Archivio per 30 ottobre 2016
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BREVE STORIA DELL’OPERA
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“La donna del lago” è un’opera lirica di Gioachino Rossini
su libretto di Andrea Leone Tottola.
Il soggetto deriva dal poema “La donna del lago”
(The Lady of the Lake) di Walter Scott, pubblicato nel 1810.
Pur essendo un capolavoro
ha avuto nel corso degli anni alterne fortune.
Antonio Rossini (Pesaro 29.2.1792 – Parigi, 13.11.1868)
La prima rappresentazione avvenne il 24 ottobre 1819
al teatro San Carlo di Napoli, ma con scarso successo.
Andò meglio nelle repliche
riscuotendo consensi in vari teatri del mondo.
Ma ben presto, già nella 2° parte dell’800,
scomparve dai loro repertori.
Ritornò sulle scene, ma rimaneggiata,
nel 1958 a Firenze al Teatro della Pergola.
Successivamente, con la scoperta dell’edizione critica
e l’avvento del Rossini Opera Festival fu finalmente ripristinata.
La rappresentazione del 1981 a Pesaro diretta da Maurizio Pollini
secondo la versione ripristinata andò molto bene
e da allora l’opera è eseguita con buona regolarità.
LA DONNA DEL LAGO
Ma ora è giunta l’ora di ascoltarla e vederla…
in questo video nella sua versione completa eseguita
sotto la direzione del grande maestro Muti
al Teatro della Scala di Milano.
TONY KOSPAN
IL GRUPPO DEDICATO ALLA STORIA… IN QUALUNQUE CAMPO…
AI RICORDI NOSTRI E DI ALTRI ED ALLE ATMOSFERE DI UN TEMPO

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Danza in Andalusia – Goya

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Noi non siamo solo quel che mangiamo e l’aria che respiriamo.
Siamo anche le storie che abbiamo sentito,
le favole con cui ci hanno addormentati da bambini,
i libri che abbiamo letto,
la musica che abbiamo ascoltato
e le emozioni che un quadro, una statua, una poesia ci hanno dato.
– Tiziano Terzani –

Goya – La lattaia di Bordeaux

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LA TRAVERSATA DELL’OASI
Maria Luisa Spaziani
Ibernati, incoscienti, inesistenti,
proveniamo da infiniti deserti.
Fra poco altri infiniti ci apriranno
ali voraci per l’eternità.
Ma qui ora c’è l’oasi, catena
di delizie e tormenti. Le stagioni
colorate ci avvolgono, le mani
amate ci accarezzano.
Un punto infinitesimo nel vortice
che cieco ci avviluppa. C’è la musica
(altrove sconosciuta), c’è il miracolo
della rosa che sboccia, e c’è il mio cuore.

Goya
da Tony Kospan
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Goya – La Maya vestita
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Come è noto questa è la festa più controversa di tutte e ci sono accanite schiere di favorevoli e contrari…
Esaminerò i lati positivi e negativi… secondo le opposte visioni… cercando il massimo di obiettività… ma alla fine esprimerò comunque il mio pensiero.
PRO
– Ci sarebbero vaghe… lontane origini contadine europee
– Piace ai bambini
– Aiuta l’economia… consentendo alle aziende di produrre e vendere di più
– Aiuta a superare la paura della morte
– Bisogna viverla solo come un gioco… ed è una festa come tante altre
CONTRO
– Festa solo di importazione.. nata in piccole zone nordamericane.
– E’ caratterizzata soprattutto dall’esaltazione di un horror più o meno finto anche se edulcorato da giocose modalità infantili… tipo “Dolcetto scherzetto etc…”
– Festa lontanissima dalle nostre tradizioni.
– Festa senza alcun significato reale… e solo consumistica.
– Alcuni fanatici di Halloween vanno a caccia dei gatti neri per sacrificarli perché amici delle streghe… (Quando venivano bruciate le streghe si bruciavano anche i gatti neri).
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– Con la scusa di Halloween poi molti si abbandonano a comportamenti folli… pericolosi… vietati… vandalici… come ci dice la cronaca… al punto che alcuni comuni vietano i mascheramenti… ed ogni anno la cronaca nera ci racconta di spiacevoli episodi.
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– Il culto dei morti viene trasformato in una carnevalata…
– Per i cattolici infine con i giochi ed i riti finto-satanici (ma ahimé alcuni gruppi li fanno davvero) si aprirebbe la porta al Demonio
Infine ecco la definizione di Wikipedia:
“Halloween è una festività di origine celtica celebrata la notte del 31 ottobre che nel secolo XX ha assunto negli Stati Uniti le forme accentuatamente macabre e commerciali con cui è divenuta nota”
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IL MIO PENSIERO
Certo è una festa dalle modalità molto lontane dalle nostre idee e dalle nostre tradizioni… (ma che la globalizzazione ha portato in giro per il mondo) e le sue origini appaiono consistere in una deformazione celtica della nostra festa del 1° Novembre (Ognissanti).
Però chi vuole festeggiare lo faccia pure… ma auspicabilmente solo in modo giocoso… e sereno… e si diverta pure… ed anche alla grande… con pipistrelli… zucche vuote… (ce ne sono tante in giro in tutti i settori) e streghe varie… ma senza darle stupidissimi significati satanici e stia lontano da comportamenti pericolosi per sé e per gli altri… (e lasci in pace i gatti)..
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E VOI COSA NE PENSATE?
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Concludo dunque augurando… buona festa (a chi festeggia)
e buona e serena serata-notte del 31 ottobre… a tutti gli altri.
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Tony Kospan
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