayez – Accusa segreta
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Leggendo questa bella storiella, trovata su un sito che non ricordo,
m’è venuto in mente di paragonarla alla vita di un gruppo virtuale.
LA MINESTRA DI SASSI
Un giorno, nella piazza di un paese si presentò uno sconosciuto che allo scoccare del mezzogiorno accese un fuoco sotto un paiuolo quasi pieno d’acqua e versato dentro due grossi sassi ben levigati che aveva in un sacco si mise a sedere vicino al fuoco in attesa che l’acqua bollisse.
Inutile dire che uno alla volta, i curiosi coninciarono a radunarsi intorno a lui ed a fare domande:
“Cosa stai cucinando?” esclamò il primo
“La minestra di sassi!” rispose lo sconosciuto.

“Ed è buona?” chiese il curioso
“Eccome!” disse lo sconosciuto, “certo, con un paio di cipolle sarebbe ancora migliore”
“Io un paio di cipolle ce l’ho, vado a prenderle a casa e le porto subito!”
ed il primo curioso si allontanò e dopo un pò tornò con le cipolle.
Ora erano in due seduti vicino al fuoco ad aspettare che l’acqua bollisse.
Dopo un po’ si fece avanti un secondo curioso e chiese anche lui allo sconosciuto:
“Cosa stai cucinando?”
“Ma la minestra di sassi!” fu la risposta
“Ed è buona?”
“Certo!, però se ci fosse anche un bell’osso di prosciutto sarebbe ancora più gustosa…”
“Io un osso di prosciutto a casa ce l’ho, vado a prenderlo e torno”
E così, man mano che i curiosi si avvicinavano, lo sconosciuto parlava della sua gustosa minestra di sassi.
Certo, con l’aggiunta di… un po’ di patate….di carote…sedano…cavolo sarebbe stata più completa.
Insomma dopo un pò i curiosi che avevano collaborato erano tutti seduti intorno al fuoco aspettando che la minestra cuocesse.
Inutile dire che quando ognuno ne riempì un ciotola, riconobbe che la minestra di sassi era VERAMENTE squisita.
Infatti nei gruppi virtuali portando ciascuno qualcosa, chi più chi meno, chi in un modo chi in un altro, chi immagini, chi pensieri, chi preoccupazioni, chi sorrisi, chi sentimenti… etc… etc… alla fine tutti i membri possono gustare una MINESTRA DI SASSI densa di tanti sapori e davvero buonissima
.

Ciao a tutti da Tony Kospan
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“Ho l’impressione che dietro la realtà immediata,
quella che vediamo,
esista un’altra realtà
che solo l’intuizione poetica riesce a captare”
G. G. Marquez
Questa qui su è l'epigrafe dell'ultimo libro di una poetessa,
che ho l'onore di conoscere, benché solo virtualmente,
e che ho avuto il grande piacere di leggere.
Libro che ora mi appresto a presentarvi…
L’EFFIMERO, LO SCACCO, IL VARCO
di Anna Maria Gargiulo
Raramente m'è capitato di leggere libri di poesia
così coinvolgenti… intellettualmente intriganti…
e liricamente entusiasmanti.
Eppure, avendo già recensito un suo libro,
era mia convinzione
che ben poche novità esso m'avrebbe regalato.
Come mi sbagliavo!
Il libro è un vero ampio, molto ampio, compendio in poesia
delle emozioni, delle memorie e della visione della vita,
certo dell'autrice, ma nel contempo anche di noi tutti
in quanto non possiamo non riconoscerci
nell'identica condizione umana
pur nelle diverse condizioni
in cui a ciascuno di noi è dato di vivere.
MEGLIO TACERE O PIANO PARLARE
Le vane parole
son fiori recisi
vivono su fragili steli
sfioriscono in fretta
appena raccolti;
meglio è tacere
o piano parlare,
quel poco che basta
quel tanto che manca.
Sia il tuo dire
luce fioca che duri
fino al domani
Nei suoi versi.. eleganti e precisi,
pur nell'ambito di una poetica vicina a quella montaliana
fanno capolino,
a volte in modo chiaro ed a volte in penombra,
aspetti emozionanti che aprono al sogno ed alla speranza
pur nella piena consapevolezza dell'amara realtà umana
e che sono quelli più vicini al mio mondo interiore.
SEME GETTATO
Oh notte incantata di stelle,
conducimi alla terra felice
ch’io possa almeno nel sogno
trovare fiorito il seme gettato!
Pur in un'ampia varietà di temi affrontati dalla poetessa
segnalo in particolare la presenza
di diverse poesie con profondo respiro storico
che ci portano (facendoci volare) nelle atmosfere
che molti di noi hanno vissuto nel 2° novecento
e di altre che sono immerse nel suo vissuto
ma nelle quali molte e molti si riconosceranno.
1968
Ed eravamo solo ragazzi
con voglia di sole e d’amore
e cantavamo
mettete dei fiori nei vostri cannoni
Dov’era la via per andare lontano
costruire più bella la vita?
Un po’ di musica a farci sicuri
on the road a un altrove mirati,
uno zaino bastava
ai sogni più accesi
e fede
nel credere dentro di noi.
Ma veniamo ora a leggerne altre come proficuo antipasto
delle tantissime (81) e bellissime che potremo trovare nel libro
che è diviso in 5 sezioni:
TARLO – RADICE – MIMOSA – SEGNO – IL RACCONTO DI NARE'.
Segnalo in particolare l'ultima, per me davvero affascinante,
(da essa il titolo del libro), che mi sembra
rappresentare l'ideale “summa” del suo mondo poetico.
FILO CONDUTTORE
Donne
sorridono alla meta,
leggere, avanzano
sul filo della certezza
che, cadendo, sanno
il sapersi rialzare.
VIA DEL SOGNO
C’è in Via del Sogno
una casuccia bianca
guscio sospeso
in azzurri silenzi di cielo e d’ulivi.
Laggiù il mare, una vela bianca
e sogni in approdo al cuore,
incanto al dolore come di bimbo
che si distrae dal pianto.
Le lucciole a S. Giovanni.
Lacrime v’hanno dischiuso a fiori
la terra arsa, nel cuore
come una Speranza…
Non oggi, forse domani…
Oggi anche questo m’è tolto
ostinato rifugio del cuore.
Quest’avara parola
è tutto quel che resta
di quella bianca casuccia
guscio sospeso in azzurri silenzi
di cielo e d'ulivi
A MIO PADRE
Perduta là al chiuso varco
ove nulla più accede a parola o senso,
incerta decifro l’inusuale linguaggio
di segni un tempo a me noti.
Ma dal passato a me viene un gorgogliare
facondo di sillabe nuove.
Trema il cuore e piango mendica
ai bordi dell’infanzia perduta
e del suo sonoro incanto
quando tu, padre, per mano mi portavi!
Oh, potessi un solo istante
dissetarmi a quel primo dire
inconsapevole della storia
che il tempo in scacco tiene.
LA POESIA E' UN’ARTE LENTA
La Poesia nasce silente
per suoi sentieri e nascondimenti
poi in un baleno si rivela
al poeta che l’attende
e la rimodella
esplorando le parole.
Di silenzi ei si nutre
e non fa che aspettare
dall’informe d’un nuovo verso
lo svelamento.
La Poesia è un’arte lenta
dello svelamento.
L’EFFIMERO, LO SCACCO, IL VARCO
L’effimero, lo scacco il varco
– l’introvabile varco
le tappe vane del mio errare.
Ah, le infangate primavere!
Mai l’implume sogno
spiccò il volo dal muto nido.
Un’eco soffocata,
un velo d’aria infranta
un’ombra nera in fuga!
Il varco, al di là, il varco s’apre alla luce?!
Tony Kospan
L’EFFIMERO, LO SCACCO, IL VARCO
Anna Maria Gargiulo
Aletti Editore – pp.112 – €12.00
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Che fosse buona lo sapevamo,
che fosse sana anche.
Forse però non tutti sanno che può anche
rivelare molto della nostra personalità.
E TU… DI CHE PIZZA SEI?
Certo non è un test molto profondo
ma leggero e simpatico come una pizza… 
(MA TU VULIV.. A’ PIZZA) 
Ma veniamo a noi… chiudiamo gli occhi
ed… immaginiamo che siamo seduti in pizzeria,
e che è il momento di decidere
che tipo di pizza vogliamo gustare.
Nulla di più semplice dunque…
Eppure in un’azione così banale si nascondono
gli elementi rivelatori della nostra personalità.
Per partecipare al test è sufficiente indicare la risposta
con il numero e la lettera corrispondente…
o che maggiormente si avvicina ai vostri gusti)…
Es. 1 A, 3 B etc…
ma sono gradite anche simpatiche divagazioni sul tema…
– I –
SCEGLIETE ?
A – SEMPRE LA STESSA PIZZA
B – CAMBIATE SEMPRE
VI PIACE
A – SOTTILE
B – CROCCANTE?
– III –
A QUALE MODO DI MANGIARLA
VI AVVICINATE DI PIU’?:
A – CON LE MANI PIEGANDOLA IN 4?
B – CON FORCHETTA E COLTELLO
– IV –
CHE TIPO DI PIZZA
PREFERITE IN GENERE?
A – LA NAPOLETANA (O MARINARA)
B – LA MARGHERITA
C – LA 4 STAGIONI O LA CAPRICCIOSA
D – LA PIZZA ALLE VERDURE
E – LA PIZZA BIANCA
F – LA PIZZA DELLA CASA
F A T T O ?

IL RESPONSO
ECCO VOCE PER VOCE LE RISPOSTE AL…
TEST PIU'… SFIZIOSO CHE CI SIA…
RICORDIAMOCI SEMPRE… PERO'
CHE SI TRATTA SOLO DI UN GIOCO…
LA PIZZA SCELTA
1 :
A – SEMPRE LA STESSA PIZZA: SIETE DEGLI ABITUDINARI…
B – CAMBIATE SEMPRE: SIETE PERSONE CURIOSE ED ATTRATTE DALLE NOVITA’
LA PREFERENZA SULLA CONSISTENZA
2 :
A – SOTTILE: Siete decisi e poco attaccati alla tradizione
B – CROCCANTE?: Siete tranquilli ed amanti delle tradizioni
IL MODO DI MANGIARLA
3 :
A – CON LE MANI PIEGANDOLA IN 4?: Siete persone che amate il… tutto e subito… così come quelli che tralasciano il bordo e mangiano solo la parte centrale ma questi ultimi denunciano anche un pò di pigrizia.
B – CON FORCHETTA E COLTELLO: Siete persone ordinate e metodiche… e manifestate amore per la buona tavola e desiderio di gustare i sapori fino in fondo.
IL TIPO DI PIZZA
4 :
– La Napoletana è scelta da chi ama i sapori forti e decisi. Ama le sensazioni intense, è una persona serena e con molta gioia di vivere e rivela anche una certa sensualità.
– La Margherita è la pizza di chi ama la semplicità e la tradizione e di chi ama le tavole piene di amici.
– La Quattro stagioni e la Capricciosa, che abbinano gusti differenti, sono per chi è un pò sofisticato e ama assaggiare… anche nella vita… un po’ di tutto.
– La pizza alle verdure è scelta da chi vuole rilassarsi e che è molto attento alla propria linea. Dimostra una forte volontà di autocontrollo.
– La pizza bianca è per chi non accetta compromessi e mezze misure e non da molta importanza ai piaceri della tavola.
– Infine, la cosiddetta pizza della casa, diversa a seconda della pizzeria, dimostra in chi la sceglie un atteggiamento pieno di curiosità e sempre alla ricerca di emozioni nuove e sempre teso verso il successo.

E DUNQUE… TU… DI CHE PIZZA SEI?
Raccontacelo se ti va!
TEST DAL WEB – IMPAG. E RIELABORAZ. T.K.
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Questo brano, postato da amica del gruppo di FB “Psiche e Sogno”, m’apparve subito davvero coinvolgente…
A mio parere oltre ad esser un bel brano è un vero e proprio inno al… bacio.
Robert Doisneau
Eccolo…
QUELLA VOGLIA
Giancarlo Aspromonte
“E poi viene quella voglia di baciare le sue labbra, quella bocca alla quale resteresti incollato per ore ed ore senza mai stancarti, di stringerla fra le tue braccia percorrendo gran parte del suo corpo con la mano per posarla sul suo viso quasi a prenderne il calco per dare, poi, sostanza palpabile ad ogni tuo pensiero che inevitabilmente ti porta a lei.
Una voglia che ti assale guardandola attraverso la finestra dei tuoi ricordi, stringendo tra le mani ogni cosa legata a lei, una voglia che cresce ad ogni sorriso, immaginato o sognato, ricevuto o strappato.
Una voglia che, a distanza, questo rimane, ma che cresce e continua a sperare che domani, qualsiasi domani a venire, possa appagarsi senza mai sentirsi paga.
Quella voglia di lei che vorresti colmare toccando le tue labbra, ma che solo “quelle” labbra potranno dissetare.”

I miei complimenti all’autore…
IMPAGINAZIONE T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN

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