Archivio per 19 ottobre 2016

Umberto Boccioni.. pittore e scultore del primo ‘900 – Breve ricordo di uno dei massimi esponenti del Futurismo   1 comment







Nonostante la sua breve vita,
 Boccioni è stato uno dei più geniali esponenti del Futurismo 
e senz’altro il più grande scultore di quella corrente.



Autoritratto




BREVE BIOGRAFIA



Dopo iniziali esperienze pittoriche nell’ambito della pittura verista del primo Balla si avvicina alle tematiche della corrente “divisionista” di cui Pellizza da Volpedo era il massimo esponente in Italia.

In questo periodo si evidenzia la sua ricerca psicologica.




Nudo di spalle





Nel 1910 incontra Marinetti e si avvicina subito al Futurismo (unica corrente artistica italiana nata tra le tante avanguardie del primo ‘900 su cui cadono insieme molte luci ma anche molte ombre) sposandone subito tutte le idee guida.




Dinamismo di un ciclista – 1913





Ne diviene ben presto anche il teorico scrivendo il Manifesto della Scultura Futurista.





Ritratto antigrazioso della madre (scultura)




Nel contempo si afferma come uno dei più grandi pittori e certamente eccelle per le più belle sculture futuriste soprattutto per la sua capacità di “realizzare” il “dinamismo” che rappresentava una delle grandi linee guida della corrente.





Forme uniche nella continuità dello spazio




La genialità dei suoi dipinti e delle sue sculture lo rende ben presto anche l’artista italiano più famoso dell’epoca…





(Reggio Calabria 19.10.1882 – Chievo 17.8.1916)





Poi la decisione di partecipare alla I guerra mondiale (quasi una festa nella visione futurista) sarà la causa della sua morte anche se solo per motivi accidentali (caduta da cavallo).




Stati d’animo II – Gli addii – 1911



L’Italia in quel momento perde così uno dei suoi artisti più grandi che avrebbe potuto donarci ancora tantissimi capolavori.





ALTRI DIPINTI



Autoritratto




Il romanzo di una cucitrice





Ritratto della madre





Due amiche




Visioni simultanee – 1912




La risata





DESCRIZIONE DELLA SUA SCULTURA PIU’ NOTA





Questa scultura è stata riportata nella moneta da 20 cent. di euro








Tony Kospan

Copyright Tony Kospan



MARRONE CHIARO
VIVER L’ARTE.. INSIEME







Idolo moderno




Botero… pittore dell’opulenza e le sue inconfondibili opere – Cosa ne pensate?   8 comments

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Botero con 2 suoi dipinti




Oggi è il compleanno del pittore e scultore colombiano
Fernando Botero Angulo (in arte Botero)
noto per i suoi dipinti del tutto particolari ed inconfondibili.



(Medellín, 19 aprile 1932)



Artista o furbo venditore d’arte?

Pittura (e scultura) semplice o semplicistica?

Innanzitutto dobbiamo sottolineare il fatto che la critica
è molto divisa sul punto.

Ma conosciamolo un po’.
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L’arte di Fernando Botero è una delle più controverse
della pittura contemporanea.

I suoi dipinti, che in un primo tempo
non erano neanche presi inconsiderazione,
pian piano si sono affermati in modo davvero clamoroso!






Molti si soffermano solo sulle forme extra large
delle donne dei suoi dipinti…
ma in verità non ci sono differenze
con tutti gli altri soggetti rappresentati.

Basta infatti guardare le sue opere
ed allora uomini, bambini, animali etc. ci appariranno tutti super… abbondanti.






Ma perché questa ossessione o passione?

C’è chi pensa sia solo un modo originale per arricchirsi…
ma lui afferma che il suo intento è rappresentare
il trionfo della vita attraverso una sensuale esagerazione delle forme
che in passato è stata anche la caratteristica delle donne di Rubens.






Inoltre si è anche accertato che non c’è in tutto ciò
alcuna contestazione della moda attuale
che vuole le donne magre… anzi magrissime.

Ma vediamo ora altri suoi dipinti…
































Non so quale sia il vostro pensiero su questo artista,
le cui opere sono esposte in tutto il mondo,
e mi farebbe piacere conoscerlo.

Tony Kospan



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IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)

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Vasco Pratolini – Biografia e poetica dello scrittore fiorentino… della gente semplice   Leave a comment

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Da giovanetto ho conosciuto Vasco Pratolini,

grande scrittore fiorentino dallo stile semplice ma umanissimo,

attraverso la lettura dei suoi romanzi.



LA POETICA NEOREALISTA






Stile semplice dicevo…

ma in realtà si tratta di una grande capacità d'immersione,

con naturalezza, nella realtà popolare certo molto fiorentina,

ma nel contempo anche universale.



Vasco Pratolini (Firenze 19.10.1913 – Roma 12.1.1991)




Nelle sue opere colpiscono infatti

i reali dialoghi delle persone normali,

le speranze della gente umile e senza pretese

ma pure i loro  amori e le loro passioni…

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Per questo molto bella ed aderente al vero

mi appare la definizione di

scrittore dei baci sulla bocca, dei baci rubati agli angoli della strada

letta nel web.








Ma perché era così attratto da questo mondo?


Soprattutto perché era proprio quello il suo mondo,

essendo molto umili le sue origini,

benché poi fin da ragazzo fosse attratto dalle letture .







BREVE BIOGRAFIA



Persa la madre quand'era piccolo,

fu allevato dai nonni materni

e da giovanetto fece vari mestieri.


Poi iniziò a lavorare in una tipografia

ma qui già sognava di dedicarsi alla scrittura.







Grazie al pittore Ottone Rosai

iniziò a scrivere sulla rivista “Il bargello

e con Alfonso Gatto, poeta salernitano,

creò la rivista “Campo di Marte” 

poi soppressa dal regime fascista.


Partecipò alla Resistenza e dopo la guerra, nel 1948,

 si trasferì a Napoli, dove visse sino al 1951.






Questi ultimi furono gli anni per lui più intensi

in quanto scrisse alcune tra le sue opere più belle

e collaborò alla sceneggiatura di alcuni mitici film neorealisti

come Paisà di Roberto Rossellini,

Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti,

 Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy etc.






Nel 1952 si trasferì a Roma, da dove non si allontanerà più.


Lì scrisse altri bei romanzi

e partecipò fino alla fine alla vita intellettuale italiana

che aveva, all'epoca, il suo fulcro nella capitale.








Vediamo ora una scena del film girato da Carlo Lizzani nel 1953

nato da uno dei suoi più noti romanzi…

che ci consente di conoscere le tipiche “atmosfere

narrate dallo scrittore fiorentino.

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IL VIDEO


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Alcune tra le sue opere più note:

Le amiche(1943), Il quartiere(1944), Cronaca familiare(1947), Cronache di poveri amanti(1947), Le ragazze di San Frediano(1949), La domenica della povera gente (1952), Metello (1955) Diario sentimentale (1956) e Lo scialo (1960)



Tony Kospan

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